Anime & Manga > Lupin III
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Autore: ThiefOfVoid    18/07/2015    3 recensioni
"Cinque giorni di coma e due arresti cardiaci più tardi mi risvegliai e il mio caro zio, arrivato alla velocità della luce da Tokyo per starmi vicino, mi convinse in qualche strana maniera a lasciare la mia brillante carriera da diagnosta per arruolarmi nell’Interpol. Tre mesi dopo essere stata dimessa lasciai il camice bianco per una divisa. [...] Ho le idee chiare, devo e voglio lasciare l'Interpol"
Un'hacker alle prese con la sua prima missione sotto copertura per conto dell'ICPO. Saprà rimanere distaccata o si lascerà trasportare?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jigen Daisuke, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV ALEXIS

Dopo ore di viaggio siamo finalmente arrivati ad Atene, riuscendo a prendere un taxi al volo. Guardando su internet e in una qualsiasi edicola (almeno in America) non vedo altro che gli articoli sul caso di Smith. Ogni importante testata giornalistica del mondo ne parla, in modo particolare il caso è molto discusso negli Stati Uniti, per ovvie ragioni, e in Giappone, dove probabilmente l’orgoglio dei cittadini sarà alle stelle a causa di mio zio. Non che il mio non lo sia, da americana e da giapponese sono fiera del paparino, ha fatto un ottimo lavoro…e ci ha anche salvato la pelle. Ora però voglio solo arrivare in hotel e godermi la comodità del letto. Non ho molto sonno ma…probabilmente crollerò senza nemmeno rendermene conto. La Grecia non era mai stata una delle mie mete must, ma forse devo ricredermi. Per quel poco che sto vedendo ora credo che mi piacerà questa città. D’altronde cosa ci si può aspettare da me? Come dice una citazione, se viaggiare fosse gratis non mi fermerei mai. La cosa ironica è che allo stesso tempo sono profondamente legata a New York e Tokyo. In ogni caso, questa volta le questioni informatiche sono abbastanza facili. Si tratta solo di ‘ingannare’ il sistema di sorveglianza e disattivare l’allarme generale. Un gioco da ragazzi insomma. Arrivati in hotel tiro fuori dalla valigia solamente la camicia da notte, la lascio in un angolo della stanza e dopo essermi cambiata mi stendo sul letto immediatamente. Controllo un ultima cosa sul cellulare e lo lascio sul comodino, e sento che mi sto addormentando lentamente, senza far caso a nessun rumore nella stanza.

POV JIGEN

Pochi istanti dopo aver raggiunto l’hotel ricevo una chiamata dal mio informatore di Chicago, che mi comunica dell’imminente arrivo di Riez ad Atene, probabilmente arriverà domani mattina molto presto. Fortunatamente non sa dove trovarci, e non conosce i nostri piani. Questo però non mi tranquillizza affatto, e probabilmente non tranquillizzerebbe nemmeno Alexis. Quando sto per raccontarle quello che ho scoperto però mi accorgo che è profondamente e pacificamente addormentata. Ha un’espressione così serena sul viso…e non mi sembra il caso di rovinarla. So bene che in questi ultimi giorni, dopo tutta la confusione derivata dalla questione Interpol ha cercato di rafforzare ancora di più i suoi sistemi e i suoi schemi d’azione a livello informatico. Ci sono mattine in cui si sveglia presto o nottate in cui si addormenta più tardi del previsto solo per questo. Vuole riconquistare la nostra fiducia, ma non serve. Non ha mai perso la fiducia di nessuno di noi, e la mia si è anche rafforzata. Devo un grande favore a Lupin, mi ha aperto gli occhi prima che potesse essere troppo tardi. Ora voglio solo darle tutta la fiducia e l’affetto che si merita, come è giusto che sia. Le scosto qualche ciocca di capelli dal viso, per poi restare lì così, ad osservarla per qualche istante. Mi assicurerò che si riposi a sufficienza nei giorni di pausa che verranno dopo questo colpo. Probabilmente passeremo direttamente al colpo del mese prossimo a Barcellona. Già, in questo periodo siamo fortemente attivi. Voglio che si prenda una pausa fino ad allora, ne ha fortemente bisogno, come un po’ tutti noi. La sua espressione cambia all’improvviso, diventando fortemente preoccupata. Forse sta avendo un altro incubo come quello di qualche mese fa.

“Jigen…ti prego, non farlo”

“Cos’è che non devo fare?”

