Your Love
Means Everything
E arrivò. Atteso da troppo poco tempo, e con
troppo entusiasmo. Quel giorno arrivò. Troppe le emozioni, troppa
l’euforia, troppa la curiosità, troppi i … timori. Avevo esaminato, valutato,
accettato e scartato le mie possibilità. Avevo valutato la mia vita. Potevo
rimanere umana, e consumare velocemente, troppo velocemente la mia vita,
invecchiando di giorno in giorno, di istante in istante. Ma avrei sempre avuto
Edward al mio fianco … ad osservarmi invecchiare fino a morire?
Passare all’altra possibilità mi era sembrato più sopportabile. Avrei
rinunciato alla mia anima .. per lui. Sarei diventata una di loro, una Cullen.
Ma l’avrei fatto per amore, perché non avrei più potuto concepire il resto
della mia esistenza senza di lui.
Nonostante l’angoscia, nonostante i timori per ciò che sarei diventata, cercai
solo di pensare ad Edward, che mi stava guardando con apprensione, i suoi occhi
che frugavano nei miei in cerca di emozioni che non lasciavo trapelare. Mi
afferrò la mano, e un brivido di freddo mi attraversò il corpo. Le sue dita
gelate si intrecciarono alle mie, e mi condusse in una delle tante stanze di
casa Cullen. Entrammo, e richiuse la porta alle sue spalle. Non appena si
voltò, rividi riflessa nei suoi occhi ambrati la stessa espressione angosciata
ed apprensiva di prima. Il silenzio, opprimente, mi impediva di parlare,
persino di respirare.
“Respira” mi ordinò.
Presi fiato.
“Non sei obbligata a farlo, lo sai” disse, e dai suoi occhi vidi che lo pensava
veramente; ma vedevo anche un altro sentimento, che non riuscivo a cogliere.
Rimasi irremovibile: “Io voglio farlo, non riesco a pensare neppure per un solo
attimo a una vita senza di te. Non riesco ... a starti lontana, a non pensarti”
“Lo so, Bella. Ma sono stupefatto che vuoi … rinunciare alla tua anima ..”
“.. per te”
Sobbalzai quando mi ritrovai Carlisle al mio fianco: entrando nella stanza non
aveva fatto il minimo rumore.
“Pronta?” mi domandò.
Annuii.
Mi fece stendere su un lettino, avvicinò a se Edward e gli ripetè cosa avrebbe
dovuto fare, in un tono così basso che non riuscì a cogliere tutte le parole.
“Ricordati di fermarti .. al punto giusto”
Edward annuii e si avvicinò a me, guardandomi negli occhi.
“Qualsiasi cosa diventerò, continuerò ad amarti” lo schernii.
Gli uscì una risata soffocata: l’apprensione non gli usciva dagli occhi.
“Non preoccuparti” aggiunsi “ è quello che voglio”
Allungò la sua mano verso di me, e la poggiò sul mio cuore: “Mi mancherà
questo”
Si protese verso il mio collo, pronto a fare ciò che desideravo, ciò che mi
avrebbe impedito di rivedere le persone a cui più tenevo. Ripensai a Charlie, a
Renée … a Jacob. Come avrebbero potuto essere amici un licantropo e una
vampira? Vampiro. Vampiro. Vampiro. Edward e i Cullen. Sì, ero disposta a
perdere tutto questo per Edward.
Sentii le sue labbra fredde posarsi sull’incavo del mio collo e baciarlo
ripetutamente più e più volte. Poi si fermò dietro l’orecchio e prima i suoi
denti, poi un dolore acutissimo penetrarono il mio corpo. Un dolore che non
avrei mai potuto immaginare arrivò nel mio corpo, come lame taglienti che
colpivano sempre più a fondo ogni piccolissima parte della mia carne, e
facendomi gridare dal male. Fulcro del dolore, mi sentii premere sul collo,
quando improvvisamente sparì, provocandomi però altre ondate di dolore e
facendomi perdere la concezione del tempo …
Quando aprii gli occhi un’insolita sensazione di potenza e invincibilità mi
investì, come la consapevolezza di ciò che era accaduto … tre giorni fa.
Sentii qualcosa bruciarmi la gola: avevo sete.
Mi alzai in piedi. Vidi Edward; mi guardava .. sorridendo? Non riuscii a
decifrare l’espressione sul suo volto. Alzai una mano, la mia mano che
era … bianca. Fredda.
Mi guardai allo specchio. Ciò che vidi mi sorprese: i tratti di Bella Swan
erano ancora riconoscibili, chiari e definiti. Ma qualcosa era cambiato.
Ero diversa, il mio volto .. era di una straordinaria bellezza.
Corsi da Edward - ci misi neanche un secondo – che mi osservava.
“Ti brucia?”
“Sì”
“è normale, lo sai” mi si avvicinò, prendendomi la mano.
“Va tutto bene?” aggiunse.
“Sì, mi ci devo solo abituare”
Un sorriso spuntò sul suo splendido viso: ne rimasi abbagliata. No, neanche il
suo irresistibile fascino per me era potuto cambiare dopo la mia trasformazione.
“Ora nessuno … niente mi impedisce di starti accanto. Per ogni singolo
giorno, ogni singolo istante della nostra esistenza, io ti sarò accanto, finchè
tu mi vorrai” mi sorrise.
“Dopo tutto questo pensi ancora il contrario?”
“Si, lo sai. Il tuo amore significa tutto”.
It was a strange reaction
for someone like you to remain on side
And in a chain reaction
I was down and calling for a place to hide.