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Autore: Mari_Sometimes    19/07/2015    1 recensioni
Si chiese se stesse facendo la cosa giusta. Stava lottando contro il tempo e contro il destino, si era bloccato proprio nello sbloccare quelle diavolerie, non era quello il momento di incantarsi!!! Sapeva solo che doveva arrivare presto, prima che fosse troppo tardi. Per lei, doveva farlo per lei.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Redfield, Jake Muller, Jill Valentine, Sherry Birkin, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sherry aveva visto Chris ma non fece in tempo a salutarlo. Andò da Leon e gli chiese il motivo per cui fosse qui. Leon rispose che si erano scambiati semplicemente delle informazioni, anche se purtroppo le cose erano sempre le stesse per il momento. Sherry sapeva della sua preoccupazione per lei, cercava di rassicurarlo di continuo. Ma Leon aveva davvero dato tanto…così le venne in mente di chiamare Claire. Si sfogò con lei:
- Claire che settimana! Da quando abbiamo ricevuto quelle segnalazioni si è scatenato il putiferio.
- Eh immagino! Anche noi di Terra Save ci stiamo adoperando per essere pronti in ogni momento. Le cose non sono semplici ora.
- Claire, senti…non è che mi faresti un favore?
- Dimmi pure!
- Puoi parlare con Leon? Mi sta continuamente addosso, ha paura che mi possa capitare qualcosa…non può continuare così!
- Sherry ascoltami…so che è un gran rompiscatole per quanto è testardo, ma lo fa per il tuo bene. Lascialo stare, fallo contento. Anche se gli parlo è capace di mandarmi a quel paese perché mi sono intromessa. Senti, in questi giorni devo fare un salto dalle tue parti, ci vediamo e rimaniamo un po’ insieme, ti va? – Sherry ascoltò Claire e non riuscì a controbattere, aveva le lacrime agli occhi. Quando avrebbero smesso di vederla come una bambina?
- Ok Claire, ti aspetto! – le due si salutarono. Sebbene le cose fossero pesanti, almeno poteva vedere Claire e si sarebbe sicuramente sentita meglio. Leon aveva visto che Sherry era al telefono, lei di tutto punto gli disse:
- Era Claire, ti saluta. Puoi stare tranquillo Leon, in questi giorni viene a farmi compagnia, così puoi rilassarti un po’! - detto ciò se ne andò. Leon non fece in tempo a ribattere, ma almeno il suo piano aveva funzionato. Sapeva che pressando Sherry sarebbe andata da Claire a lamentarsi. Claire, dal canto suo, correva quando Sherry stava male. Le cose procedevano come previste.

Passarono tre giorni. Jake ancora non aveva detto a Sherry che era negli Stati Uniti. A parte che il pensiero gli aveva provocato una forte stretta allo stomaco annessa ad eccitazione senza precedenti, il solo fatto di avere la possibilità di vederla lo aveva mandato in estasi. Si meravigliò di sé stesso, come poteva essere possibile una tale sensazione? Turbato da tutto ciò, decise che per il momento era meglio tenerla fuori. D’altronde, voleva stare da solo in quel momento, stava scoprendo tante cose su suo padre. Troppe emozioni, troppe cose, troppo tutto! Aveva bisogno di riflettere e anche di assimilare tutto ciò.

Era il terzo giorno che passava negli archivi della BSAA, a leggere files e a vedere i video degli interrogatori. Vide un giovane Chris Redfield arrabbiato per il tradimento del capitano che tanto adorava, era disperato per aver perso i suoi compagni ed amici fidati. Vide un Barry Burton distrutto, impaurito per aver passato una delle notti peggiori della sua vita aiutando un uomo che minacciava la sua famiglia. Vide una giovanissima recluta, l’unica sopravvissuta del team scomparso, uno sguardo perso e il terrore scolpito sul viso. Vide una Jill Valentine risoluta, arrabbiata dal tradimento del suo capitano (ma non come Chris) e spinta dall’amore per la sua città. Vide gli orrori di suo padre, della sua mente geniale e folle allo stesso tempo. E seppe di William Birkin, il suo alter ego per certi versi. Così simili ma così diversi. Guarda caso, lui, Jake Muller, figlio di Albert Wesker, è stato salvato e redento dalla figlia di William Birkin. Niente è come sembra, nulla succede per caso. Scoprì gli orrori fatti a Kijuju, a Jill Valentine. Ecco perché Chris lo odiava e non poteva dargli torto! Gli ricordava l’uomo che gli aveva rovinato la vita e come biasimarlo del resto. Quel giorno aveva i nervi a pezzi, ma la cosa che lo distrusse fu un’altra: la storia di Sherry. “I soggetti infettati dal Virus-G sono pericolosi, hanno una forte capacità rigenerativa. Ma non è tutto. Si riproducono, ecco perché hanno una capacità di diffusione ben più rapida rispetto ai soggetti infetti dal Virus-T. Ed è quello che è successo a Sherry Birkin, la figlia del dott. William Birkin. Il dottore si è iniettato volontariamente il virus nel corpo, cercava Sherry per impiantarle l’embrione. E ci è riuscito”. Jake aveva gli occhi sbarrati, inorridito! “Sherry aveva subito uno….NO! Non riusciva a pensarlo, figuriamoci a dirlo! E come faceva ad essere ottimista dopo tutto quello che le è successo?”. Aveva le lacrime agli occhi…