Evidentemente scambia la mia voce come parte del sogno “Riez…non voglio che ti uccida, non agire da solo”

Sembra quasi che abbia già capito tutto, nonostante io non le abbia detto assolutamente niente, ma forse è solo un caso “Non lo farò, te lo prometto. E ti prometto anche che non ti lascerò mai, a qualunque costo”

Sorride leggermente, di nuovo tranquilla “Ti amo”

“Anch’io Alexis, non sai quanto”

POV ALEXIS

Mi risveglio lentamente, ancora non so bene perché. Come al solito la prima cosa che vedo è il leggero sorriso di Jigen, che non smetterà mai di farmi iniziare bene la giornata nonostante io ci sia abituata. “Che ore sono?” dico con voce ancora debole e poco chiara, a causa del fatto che mi sono svegliata un minuto fa

“Sono le sette e mezza”

“Ti prego no…dimmi che stai scherzando, non riuscirò mai a riaddormentarmi prima che suoni la sveglia”

Sorride, divertito e intenerito “Mi dispiace per te, ma è così” Mi rifiuto di alzarmi, ma voglio cercare di svegliarmi. Mi siedo sul letto, con la schiena appoggiata alla parete, lasciando però la testa appoggiata alla spalla di Jigen, che è in una posizione simile alla mia “Lo sai, è da qualche giorno ormai che sono curioso di sapere qualcosa del tuo passato nell’Interpol”

Sono felicemente sorpresa da questa sua richiesta “Vuoi degli aneddoti divertenti dell’addestramento?”

“Raccontami quello che vuoi, qualsiasi cosa è ben accetta…sempre se vuoi”

“Perché non dovrei? Insomma, tu hai raccontato qualcosa a me, ora è il mio turno” gli racconto di quella lezione di tiro in cui ho poi fissato il mio record imbattuto, quella in cui ho fatto impazzire l’agente che si dedicava alle lezioni di tiro per i ragazzi dell’addestramento “Avresti dovuto vedere la sua faccia. Lui, che sosteneva che una magnum e un revolver in generale crea problemi con il tempo e l’efficienza si è dovuto ricredere, visto che il mio record è ancora imbattuto in accademia”

Una breve, leggera e genuina risata lascia le sue corde vocali “Non ci posso credere, sei davvero incorreggibile”

“Lo sai…era da tanto tempo che volevo raccontartelo, ma non potevo. E ora che ne ho avuto la possibilità…non so, la cosa mi fa stare bene. E poi se devo essere sincera mi fa piacere sapere di essere stata capace di prevedere la tua risposta”

Dopo qualche istante la sua espressione si fa improvvisamente seria “Devo dirti una cosa” probabilmente devo aver mostrato ansia senza rendermene conto “Non preoccuparti, non ha niente a che fare con la nostra relazione, è solo un ‘piccolo’ imprevisto. Ho saputo dal mio informatore che Riez arriverà ad Atene, oggi, sempre che non sia già arrivato”

“Oh…bhe, in questo caso…” mi alzo e apro la valigia. Tiro fuori la magnum, le munizioni e una 24 ore, in cui è nascosto un fucile da cecchino. Ricarico la magnum e ricontrollo di avere un buon numero di munizioni, mentre lascio la 24 ore sul letto per poi aprirla per controllare di avere abbastanza proiettili “…penso che accoglierlo come si deve sia il minimo”

Jigen ha lo sguardo fisso sul fucile e su di me “Cavolo…non credevo che avessi un gioiellino come questo”

Sorriso soddisfatta “Ho seguito un addestramento particolare, all’inizio volevo entrare nei reparti speciali dell’Interpol, l’addestramento era simile a quello militare, e prevedeva anche la familiarità con armi come queste. A dire il vero ho anche il brevetto di volo, anche se non ho né l’esperienza né il fegato per certe manovre”

Si avvicina a me, sollevandomi leggermente la testa mettendomi l’indice sotto il mento “Ora sei tu che non finisci mai di stupirmi”

Però, rima che possa premere le sua labbra sulle mie, Lupin entra all’improvviso nella nostra stanza “Buongiorno piccionci-…qualcosa non va?”il suo sguardo è ricaduto inesorabilmente sulle munizioni, sulla magnum e sul fucile

Jigen si allontana seccato “Niente di che, è solo che un povero illuso messicano ha deciso di seguirci fin qui. Ma tu piuttosto che ci fai qui, e soprattutto come diavolo sei entrato!?”

