Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Chekkumeto    18/07/2015    4 recensioni
Iron Man ha superato le sue crisi di panico e ora è senza armature, Barton sta superando i postumi del controllo mentale con (più o meno) l'aiuto di Natasha, Thor è impegnato altrove e a Rogers tocca l'arduo compito di tenere unita la squadra.
Una nuova missione chiama a raccolta i nostri eroi, un nemico dagli strani poteri trama nell'ombra e tesse intrighi. Niente battaglie epiche questa volta, solo una caccia all'uomo. E qualcuno emergerà dalle sabbie del tempo, per portare scompiglio nella vita di uno dei nostri eroi.
Il male vincerà? O i suoi intrighi saranno smascherati?
Parecchio Clintasha. Accenni alle altre coppie canoniche.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Probabilmente ormai ci davate per dispersi, e avevate ragione, ma come potete vedere siamo tornati. Esame di stato mandato a quel paese, ora siamo di nuovo liberi di scrivere e portare avanti questa storia come precedentemente previsto. Stiamo anche lavorando ad una cosuccia che spero vi piacerà e che sarà pronta questo pomeriggio. Qualcosa che vi permetterà di essere continuamente informati sul nostro lavoro ;-); la pagina facebook ufficale di Avengers Beside!!!!

https://www.facebook.com/AvengersBeside

Festa!!!

Mi raccomando, venite a mettere mi piace per avere disegni, immagini e tanto altro sulla storia!

Ma bando alle ciance, è ora di godervi questo atteso e durissimo capitolo. Non vi diciamo che fatica a scriverlo.

Buona lettura,

Chekkumeto&Lawrence_Victory



CAPITOLO 5

In cui...è meglio se lo scoprite da soli.



Gli Avengers si fiondarono fuori dalla statua e guardarono in direzione dell'Avengers Tower. L'edificio era ancora in piedi, ma sovrastato da una fitta colonna di fumo nero.

-JARVIS?! JARVIS!! rapporto!! Pepper è nella torre?!- continuava ad urlare Tony nell’auricolare.

Natasha e Bruce si guardarono mestamente, loro sapevano che la fidanzata di Stark non si sarebbe mossa da là fino al loro ritorno.

Alla fine Tony tolse bruscamente l’auricolare e lo scagliò a terra.

-Dobbiamo andare alla torre!-sbottò ai suoi compagni-Subito! -.

-Ma Fury è ripartito…-gli fece notare Clint.

-Agente! Gli Avengers devono requisire questo elicottero! Immediatamente!- ordinò Captain America ad un poliziotto vicino alle transenne, che, senza una parola, si fece da parte. Rogers fece cenno agli altri di salire, Clint e Natasha presero i comandi e in tutta fretta fecero decollare il velivolo della polizia nel silenzio generale delle forze dell’ordine e della folla, tutti intenti a guardare increduli la torre.

-Ci vorrà ancora molto?-chiese il miliardario per la sesta volta in pochi minuti.

-Quest’affare non va più veloce di così!- ringhiò Natasha, preoccupata quanto lui.

Gli Avengers erano fissi con lo sguardo sulla torre che diventava sempre più nitida. C’era un grande squarcio, perfettamente circolare, sulla facciata. L’esplosione aveva distrutto la grande A, simbolo della squadra.

Steve si stava rigirando lo scudo tra le mani, Nat imprecava in due lingue diverse e diverse volte rischiò di spezzare la cloche dell’elicottero. Bruce aveva nell’iride una chiara sfumatura verde e scuoteva nervosamente la gamba facendo oscillare l’elicottero.

Il mezzo si avvicinò alla piattaforma di atterraggio e la situazione alla torre divenne chiara: l’esplosione aveva coinvolto sei piani. Il cratere era chirurgicamente circolare, sembrava che la torre fosse stata costruita così. Ovunque c’erano vetri polverizzati, cavi scoperti, macerie e distruzione. Nessun segno di vita.

Banner si stava già trasformando quando afferrò Tony per un braccio e si lanciò all’interno dello squarcio, per cercare Pepper. Appena il l’elicottero toccò terra anche Nat, Clint e Steve si precipitarono alla ricerca.

Hulk andava in giro ribaltando ogni cosa, scavando nelle macerie, sfondando muri e causando qualche crollo, seguito da un preoccupatissimo Tony Stark.

