20/07/2015
1 recensioniL'anno appena concluso era stato un incubo per tutta la scuola: le punizioni e le pesanti regole imposte dalla Umbridge continuavano a farsi sentire.
Hermione si ridestò da tutti quei brutti pensieri, notando che Ginny stava cercando di attirare la sua attenzione.
«Herm, torna tra noi» esordì la rossa. «Perdonami Gin...Di cosa stavamo parlando?» disse Hermione, con lo sguardo perso nel vuoto.
«Stavo parlando del fatto che la prossima settimana andremo a Diagon Alley nel negozio di Fred e George!» continuò Ginny, con un cipiglio un po' seccato.
Fred e George....Fred.
Non li avrebbe più visti tra le mura di Hogwarts, giocare nel campo di Quidditch, vendere le loro merendine...Al diavolo le merendine marinare! Era un prefetto, ed era suo compito assicurarsi che tutti loro prodotti non girassero tra gli studenti. Nonostante ciò, ha sempre ammirato i gemelli: erano geniali, originali e anche un po' troppo spericolati per i suoi gusti.
Sarebbe stato diverso senza di loro, questo era sicuro.
« Herm tutto bene? Sei tra le nuvole...»aggiunse la ragazza, preoccupata.
« Ma no, non preoccuparti, pensavo al nostro ritorno a Hogwarts...cambieranno molte cose, con la guerra alle porte» Hermione si avvicinò alla finestra, guardando il cielo nuvoloso e cupo di quella sera.
«Non devi pensarci, non adesso, dobbiamo goderci questo poco tempo che rimane per la nostra libertà, dobbiamo essere forti» aggiunse Ginny, facendosi seria, «adesso andiamo a letto! Domani ci aspetta una lunga e divertente giornata» continuò, ghignando. Finalmente anche quella giornata alla Tana si era conclusa; ormai si era abituata al clima della casa, si sentiva come a casa, e Molly ne era entusiasta. Chiuse gli occhi e si cadde in un sonno profondo.
Scappava. Scappava dal male che cercava di trascinarla giù, dal dolore, dalla morte.
Un mangiamorte la inseguiva, scagliandole addosso maledizioni senza perdono. Vedeva attorno a lei tutti i suoi cari combattere, e cadere, causandole un dolore lancinante al petto.
Vide Harry cadere davanti ai suoi occhi.
Un attimo.
Sentì l'anatema colpirla e ferirla brutalmente, urlò.
Hermione si alzò di scatto dal letto, ancora scossa per l'incubo appena avuto e con la consapevolezza che un giorno si sarebbe potuto realizzare.
Aveva bisogno di un po' d'aria per schiarirsi le idee, e dopo essersi alzata e aver preso la sua bacchetta si recò al piano inferiore dove incontrò, inaspettatamente, Fred.
«Ma guarda un po', Granger, che ci fai a gironzolare di notte?»
Hermione, riconosciuta la voce, si girò di scatto, e rispose con tono arrabbiato: «Piuttosto, tu che ci fai qui?».
«Beh si da il caso che io qui ci abiti, e per quanto tu possa essere brava con gli incantesimi, non esagerare nella tua autostima, non è una grande idea quella della passeggiata notturna» rispose Fred.
«Io non esagero un bel niente! E ora se mi vuoi scusare..»Hermione uscì di casa, per recarsi nella collina li vicino.
Arrivata lì si sdraiò sul prato ed inizio a pensare all'incontro con Fred, strano che fosse sveglio a quell'ora chissà per..non fece in tempo a terminare il pensiero che il giovane Weasley le si presentò davanti, «Buonasera, posso sedermi accanto a voi?» con tanto di inchino.
«Certamente» rispose Hermione, stando al gioco. «È di suo gradimento la serata?» continuò, «non mi sono mai piaciute le serate nuvolose, ma direi di sì, è accettabile» disse Fred sinceramente, stendendosi completamente per terra; «come mai qui fuori, Granger?» aggiunse.
Hermione si fece seria: «Ho avuto un incubo, e il peggio è che potrebbe realizzarsi in futuro..» Disse, non incrociando lo sguardo del ragazzo.
«Per la guerra, vero?» Chiese Fred; «si» rispose secca Hermione.
«Ti capisco, capita anche a me, la paura di perdere le persone che amo mi attanaglia il cuore. Ma non per questo posso pensare solo alle cose brutte che il futuro potrebbe riservarci...La gente ha bisogno di ridere, non possiamo farci prendere dell'orrore della guerra, dobbiamo reagire» sputò fuori il ragazzo, tutto d'un fiato. Hermione rimase a bocca aperta, «hai ragione, ma dobbiamo prepararci, sarà dura.. Molto dura» disse lei. «Invece, tu che facevi alzato gironzolando per casa?» Aggiunse, cercando di chiudere il discorso della guerra imminente.
«Mostri interesse per me, Granger, ne sono lusingato» rispose Fred, con il suo solito sorriso vispo e furbo, «non esagerare con i sogni, Weasley, potresti rimanerne deluso» disse Hermione, sarcasticamente.
«Anche io ho avuto un sogno» disse dopo Fred «un incubo per meglio dire..non ricordo molto, solo che c'era una battaglia, c’è stata un’esplosione e non ho visto più nulla..tutto bianco».
«Forse è meglio se torniamo a riposarci, i pensieri sulla guerra ci stanno facendo brutti scherzi» disse Hermione, che si era già alzata e messa in direzione della Tana.
«Hai ragione, è meglio dormirci su, Buonanotte Madame»disse il Weasley, «Notte anche a lei» rispose la ragazza.
E dopo queste parole, i due giovani si incamminarono dapprima verso la casa e poi ognuno verso il proprio letto, dove trascorsero le poche ore rimanenti all’alba svegli, fissando il soffitto, pensando all’accaduto.
Ciao a tutti, speriamo che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a leggere la nostra storia.
-MoonShadow120