Lupin sorride divertito “Mi sono procurato un passepartout, così, giusto per divertirmi un po’”

“Bhe, qual è il motivo di questa tua visita assolutamente inaspettata? Sai com’è, dovrei cambiarmi”

“Sono felice che tu me lo chieda Alexis. Stasera entreremo nel museo archeologico nazionale, è lì che dobbiamo andare per risolvere una volta per tutte la questione dell’enigma. Ho già controllato il sistema di sicurezza, per te sarà un gioco da ragazzi metterlo fuori uso, e visto che paparino non sa del colpo potremo agire indisturbati una volta tanto. Voglio metterti alla prova Alexis, questa notte voglio verificare il tuo intuito. Sia io che Jigen sappiamo già la soluzione dell’enigma, ma voglio che tu ci arrivi da sola. Posso solo dirti che la soluzione ci porterà a cercare in più luoghi. Una volta all’interno, dopo che mi avrai dato la risposta, ci divideremo e cercheremo questo tesoro”

“Una sfida, interessante. Come mai tutto questo?”

“E’ solo che mi sei sembrata abbastanza affascinata dai testi dell’enigma, tutto qui, e per una volta volevo lasciare anche a te il piacere di risolverlo”

“Bhe, allora farò del mio meglio per risolverlo, Lupin”

Durante tutta la giornata rifletto con calma sull’enigma. E’ di tipo visivo-geometrico. L’immagine rappresenta una certa geometria.
http://www.bestdragon.it/public/versione3/divertimento//indovinelli-visivi/img/Geometria%20impossibile%202.jpg
La soluzione dell’enigma è semplice, questa geometria è impossibile. Quindi non devo riflettere sulla soluzione per capire dove dovremo cercare questa sera. Devo riflettere sull’argomento in se dell’indovinello. Dopo qualche istante di riflessione capisco ogni cosa. Chi ha organizzato tutto questo ha voluto incentrare la nostra attenzione sulla geometria. Ora, chi non ha la minima conoscenza di scultura greca non può arrivare alla soluzione, ma sia io che Lupin sappiamo dove questa persona vuole parare. Nella scultura arcaica greca una delle decorazioni tipiche delle anfore era, inizialmente, quella di tipo geometrico. Più in generale, per quanto ricordo, la decorazione geometriche era molto diffusa in età arcaica, anche in affreschi o altre rappresentazioni. Ergo sarà un lavoraccio, ecco perché dobbiamo dividerci. Credo che molto probabilmente il riferimento sia limitato alle anfore ma…non si può mai sapere.

Entriamo nel museo, disattivo l’allarme senza farmi scoprire e ci rendo invisibili alle telecamere. Appena entriamo, sicuri e tranquilli, spiego tutta la mia intuizione a Lupin “E’ esattamente quello a cui ho pensato, Alexis. C’è da dire che questa persona ci sta sottovalutando”

“Non è detto Lupin, perché a dire il vero la mia intuizione non è del tutto completa. La decorazione geometrica non era diffusa solamente nelle anfore, ma anche in alcuni affreschi. Ora, non sono sicura se qui al museo ce ne siano alcuni, magari semplici ricostruzioni o cose del genere, ma dovremmo fare attenzione anche a questo. Ergo chiunque abbia organizzato tutto questo non ci ha affatto sottovalutati…ma allo stesso tempo deve sapere delle mie minime conoscenze di storia dell’arte”

Ci dividiamo le sale dove è possibile che il tesoro sia nascosto. Io mi occuperò della sala della scultura, dando particolare attenzione alla sezione di scultura arcaica, Lupin e Jigen andranno alla ricerca di affreschi o di altre opere con possibili decorazioni geometriche. Nessuno di noi trova niente, e siamo tutti sicuri di aver perlustrato alla perfezione. Alzo lo sguardo senza una ragione precisa, e noto che il soffitto stesso ha decorazioni geometriche, che riprendono quelle dell’antica Grecia. All’improvviso capisco che questa persona si sta prendendo gioco di noi. Ho un minimo flash della sala della scultura. Senza dire niente ritorno all’interno e controllo bene il soffitto. L’unica cosa che vedo, osservano bene, è una decorazione come un’altra, che sembra però indicare un angolo della sala. Spostando lo sguardo, seguendo quella direzione, vedo spuntare appena un foglietto di carta da dietro un espositore. Mi avvicino, lo prendo in mano e lo apro. Ci sono scritte delle coordinate. Prendo immediatamente il cellulare e inserisco queste coordinate. Corrispondono ad un punto preciso in mezzo al mare, non troppo lontano dalla costa ateniese.
“Non è ancora finita Lupin. Questa non è l’ultima tappa prima del tesoro, ma la penultima” gli mostro i risultati dell’inserimento “E’ chiaro che qualsiasi cosa stiamo cercando si trova in fondo al mare. Fortunatamente è una media profondità, raggiungibile con una buona attrezzatura da sub. In ogni caso chiunque abbia pensato a tutto questo è una persona molto spiritosa”

