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Autore: Classicboy    19/07/2015    6 recensioni
Attenzione, la storia può essere vista come un seguito della mia prima OS "Love me 'cause I love you" ma può anche essere letta a sé.
...
Un idilliaco appuntamento aspetta Ludwig e Feliciano: loro, i negozi, un film, una cena... e milioni di persone che li spiano!
Vedremo un tedesco che non sa farsi i fatti suoi, un italiano che odio i crucchi, un americano megalomane e troppo fissato con i fumetti, un'ungherese fan dello yaoi, uno svizzero ed un austriaco preoccupati, un inglese paranoico, tre baltici che diventano delle spie e molto altro.
...
Attenzione: essendo una parodia i personaggi sono molto OOC
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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* parte sigla da fine pubblicità, da dietro la scrivania da presentatore emerge la figura di... Bielorussia? *

Autore: E tu che ci fai qui?!

Bielorussia: Il mio fratellone lavora qui e pertanto ho legato Cina e ho preso il suo posto (guarda la telecamera) fratellone, sposiamoci!

(Si sente un urlo, una finestra che si infrange e qualcuno che ci si butta attraverso. Bielorussia si alza e se ne va all'inseguimento di uno spaventato Russia)

Autore: Perfetto: e ora chi presenta?!

Sealand: Lo farò io! È la mia occasione per diventare una Nazione riconosciuta!

Autore: Vattene, ho bisogno di un uomo o di una donna adulti, non di certo di... un tappo.

Sealand: Ehi!

Autore: Ci sono!

* riparte sigla da fine pubblicità. Dietro la scrivania appare in veste di conduttore... Vietnam! *

Vietnam: Mi serviva un lavoro part-time, va bene?

Autore: Presenta e basta!

Buonasera e benvenuti. Come vedete al nostro caro Autore mancano le idee e così si diverte a creare scatch che non fanno ridere e battute trite e ritrite. Comunque sta per andare in onda la quarta e ultima, grazie al cielo e a qualunque dio voi crediate e se non è un dio allora a qualunque divo della televisione vogliate, di “Romantico pedinamento” andrà poi in onda in prima serata il film “Flying Mint Englishman” con Arthur Kirkland. In seconda serata daranno poi il forum “Come essere un eroe” di Alfred F. Jones o come lo chiamo io “la puntata scontata del programma inutile dell'idiota che non sa farsi gli affari propri e che viene a casa tua per importi idee che non hai mai chiesto ma a lui non interessa perché 'lui è l'eroe' e l'unico modo per farlo stare zitto è dargli il remo in testa”

Autore: Lunghino come nome

Vietnam: Quasi quanto la sua megalomania, ad ogni modo vi auguro una buona visione. Ecco fatto, ora dammi i miei soldi così mi levo dalle scatole.

Autore: Odio la mia vita.

* Il programma è presentato da... *

“Sigari e pipe Cuba e Paesi Bassi, per voi che il fumo è la vostra vita.

Attenzione: l'avviso non vale nel caso siate americani o spagnoli”

Autore: Buona lettura

 

 

 

CENA, OVVERO: QUANDO TUTTO SI CHIARISCE

 

 

“Grazie mille Lud” disse ad un certo punto Feliciano.

Il biondo lo fissò sorpreso. Il film era finito da circa cinque minuti e i due erano ora fermi nel bar accanto al multisala per bere qualcosa prima di andare a cena.

“Per cosa mi ringrazi Italia?” chiese curioso il tedesco.

L'italiano sfoderò il suo sorriso innocente e spensierato che tanto inteneriva il biondo: “Ti ringrazio per avermi portato a vedere un film così bello e toccante. Mi è piaciuto tantissimo”

“Ti è piaciuto?” chiese perplesso.

“Sì, era molto bello” si scurì in volto “Perché? A te non è piaciuto?”

“No no, è stato molto bello, solo che... c'era molto casino in sala e pertanto pensavo che tu non fossi riuscito a godertelo bene, da qui la mia perplessità”

“Veeee, casino?” il minore dei Vargas pareva confuso.

“Sì, non l'hai sentito?”

Scosse la testa.

“Eppure c'era di tutto e di più: dai lamenti di ragazze e insulti di ragazzi straziati dalla separazione dei protagonisti, da quelli che si volevano fare forti ma in realtà stavano piangendo, da quelli che inneggiavano ai compiti dell'eroe, a quanto fosse crudele l'amore (nominando quest'ultimo con uno strano accento francese) e alla fierezza dello spirito britannico, a quelli che erano completamente insensibili e commentavano la colonna sonora paragonandola a Chopin o calcolavano i costi esorbitanti nel eseguire il film, a quelli che commentavano qualcosa su dei vestiti rosa a quelli che si lamentavano perché c'era quello che pareva essere un microsisma”

Feliciano lo guardò perso: “A me parevano cose più che normali”

Il tedesco lo guardò inorridito: “Ma di un po': che razza di sale cinematografiche avete in Italia?”

