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Non capivo davvero cosa stesse accadendo, ma qualcosa bolliva in pentola. 
 

Un ufficiale della guardia ci avvertì che c’era un messaggio per me, nella sala ricezione. Luke mi diede il permessodi andare.  Ne avrebbe di certo approfittato per parlare con Leia, ma quando si girò, la giovane donna, era già sparita.
 

Lando, allora,  fermò il mio maestro e lo mise al corrente delle ultime novità: le spoglie e aride provocazioni di Lam e i consigli del Saggio Malanas.
 

Lando era agitato.

- Sono innamorati! Non lo lascerebbe partire col pericolo incombente che corriamo. Se dovessimo essere catturati da qualche cacciatore di taglie, ora che Palpatine è ricomparso, Han non rischia di essere solo ibernato nella grafite stavolta, si gioca la vita, se lo dovessero prendere.

Lando era fuori di sé. Anche Luke era turbato, quindi lo consigliò di andare al Falcon e cercare di capirci qualcosa. 

Si sarebbero tenuti in contatto.

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Il mio messaggio veniva da Corellia. Era di Nisia. Parlò a lungo delle ricerche fatte per stanarmi e mi disse che era riuscita, tramite le conoscenze del padre e far scarcerare mia nonna, che era stata. fino a quel momento, trattenuta per accertamenti. 

In seguito lei stessa si era recata dalla mia povera nonna, per spiegarle il mio comportamento di quell’ultimo periodo.

- Grazie di tutto!

- Grazie a te piuttosto, che la forza ti accompagni sempre.

Poi la comunicazione s’interruppe.

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Leia si era ritirata nella sua stanza, aspettandosi la visita di Luke. 

- Posso sapere almeno cosa è successo? – interloquì, senza nemmeno salutarla. - Tu senti che Han sta lasciando li pianeta e non fai una piega?!  Lui che decide di partire senza un motivo al mondo? almeno in apparenza… Leia, ti prego, sono tuo fratello. Avverto il tuo dolore. Il conflitto che stai affrontando! 

Leia scoppiò a piangere.

- Ha una relazione con una Numeroana, capisci. Mi ha mentito, mi ha preso in giro. Chissà da quanto tempo sta andando avanti questa storia.

Luke pareva più che mai sorpreso. Trovava impossibile che con tutti gli sforzi che faceva Han per mantenere la calma, per non metterla in imbarazzo con le varie delegazioni, avesse anche solo pensato di poterla ferire così! E in fondo l’aveva seguita anche a Coruscant. Han odiava Coruscant!

– Con una Numeroana? Leia ragiona! Per quanto possono essere belle, lui detesta questo popolo! Han conosce bene questa razza, lavoravano per Jabba, ancora prima che lui nascesse. Detesta tutto ciò che è anche solo lontanamente, numeroano! Come puoi solo pensare..

- Magari l’ha fatto per fare imbestialire Lam. Magari non è neanche la prima! - diceva risentita e amareggiata la Principessa,- Forse aveva ragione Malanas. Una canaglia è tale per tutta la vita. Stava scendendo dal Falcon, gli ha anche detto che si sarebbero rivisti questa notte. Lui era mezzo svestito...

Luke cercò di fare chiarezza in sé, poi con molta serenità le sussurrò.

- Ascolta attentamente cosa dice il tuo cuore. Non hai visto se è successo qualcosa fra loro. Tu sei la persona che è più vicina a Han…e più di chiunque altro puoi sentire cosa lui prova per te…Rifletti bene su quello che credi di aver visto e dormici sopra.

Leia guardò il fratello negli occhi, calmi come il mare in riposo. Luke credeva nel correliano e, anche lei suo malgrado, si rese conto che, nonostante le apparenze fossero tutte contro Han, non credeva fino in fondo alle sue stesse parole. 

Si sentiva ferita, era vero, ma ciò non poteva far tacere una vocina dentro di lei che le impediva di credere a quello che i suoi sensi avevano così velocemente validato.
Doveva parlare con Han al più presto. Ora, davanti a ciò che Luke le stava facendo così nettamente considerare, e davanti alla stessa forza imperscrutabile che era indissolubilmente parte di sè, si accorse che non aveva valutato le cose nella giusta ottica.

Si calmò e cercò di ritrovare la sua solita calma. 

Luke a quel punto, come se le avesse letto dentro, senza che Leia avesse il tempo di aggiungere altro, le disse.

-Non temere. Si risolverà tutto. Ora prenditi il resto della giornata libera, Lando ha già provveduto…

Nello stesso momento una scena assai simile, ma per certi versi molto più concitata, si stava consumando sulla plancia del Falcon.
 

- Mi spieghi cosa diavolo è successo?

Lando dimostrava quasi d’essere più agitato di Han.- Ieri non vedevi l’ora di riabbracciarla e adesso? Che cosa è cambiato?

Han camminava avanti e indietro, gesticolando.

- Che cosa è cambiato? Tutto! Ha mandato il suo tirapiedi a cacciarmi dal pianeta, capisci? Si è stancata di avermi fra i piedi! Magari perché non sono così “ben educato” come i principi che le ronzano intorno di recente, ed ha pensato bene di farmi dare il ben servito! Non so come ho anche solo pensato che lei…

La frase gli si strozzò in gola.

Chewie guardava Han senza sapere che fare per consolarlo. Han voleva far si che nessuno capisse che stava soffrendo, ma glielo si leggeva in faccia.

Lando cercava intanto di fare un po’ di chiarezza in tutto ciò che stava accadendo e, infine, domandò.

-Han, ragiona! Leia non farebbe mai una cosa del genere…

La frase di Lando rimase incompiuta e ben presto Han gliene domandò il motivo.

-Perché ti sei fermato? Allora ho ragione io, Il buon consigliere Malanas aveva già parlato con Leia a proposito di me e della mia permanenza su Dalmack…Potevi anche avvisarmi, Amico!? 

A Lando non riuscì di far ragionare Han, anzi dovette rivelargli, suo malgrado, della conversazione di cui Leia gli aveva riferito, ma non poté terminare il racconto, infatti, il generale Solo, ancora più offeso e risentito dalle sue parole, lo invitò a scendere dalla  nave. 

Lando accondiscese alle sue richieste pur tentando di rabbonirlo, ma non appena toccò terra con la punta dello stivale, l’attracco del Falcon fu ritratto e la nave si alzò in volo.

Il comlink di Luke iniziò a trillare come impazzito, e Lando, non poté fare altro che raccontare al jedy l’accaduto.
 

La situazione era molto strana. 

Il generale Skywalker tentò immediatamente di rimettersi in contatto col Falcon, ma la trasmittente della nave era staccata. Quando Lando tornò alla base il suo umore diceva tutto. 

Fui convocata dal mio nuovo maestro e messa al corrente, quindi mi offrii di restare in sala radio per tentare di rimettermi in contatto con la plancia del Falcon. 
 

Tutto ciò che tentai fu, però, inutile.
Il segnale del Falcon era come scomparso, Han Solo non era certo uno sprovveduto. A quel punto, provai un trucco diverso: se non riuscivo a rintracciare la nave che mi interessava, potevo benissimo chiedere notizie nei vari spazioporti. Nemmeno quello dette grossi risultati fino a che, dallo spazio porto di Correlia, dove avevo ancora degli amici, arrivò una conferma: la stessa nave da carico correliana non poteva passare inosservata per due volte, nello stesso posto, e in un’arco di tempo così breve.