La mattina dopo ci svegliamo abbastanza presto e grazie ad una conoscenza di Lupin ci procuriamo l’attrezzatura da sub e uno yacht di medie dimensioni. Raggiunta la nostra meta ci fermiamo e preparo tutto il necessario per scandagliare il fondale. Esattamente sotto di noi si rileva qualcosa, probabilmente una cassa o un baule. Jigen e Lupin si immergeranno, mentre io rimarrò in superficie, monitorandoli e guidandoli in caso di bisogno. Dopo un’ora scarsa di attesa riemergono, e con loro hanno un baule di piccole dimensioni. Non ha l’aria di essere consumato, e il fatto che non sia molto grande mi insospettisce sempre di più. Quando lo apriamo rimaniamo tutti di sasso. All’interno ci sono un diario con la sua chiave, una lettera e un altro foglietto. ‘Congratulazioni, la vostra ricerca è finita’. Prima di aprire il diario Lupin prende la lettera, e per un secondo mi si ferma il cuore quando mi dice che è indirizzata a me. La apro, e senso il loro sguardo preoccupato su di me. Quello che leggo mi lascia senza parole, sconvolgendo completamente quella che è stata la mia vita fino ad ora.
 
Cara Alexis
Lo so che probabilmente ora sia tu che i ragazzi mi starete mandando al diavolo per avervi fatto fare tutta questa fatica, e per cosa poi? Per una lettera e un diario. Ho fatto apposta a camuffare un po’ tutto quanto, per dare l’impressione che tutto questo portasse ad un tesoro, l’ho fatto per essere certa di attirare l’attenzione di tutti, per essere certa che saresti arrivata fin qui e che avrei letto questa lettera, e il diario. 
Quando tuo padre è morto eravamo entrambe distrutte, lo ricordi bene no? Come potresti averlo dimenticato…so che pensi che io ti abbia abbandonata perché distrutta dal dolore e perché tu eri ingestibile, ma in realtà non è questa la verità. Tu non hai mai saputo quale fosse esattamente il mio lavoro, ti sei sempre chiesta come facessi ad avere delle conoscenze semi-militari e tutto il resto. Bhe, non te l’ho mai detto, ma sono un’agente della CIA. L’unico che lo sapeva era tuo padre. Non te l’ho mai detto per non metterti in pericolo. Quando ti ho portata a Tokyo, lasciandoti dallo zio Koichi, stava cominciando una missione importante, senza una precisa data di fine, estremamente lunga e pericolosa. Non potevo lasciarti a vivere da sola a soli 15 anni, ma non potevo nemmeno portarti con me. Ti avrei messa in pericolo e ti avrei strappato alla tua amata città natale. A dire il vero la lontananza da New York era impossibile da evitare, ma almeno ho rimediato affidandoti ad una persona di fiducia, e a cui tu eri e sei ancora profondamente legata. Era anche la persona più simile a tuo padre. Questa missione si è conclusa da anni ormai, ma tu avevi fatto in tempo a diventare adulta, a laurearti, a coronare il tuo sogno di diventare diagnosta e caporeparto. Avevo previsto che probabilmente avresti portato almeno un briciolo di rancore nei miei confronti. E’ per questo che mi faccio viva solo ora. Dovremo avere a che fare di nuovo una con l’altra, purtroppo per motivi non buoni, come leggerai nel diario. In più ora so che sei forte abbastanza per rivedermi dopo tutto questo tempo, so che hai la giusta compagnia, e anche la giusta preparazione per affrontare quello che ti aspetta. Ti svelo un segreto: l’informatore di Chicago con cui Jigen è in contatto non ha a che fare con la malavita, è un mio collega, è anche lui un agente della CIA. Capirai tutto meglio dopo aver letto il diario. Contiene i miei sfoghi personali dalla morte di tuo padre fino a poche settimane fa, spero solo che non ti senta osservata dopo averlo letto tutto.
A presto. 
Mamma. 

