Serie TV > In the flesh
Segui la storia  |       
Autore: Sebs    18/07/2015    1 recensioni
In The Flesh AU!
Kieren è un ragazzo comune, che lavora in una piccola libreria impolverata e ignorata di Roarton. Le sue giornate sono scandite dal lavoro, la lettura e la pittura.
Fino a quando un ragazzo con un leggero accento irlandese, un fuggitivo secondo Kieren, arriva nella piccola città.
E, come prima cosa, entra nella più piccola ed impolverata libreria di Roarton
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Amy Dyer, Kieren Walker, Simon Monroe, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dalla cucina proveniva un odore che svegliò Simon.
Scese di sotto, in pigiama, e trovò Amy che apparecchiava, con il grembiule di Natale annodato in vita. Le pentole erano ancora posate sui fornelli, e i piatti erano vuoti, mentre la tavola era quasi finita: c'erano i bicchieri, i tovaglioli e le posate, tutti in una diversa gradazione di rosso.
-Che ci fai in abbigliamento non-Natalizio? E renditi utile, Kieren verrà qui a pranzo!
-Buon Natale, Amy.
-Sh! Non ti azzardare a parlare in abbigliamento non-Natalizio!
Simon salì di sopra e si preparò per il pranzo.

Kieren aveva la sua camicia rossa che Amy gli aveva fatto comprare secoli prima appoggiata sul cesto della lavanderia. Si guardò allo specchio, e si chiese se prendere in prestito i trucchi di Jem per coprire le occhiaie sarebbe stato un gesto osceno per il punto di vista dei suoi genitori. Senza poi parlare di quel piccolo livido che si era procurato tra la spalla e il collo, a causa di Simon.
Sorrise, pensando a loro due, nascosti tra dietro il bancone, nascosti in un angolo così piccolo e stretto per non farsi vedere da fuori, che si baciavano come se non lo facessero da anni, in segreto da tutti. Avevano fatto scivolare la radio, che aveva fatto un rumore infernale e si erano spaventati, temendo che qualcuno avesse potuto vederli. Il cuore di Kieren, che già batteva all'impazzata, gli si era fermato sul collo.
Si infilò la camicia, abbottonandola fino all'ultimo bottone, e annodò la cravatta di velluto verde che aveva comprato quasi per scherzo, ma di cui Amy si era innamorata. Sì, il livido non si notava più.
Arrivò a casa di Amy puntuale, e suonò il campanello.
La porta si aprì, e il maglione più strano che avesse mai visto indosso a Simon venne ad aprirgli.
-Quella è neve o cocaina?, -chiese, soffocando le risate.
Simon rise, irritato, prendendolo per la cravatta. -Ti va bene che è Natale, piccolo folletto, o ti avrei già soffocato.
-Non potresti mai, visto che sei tu il folletto.
-In Irlanda ci sono i lepricauni, non i folletti, Walker.
-Non importa.
Simon allungò la testa verso la cucina. 
-Amy?
Scosse la testa. Amy non era in vista.
Kieren si avvicinò e si alzò appena sulle punte per baciare Simon. Un breve bacio, a fior di labbra. 
-Buon Natale.
Kieren si morse il labbro. -Buon Natale.
-Simon, è Kieren?
-Sì, arriviamo.
Simon si avviò, tenendo la mano di Kieren, e la lasciò appena entrarono in cucina.
-Kieren! Auguri! Buon Natale!
Corse ad abbracciarlo. -Abbiamo dei regali per te!
-Anche io...
-Dopo i regali! Io e Simon abbiamo cucinato tutta la mattina per il mio BFF.
Si sfilò il grembiule e si sedette al suo posto. Aveva un fiocco tra i capelli che la faceva sembrare un pacco regalo gigante.
Iniziarono a mangiare, e Amy raccontò a Simon dei Natali passati, come se si fosse perso un episodio di un telefilm e lo stesse aggiornando.
-C'è stato il Natale in cui siamo entrati di straforo a scuola. Cioè, non di straforo. Abbiamo rotto una finestra per entrarci.
-Meno male che non c'era l'antifurto.
-Lo hanno messo subito dopo, perché oltre noi sono entrati dei ragazzi che hanno rubato dei computer. Ops.