Jill lo guardava da giorni. Non era come Wesker, assolutamente. Cercava risposte, un qualcosa a cui aggrapparsi. Forse il destino ha voluto bene a Jake, un figlio di un uomo orrendo che nemmeno sapeva della sua esistenza. O almeno, così sembra. Jill si fece coraggio, doveva parlargli ma Jake la precedette:
- Entra tu! Stai a guardarmi da giorni. Che c’è, il soldatino ti ha mandato a controllarmi per vedere se faccio il bravo bambino?- Jake era furibondo. Doveva sfogare la sua frustrazione, la sua rabbia a qualcuno. Jill rimase lì per lì sconcertata ma per nulla intimorita entrò ed affrontò Jake. Quest’ultimo, non appena la vide, rimase a bocca aperta.
- Jill Valentine?...Sei tu che mi stai osservando per tutto questo tempo?
- Sì, sono io -  Jill gli rispose. Era calma e pacata, voleva conoscerlo.
- Perché?
- Perché cosa?
- Perché vuoi conoscermi? Io sono…
- So benissimo chi sei. Non c’è nulla da dire su questo
- E allora perché?
- Hai delle domande vero? Sono qui per darti risposte.
- Non capisco…perché tu?
- Perché sei qui
- Sì ok, ma…davvero vuoi darmele?
- Sì
- Perché?
- Perché te le meriti. Non sai chi è tuo padre e non hai colpe. E non hai nemmeno colpa per le sue azioni – questo sconcertò davvero Jake. Voleva andarsene, scappare, urlare come un matto. Ma non lo fece. Si sedettero uno di fronte all’altro e Jill gli diede ogni singola spiegazione che volle lui. Era calma, pacata, ma la donna che aveva visto agli interrogatori, l’agente Jill Valentine risoluta ed acuta di un tempo non c’erano più. C’era una donna diversa, che portava le cicatrici di un uomo folle. Capì che lei era importante per Chris, si capiva da come ne parlava. I due dovevano avere una relazione. E questo gli fece ancora più male…”Che male possono averti fatto queste due persone? Perché gli hai voluto fare tutto questo?” pensò. Jill aveva visto che aveva guardato l’interrogatorio di Leon e Claire e aveva saputo la verità su Sherry. Aveva visto il suo sguardo. Era lo stesso che aveva Chris quando pensava di averla persa. Allora capì il perché di tutte quelle chiamate a Sherry. Aveva visto i tabulati, il ragazzo provava qualcosa per lei. Non c’era nulla di male, per sua esperienza chi passava determinate situazioni poteva capirsi solo con chi le viveva accanto, specie per quel tipo di situazioni. Per questo gli disse che era meglio raggiungere Claire e parlare con lei. Era meglio tralasciare Leon, sennò finivano a pugni quei due. Claire era ragionevole, avrebbe capito e lo avrebbe indirizzato e gli lasciò il suo numero.
- Chiamala. Lei ti darà altre risposte.
- Claire Redfield!? Sei sicura?
- Sì. Buona fortuna Jake – e se ne andò. Jake rimase più confuso che mai.

Passarono altri due giorni. Claire era in città, Sherry era felicissima di averla di nuovo a casa, anche se la sera prima si era comportata in modo strano. A parte che era sparita per tutto il pomeriggio e si era fatta viva praticamente verso le dieci di sera. Sebbene avesse cercato spiegazioni Claire non gliene aveva date. Che le stesse nascondendo qualcosa? No, forse era in pensiero…troppe cose stavano succedendo. La mattina dopo era libera, così decise di alzarsi presto e andare a fare una corsetta. Claire dormiva profondamente, così fece tutto piano per non svegliarla. La corsetta la rilassava sempre, inoltre si teneva in forma. “Una via e due servizi, che può succedere?” Sherry pensò. Ma non immaginava che nel parco in cui stava andando ci fossero delle B.O.W. a piede libero.
   
 
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