Il ragazzo si portò una mano dietro alla testa e sorrise sconsolato. Il biondo sospirò rassegnato e gli sorrise: “Su, adesso andiamo a cena”

“Veee, d'accordo. Aspetta solo un attimo che devo andare in bagno”

“Ok” e lo guardò dirigersi verso i servizi.

Rimasto solo il suo sguardo cominciò a vagare per la sala e notò subito una cosa strana: metà dei clienti del bar avevano il viso nascosto dietro ad una rivista o ad un libro, come se stessero spiando qualcuno e non volessero farsi notare. Ma non era questo che lo rendeva perplesso, ciò che aveva attirato la sua attenzione erano i titoli che essi avevano: “Pettinature per pulcini”, “Come sedurre gli inglesi”, “Gli italiani: questi sconosciuti”, “Pomodori e pomi d'oro”, “Waffles per tutti i gusti”, “Come prendersi cura della propria pipa”, “L'affascinante mondo dei manga”, “Padelle e padellate” con l'allegato “Come darle in testa ai tedeschi che non ti vogliono lasciare in pace”, “Pizzo e fiocchetti”, “Suonare come Chopin”, “Fucili, pistole e moschetti”, “Il manuale del perfetto Eroe”, “Come smettere di essere invisibili”, “Computer e occhiali”, “Altezza mezza bellezza”, “In love with a belarussian psycho girl” con lo speciale “Come sopravvivere quando il tuo capo è un pazzo amante dei girasoli”, “Il mirabolante mondo dei pony rosa”, “English people have always right”, “Uccidere un danese in 5 facili mosse”, “Vampir vogue”, “Asce per tutti i gusti” con il tesserino speciale di membro del “Club amici delle asce”, “Forever Ikea”, “Come convincere qualcuno che non sei sua moglie e al contempo avere una ragazza”, “Liquirizie e pulcinelle di mare”.

“Veee, sono tornato!” disse allegro Feliciano tornando dai servizi. Si fermò non appena vide l'espressione sconvolta dell'altro “Doitsu, tutto bene? Sei pallido e stai tremando”

“Sì sì, sto bene. Solo ora andiamocene al più presto da qui!” disse con voce stridula. Lasciò il pagamento sul tavolo, lo prese per il polso e lo portò fuori.

Quel posto era troppo assurdo per i suoi gusti.

 

Bad Friends Trio:

 

“Che dite? Ci ha visto?” mormorò Antonio abbassando la rivista.

“Nah, i miei piani sono infallibili e perfetti come me” disse Gilbert interrompendo l'interessante lettura su come fare la cresta alla moicana al proprio pulcino.

“A me sembrava fosse nel panico” mormorò Francis.

“Bah, piuttosto quell'idiota di West si è anche comportato male: non lo sa che la prima cosa da fare in un appuntamento al bar è...”

 

Team Yaoi:

 

“...prendere da bere una cosa in due con le cannucce?! Lo sanno tutti che solo così ci si può comportare da piccioncini innamorati!” disse seccata Elizabeta, la cui incapacità del tedesco nell'esprimere i propri sentimenti stava incominciando davvero a dare sui nervi. Adesso capiva come facesse ad essere fratello di Gilbert.

Lily prese diligentemente appunti mentre Kiku sospirava. Stava incominciando a pensare che l'idea di seguire i suoi due migliori amici nel loro appuntamento non era stata poi questo granché. L'unica cosa che aveva guadagnato era stato: vedere un bel film, ascoltare pessimi consigli di moda e ricevere una padellata in testa quando la sua discussione con Eliza sulle condizioni della sua auto era degenerata.

Eh sì, il giapponese aveva decisamente passato giornate migliori.

 

Tomato gang:

 

Eh sì, l'olandese aveva decisamente passato giornate migliori.

Non solo quel tappo isterico di Lovino lo aveva trascinato in quell'avventura per spiare il fratello nel suo appuntamento, ora ci si metteva anche la sorella che incominciava ad entrare in modalità Yaoi, e lui la conosceva abbastanza bene da sapere quanto potesse essere terribile.

“Ludwig, Feliciano, bar, accoccolati, maglietta, bacio...” mormorava come un'indemoniata mettendosi a ridacchiare di tanto in tanto.

Lovino lo guardò preoccupato: “Ma è normale che si comporti così?”

