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Autore: ladymia    20/07/2015    1 recensioni
Qualcosa si sta rompendo, tutto ciò che si era stabilizzato sta per essere sgretolato.
Manca una persona, Calum Hood, ma c’è pure un bambino di troppo, com’è possibile?
Dana e Luke erano ritornati ad essere i soliti Bad Blood, per quanto tempo però?
A Dana, Allie, non convince, è troppo innocente per essere una testimone, a Luke, invece, incuriosisce.
Aggiungendo il fatto che tra Dana e Michael sta succedendo qualcosa e non so se resteranno in piedi, la morte di qualcuno è difficile da superare. Ed anche il tradimento, poi, Michael è paranoico,
Ashton non riesce a capire, cosa c’entra lui in tutto questo gioco malsano?
Di certo, vivi o morti, tutti loro sanno che il lieto fine non esiste.
Non c’è più tempo.
Il tempo sta per scadere.
Il momento arriva.
***
Michael sapeva con certezza che Calum era ancora vivo, una mocciosa come Misha Kallen, pazza o meno, non avrebbe mai potuto farlo fuori, ma allora dov’era Calum Hood? Perché non tornava da Michael? In che guaio si era cacciato?
Dana guardò bene il corpo, completamente carbonizzato, evidentemente chi voleva eliminarlo doveva bruciare qualcosa assieme a lui e rendere alla polizia l’identificazione ardua.
M.C||Mini-long||Sequel
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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(questa volta bianco)



You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I.
 
