Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Shibuto    17/07/2015    0 recensioni
Mi sono rotto il cazzo di tutto ciò. Di me. Di me in primis. Ho ancora troppo tempo davanti e mi conosco perfettamente, nei miei dubbi risolti e nei miei aneddoti irrisolti e irrisolvibili nei quali mi crogiolo nel mio tempo inutile buttato nel cesso. Ho solo qualche domanda alla quale non sono assolutamente in grado di risolvermi. Se mi vado bene così, se mi voglio così. C'è anche un altro quesito a cui non so rispondere: LEI mi vuole così?
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
27 dicembre 2014. Ilaria non fece nulla di male, in realtà. Ero io che lo provocavo a me stesso, senza rendermene conto, e le attribuivo l'origine del mio malessere. Come lo facevo? Non andando a suonare il campanello di casa sua. Non scrivendole su un qualsiasi stupido Social Network, facebook, twitter o whatsapp che fosse. Ilaria era parte della mia classe, la 3G. Alta all'incirca 1.70, occhi grigi, capelli lisci neri, e carnagione chiara, un po' di lentiggini le decoravano il viso. Non voglio esser banale, non mi dilungo sul suo aspetto estetico. Dall'inizio della scuola ero rimasto colpito da lei e dai suoi modi di fare: rimaneva volentieri nel gruppetto di amici, fino a quando inizia a trovare subdolo e ignorante l'argomento di discussione; poi andava da qualche parte seduta o quasi rannicchiata su se stessa ad ascoltar della musica. In ciò fu arrivista, in quanto le piaceva sentire gruppi come i CCCP, PFM, Pink Floyd, CSI, che le avevo consigliato io in quanto la trovai spiazzata in quanto a musica di medio/alto livello e decisi di aiutarla, e parlando di questi giorni, non posso dire d'esser affatto ricompensato con la sua compagnia. In questo mi sentivo mutilato, con il respiro pronto a servire e seguire le parole che non potevano uscire. Non ero sicuro di come risultasse ai miei occhi: amica, miglior amica, conoscente, speciale... non ne avevo idea: forse era meglio così. Credo che io la vedessi attraverso il suo stesso sguardo: non le occhiate che ci scambiavamo, ma il modo che lei possedeva di approcciarsi con se stessa; direi fosse speciale. Era piuttosto vanitosa e stronza con le varie persone a eccezione di Marco, il suo miglior amico. Piuttosto introverso come ragazzo, sembrava particolarmente un Emo, ma era contro questi ultimi. Non ho mai capito il suo modo di atteggiarsi, forse si vergognava del suo modo d'essere. Non sentivo il bisogno né tantomeno loro 2 dal 22, dall'inizio delle vacanze natalizie. Forse era la cosa migliore. Dovevo staccare la spina.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Shibuto