Dopo un primo momento di stupore e confusione le lacrime arrivano inesorabili. Spiego ai ragazzi tutto quanto, e il fatto che io ora sappia che mia madre in realtà è viva per loro non è fatica sprecata. Questo mi solleva, e mi fa provare una gratitudine incredibile nei loro confronti. Mi fa immediatamente capire che ormai sono una parte irrinunciabile del gruppo, e non solo per le mie capacità. Torniamo verso la costa e i ragazzi si risistemano. Torniamo in hotel per fare colazione, e saliamo nella stanza di Lupin. Abbiamo delle ultime cose da controllare per il colpo di Barcellona. I ragazzi si offrono di occuparsene da soli, ma rimango con loro, e faccio capire immediatamente che se hanno bisogno di me posso interrompere la lettura del diario senza troppi problemi. All’inizio, dove parla dei giorni immediatamente successivi alla morte di mio padre, non posso fare a meno di soffrire un po’. I racconti degli avvenimenti, molto dettagliati, mi riportano alla mente ogni istante. I peggiori pensieri, simili poi ai miei, sono legati al riconoscimento della salma e allo straziante funerale. Ricordo ancora come se fosse ieri che quel giorno sia io che mia madre non versammo una lacrima, semplicemente perché non ce ne rimanevano più. Ho ancora impressa nella mente l’immagine di mio zio e dei suoi occhi. Erano lucidi e disperati, ma allo stesso tempo esprimevano rabbia e voglia di giustizia. Dopo alcuni giorni di niente passa direttamente alla proposta della missione che citava anche nella lettera, dove esprime tutte le incertezze per il mio futuro, la paura per me, per la mia vita e per il mio umore. E poi descrive l’episodio della pistola, dove dice che il suo cuore si spezzò in due vedendo che io volevo comunque rispettare il volere di mio padre e avere qualcosa che era così importante per lui. E’ in queste pagine che scopro che la mia magnum si tramanda di generazione in generazione dal mio bisnonno. Quando poi parla del giorno in cui mi accompagnò in Giappone vorrei piangere, ma cerco di trattenermi. Da quel momento in poi il diario è incentrato sulle notizie che ha di me, intrecciate alla citazione di momenti in cui per poco non ha perso la vita a causa della missione. Per tutti questi anni in realtà non mi ha mai perso di vista, ha sempre saputo come stavo, cosa facevo. Tutto questo perché è sempre rimasta in contatto con lo zio, seppur segretamente, e anche grazie ad alcuni mezzi della CIA utilizzati impunemente. Tutte queste pagine esprimono più volte quanto sia orgogliosa di me. Le ultime, in cui vengo a conoscenza del suo punto di vista in questi ultimi mesi, mi lasciano a bocca aperta. Dice che è felice che io abbia deciso di seguire la strada che a mio parere è giusta per me, e mi approva nonostante io abbia scelto di essere una criminale. Leggo tutto questo in meno di dodici ore. Verso le 22 ricevo un suo messaggio, e all’inizio rimango terrorizzata, pensando che potrei essere scoperta anche dalla polizia. Ma poi ricordo che nel diario ho letto che anche lei ha conoscenze informatiche buone quanto le mie, e che è rimasta genuinamente stupita vedendo che inconsciamente uso i suoi stessi trucchi.
Incontriamoci domani alle 9 alla Constitution Square.
Poche parole che però hanno la capacità di darmi ansia ed emozione. Chiedo a Jigen di accompagnarmi, e come sempre è lieto di essere al mio fianco. 

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Angolo dell'autrice

E dopo aver saltato un mese per motivi logistici e di ispirazione eccomi qui. Non chiedetemi come mi è saltato in mente tutto questo, non ne ho la più pallida idea. Ho voluto provare a scrivere sotto il punto di vista di Jigen, un mezzo suicidio insomma. ora ho abbastanza idee ed ispirazione...e anche un forte bisogno di scrivere (brutta storia, non ne voglio parlare), quindi potrei riuscire a cacciare dentro un capitolo per rimediare al mese saltato, sinceramente non lo so, farò del mio meglio. Confermo il sequel che avevo annunciato qualche mese fa, il crossover fra Lupin e Conan che riprende questa storyline. E proprio per questo credo che questa storia stia per giungere al termine, forse nel giro di...3 capitoli? Ah, forse, e dico forse, ci trascineremo Riez nel sequel, ancora non lo so. 
E ora, siccome ho la testa un po' piena, fra latino e cose poco simpatiche (?) vi saluto 
Spero che abbiate gradito anche questo capitolo c: 
  
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