Lars scosse la testa: “E l'unico modo per far sì che torni normale e farla incontrare con un'altra fan dello Yaoi. Concludiamo in fretta questa cavolata prima che tu veda Belle nella sua modalità peggiore”

 

Alleanza austro-svizzera:

 

“Si è anche comprata una bibita. Vash, di questo passo tra quarant'anni sarò rovinato come faccio?” chiese disperato Roderich allo svizzero, che però aveva già i suoi problemi.

“Di' un po', ma l'hai visto?!” chiese con gli occhi fuori dalle orbite per la rabbia “Quel cameriere ci stava provando con la mia innocente sorellina!”

L'austriaco lo fisso accigliato: “Ma le ha solo portato da bere”

“Ma hai visto come le sorrideva?! E sono quasi certo che le abbia anche fatto l'occhiolino! Ma ci pensi?! L'occhiolino! Oh, credo che più tardi tornerò a fargli visita e porterò con me anche una cara amica” concluse ghignando e pregustando uno spargimento di sangue senza eguali. Nessuno poteva permettersi di toccare la piccola Lily. Nessuno!

 

Duo eroe e assistente:

 

“Ahahahah, ci avviciniamo sempre di più all'ultimo atto, assistente! Presto si assisterà all'epica e secolare lotta che vedrà coinvolti bene e male e in cui l'eroe trionferà sul cattivo!”

“E quando dovrebbe avvenire questa epica lotta, che sono stanco e vorrei tornarmene a casa?” chiese sbadigliando Matthew per nulla eccitato dalla prospettiva di uno scontro tra bene e male.

“All'ultima tappa! Come spiegato da questo favoloso manuale i cattivi per depistare gli eroi non fanno che chiamare con un altro nome i loro covi o i posti nei quali hanno intenzione di lanciare raggi mortali o robe simili. Nel nostro caso le parole per depistarci sono state 'andare a cena'! Andiamo!”

“Ma veramente... non mi hanno ancora portato quello che avevo ordinato” mormorò il canadese. E pensare che era successo dieci minuti prima.

 

Team baltico-polacco:

 

“ 'Computer e occhiali'? Eduard tipo che nome totalmente fuori moda!”

L'estone sospirò: “Feliks, smettila per favore”

Ad un certo punto a Toris squillò il cellulare: “Chi sarà mai? Numero sconosciuto?”

“F-forse è-è qualcuno che ha sba-sbagliato numero”

“Forse Raivis ha ragione” Eduard si passò una mano sulla fronte “Strano... Ragazzi, non so voi ma io ho come la sensazione di una minaccia incombente”

Gli altri due baltici annuirono.

Il lituano si fece coraggio e rispose alla chiamata: “Pronto, parla Toris Laurina...” si irrigidì “Signor Braginski?!”

All'istante si formò il silenzio mentre i tremori di Raivis diventavano incontrollabili e si univano a quelli di Eduard e del lituano.

“Sì” disse esitante quest'ultimo “Lo stiamo seguendo. Come? In viva-voce? Ma ne è sic...? No! Non sto discutendo i suoi ordini! La metto subito in viva-voce!” ed eseguì.

“Buonasera ragazzi” disse gioviale la voce di Ivan attraverso l'apparecchio.

“B-buonasera signor Braginski” risposero gli altri due baltici. Ormai pareva che ci fosse la deriva dei continenti per quanto stavano tremando.

“A quanto mi ha detto Toris state seguendo ancora quel porco capitalista di Jones, bravi!”

“G-grazie”

“Però...” un'aura oscura si riversò intorno al telefono cellulare mente il russo continuava con voce allegra celante furia omicida “Mi auguro che non ne abbiate approfittato per, che ne so, andare per negozi che vendono vestiti assurdi e di dubbio gusto, fare un giretto al parco, vedere uno smielato film sulla seconda guerra mondiale e fermarvi in un bar a prendere da bere”

Attorno al tavolo aleggiava il terrore più completo.

“Ma voi non l'avete fatto, vero?” disse ridendo Ivan.

“Ce-ce-ce-certo che no!” dissero in coro i tre baltici. Ormai si vedevano spacciati.

“Molto bene, continuate la missione o sarò costretto a ricorrere a misure... di tipo tubico. Ci si vede ragazzi. A proposito: ciao Feliks!” e chiuse la chiamata.

Rimasero in silenzio per qualche minuto.

“Ma tipo come faceva a sapere che io ero qui” mormorò spaventato il polacco che per tutta la durata della chiamata se ne era stato zitto.

“Ve lo avevo detto” disse affranto Toris “Quello lì ha occhi ovunque”

 

Magic Trio:

 

“Ehi Lukas, senti cosa dice il mio segno: 'toro ti porterà in un'avventura non richiesta che si rivelerà essere un fiasco a causa dello stesso che sopravaluterà le proprie capacità e che fraintenderà i comportamenti di qualcuno'!”

