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Autore: _Giulia_R5__    20/07/2015    3 recensioni
In questa FF, gli R5 non avranno i loro soliti ruoli: non saranno fratelli, ma saranno all'interno della storia con ruoli diversi. Solo alcuni di loro saranno legati in qualche modo, ma soltanto Ross sarà protagonista della storia. Ho provato ad immaginare anche lui in un altro modo: niente chitarra o popolarità, non nel mondo dello spettacolo, almeno.
Le parole chiave di questa storia saranno: fama, soldi, gossip, intrighi, segreti, bugie, passione, odio e chissà...forse,amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stettero a baciarsi per circa cinque minuti, incollati come due sardine in scatola.

La musica aveva raggiunto un volume troppo alto, le parole nella mia testa cominciarono a confondersi: diventarono un brusio fastidioso, per poi svanire del tutto.
Intorno a me, cose, persone, cominciarono a girare. 
Come se l'Universo volesse farsi da parte e non rubare la scena a quei due che, ora, sembravano dare spettacolo.

Rocky, Ryland, Brandon e gli altri amici di Ross osservavano divertiti. Gruppetti di matricole in pacchiani e succinti abitini si portavano la mano davanti alla bocca, altri erano intenti a fotografare con i propri smartphone i momenti più salienti, o meglio, piccanti.

Mi sentii colpire al petto, ma, nonostante ciò, non riuscii a staccare gli occhi da quei due.
Non per i primi 30 secondi, almeno.
A svegliarmi, per fortuna o per disgrazia, furono i commenti di quelle tre oche, intente anche loro ad osservare la scena con tanto di sacchetto dei PopCorn.

«Woo, il tuo fratellino ci sa proprio fare, A», Kayla.
«Guarda che ti perdi, Sav!», Penelope. 
Savannah rimase zitta, a guardare i due con aria malinconica, sbuffando di tanto in tanto.
«Forse potrebbe farci un paio di lezioni, che dici Kayla? »
«Oh, io non mi tiro indietro!»

Le sentii darsi il cinque e cominciare a ridere in modo strano.

Ora hanno raggiunto il limite.

«Ma vi sentite quando parlate? Compratevi un cane e piantatela, siete ridicole.»

Si ammutolirono. Bene.

«Ora, se avete finito, andate a prendermi un Martini»

Rimasi in attesa, ma, tanto per cambiare, stavano ancora lì a fissarmi. Zitte e immobili, come un bimbo mortificato.

Quasi quasi mi fanno tenerezza, pensai con disgusto.

«Forza! Sciò»

Alle mie parole, finalmente si risvegliarono e partirono per il piano bar. Sia ringraziato il cielo.

Mi girai, per controllare, con un filo di speranza, che avessero finito.
Ma Carlita continuava a infilargli la lingua in gola, e la mano sotto la camicia sudata, e lui a ricambiare, stringendole i fianchi in un modo che mi fece gelare il sangue. 
Sentii tornare la fitta, e non potei fare altro che sopportarla in silenzio.

Vidi le tre con i Martini in mano. Penelope mi porse il mio, che buttai giù tutto d'un sorso, mentre le altre brindavano all'inizio dell'estate.

«Oh, ecco Rydel» , disse Savannah.

Guardai verso l'entrata.
Aveva un bellissimo abito blu elettrico aderente e smanicato, i capelli raccolti in una coda elaborata con delle treccine su un lato. Uno smokey nero abbinato ai tacchi portava l'attenzione dritta sui suoi occhi castani, che non smettevano di mandare cuoricini a Ellington che le camminava accanto. 
Ellington portava una camicia nera sagomata, sbottonata quasi fino a metà, e dei jeans strappati alle ginocchia.

   «Quanto siete teneri!», disse Kayla
   «Ciao ragazze!» salutò Ellington.
   «Sei bellissima Rydel»
La abbracciai.
   «Ehi, chi sono quei due che si stanno dando da fare, lì in fondo?» chiese Ell
   «Non dirmi che è...» Rydel
Annuii
«Oh mio Dio.»
   «Già»

Quando, finalmente, si staccarono, decisi di approfittare della momentanea assenza di Usher, il quale parlava con i suoi compagni di LaCross, 
per prendere un altro paio di drink.
Forse per evitare di nuovo quella brutta sensazione, o chissà per cos'altro. Comunque sia, sentii il forte bisogno di bere, e mi avvicinai al piano bar.
Ma al secondo bicchiere, un Ross un tantino più sobrio decise di farmi visita.

   «Ehi, quanta sete!»
L'alcool aveva fatto il suo effetto, ma ero ancora in grado di controllarmi e ragionare. Forse, agii con un po' più di sincerità.
I miei occhi si spostarono sui suoi -sorrideva, in piedi dietro di me. Sbuffai, poi portai lo sguardo sulla cannuccia che cominciai a girare nel bicchiere.
«Cosa c'è, non mi parli?»

Cosa c'è, ha trovato un altro da limonare?

   «Evapora, Shor»
Mi ignorò e si sedette accanto a me.
   «Non sapevo bevessi»
   «Avevo smesso»
   «E...come mai...?»
   «È un'occasione speciale»
   «..Allora...dov'è Usher?»
   «Che mi dici di Carlita?»

Stupida boccaccia.
Così penserà che-

  «Perché, sei gelosa?»
  «Usher!»

La mia salvezza.

Lo vidi avvicinarsi sorridendo. Mi alzai, ignorando completamente Ross, e gli corsi incontro per lanciarmi addosso a lui e baciarlo appassionatamente, dopo essermi assicurata che Ross stesse guardando.

