Ehi Luke,
so che è da stupidi scriverti a quest'ora, ma volevo che tu lo sapessi. Volevo dirti che ho conservato tutte le tue lettere: le ho ripescate dal cestino e le ho tenute con me. Sai, è stato un colpo al cuore quando ho visto tutte quelle parole troppo belle per uno come me.
Sei uno stupido.
Non puoi amarmi, non in questo modo. È da pazzi, da folli. Siamo amici, non possiamo distruggere queste barriere che ci siamo costruiti in questi ultimi anni. E se le cose non funzionassero? Sai cosa succederebbe, eh? Finisce che tu ed io non ci parliamo più; sarà come ritornare due sconosciuti, due perfetti sconosciuti che si ignorano, osservandosi da lontano, ma appena l'uno incontra gli occhi dell'altro, sposta lo sguardo altrove. Dimmi, è così che vuoi che vada a finire la nostra amicizia? No, ovviamente non lo vuoi. Nemmeno io. Non posso perdere il mio migliore amico. Ho bisogno di te, sì, ma non in quel senso. Ho bisogno di te come amico. Ho bisogno di te, di ubriacarmi il venerdì sera con te, di raccontarti delle mie conquiste, di ridere con te (o di te, se me lo permetti), ho bisogno che tu sia la mia spalla su cui contare per flirtare con qualche ragazza perché, ehi, io e te insieme possiamo fare scintille. Ho bisogno di fare scherzi ad Ashton e a Calum con te, perché è più bello in due. E, una partita alla play, ti va? Senza pensare a dover sorridere davanti ai flash delle fotocamere e alle fans. Solo tu ed io, e un po' di sana competizione. Ti va? Niente amore, ti prego.
Mi fa male sapere che, forse, io e te non saremo mai così simili. Ma lo sai pure tu che gli opposti si attraggono e, non per altro, il nostro legame è un'amicizia inscindibile. Abbiamo litigato, non ci siamo parlati per settimane ed io, in quelle settimane stavo male, perché volevo riavere il mio migliore amico. Ma, poi, abbiamo sempre fatto pace. Sempre. È così che devono andare le cose. Niente amore, solo due amici. L'idea che tu potessi provare sentimenti simili non mi aveva mai sfiorato la mente, forse sono cieco; io non sono come tu credi. Io sono complicato, troppo caotico, ti rovinerei la vita se entrassi nella tua, di vita. Non vorrei mai ferirti, non voglio farlo. Io non so amare, Lukey, non ne sono capace. Tu forse sì, ma io no. Io non riesco a svegliarmi con l'amnesia, non riesco a dimenticarmi degli altri e del nostro passato. Non posso amare solo te, lo capisci? Tu sei troppo fragile, indifeso per rischiare di essere ferito da me. Non so perché ho aspettato così tanto prima di scriverti tutto ciò, ma sentivo la necessità di fartelo sapere. Mi dispiace.
Mi dispiace, Luke, sei troppo fragile per questo amore. Potresti rimare deluso, o peggio: ferito da me. Comunque anche io, a volte, ti odio, perché non mi permetti di fare ciò che voglio. Ad esempio, non mi lasci prendere le tua mani, accarezzarle, stringerti forte a me... e baciarti.
Non è mai troppo tardi per provarci, per provare a superare gli ostacoli insieme, amandoci. Se vuoi rischiare, rischia! Io sono qui e lo so che, pure tu, sei qui perché ora l'ho capito: tu sei la mia unica cura, potrai insegnarmi ad amare, e te lo lascerò fare, se vorrai.
Ho lasciato la porta aperta, ti aspetto.
Ah, e ti amo anche io, to the moon and back.
Delivered

Michael è sotto le coperte, quando sente la porta aprirsi lentamente e, con una leggerezza inaudita, il corpo di Luke si ritrova a pochi centimetri dal suo. Ma solo quando le loro pelli iniziano a sfiorarsi, possono iniziare ad amarsi per davvero. Le barriere dell'amicizia sono state abbattute, inizia così un nuovo capitolo, dove l'amore sporca le pagine con la sua flebile essenza. Le labbra sussurrano parole mute, parole dolci e piene d'amore che per troppo tempo erano rimaste rinchiuse nei loro cuori.