“Ah ah, molto divertente” mormorò a denti stretti Arthur che aveva sentito il discorso del rumeno.

“Perché dici che è divertente?” chiese Lukas alzando un sopracciglio.

“Lo sapete” sbottò l'inglese “Io sono nato il 23 aprile e sono pertanto del segno del toro”

“Io non lo sapevo, giuro!” si affrettò a difendersi Valachia “Ho solo letto quanto scritto”

“Sì certo, come no” afferrò il magazine preparandosi a smentirli, ma notò che tutto ciò che era scritto era vero.

Sbiancò e balbettò: “Beh, e comunque io agli oroscopi non ci ho mai creduto!”

 

Team nordici:

 

“Moglie, guarda che armadio stupendo vendono all'Ikea. E col 30% di sconto fino a Luglio. Moglie lo prendiamo?”

“Berwald, non pensi che abbiamo già abbastanza armadi in casa?” provò a farlo ragionare Tino.

“Non si hanno mai abbastanza armadi dell'Ikea” mormorò lo svedese assumendo la sua solita aria minacciosa.

“Visto che in quell'appartamento viviamo in cinque e non solo voi due piccioncini” sussurrò astioso Emil dopo che i due lo avevano interrotto nel bel mezzo dell'articolo 'qual'è la marca di liquirizia migliore' “Forse dovreste consultarvi anche con noi. Io sono stanco di trovarmi la stanza piena di armadi e comodini Ikea. E tu Mathias? Sei con me, vero?”

“Non ci credo! Se chiamo entro oggi posso ricevere il set per lucidare la mia ascia a metà prezzo! Presto datemi il cellulare!” esclamò felice il danese completamente assorto nel suo mondo.

<< Perché non me ne torno in Islanda? Perché? >>

 

“Veee, è questo il posto? Com'è bello!” disse allegro Feliciano una volta arrivati di fronte al ristorante.

Ludwig annuì serio.

L'italiano lo fissò incuriosito: “È successo qualcosa? Te ne sei stato zitto per tutto il viaggio e sei più scuro del solito”

Il tedesco si sforzò di sorridere: “Sto bene, Italia. Davvero. Ora però entriamo” e lo trascinò dentro mentre pensava << Basta! È giunto il momento di far finire questa pagliacciata! >>

 

“Avanti miei awesome amici! Entriamo anche noi!”

 

“Lo Yaoi non si ferma di fronte a nulla e nessuno!”

 

“Ah no! Non le permetterò di spendere oltre!”

 

“Bastardo, non ti lascerò fare i tuoi sporchi comodi!”

 

“Ahahahah, è il momento che finalmente l'eroe esca allo scoperto!”

 

“Se non scopriamo cosa c'è dietro Ivan ci scortica vivi, o la va o la spacca!”

 

“Beilschmidt, sono stanco di giocare, ora scoprirò cosa stai pianificando!”

 

“Mi sono stufato, ora glielo vado a chiedere chiaro è tondo cosa sta facendo, capito idiota di un Mathias?!”

 

Ci sono cose nella vita a cui non si sarà mai e poi mai definitivamente preparati: l'eruzione di un vulcano, un terremoto, un'apocalisse zombie, un'invasione aliena, la nuova stagione de “L'isola dei famosi”, il fatto che le righe tornino di moda e così via.

Ma quello che stava per accadere in quel momento era addirittura peggio di qualunque catastrofe la mente umana avesse mai potuto immaginare.

Per l'alzata troppo brusca Antonio inciampò e cadde addosso a Francis e a Gilbert, Roderich placò inesorabilmente Elizabeta coinvolgendo anche Kiku e Lily che fu prontamente salvata dal fratellone, Belle andò in escandescenza da Yaoi e si agitò facendo inciampare Lars che finì addosso a Lovino, Alfred inciampò su di un sasso e Matthew inciampò su Alfred, i baltici e Feliks non riuscirono a frenare in tempo e finirono addosso ai due, Emil si lanciò su Lukas placandolo mentre gli altri tre nordici provavano a fermarlo e finì che vennero coinvolti anche Valachia e Arthur.

Dopo un momento di doloroso smarrimento, ciascuno vide i membri degli altri gruppi e lo stupore fu generale.

“Lovinito?!”

“Il bastardo spagnolo!”

“Antonio?”

“Lars, Belle!”

“Belle?”

“Elizabeta!”

“Eliza?!”

“Valachia!”
“Va-Valachia?”

“Raivis, Toris, Eduard!”