 
Dana era sotto shock, da dove avrebbe iniziato a sistemare il tutto?
Come poteva dire a Michael che era incinta e in più il suo migliore amico era morto? Non poteva, non poteva farlo a Michael, lui, la fiamma della speranza di ritrovare Calum, ce l’aveva ancora e pure ben ardente. Michael era positivo in tutto ciò che faceva, ci metteva sempre troppo cuore e Dana si rifiutava di spezzarglielo.
Perché si era innamorata di Michael era troppo difficile da spiegare, le parole non sarebbe state abbastanza per descrivere il sentimento che lui le faceva provare.
Michael era Michael, solo il suo sorriso e la sua risata ti faceva stare meglio.
Il risultato del esame al sangue era tra le sue mani, comunemente ci si mette una settimana per i risultati specifici, ma al RIS sono molto veloci. Dana aveva paura, forse per la prima volta, era spaventata dalla verità, certo, l’agente della scientifica aveva chiaramente detto che il sangue a terra non doveva per forza corrispondere con il cadavere, ma aveva paura lo stesso, anche a causa di quella collana.
«Aprilo Dana, ci sarà la risposta» la incitò Luke.
Lei scosse la testa e porse la busta ad Ashton «Io non ce la faccio ragazzi»
Ashton le sorrise e realizzò quanto potesse essere dura per lei, la sera prima avevano tutti cenato da Dana e Michael ed era stato difficile per lui, figuriamo per Dana, mentire su quello che avevano scoperto la mattina, perché non avevano solo trovato un cadavere, molto probabilmente quel cadavere era del migliore amico di Michael, lo stesso Michael con cui nell’ultimo anno aveva scritto un po’ di canzoni, assieme a Luke, lo stesso Michael che li ospitava sempre a casa anche se loro, una casa, effettivamente, ce l’avevano già.
Nessuno voleva fare del male a Michael, perché non se lo meritava ancora dolore, il dolore cambia le persone, le spegne, le consuma, le trasforma, nessuno di loro tre voleva che Michael cambiasse.
Luke aprì la busta e sbiancò, era successo veramente.
Dana vedendo che il fratello non dava risposta gli strappò il foglio dalle mani.
«Calum Hood» sussurrò Dana.
Non perdere la speranza adesso era difficile, come non puoi perdere la speranza quando al 90% il migliore amico del tuo fidanzato è il cadavere arrostito?
Dana gettò il foglio a terra e scappò dal suo ufficio, ignorando i richiami del fratello e di Ashton.
Luke era furioso.
Odiava quando Dana scappava via da lui, lo faceva sentire così impotente ed inutile.
Luke sapeva dove trovarla e ci sarebbe andato, assieme ad Ashton, subito. Lei se ne stava in spiaggia pensando a come fosse possibile tutto questo, pensava a chi potesse essere l’assassino e che il prossimo a morire sarebbe stato proprio il suo ragazzo, non aveva più certezze oramai. Non si riconosceva più, da quando Michael era entrato nella sua vita, lei aveva perso la sua forza, il suo essere una donna forte. Si stava odiando, perché stava piangendo, perché era come paralizzata dall’idea che qualcuno avrebbe da un momento all’altro potuto far male al suo ragazzo.
Michael era tutto ciò che di bello aveva e sapere che il suo migliore amico era morto lo avrebbe distrutto e l’avrebbe portato via da lei. Piangeva Dana, perché suo padre aveva ragione, l’amore era proprio una debolezza, una distrazione, ma si sbagliava su una cosa, non è necessario amare nella vita,- diceva sempre- Dana, non era d’accordo, aveva bisogno dell’amore per sentirsi vera, completa. Si odiava pure perché se ne stava sulla scogliera quando avrebbe dovuto fare un test di gravidanza, scovare un assassino, parlare con Michael di tante, troppe, cose.
 ***
Luke ed Ashton era in macchina con quest’ultimo alla guida, parlavano del caso.
Dana era coinvolta troppo personalmente in quella storia, non sarebbe arrivata alla conclusione, quindi, toccò a loro due.
«Secondo me non è di Calum il corpo» sentenziò Luke accedendosi una sigaretta.
Ashton mantenne il suo sguardo sulla strada «La penso come te, Luke»
«Pensaci bene, bruciare il corpo per non farlo riconoscere e per bruciare sicuramente qualcosa con lui, e poi, pulisci male il sangue? Sembra quasi» Luke fu interrotto da Ashton «Fatto di proposito»
Luke ed Ashton si guardarono complici, realizzando, però, che avevano bisogno di Dana. Doveva convincerla, convincerla che i problemi esistono per essere risolti, c’è sempre il perché nelle cose.
I due ragazzi l’avevo raggiunta alla scogliere, portandole del caffè. All’inizio era molto seccata perché Dana amava stare sola con il suo dolore, ma poi aveva capito che respingere loro due non sarebbe servito a niente, soprattutto a stare meglio.
Ashton guardava bene la ragazza, aveva pianto, ma non erano solo gli occhi ad essere gonfi, lei era gonfia in generale, il suo seno più sporgente e i suoi fianchi leggermente in evidenzia, sembrava che il corpo si stesse preparando per una gravidanza. Ashton granò gli occhi, gli erano venuti in mente alcuni particolari, lui era un tipo a cui faceva schifo parlare del ciclo mestruale, Dana però lo aveva scoperto ed ogni mese entrava in ufficio urlandogli che sta perdendo molto sangue, sapendo che Ashton odiava sentirselo dire. Negli ultimi due mesi però non aveva sentito più quella frase, che se ne fosse scordata? Impossibile.
Inoltre aveva appena rifiutato del caffe forte perché ho mal di pancia aveva detto.
«Luke, mi prenderesti la giacca in macchina? Non ho le forze per alzarmi»
Luke sbuffò, ma prendendo le chiavi, si dileguò.
«Quando dirai a Luke ed a Mike che aspetti un bambino?»
Dana sgranò gli occhi, presa alla sprovvista «M-ma che dici»
«Dana smettila sappiamo tutti e due che è vero»
 
