Paura. Ansia.Incertezza. Sentimenti che nelle ultime settimane gli erano stati piuttosto famigliari ma che solo dopo l’ultima  serie di eventi “anormali” che si erano verificati a Beacon Hills, si erano  intensificati a tal punto da impossessarsi di lui persino in quel momento. Dopo aver recuperato la mobilità degli arti insieme a Scott, Deaton e Theo si era precipitato al Dipartimento di Polizia pronto ad affrontare Tracy, si sentiva pervaso da un presentimento, un terrificante, devastante presentimento. Non si trattava solo di paura o ansia era qualcosa di molto più destabilizzante, qualcosa che sembrava privarlo di tutto ciò che lo rendeva se stesso, tutto ciò che lo rendeva umano…vivo. 
Giunto all’ingresso si sentì attratto da una forza invisibile, quasi magnetica, come tirato da un filo, un filo avvolto stretto al suo cuore che ad ogni strattonata perdeva un battito lasciandolo senza fiato per pochi brevissimi istanti.
Nonostante il terrore spinse da parte le porte della centrale ed entrò. 
Ad ogni passo la stretta del filo era sempre più decisa,così come quella sensazione di essere sradicato dalla sua essenza. Avanzò lentamente fino a quando non sentì ogni rumore annullarsi nella sua mente, ogni suono, ogni voce; riusciva a percepire solo il battito del proprio cuore e quello di un altro, affaticato, debole, stretto e soffocato dallo stesso filo che assediava il suo. 
Notò immediatamente la striscia di sangue a terra e svoltato l’angolo tutto ciò che aveva avuto senso per lui, tutto quello che credeva essere giusto o sbagliato, tutto quello che aveva intorno, persone, luoghi, ogni cosa era svanita, lasciando spazio alla figura stesa a terra, madida di sudore e ferita. Quella figura dai capelli rosso fragola macchiati e sporchi di veleno e fango,quegli occhi verdi pervasi da sofferenza e paura, quegli occhi di cui conosceva oggi singola particolarità ora erano lì lucidi e spaventati, e stavano incontrando i suoi. 
Accadde tutto in una manciata di secondi. 
C’erano solo loro due, Stiles non vide Theo oltrepassarlo per fermare l’emorragia e Lydia non sentì la cinta stringere sul suo addome. In quel momento lei stesa a terra lesse tutto il dolore, la paura ma sopratutto il panico che si stava impossessando di Stiles e all’improvviso ricordò le parole che lui le aveva detto quella sera quando sperava ancora di poter salvare Jackson senza curarsi della propria incolumità:“You don’t care about getting hurt, but you know how I’ll feel? I’ll be devastated. And if you die I will literally  go out of my freaking mind!” 
All’ inizio quelle parole la avevano colpita per la loro intensità ma adesso  che davvero si trovava in pericolo riusciva a capire che non erano state pronunciate sul momento come frutto della gelosia per Jackson o solo per dissuaderla dal suo tentativo di salvarlo, adesso capiva che era tutto vero.  Stiles percepì la stessa sensazione che aveva provato quando aveva avuto quell’attacco di panico e Lydia era di nuovo li con lui,di nuovo, paradossalmente era lei a salvarlo. Il suo sguardo e il ricordo dei momenti che avevano condiviso insieme improvvisamente lo fece sentire meno sradicato, come se lentamente ogni cosa che lo circondasse stesse tornando ad avere senso. Non riusciva a staccare i suoi occhi da quelli di Lydia, non riusciva a concepire l’idea che lei fosse ferita, avrebbe voluto prenderle tutto il dolore, avrebbe voluto essere li quando tutto era successo. 
L’idea che lei fosse ferita non solo lo destabilizzava, ma lo faceva davvero andare fuori di testa. Niente aveva senso se non lei.
Rimase immobile fino a quando da lontano non arrivò alle sue orecchie la sua voce “ Stiles, sto bene.” Lo stava rassicurando con queste parole ma anche con il suo splendido sorriso che nonostante il dolore manteneva una piccola traccia della sua bellezza. Fu questo a farlo smuovere, non Scott che lo chiamava, non il pensiero di Malia in pericolo, ma il suo sorriso e la sua voce che lo rassicuravano, che lo calmavano e lo stavano rendendo di nuovo lentamente lucido, umano, vivo. Decise di scoprire chi aveva osato farle del male, chi controllava Tracy e perché. 
Guidato da questa nuova determinazione e rassicurato dai suoi occhi si allontanò sentendo il filo allentare la presa sul proprio cuore ma tenendolo sempre e comunque legato al suo compagno più fragile, che lo completava.



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti :)  Eccomi con la mia seconda fan-fiction Stydia, anche questa come la precedente è nata dopo la visione di una  scena, in questo caso dalla  5x04. Ho cercato di interpretare i pensieri di Stiles in quel momento e i suoi sentimenti. Spero sia di vostro gradimento.
Buona lettura :D
EffeI