“Eduard!”
“Tino!”

“Tino?!”

“Lukas...”

“Tino, Berwald, il mio dolce Emil e l'idiota?!”

“Lukas!”

“Mathias?”

“Arthur?”

“Artie?”

“Alfred!”

“Alfred?”

“Toris!”

“Arrrrrthur?”

“La rana vinofila!”

“Francis?”

“Matthèw?”

“Chi?!”

“Sigh, Matthew!”

(ignorato)

“Roderich!”

“Elizabeta!”

“La padellara matta e il finocchio compositore!”

SDENG

“Gilbert-kun!”

“Kiku?”

“Fratellone Vash?!”

“Lily...”

“Tipo Feliks!”

FI-FIIIIIII

La cacofonia di suoni fu interrotta dal prolungato e stridente suono di un fischietto.

All'istante tutti si ammutolirono per coprirsi le orecchie. Quando il suono finì alzarono gli occhi e videro che fermo di fronte all'ingresso con un fischietto tra le labbra li stava guardando con occhi di fuoco un molto arrabbiato Ludwig Beilschmidt.

“Ma bene” disse con un ringhio avvicinandosi con furore. Istintivamente tutti arretrarono. Per quanto fossero abituati ad assistere alle sfuriate del minore dei tedeschi nessuno lo aveva mai visto in quel modo.

“Bravi! Per colpa vostra” disse guardandoli uno ad uno sempre più arrabbiato “Che per tutto il giorno non avete fatto altro che spiarmi, il mio appuntamento con Feliciano è stato un fiasco!” ruggì.

“Appuntamento?” chiese imbarazzato e incredulo Arthur.

Il tedesco lo fulminò: “Certo! Sentiamo un po': per quale altro motivo sarei dovuto uscire col mio ragazzo?! Per escogitare crudeli piani ai danni di qualcuno?! Per pianificare la conquista del mondo?!”

L'inglese e l'americano guardarono altrove imbarazzati. Matthew e Lukas non si fecero sfuggire l'occasione e ne approfittarono per tirare uno scappellotto ai due.

“Io speravo di passare in santa pace un appuntamento col mio fidanzato, e invece che cosa mi ritrovo: fratelli gelosi e dei maniaci dei pomodori!”

“Ehi!” protestò Lovino rosso in viso per essere stato colto in flagrante mentre Belle e Lars guardavano altrove.

“Fratelli che non sanno badare ai fatti propri e che coinvolgono i loro amici scemi!”

“Sei cattivo, West” mormorò un'imbarazzato Gilbert con Antonio e Francis che si muovevano a disagio alle sue spalle.

“Il mio migliore amico che viene convinto da una pazza psicotica a pedinarmi!”

“Pe-perdonami tanto, Ludwig-kun!”

“Io non sono psicotica” borbottò non molto convinta Elizabeta.

“Una delle più improbabili alleanze di sempre che a causa della iperprotettività dei suoi membri mi rovina la giornata!”
“Perdonami Ludwig, io stavo seguendo Eliza” disse Roderich cercando di darsi un contegno mentre al suo fianco Vash mormorava uno “scusa” a malapena udibile con Lily che continuava a chiedere perdono.

“Un esaltato che a causa delle sue manie di protagonismo coinvolge il fratello invisibile a seguirmi convinto che io sia chissà quale essere demoniaco!”

“Beh, ehm ecco... Anche agli eroi può capitare di sbagliarsi”

“Alfred, fai un favore al mondo: taci” disse Matthew che si stava trattenendo dal prendere la mazza da hockey.

“Tre baltici che si improvvisano spie quando chiunque sarebbe in grado di seguirli ed un maniaco del rosa!”

“Scusaci davvero Ludwig. Noi stavamo solo seguendo Alfred” disse Toris.

“Non ci eravamo accorti che stesse a sua volta seguendo voi due” continuò Eduard.

“Pe-pe-perdonaci” concluse Raivis.

“Si, ehm, ecco tipo anch'io ti chiedo tipo scusa” disse Feliks portando una mano dietro la testa.

“Tre fan di Harry Potter che seguono un'inglese con un'evidente problema di eccesso di autostima, perché se credi che quelle barbe servano davvero a mascherarvi allora qualche problema evidentemente c'è, e deve essere anche parecchio grave!”

“Ci pentiamo amaramente” disse Valachia.

“Sì, non è così Arthur?” c'era una lieve nota minacciosa nella voce del norvegese.

“Io, umpf, può essere in estremo che mi sia sbagliato. E pertanto dall'alto della mia carica, sì ecco, ti chiedo scusa” borbottò Arthur stizzito.

