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Autore: yuuutsu    18/07/2015    1 recensioni
Avere presente quel genere di ragazzo tanto carino e dolce, ma che quando ci si mette vi fa arrabbiare in maniera esagerata perchè gioca a fare il figo?
Ecco, questo è lui.
E, invece, avete presente quel genere di ragazza apparentemente tanto timida e riservata, ma che alla fine sa il fatto suo?
Questa è lei.
Chi sono loro? Davide e Mariavittoria: migliori amici dai tempi delle medie. Anche se uno dei due non sembra pensarla così...
Sarà sempre così? Resteranno ancora a lungo 'migliori amici'? Chi può saperlo...
La cosa certa è che un bel giorno, un incontro inaspettato gli cambierà la vita, irrompendo nella loro allegra routine quotidiana come solo una tempesta potrebbe fare. 
Impareranno che le cose brutte sono dappertutto, e che accadono alle persone che meno se lo meriterebbero, ma anche che non è detto che debbano per forza condizionare totalmente l'esistenza di questi.
Vi siete incuriositi? 
Bene, benvenuti nel loro mondo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV DAVIDE

"Sono qui, mamma." dico in tono fermo e deciso.
Non posso credere che stia urlando a questo modo con Mary! È ai miei occhi inconcepibile...
La vedo girarsi e guardarmi incredula, per poi venirmi incontro con le lacrime agli occhi.
"Davide! Finalmente!" esclama lei abbracciandomi e stritolandomi le fasciature...
"Ahi!"
A questa mia esclamazione lei si stacca subito e mi guarda preoccupata
"Oh, povero! Scusami! 
È... È che non sai quanto fossi preoccupata...
Tu non c'eri... E Marvi non mi diceva nulla... E..."
A questo suo balbettamento senza capo nè coda vedo Mary abbassare il capo in modo colpevole -ma poi, colpevole di cosa?!- e questo mi fa arrabbiare ancora di più: già non sopporto di vederla star male in generale, figurarsi per un film che si fa, soprattutto se riguarda colpe che non ha!
Nessuno può trattarla così, neanche mia madre -che è sempre stata gentile con lei... Non condivido questa sua reazione esagerata...-!
Ci metto un po' per rendermi conto dei miei stessi -brevissimi- pensieri e, quando lo faccio arrossisco di botto, gli occhi ancora puntati su di lei.
"Davide?..." Mi chiama mia mamma, la voce flebile, un'espressione indecifrabile sul viso.
"Smettila." mi riprendo di colpo.
"Che esagerazione!
Ero qui.
In un altro reparto, ma ero QUI." Rispondo irritato 
"Non prendertela con Marvi!
Sono andato a vedere come stava Giovanni, mica sulla luna!"
"Per me potevi essere andato anche -realmente- in bagno, ma resta il fatto che almeno avresti dovuto informarmi, soprattutto in queste condizioni!!"
"Ma per piacere!
Penso di essere grande abbastanza per fare compagnia ad un mio amico!"
"Sarai anche grande, ma ti ricordo che hai quello sul petto!!!" dice infuriata indicando le mie bende
"E poi... Giovanni, Giovanni, Giovanni... Si può sapere chi è?!"
"È il mio compagno di stanza."
"E dov'è ora, di grazia?"
"Qui, signora." dice una voce alle mie spalle e voltandomi una marea di riccioli biondi è quello che vedo per primo.
È Giovanni, con lo sguardo deciso ma un tono di voce rispettoso, giunto in sedia a rotelle -probabilmente una precauzione dovuta alla chemio, che lo indebolisce terribilmente- accompagnato da una... ragazza?
"Buongiorno..." sussurra lei.
Mia madre a quanto pare è rimasta senza parole, fissando il ragazzo che si avvia verso il letto, dove la misteriosa ragazza che ha appena parlato lo aiuta a salire, per poi voltarsi verso di noi.
Con uno sguardo truce induco la mia cara mammina a parlare e lei si risveglia di botto...
"Uh! Ah... Buongiorno..." dice a testa bassa, evitando accuratamente di guardare verso di lui. 
Oggi mi sta davvero sconvolgendo...
"Tu devi essere Giovanni, giusto?" Aggiunge alzando la testa.
Probabilmente deve aver percepito il mio sguardo gelido...
"Si, signora sono io." risponde lui 
"Er... Piacere di conoscerti." Mente spudoratamente... 
Si può sapere che diavolo ha oggi?!
"Io sono la mamma di Davide."
"Ehm, si, l'avevo immaginato."
"Oh, giusto...
E... La ragazza lì è la tua... Fidanzata?" continua lei, cerando -inutilmente- di non sembrare ridicola restando in silenzio...
"Oh, no signora. Sono Azzurra, una sua amica." risponde la diretta interessata.
"Oh. 
Ehm... Ecco..."
Dice mia mamma fingendo di controllare l'ora "Sarà meglio che vada a casa a preparare il pranzo...
Avviso tuo padre di passare da casa prima di venire qui...
Ci vediamo dopo, Davide.
Arrivederci, ragazzi." continua guardandomi in modo dispiaciuto, sguardo che viene ricambiato da me con uno abbastanza eloquente: non è finita qui.
Un coro di flebili "arrivederci" si leva, mentre io rimango in silenzio.
Una porta che si chiude.
Silenzio, rotto dalla voce dell' 'amica' di Giovanni.
"Ehm, ecco... È meglio che io vada, non vorrei che le infermiere non mi trovassero in camera portando il pranzo...
Sapete, potrebbe essere un guaio se sono di cattivo umore... Eheh... Eh." dice torturandosi le mani nervosamente 
"Forse è meglio che ti accompagni..." aggiunge Giovanni
"Eh?! No,no! Vado da sola! Tu riposati!!" risponde agitata Azzurra, ma ad uno sguardo del mio compagno di stanza -che sta già scendendo dal letto per sedersi sulla carrozzina- sembra ripensarci
"Ehm... Forse hai ragione... 
Ciao!" Dice sorridendo.
Chissà che passa per la testa a quei due!
Quando la porta si chiude -impedendomi di sentire quello che si stanno dicendo- mi giro verso Mary, che sospirando si siede sul letto.
"Scusa... Forse avrei dovuto spiegarle... È colpa mia se avete litigato..."
"No... Affatto.
È mia madre che è impazzita, tu non c'entri...
E poi dovevo essere io a non andarmene in modo così brusco...
È che ero incazzato con Giovanni perchè non mi ha detto nulla delle chemio, non avrei voluto sfogarmi con te... Scusami... 
É solo colpa mia.
Tu non c'entri, capito?" 


