Sai, hai presente quando non ti senti pienamente consapevole di te stesso, come se stessi viaggiando in un altro mondo, ma tu sei presente, fermo da qualche parte?
In tal caso, mi dispiace.
Ma che altro puoi farci. Sai che non sei confuso, che stai bene, perché tutto sta andando bene, ma allora perché ti senti un estraneo con te stesso? Sei quello che ti conosce di più, ma proprio non sai rispondere a questa sensazione di vuoto.
Come puoi definirti per aiutarti? Puoi essere un partecipante alla vita attivo o passivo? Non ti sei mai fatto problemi di questo tipo perché hai agito quando era opportuno e ti sei fermato e hai pensato quando ne avevi bisogno.
Perché all'improvviso hai annullato ogni emozione? No, sai che questa non è apatia, perché dentro continui a sentire qualcosa. Una stranezza. Ti si addice l'aggettivo "strano"?
La scala della normalità è così soggettiva. Chi può definire il normale e lo strano? E come lo si potrebbe fare, se si può fare?
Forse, questa è la sensazione più normale di tutte quante. Ma allora perché sei così solo nell'osservare il mondo, nel cercare di capire, mentre gli altri continuano nelle loro cose?