Dana chiuse gli occhi «Michael non mi crederà mai»
Ashton se l’aspettava come risposta e molto probabilmente la ragazza aveva ragione, conoscendo Michael avrebbe fatto una sfuriata, ma solo all’inizio, le avrebbe creduto poi, perché è era innamorato di lei e perché Luke l’avrebbe preso a pungi.
Già Luke.
«Io penso che tuo fratello non la prenderà bene, è convinto che tu e Michael non abbiate fatto ancora niente, figurati se accetta che sei incinta»
Dana rise amara «Luke mi ucciderà»
«Per cosa, sis?» spuntò Luke, tirando la felpa ad Ashton.
Dana lo guardò, gliel’avrebbe detto, ma non in quel momento, non lì, Luke si sarebbe buttato dalla scogliera per la disperazione.
«Andiamo a casa mia» decretò lei.
Dana entrò in casa, seguita da Luke ed Ashton.
Accese le luci e si catapultò in cucina per dei bicchieri d’acqua e dello zucchero, Luke ne avrebbe avuto bisogno.
I due ragazzi si sedettero nel tavolino, osservando la ragazza attentamente, era nervosa, ma non era l’unica. Luke aveva paura della notizia ed Ashton aveva paura della reazione di Luke alla notizia.
«Luke, so che mi hai sempre protetta anche se sono nata il tuo stesso giorno, sono stata sempre la tua sorellina, ma sono grande»
Luke la interruppe «Se mi stai dicendo che Michael ti ha chiesto di sposarlo, sappi che non è una buona idea perché lui non invecchierà e tu si, poi il matrimonio è un passo import…»
Dana sbatté la mano sul tavolino, facendo sobbalzare entrambi «Sono incinta, Luke»
Luke sbiancò e si alzò di scatto, facendo cadere la sedia a terra «Questo è uno scherzo» urlò.
«No, Luke! Sono incinta! Questa è la fottuta realtà e molto probabilmente Michael non accetterà mai questo bambino, come non accetterà il fatto che abbiamo trovato il cadavere del suo migliore amico e la sera gli abbiamo mentito, tutti!»
Si sentì un rumore dal soggiorno, qualcuno aveva distrutto il tavolino di vetro.
Si catapultarono in soggiorno dove trovarono Michael con lo sguardò basso ed i pugni sanguinanti.
Cosa ci faceva lui, lì?
«Michael, che ci fai qui?» gli domandò Ashton.
Il ragazzo continuò a stare in silenzio, così Ashton gli si avvicinò per scuoterlo, ma tutto ciò che ottenne fu un pugno in pieno viso.
«Per tutto questo tempo mi avete tenuto all’oscuro di tutto, per tutto questo tempo tu, Dana, mi hai detto che mi amavi e mi hai solo illuso» singhiozzò Michael «Sei stata con un altro, ti rendi conto?» urlò.
«Cazzate! Questo figlio è tuo, non ti avrei mai tradito» urlò lei di rimando.
«Per tutto questo tempo sapevi di Calum, dopo tutto ciò che abbiamo passato Dana, dimmi perché, dimmi perché cazzo non sono stato il primo a saperlo»
«Io te l’avrei detto quando ne saremmo stati sicuri, non volevo spegnare la tua speranza prima di esserne certa che non ce n’era» Dana iniziò a piangere, ma Michael provava solo odio guardandola.
L’aveva tradito, in tutti i sensi, portava in grembo un figlio non suo, portava con sé una menzogna, l’aveva privato della verità, l’aveva privato di tutto.
«Hai finito per spegnere me, al mio rientro, ti voglio via di qui»
«Non ti azzardare a lasciare mia sorella! Stronzo!» urlò Luke che era stato zitto fino a quel momento.
Ma era troppo tardi, era già volato via dalla finestra. E Dana era finita accasciata sul pavimento con Ashton, nonostante il naso sanguinante, cercava di aiutarla.







 
 
(Mike cattivo)

Non ci posso credere che Mike è andato via davvero!
Come hai potuto Mike? Pensavo fossi quello giusto per Dana, ed invece no!
Questo è un capitolo di passaggio perchè vi posso dire che nel prossimo Ash, Luke e Dana saranno alla prese con un altro informe e ne vedremo delle belle.
Se la storia vi piace, mettetela tra le seguite o le preferite o recensite, mi piace dialogare.
Io penso che il prossimo capitolo sia una bomba, quindi, spoilerrr.
*
«Magari Calum è morto davvero ma il suo cadavere ce l’ha ancora l’assassino e vuol far credere che quello bruciato in realtà è Calum!» provò Luke.
«O magari è Calum stesso che vuole farci credere che sia morto e nel frattempo ha preso tempo per scappare» disse Dana.
  
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