Robin pensava agli occhi di Stella, mai in vita sua li aveva visti così vuoti, pieni di delusione e lo uccideva il fatto di essere la causa di quel dolore, non solo del proprio ma anche di quello di due donne fantastiche come Corvina e Stella, lui amava l'aliena e, di certo, voleva un gran bene alla maga.
Si chiese a lungo come poter sistemare il disastro che aveva combinato ma non gli venne proprio nulla in mente.
Forse avrebbe dovuto lasciar perdere le donne .
Datti all'ippica amico , saresti più in gamba .... pensò .
Era così deluso da se stesso per aver lasciato che tanto dolore si facesse largo alla T-Tower, era solo colpa sua, a nessun altro poteva addossare quel fardello pesantissimo.
- Vorrei poter rimediare ... - mormorò fra sé e sé.
Osservò la foto distrutta , ancora a terra , di lui e Stella e la calciò con forza contro il muro.
- Ma come ho potuto essere un simile idiota?! - gridò lasciando che la rabbia si impossessasse del suo corpo.
Era furioso sì , ma non con le povere ragazze vittime della sua indecisione, era arrabbiato con se stesso per tutto ciò che aveva fatto, prima di tutto per essersi lasciato sfuggire Stella dalle braccia.
- Non mi amerà mai più ... Non tornerà mai più da me - sussurrò sbattendo un pugno contro la scrivania.
Pensò di nuovo a lei : i suoi fluenti capelli rosso fuoco, i suoi brillanti ed espressivi occhi color smeraldo, la sua pelle piacevolmente ambrata e le sue movenze sicure ma al tempo stesso timide ed incerte.
Aveva perso tutto quel che amava.
- Devo fare qualcosa ... Io devo chiarire tutto con loro - si disse.
Si fece coraggio ed uscì dalla sua stanza solo per trovarsi di fronte le due Titans, entrambe avevano un'espressione contrita in volto.
Lui le osservò cautamente, cercando di intuirne le intenzioni, per un attimo il suo cuore ebbe un sussulto: e se avessero deciso di andarsene?
- Robin, noi dobbiamo parlare- comunicò la maga.
Il ragazzo chiuse la porta alle sue spalle, pensando che la sua stanza non fosse il luogo adatto per una conversazione in quel momento.
Stella annuì e li trascinò entrambi nella sua camera, la più ordinata delle tre.
Si posizionò sul grande letto circolare solo dopo aver preso due sgabelli per gli altri due ed averli posizionati di fronte ad esso.
- Dunque, non credi che dovremmo affrontare il discorso? - iniziò la giovane principessa.
Robin passò velocemente lo sguardo dall'una all'altra , era nervosissimo, sentiva il sangue gelarsi nelle sue vene, avrebbe voluto scappare ancora come faceva sempre quando il problema era troppo grande, ma non le fece, si sistemò comodamente sullo sgabello ed annuì sicuro.
Stella sorrise rassicurata da quel gesto, almeno voleva parlare con loro e , nel caso in cui non avesse voluto , aveva comunque accettato di farlo, le sembrava che il vecchio Robin stesse tornando lentamente indietro.
- Allora, prima di tutto vorrei chiederti come mai ritieni di non sentirti pronto per avere una relazione con me ... -
Robin osservò Stella, gli occhi semichiusi e le labbra serrate in una linea.
- Io ... Ok, senti io ho visto morire le persone a cui tenevo di più, le ho viste andarsene , voltarmi le spalle , diffidare di me ... Non voglio che accada di nuovo, chiamami pure idiota ma ho il terrore di perdere anche te ... -
Stella poté distinguere chiaramente quella sensazione di tepore che le cresceva dentro, il sentimento che provava per Robin era solo assopito, non scomparso e, con quelle parole , stava lentamente riaffiorando.
- Ma ... -
- Ti prego Stella, lasciami finire -
Robin prese un lungo respiro, quel parlare di sentimenti era difficile per lui, non aveva mai dovuto farlo prima e , inoltre, come se non bastasse, lui non era affatto bravo con le parole, anzi ...
- Io ti ho amata dal primo giorno: chi non l'avrebbe fatto? I tuoi capelli ricadevano sulle tue spalle con una grazia indicibile, i tuoi occhi erano severi ma si vedeva che avevi paura, non sapevi dove ti trovassi eppure eri così tranquilla , apparentemente ... Poi mi hai baciato e ... Te lo giuro, per me è cambiato tutto, ogni cosa in cui credevo si era frantumata in mille pezzi e volevo solo rivedere i tuoi occhi -
L'aliena ascoltava rapita il discorso del compagno, si sentiva parecchio in colpa nei confronti di Corvina , la quale ascoltava ferita il tutto.