-Pepper!!! Pepper!!! PEPPER!!! JARVIS ci sei?!- gridò Tony.

-AfFr...Zz..tVo.. Sg...ORe- fu la risposta della AI.

-Pepper è qui? Nella torre?-chiese speranzoso.

-S...rInA Po...ZZz.Pre..Nte ne..LLa T..RR-

Il miliardario sbiancò.

-Dimmi dove si trova!!- ordinò immediatamente.

-SiG...INa.. zzZ PoTS… Ci...TadU...Mo PiAn...o…-

-Sentito Hulk? Cinquantaduesimo piano!-disse Stark, avvicinandosi al gigante. Subito quest’ultimo cominciò a colpire il pavimento e così precipitarono di due piani.

-PEPPER!! MI SENTI?! PEPPER!!!-

-Tony… siamo qui…l’abbiamo trovata-si voltarono entrambi nella direzione da dove arrivava la voce di Clint, temendo il peggio.

-Bel lavoro bestione, ora però mi serve quello piccolo-disse Stark affrettandosi mentre Hulk, grugnendo, lasciava spazio al suo alter-ego.

Stark raggiunse gli amici facendosi largo tra le macerie e rimase pietrificato dallo spettacolo che gli si presentava.

-L’abbiamo… trovata così…- sussurrò Clint.

Lo sguardo attonito di Tony si postava alternatamente dal corpo di Pepper al volto dei suoi compagni che sembravano più terrorizzati di lui, poi cadde in ginocchio, la mente annebbiata.

-E’...E’...- cercò di domandare.

-E’ viva?- concluse Bruce, appena arrivato.

-Non lo sappiamo: non possiamo avvicinarci-

Davanti a loro Pepper era stesa sulla schiena.

A un metro da terra.

Circondata da polvere e detriti disposti in cerchi concentrici.

-Sta...volando?-chiese Rogers, basito.

-Levitando...credo-ribattè Romanoff, ancora più incredula.

-Sembra...un...magnete!- esclamò Banner.

-Guardate questo- disse Clint, raccogliendo un pezzo di calcestruzzo da terra.

Caricò il braccio puntando al corpo fluttuante della ragazza.

-Fermo!- gridò Tony sconvolto, ma il coccio era già in volo e a pochi metri da Pepper si sgretolò fino a diventare sabbia, poi i frammenti si disposero ordinatamente nei cerchi sul pavimento.

Starl era ammutolito.

-Lei… Sta... vibrando!-balbettò Banner, illuminandosi.

-Che vuol dire che sta vibrando?-domandò Natasha, preoccupata.

-C’è questa teoria, chiamata “teoria delle stringhe”, che tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale…-attaccò il dottor Banner.

-Nella nostra lingua, dottore-chiese Steve, inarcando un sopracciglio.

-In pratica ogni molecola vibra ad una sua frequenza. La frequenza determina la densità della massa della sostanza-sbuffò Bruce.

-Quindi Pepper è come un diapason: sta emettendo vibrazioni talmente forti da modificare la massa delle molecole che la circondano-continuò Stark -Nessuno di voi ha mai visto Fringe?-.

-Cos’è Fringe?-chiese Steve perplesso.

-Cercalo su Wikipedia-sbottò il miliardario.

Nel frattempo Clint e Natasha si erano ritirati in un angolo, con il cellulare in mano.

-Stark abbiamo informato Fury della situazione, un trasporto dello SHIELD sarà qui in mezz’ora per portarla in una struttura adeguata-esclamò Natasha.

-Non abbiamo mezz’ora, Romanoff! Non sappiamo nemmeno se sia viva!-sbottò Stark-.

-Quelle vibrazioni non ci permettono di avvicinarci, ci serve una protezione resistente- borbottò Bruce.

-Hai ancora qualche armatura Stark? Hai visto com’è finito quel ciottolo- osservò Barton.

-No… sono tutte andate!- Si maledì Tony.

-Fury deve avere qualcosa allo SHIELD per contenerla, ma ci vuole tempo-spiegò Nat.

-Lo faccio io, la porterò io alla base-si offrì subito il Capitano.

-Capitano, vuoi diventare polvere di supereroe?-gli chiese Barton, inarcando un sopracciglio.

-Sono un po’ più resistente di te, Falco. Posso cavarmela con danni lievi-rispose il soldato.