“E per finire quattro nordici coinvolti da un esagitato a stalkerare l'amato perché teme che lo tradisca! E svegliati Mathias: si capisce che lui è cotto di te!”

Mathias completamente rosso balbettò qualcosa, mentre Tino, Emil e Berwald si lanciavano in profondi discorsi di scuse (quest'ultimo più che altro in profondi mugugni di scuse).

Ludwig si portò una mano alla fronte. Dopo quella sgridata si era completamente sfogato ed ora era sfinito.

“Io vi chiedo solo un favore” disse stanca la voce del biondo “Andatevene a casa. Lasciatemi godere almeno la fine del mio appuntamento. Se non volete farlo per me almeno fatelo per Feliciano. Volete?”

Tutti mormorarono qualcosa come un “va bene” e qualcuno scosse la testa in maniera affermativa.

“Grazie, ora torno dentro. Ci vediamo lunedì” e ritornò nel ristorante.

Dopo alcuni minuti di silenzio i vari ragazzi ripresero vita e decisero di separarsi.

“Beh, per oggi mi voglio fidare di quel crucco, ma sia ben chiaro che non vado via perché mi ci ha costretto lui o perché ne sono spaventato, va bene?” disse arrabbiato Lovino voltandosi “Grazie mille per avermi seguito ragaz... Lars, dov'è tua sorella?”

L'olandese con la pipa in bocca indicò un punto dietro di sé dove Belle ed Elizabeta parlottavano eccitate: “È entrata in modalità Yaoi subito dopo il discorso di Ludwig e assieme ad Elizabeta ha incominciato a dire cose della serie 'Ommioddio, quant'è stato GerIta!' ”

“Va bene... Allora io vado a casa. Ciao, stammi be...”

“LOVIIIINIIITOOOOOO! Vuoi che ti accompagni a casa?!”

“Che caz...?! Stammi lontano bastardo spagnolo!” e fuggì seguito a ruota da Antonio.

“Ah, l'amour. Non è romantico, Gilbert? Mh, ma stai piangendo, mon amì?” disse Francis notando che l'altro aveva gli occhi umidi.

“Sigh, il mio West... Come crescono in fretta!” e tirò su col naso mentre si tamponava gli occhi con un fazzoletto.

“Oh, quanto sei tenero. A questo proposito... Arthùr, vieni qui e amiamoci!”

“Stammi lontano, rana pervertita!” e anche loro scomparirono all'orizzonte.

“Senti fratellone?” chiese timidamente Lily al biondo.

“Sì?”

“Perché mi stavi seguendo?”

Vash boccheggiò cercando una scusa mentre poco più in là l'austriaco cercava di non ridere.

“A proposito ragazzi!” disse Alfred raggiungendo i tre baltici, Feliks era tornato a casa “Perché mi seguivate?”

“Ehm, beh, ecco vedi...” disse imbarazzato Toris “Ce-ce l'ha chiesto Ivan, temeva che tu stessi progettando qualcosa contro di lui”

Inaspettatamente l'americano scoppiò a ridere: “Ahahahah, dite a quel nasone di non preoccuparsi. Oggi non è il suo giorno da super-cattivo!”

“Giorno da super-cattivo?”

“Sì, il lunedì e il giovedì sono i giorni in cui il super-cattivo è Arthur, il martedì ed il venerdì lo è Ivan, il mercoledì e il sabato lo è Ludwig e domenica è il giorno in cui mi dedico alle new entry!”

I tre lo guardarono a bocca aperta mentre Matthew si dava una pacca sulla testa. Suo fratello non sarebbe cambiato mai.

“Allora...” disse Mathias al fianco di Lukas. Valachia, Berwald, Tino ed Emil se ne erano tornati a casa lasciandoli lì soli credendo che i due avessero molto di cui discutere. Certo non era facile dopo le brusche rivelazioni del tedesco, così i due se ne stavano zitti uno affianco all'altro.

“Quello che ha detto Ludwig è vero?” ruppe il silenzio il norvegese “Ti sei messo a seguirmi perché eri geloso?”

L'altro alzò la testa e fece un sorriso imbarazzato: “Vuoi la verità? Sì, temevo che tu ti stessi vedendo con qualcuno. Lo so, tu hai messo bene in chiaro che noi siamo solo coinquilini e che la nostra relazione è una relazione da “amici di letto”, ma la verità è che io...”