  «Ehi» bacio «Che ti» bacio «prende?»
  «Ho voglia di te, tutto qui. Baciami e zitto», e continuai a baciarlo.

Per le 2 ore e mezza successive, ballai con Usher, a volte in modo provocante, lo baciai e stetti con lui. 
Carlita, ad un certo punto, tentò di avvicinarsi a Ross, ma lui la respinse e si sedette al bar, a guardare verso di noi. O almeno così mi sembrò, e sperai che non fosse l'effetto dei drink.

  «E adesso, potremmo avere qui i re e le reginette della Beverly Hills e della Hollywood High?» disse il DJ

Io ed Usher ci trovavamo in pista da ballo, quando gli arrivò un messaggio da parte dei suoi che lo costrinse a lasciare la festa un attimo.Con addosso lo sguardo assassino di Kayla, salii sul palco insieme a Carlita e al suo re, il suo -evidentemente- ormai ex, Nick Parker. Una ragazzina, assistente del vocalist, ci mise in testa due corone simili a quelle del ballo di fine anno.

   «Il mio re si è dovuto assentare un attimo» annunciai «ma chi non conosce Usher Perkins?» 
I ragazzi sotto il palco risero insieme a me. 
    «Bene, un'altra applauso al re e alle reginette di quest'anno!» 
Tornammo giù, in mezzo agli altri.
«E adesso, diamo inizio alle danze!»

La musica partì, e, per tradizione, il re e la reginetta avevano il primo ballo dopo l'incoronazione. 
Guardai Nick e Carlita sorridendo, erano una bella coppia, infondo.
Ma adesso, io, con chi ballo?
Mi girai e vidi Ross con la mano davanti a sè, che mi sorrideva.

«Ballo io con te»

Misi la mia mano sopra la sua, posò l'altra sul mio fianco stringendo delicatamente. Feci lo stesso con la sua spalla e iniziammo a ballare quel lento, che sembrò, per un istante, togliere via dalla mia mente tutti i cattivi pensieri.
Mi guardava negli occhi, gli sorrisi debolmente.

«Sei bellissima»
Roteai gli occhi e sorrisi.
   «Sei ubriaco»
«Così..tu e Carlita state insieme?»
   «Perché me lo chiedi?»
   «Così...curiosità»
   «Ah, beh..Nah, è stata una cosa così»
   «Una cosa così...»

Bastò per farmi rabbuiare.

   «È tutto okay?»
   «Sì, io... Devo andare un attimo...»

Mi diressi verso l'interno della villa, in cerca di un posto in cui poter prendere fiato.

Okay, Amber, respira. 
Non è una novità, fino a due settimane fa se le limonava sul tuo letto, mi spieghi ora che succede?
Calma

Sentii la sua voce che mi chiamava tra la folla, lo vidi con la coda dell'occhio che fendeva il blocco di centinaia di volti. Mi stava seguendo.

Oh no, che vuole adesso?

Passata la folla sulla pista, ci mise poco a raggiungermi.

«Amber?» mi prese il polso «Aspetta un secondo, fermati! Si può capire che ti è preso?»

Continuavo a camminare, continuava a seguirmi, camminandomi accanto.
Andai sul retro, dove io e Carlita, da piccole, eravamo solite giocare a nascondino. Lì non ci sarebbero stati spioni tutt'orecchi. 
Mi fermai per prendere fiato un secondo, appoggiando la mano al muro. Finalmente lo guardai e risposi.

   «Che vuoi? Torna alla festa»
   «Prima mi dici che hai!»
   «Sentivo caldo e mi girava la testa»
   «Era un lento, mica stavi saltando come una pazza»

Lo guardai stizzita.

   «Ho capito, tu sei gelosa!»
   «Eh no, ancora con questa storia? Ho un fidanzato-»
   «E allora? Ci si può sempre innamorare di qualcun altro»
   «Aspetta, quell'altro saresti tu? Stai scherzando, spero!»
   «No, per certe cose io non scherzo mai. Eccetto con Carlita, sì, quello era uno scherzo. E sta volta ho vinto io! Ross 1, Amber 0»
   «Che cosa?», chiesi confusa.
   «Ti facevo più sveglia, Rhodes» m'imitò.

Ora lo ammazzo.

Si avvicinò con il viso a me, mise in volto lo sguardo che usava quando metteva a segno un punto. Mi chiesi come aveva intenzione di vincere, stavolta.

«Ehi, sorellina? Ricordi il tabù universale? Lo sto violando adesso»

Dette le ultime quattro parole, compì gli ultimi movimenti, ed azzerò la distanza tra noi. 
Posò in un istante le sue labbra sulle mie, indietreggiando fino a far sbattere la mia schiena contro il muro. Continuò ad aumentare la velocità, la forza che esercitava su di me cominciò a crescere sempre di più, trasformando la rabbia in desiderio.
Lo afferrai per i fianchi e lo tirai con forza verso di me: gemetti al contatto del mio corpo con il suo. Afferrò bene le mie gambe, allargandole e ponendosi al centro col bacino. Feci un piccolo salto, le incrociai dietro la sua schiena avvinghiandomi a lui, che spinse ancora di più verso il muro. 
Potei sentire la sua eccitazione. Altro gemito. 
Continuò a baciarmi con forza, tenendomi da sotto.

Consumatasi la fiamma, mi sfiorò i glutei con un sorriso vincitore mentre mi metteva giù. 
Si allontanò con il corpo, rimanendo attaccato a me con la fronte mentre mi guardava negli occhi. 
Era bellissimo.

   «Ti odio»
   «Ti odio anch'io»

Mi lasciò un ultimo bacio a stampo, dolce, sulle labbra, e tornammo alla festa prendendo due strade diverse.

  
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