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Autore: Creativemind    18/07/2015    1 recensioni
C'era una volta, in un regno lontano lontano, un villaggio piccolo piccolo, di nome Ellesmera, qui viveva una bellissima fanciulla di nome Araya.
Ma la nostra storia non parla della bella Araya, bensì dello zotico Eragon e dello sfortunato Murtagh.
Quest'ultimo aveva sentito parlare della landa magica, quindi si diresse a Cirom per provare a rimorchiare la principessa.
(STORIA RIPOSTATA SU UN ALTRO ACCOUNT PER PROBLEMI TECNICI)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya, Eragon, Murtagh, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lo zotico Eragon e lo sfortunato Murtagh
 
Cap 4 
 
Davanti a loro si stagliava un castello tutto nero, ancora più nero di un buco nero o dei denti marci del pazzo del villaggio.
Eragon guardò il palazzo per un po', per poi decidersi a bussare con decisione, sussurrando a Murtagh un:
-Ci penso io.
Un servo venne ad aprire la porta e guardò i due interrogativamente, ma Eragon gli si accostò con fare risoluto e gli disse: 
-Siamo gli idraulici, il tubo superiore del... Ehm.. Lato destro dell'arcata del castello.. Mm.. È rotto!
Il servo lo guardò per un po', poi si girò verso il castello e dopo una rapida occhiata al punto indicato disse:
-A me pare sia tutto apposto. Andatevene.
Eragon era interdetto: non poteva credere che il suo piano geniale era fallito!
Allora tentò la sua ultima chance:
-Siamo in incognito da parte del re! Abbiamo uovo speciale per il padrone..
Solo allora il tizio si scostò, cominciando a fare riverenze: ruffiano!
Poco dopo si trovarono faccia a faccia con il padrone di casa, sorpreso durante una cenetta romantica con una ragazza davvero niente male.. Avevano detto al servo di poter proseguire da soli, solo per farsi un po' di affari altrui, quindi si misero ad origliare alla porta con un bicchiere (che naturalmente Eragon ruppe subito appoggiandoglisi addosso con la testa), ed erano arrivati proprio nel mezzo di una interessante conversazione:
"-Vedi cara, ci sono tre doni, uno in possesso del re, il secondo in mano agli elfi, ed il terzo perduto da un idiota su un drago mentre sorvolava una landa desolata, probabilmente ora è in mano ad un contadino. Il re lo vuole, ed io devo portargli l'uovo rubato e questo altro oggetto onnipotente.." 
Eragon ora era interessato: quale poteva essere il magico dono??
Non dovette attendere però, perché la voce proseguì descrivendo..
"-Si chiamano "i doni di chi è forte", e sono tre: quello in mano ai nostri è lo.. Straccetto dell'invisibilità, poi il popolo elfico, noto per la sua immortalità, ha un oggetto molto utile per tutti: il sasso della resurrezione. Ma quello più potente per il re è che stiamo cercando è il bastone.. Il bastone di sambuco: un bastone da passeggio normale, con una particolare molletta, che può essere usata per collegarlo agli altri doni.."
Aspettate!!
Eragon aveva visto un bastone simile... Ma.... Dove...
Si diede un forte schiaffo in testa per ricordare, poi, sotto lo sguardo attonito di Murtagh, esclamò:
-Ma certo! Brom!! Ci ha tenuto nascosto tutto brutto matusalemme barbuto! Vieni Murtagh dobbiamo trovarlo subito, altrimenti non potremmo aiutare il tifoso e avere la ricompensa!!!
Così prese Murtagh per un polso, e lo trascinò fuori per cercare il pazzo.
 
 
 
 
 
I RIFERIMENTI A FATTI, SQUADRE DI CALCIO E ATTORI CHE INTERPRETANO ELFI BIONDI NON È PURAMENTE CASUALE
  
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