POV MARIAVITTORIA 

"Capito?" mi dice lui con una voce e un'espressione tanto dolci da farmi sciogliere.
Già una volta ha usato questo tono più dolce del normale, ed è stato ieri, quando mi ha consolata su questo stesso letto d'ospedale.
"Allora? Mi perdoni?" Continua, ma sono troppo imbarazzata dai miei ricordi per rispondere.
"Ehi..." mi riprende prendendo il mio mento tra il pollice e l'indice e alzandomi il volto
"Scusa..." sussurro io, per poi fargli un sorriso.
"Oooh, hai visto che già mi hai perdonato?" ride soddisfatto, il che non fa che imbarazzarmi ancora di più...
"Ma dopotutto... Non c'era nemmeno da chiederselo..." riprende pavoneggiandosi 
"La mia bellezza è così folgorante che tutte le ragazze non possono fare a meno di assecondarmi..."
"Si, certo.
*Sei proprio un angelo caduto dal cielo..." dico io sarcasticamente
"Io non cado mai. É il Paradiso ad essere caduto ai miei piedi" * mi risponde lui facendomi l'occhiolino.
"Idiota!"
Lui per tutta risposta fa un'alzata di spalle e sorride.
Scoppiamo a ridere entrambi e, per un attimo, dimentico dove siamo e il motivo per il quale siamo qui...

NOTA: Le battute tra i due asterischi (vedi settimo rigo partendo dal basso) sono la trasposizione scritta di parte di una conversazione realmente accaduta e quindi non me lo sono inventato il fatto dell'angelo, bensì è uscito dalla capoccia di un Davide realmente esistente XD Disclaimer concluso (ho dovuto farlo per i diritti d'autore che potrebbe voler rivendicare un giorno X'D)

NOTE DELL'AUTRICE:
<3 
\(^-^ )
   
 
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