-Una vibrazione così forte potrebbe distruggerti i timpani…-lo rimbeccò il miliardario, ma un ruggito animale fermò ogni protesta.

Istintivamente Natasha si aggrappò al braccio di Clint accanto a lei, mentre il gigante verde si ergeva nuovamente in tutta la sua altezza.

Hulk fece un passo verso Pepper ma si ritrasse prima di afferrarla, lamentandosi.

Sulla mano destra erano comparse delle escoriazioni, quando aveva provato ad avvicinarla.

Ruggendo di rabbia balzò sulla ragazza ignorando le ferite che si moltiplicavano, e la prese tra le braccia, poi con due falcate balzò fuori dalla torre.

Gli altri corsero subito a guardare di sotto e lo videro atterrare con una capriola maldestra e dirigersi verso la base dello SHIELD.

Gli Avengers si diressero verso la pista di atterraggio per seguire i movimenti del gigante dall’elicottero.

Per Clint non fu difficile trovare Hulk: bastava seguire la scia di distruzione che si lasciava dietro. Il bestione però sembrava affaticato e sofferente. Si era caricato Pepper su una spalla per poter potersi appoggiare sul braccio libero mentre correva.

Dall’elicottero si auguravano che il gigante non travolgesse nessuno quando un forte gracchiare alla ricetrasmittente di Nat attirò la loro attenzione.

-Ehi banda!-esclamò la voce di Fury nell’apparecchio -Mi dicono che un grosso tizio verde sta intasando il traffico. Ne sapete niente?-chiese.

-Hulk sta…portando la signorina Potts alla base. Non c'era tempo per aspettare un trasporto speciale- rispose Romanoff.

-Ammirevole, ma sarà inutile portarla base, dobbiamo raggiungere il nostro centro medico fuori città-rispose subito il direttore.

-Fantastico! E come lo diciamo alla nostra ambulanza verde che va nella direzione sbagliata?- si lamentò Stark nella ricetrasmittente.

-Basta dargli qualcosa da seguire!- rispose pacato Fury e quasi contemporaneamente un quinjet sorpassò a tutta velocità l’elicottero.

Il velivolo si abbassò tagliando la strada al gigante e dal portellone si sporse il direttore dello SHIELD in persona con un megafono in mano. Fury squadrò Hulk: era visibilmente esausto, si reggeva a malapena sulle gambe e aveva ferite ed escoriazioni ovunque. Notò anche che nel punto in cui si era fermato Hulk la strada si stava sgretolando descrivendo un cerchio perfetto. In aggiunta, il gigante verde sembrava sofferente e parecchio arrabbiato per quella brusca interruzione della sua corsa.

-Ehi, colosso-parlò Fury nel suo megafono-Stai andando dalla parte sbagliata! Seguici!- continuò il direttore ma l’altro sembrava non l’avesse sentito.

Hulk scapitò e ruggì, dopodiché caricò il quinjet, il pilota fece partire i propulsori e riuscì a scansarsi all’ultimo secondo. L'Avenger arrabbiato finì con la faccia a terra ma poco dopo si rialzò e ruggì ancora: era pronto a caricare.

-Beh… almeno ora ci segue!-sospirò il direttore-Pilota, verso il centro medico! E cerca di rimanere… alla sua portata- ordinò.

Il quinjet prese quota e lentamente si diresse verso la Hudson Valley, seguiti da un infuriato Hulk e dall’elicottero degli Avengers.

---

Era passata più o meno un ora da quando il quinjet aveva lasciato New York. Hulk stava arrancando dietro il velivolo dello SHIELD quando all'improvviso cadde scaraventando Pepper poco lontano, la quale, libera dalla presa del gigante, riprese a levitare. Hulk era veramente malridotto quando si ritrasformò in Bruce Banner. Il dottore era livido, ferito in più punti e perdeva sangue dalla bocca e dalle orecchie. Gli Avengers atterrarono per raggiungere l’amico, era la prima volta che vedevano Bruce in quello stato. Fortunatamente si trovavano a poca distanza dal centro medico e un furgone gli stava già venendo incontro.

Anche l’aereo di Fury era atterrato e il direttore raggiunse Tony Stark e i suo gruppo.