Fu interrotto dal bacio dell'altro. Rimasero fermi per qualche minuto, quando si staccarono il norvegese lo guardò con occhi di ghiaccio: “Ma guai a te se ti monti la testa, sono stato chiaro?”
Mathias sorrise: “Chiarissimo signore”

 

“Veeee, era ora che tornassi. Mentre eri via il cameriere ha portato da mangiare. Che è successo? Mi è parso di sentire che stessi urlando”

Ludwig si sedette e si esibì in un sorriso tirato: “Non era niente, Italia. Tranquillo” lo guardò mentre tutto allegro assaltava il piatto. Era triste: nonostante tutti i suoi sforzi per avere un primo appuntamento perfetto con il ragazzo che gli aveva rubato il cuore alla fine tutto si era rivelato un fiasco a causa di degli idioti che non sapevano farsi gli affari loro.

“Scusami tanto Feliciano” mormorò diretto al castano. Lui lo fissò con aria interrogativa e il biondo continuò “Io-io ho provato, te lo giuro. Ho provato a far sì che la nostra uscita fosse perfetta: ho studiato tutto perfettamente, mi sono organizzato nei minimi particolari eppure alla fine tutto si è rivelato un fiasco. Scusami davvero tanto, sono un fidanzato tremendo”

Il ragazzo sorrise e gli appoggiò una mano sulla spalla: “Tu non sei un fidanzato tremendo” disse con voce dolce “Sei il fidanzato perfetto. Sai perché mi sono innamorato di te? Perché non mi interessava dove fossimo, l'importante è che fossimo assieme. Non mi interessa essere in un negozio pieno di strani commessi che vanno matti per i cappellini, o in un cinema in cui non si riesce a sentire nulla o in un bar dove tutti leggono strane riviste. Ciò che per me conta è che tu mi prometta che, qualunque cosa succeda, noi non ci separeremo mai e rimarremo sempre insieme. Costi quel che costi”

Il tedesco sorrise. Ecco perché lo amava: pareva sciocco, ma in realtà era lui quello che sapeva davvero cosa fosse l'amore.

Si avvicinarono e si scambiarono un dolce bacio, stavolta senza spettatori di alcun tipo. Un bacio solo per loro due.

 

Extra!

 

“Kyaaaaaa!” esclamò un uomo con i capelli castani e la barba sfatta prendendo il suo vicino, un uomo coi capelli biondi lunghi e gli occhi di ghiaccio, e scuotendolo a più non posso “Checcarini che sono i nostri nipoti!”

“Sì, molto carini” mormorò l'altro con voce neutra celante una lieve irritazione “Ora però Romolo lasciami andare”

“Come? Oh, scusa Ariovisto” lo lasciò andare e si accasciò sulla nuvola con sguardo sognante “Certo che è davvero una fortuna che dal paradiso possiamo vegliare su di loro”

“Hai ragione” per una volta l'italiano aveva detto qualcosa di sensato. Sorrise nel vedere il nipote che rideva con quel ragazzino.

“Certo che però tuo nipote potrebbe anche cercare di aprirsi un po' di più” mormorò Romolo rompendo la magia del momento “È un tale imbranato. Ah, per fortuna c'è Feli, luce dei miei occhi. Scommetto quello che vuoi che sarà lui a fare da seme”

Il tedesco arrossì di colpo: “Ma-ma che diavolo stai dicendo?!”

L'altro lo guardò con un sorriso malizioso: “Andiamo, non penserai mica che non finirà che scopriranno le gioie di essere una coppia. Vedrai tutto incomincerà con un bicchiere, poi un altro, poi un altro ancora e alla fine si avvicineranno l'uno all'altro e (censura), andranno in camera e mentre lui accarezza il suo (censura) dirà sensualmente (censura) (censura). Poi andranno avanti e...” il discorso fu prontamente interrotto dall'altro che gli tirò arrabbiato un calcio nelle zone basse. Tutto potevano dire su di lui, ma guai a toccargli il minore dei nipoti (l'altro potevano pure fargli quello che volevano).

“Ad ogni modo” disse Ariovisto mentre Romolo piangeva tenendosi le regioni vitali “Certo che ne hanno di amici strani”

“Ah ah” provò a ridere il castano “Dai, a me paiono simpatici”

“Mah, tuo nipote non mi pare granché a posto con la testa, la ragazza aveva una bocca strana ed il tipo con la capigliatura antigravitazionale era inquietante”

“È vero” disse l'altro portandosi una mano dietro la testa “Comunque anche tuo nipote non mi pare un tipo da sottovalutare con l'egocentrismo che si ritrova, lo spagnolo che sta attaccato al mio Lovi devo dire che mi piace come tipo, infine il francese aveva qualcosa che mi intrigava”

<< Sarà che avete entrambi la testa che pensa solo a quello? >> pensò il biondo prima di continuare “Poi c'erano la ragazza castana che faceva paura con la padella, quello strano asiatico, unico che mi pareva minimamente sano di mente, e la dolce ed innocente Lily. Certo che è cresciuta molto”