- Stella, io non sono un principe azzurro, con me ci vuole pazienza, molta pazienza e sono consapevole del fatto che potresti aver perso interesse per me ma , ti prego Stella, riprendimi io ... Io posso cambiare per te, posso provare ad essere migliore, io voglio stare con te -
La rossa aveva gli occhi lucidi di commozione, non sapeva se fidarsi o meno del giovane di fronte a lei, la sua voce però sembrava così onesta, così ferita... Non seppe dire di no , così annuì dolcemente e si alzò per gettarsi fra le sue braccia , le stesse braccia di nui tanto aveva sentito la mancanza in quegli anni.
- Robin, non aver paura di perdermi, io starò al tuo fianco qualsiasi cosa accada ma ... C'è un'ultima cosa che io e Corvina vorremmo sapere .... -
Il ragazzo alzò gli occhi verso il viso della ragazza ed annuì lentamente, incerto sul da farsi.
- Vorremmo sapere perché non hai parlato a Stella della nostra relazione ... - mormorò Corvina.
La maga non guardava in viso il compagno di squadra, se ne stava seduta lì, con un'espressione vuota dipinta in viso.
- Corvina, voglio che tu capisca che non l'ho fatto non perché non ritenessi importante ciò che c'è stato fra noi ... Ma , vedi io ... Io non ho avuto il tempo , ero così felice quando Stella è tornata che l'ultima cosa a cui ho pensato era andarle a parlare, mi sentivo ancora un verme per come l'avevo trattata ma , ti giuro che glielo avrei detto il giorno seguente o , quello dopo ancora ... -
La maga prese coraggio, guardò Robin dritto negli occhi coperti dalla maschera.
- Bene allora - disse sorridendo, abbracciò i due :- Sono felice per voi! -
Stella era visibilmente confusa, posò dolcemente una mano sulla spalla dell'amica e scosse il capo.
- Corvina ... -
La maga sorrise felice :- Sai Stella ? Penso che mi piaccia qualcun altro ed è giusto che vada a dirglielo -
Stella sorrise e abbracciò la Titan :- In bocca al lupo -


/RAVEN POV/
Come potevo essere così cieca?
Era tutto così ovvio, nero su bianco , io non amavo Robin, non lo avevo mai amato, gli ero grata questo sì, ma mai , nemmeno per un attimo , lo avevo amato.
Correvo per il corridoio come una pazza sentendo il fiatone arrivare.
Spostai una ciocca di capelli dietro all'orecchio e corsi fino alla camera della persona che sempre aveva un posto nel mio cuore: BB.
Bussai alla fredda porta metallica, il suo nome scritto in rilievo con delle lettere verdi , proprio come la sua pelle.
Lui mi aprì, notò che avevo il fiato corto e si guardò attorno preoccupato, probabilmente cercando un mio possibile inseguitore.
Com'è strana la vita eh?
Io e BB , mai l'avrei detto ... Lui è così irritante e rumoroso, così allegro e ingenuo, lui è completamente diverso da me eppure io lo amavo e lo amo.
Gli gettai le braccia al collo baciandolo con tenerezza.
Dapprima, lui ne rimase sconvolto ma , dopo pochi attimi , rispose al bacio .
Mi sentii improvvisamente libera da un peso che mi portavo dietro da troppi anni ormai.
- BB , lo so che probabilmente mi credi una pazza , un' isterica ed una strega tetra e sarcastica ma , io ti amo e non posso più negarlo -
Furono le mie parole esatte, le ricordo ancora ora come fosse successo ieri.
BB mi sorrise felice , mi strinse fra le sue braccia :- Ti amo anche io , nonostante tu sia una pazza -
Quello , cari amici , fu il giorno più bello della mia intera vita!

/REGULAR POV/
Robin stringeva Stella al suo petto , felice di riaverla con sé , stavolta l'avrebbe fatta durare, dopo aver lottato così a lungo non l'avrebbe persa di nuovo.
- Sai? Non pensavo che mi avresti mai perdonato ... -
Stella alzò lo sguardo :- Nemmeno io , però ... Ci sai fare con le parole ... -
Il ragazzo sollevò un sopracciglio.
L'aliena scoppiò a ridere divertita da quella reazione :- Ok, ok .... Stavolta ci hai saputo fare con le parole -
- Segnalo sul calendario, potrebbe essere l'ultima volta - asserì il giovane eroe.
L'aliena sorrise dolcemente e scosse il capo in modo materno:- Sono sicura di no -
Robin si sentì tremendamente al sicuro.
Sorrise , quello era l'inizio di qualcosa di nuovo per entrambi, avrebbero dovuto renderlo magico.