-Ormai è fatta! Stanno portando una speciale capsula per Pepper, abbiamo deciso di metterla in un liquido che abbiamo sintetizzato dal gravitronio: assorbe le vibrazioni e mantiene una temperatura costante. L’avevamo progettata per… un’altra persona ma ci sono state delle… complicazioni- spiegò il direttore.

Stark annuì mentre i medici scesi dal furgone cominciavano le operazioni di soccorso, il miliardario era troppo preoccupato per fare domande: l’importante e che quella cosa funzionasse.

In pochi minuti il gruppo raggiunse il centro medico dello SHIELD e Pepper e Bruce furono portati in reparti speciali. Gli Avengers dovettero aspettare pazientemente fuori, seduti e in silenzio dato che nessuno osava proferire parola.
Erano passate alcune ore, Rogers aveva ripreso a girarsi lo scudo tra le mani. Clint si era addormentato con la testa sulla spalla di Nat mentre lei aveva preferito appoggiarsi al muro. Tony continuava a camminare nel corridoio passando continuamente davanti alle porte delle stanze di Bruce e Pepper. Solo dopo un’alta mezz’ora un medico uscì da una delle porte: quella di Pepper.

-Allora?- chiese impaziente Tony, subito raggiunto da Steve e lo Strike Team Delta ancora assonnato.
-Beh… è difficile capire cos’abbia…- cominciò la dottoressa.

-Questo lo abbiamo notato dottoressa… Cho- disse Tony sbirciando il cartellino che sporgeva dalla tasca, -Pepper è viva?-.

-La signorina Potts è viva, ma sembra in stato di coma- disse pacata lei.

Tony si sedette sulla sedia li vicino e si mise le mani tra i capelli.

-Si risveglierà?- chiese Steve, preoccupato.

-Non lo sappiamo, finché non scopriamo cos’ha non possiamo fare ipotesi. Per ora è stabile, la vasca sta funzionando-.

-E… per quanto riguarda il dottor Banner?- domandò il capitano.

La dottoressa si grattò le estremità degli occhi a mandorla, come avesse mal di testa per il troppo lavoro.

-Il dottore è stato spostato nella culla rigenerativa: aveva lesioni sull'80% del corpo e temiamo che il suo udito sia gravemente compromesso- disse.

Tony si risvegliò dal suo torpore e si alzò in piedi.

-Possiamo vederli?- chiese improvvisamente.

-...beh… Il dottor Banner potrete vederlo al termine del trattamento, credo possiate far visitare alla signorina Potts, ma solo per pochi minuti..-

La dottoressa Cho non terminò la frase che gli Avengers si erano già fiondati nella stanza.

L’interno era completamente buio fatta eccezione per una luce verde acido proveniente da una specie di armadio di vetro sul fondo della stanza.  Tony si avvicinò e vide che Pepper era al suo interno, collegata ad un tubo per l’ossigeno. sembrava che la vasca di contenimento avesse fermato le vibrazioni emanate da Pepper che ora riposava in piedi davanti a loro.

-Non vorrei sembrare fuori luogo, ma come mai i suoi vestiti non sono finiti… ecco… in polvere- osservò Clint, curioso e allo stesso tempo imbarazzato.

Solo allora Tony si rese conto che la sua ragazza era ancora vestita del tailleur rovinato dall’esplosione con cui l’avevano trovata.

-Probabilmente le vibrazioni si intensificano solo a pochi centimetri da lei, probabilmente è per questo che Hulk non si è polverizzato dato che la stava portando in spalla- ipotizzò Tony.

Calò il silenzio.

-...Vuoi che ti lasciamo solo con lei?- chiese Nat dopo un po’.

-Si, grazie…- rispose Tony, voltandosi.

Nat, Steve e Clint si incamminarono verso la porta. Poco prima di uscire Nat, che chiudeva la fila, voltò la testa e vide Tony Stark abbracciare il bizzarro armadio di vetro che lo separava da quella che sarebbe ormai dovuta essere sua moglie.


Eccoci qua. Immagino siate molto preoccupati per la nostra Pepper, ma non è in gravi condizioni. E' solo un diapason ambulante.

Voci di corridoio mi dicono che nel prossimo episodio potrebbe esserci del sano Clintasha, quindi tenete gli occhi ben aperti ;-).

Ci vediamo sabato prossimo, davvero stavolta :-P, con nuove mirabolanti avventure.

A presto,

Chekkumeto&Lawrence_Victory




   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Chekkumeto