Simon rideva, man mano che Kieren e Amy richiamavano vecchi ricordi.
-Non sono stati tutti Natali felici, però, -disse Amy ad un certo punto.
Kieren allungò una mano per stringere quella di Amy. -Ricordi quando dovevi uscire con Philip e dicesti a tua nonna che eri a casa mia, e hai fatto una corsa tremenda quando ti ho chiamata per avvisarti che lei stava arrivando a casa mia per venirti a prendere?
-"Perché hai il fiatone, Amelia?"
-"Era scappato il cane". "Tu e i tuoi dannati cani, Amelia".
Kieren e Amy scoppiarono a ridere.
-E Philip era nel retro della casa che faceva di tutto per non farsi vedere.
Dopo pranzo si stravaccarono sul divano, uno sull'altro, raccontando altri episodi a Simon, che sfiorava il braccio di Kieren senza farsi vedere. Amy saltò in piedi e chiese: -Regali?
Corse a prenderli, e i due ragazzi rimasero a fissarsi e a cercare di non ridere. Kieren non riusciva a crederci. Era Amy quella folle abbastanza da avere un ragazzo segreto, non lui. Solo che voleva trovare il modo giusto per dirglielo, ma nessun momento era quello giusto.
-Eccoli qui. Questi sono di Simon, questi miei e questi di Kieren.
Iniziarono ad aprirli, uno ciascuno. Kieren trovò una sciarpa di lana da Amy e un libro con degli spartiti da Simon. -L'ho comprato in America. Ci sono i classici del rock, ovviamente. Solo le canzoni migliori.
Kieren lo sfogliò, e due fogli con impaginazione diversa dalle pagine del libro sbucarono fuori. If I'm James Dean, you're Audrey Hepburn e Something 
Amy aveva avuto degli orecchini con delle piume da Simon, sotto consiglio di Kieren, e dei manicotti da Kieren, che indossò immediatamente.
Anche Simon aveva ricevuto dei guanti senza punta per poter suonare anche al freddo da Amy, e un libro da Kieren. Sulla strada. Così, anche se non era più un fuggitivo, ne aveva l'aspetto perfetto.
Quello era l' unico libro di Roarton che non aveva avuto un precedente proprietario. Kieren non sapeva neanche se Simon lo aveva letto, ma lui lo adorava, e adorava ogni singolo personaggio, e voleva che lo leggesse anche lui.
Suonarono alla porta, e Amy andò a vedere chi fosse.
-Forse dovremmo dirglielo adesso. 
-Simon, so io quando possiamo dirglielo, e non è adesso. Se non la prendesse bene?
-Se non prendesse bene che glielo abbiamo tenuto nascosto?
Kieren fissò gli occhi sulla punta delle scarpe. Sospirò e si convinse che era un buon momento. 
Ma aveva un nodo in gola grande quanto una noce, così tanto grande che quasi gli faceva venire le lacrime agli occhi. La serata passò, e né Kieren né Simon ne fece parola.

-È stata una grande idea usare la scusa del volontariato per poter uscire oggi.
Jem alzò lo sguardo dalla strada, coperta da uno strato viscido di neve mezza sciolta e guardò Gary.
-Chiamalo volontariato, ma io lo chiamo prendere in giro i miei.
Gary abbassò il cappello sugli occhi di Jem, stringendola in vita per impedirle di alzare le braccia.
-Stronzo!
La lasciò andare solo quando lei iniziò a tirare calci.
-Cristo, Jem. Le parolacce!
-Ma vaffanculo.
Gary la riafferrò e la prese sottobraccio. Iniziò a ridere e Jem con lui.
Le sembrava assurdo che suo fratello lo odiasse. Sì, era un po' infantile, ma era... carino. Forse. E poi era più grande, e si sa che onore è per una ragazza all'ultimo anno uscire con uno che già  lavora. Nell'arma, poi. Gary le dava accesso ad un sacco di cose, e quella volta che aveva rubato uno smalto con delle sue amiche, lui l'aveva fatta uscire sul retro.
A volte usava un po' troppo le mani, ma era un ragazzo, e nessun ragazzo sa tenere le mani a posto.
Chissà perché Kieren lo odiava tanto.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > In the flesh / Vai alla pagina dell'autore: Sebs