“Poi venivano quell'austriaco e quel biondino tirchissimi (sul serio, perché non guidavano l'auto?) e iperprotettivi”

“Lo stramboide megalomane che si autoproclamava eroe ed il ragazzo praticamente invisibile”

“Chi?! A giusto. Poi c'erano il tizio con gli occhiali, quella sorta di terremoto in miniatura, il tizio con la mania del rosa e quel suo strano amico che di tanto in tanto gli lanciava occhiate assassine”

“Per proseguire c'erano il ragazzo con le sopracciglia enormi, quel tipo che assomigliava in maniera inquietante ad un vampiro e il tizio apatico”

“Infine venivano lo stalker con la mania delle asce, il biondo con lo sguardo che faceva paura, il tipo o la tipa, perché non si capiva bene il sesso, che l'altro diceva essere sua moglie e l'islandese con la mania delle liquirizie”

Rimasero qualche secondo a guardarsi, poi Romolo tornò a guardare giù e riprese a scuoterlo “Ma quei due sono troppo carini!”

Ariovisto sorrise << Sono felice per te Ludwig >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

E così, siamo arrivati alla fine.

(tutte le nazioni si mettono a far festa mentre si apre dietro un grande striscione)

Smettetela sto cercando di essere serio!

(si fermano, lo guardano, scoppiano a ridere)

Umpf, li odio. Comunque alcune precisazioni: Mathias e Lukas non avevano una vera e propria storia ma erano quelli che possiamo anche chiamare “amici con benefici”

Lovino: In pratica scopavano senza ritegno privi di alcun legame sentimentale.

In sintesi -_-||, poi il commento di Germania Magna su Lily è stato fatto perché nella fic sia Roderich che Vash che Lily sono imparentati con i Beilschmidt e quindi anche con nonno Germania.

Scusatemi se non è comica come al solito, ma le idee proprio mi mancavano.

Vietnam: E io che avevo detto?

Già, sono stato talmente disperato che sono anche stato costretto a rivolgermi a sta' qua.

Vietnam: Ehi, che intendi con sta' qua?!

Lascia perdere e posa quel remo. Toh, ma quello non è America che si pavoneggia? (Vietnam se ne va)

Andando avanti, l'idea di mettere Ivan va ad attribuirsi a Pricess Vanilla, spero che vada bene anche la comparsa sotto forma di telefonata minatoria .

Il nome GerIta della coppia nonostante non siano nazioni è dato dal fato che Elizabeta e Belle hanno preso il nome del paese di origine dei due.

La data del compleanno di Arthur l'ho trovata su internet.

Scusate se la reazione di Ludwig vi pare esagerata ma ho bisogno un po' di sfogarmi.

Il nome "forever Ikea" non è originale ma preso da un'altra fic di un'altra autrice che ha come protagonisti i nostri cari nordici.

Ed ora direi che è giunto il momento dei ringraziamenti.

 

Angolo ringraziamenti (attenzione: i nomi sono in ordine alfabetico, non in base ad una scala, siete tutti ugualmente importanti per me, santi cielo che tronfio che sono):

 

Ringrazio le 4 persone che hanno messo la storia tra le preferite.

Ringrazio la persona che l'ha messa tra le ricordate.

Ringrazio le 8 persone che l'hanno messa tra le seguite.

Infine un ringraziamento super super importante a coloro che hanno trovato il tempo di lasciarmi una recensione, ringrazio di cuore: frosty lily (prima in assoluto), Generale Capo di Urano (che ha sempre trovato il tempo di correggermi), Nordwestwinde (che ringrazio ancora davvero tantissimo per i complimenti) e Princess Vanilla (che ringrazio di nuovo per la partecipazione di Ivan alla storia).

E ringrazio anche tutti coloro che in seguito metteranno tra preferite, ricordate o seguite o che avranno coraggio di recensire questa cavolata nata per sfizio più che altro.

 

Bene un ultimissimo mega ringraziamento anche a tutti coloro che hanno letto da parte mia, del Bad Friends Trio, della Tomato gang, del Team Yaoi, dell'alleanza austro-svizzera, del duo eroe e assistente, del team baltico-polacco, del Magic Trio e dei quattro nordici restanti. Ma anche da parte del Gruppo Mediterraneo (Turchia, Grecia ed Egitto), del duo Oceania (Australia e Nuova Zelanda) e dei nostri due antichi preferiti (Impero Romano e Germania Magna).

E sopratutto da parte di Ludwig e Feliciano: grazie!

Adesso la finisco che divento melenso da star male e questo angolo è lunghissimo.

Davvero grazie, byeeeee!!!!!!!!

   
 
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