CAPITOLO
UNDICESIMO-ACQUA E AFFETTO
-Max
se lo fai giuro che non rispondo più delle mie azioni!-sibilai sulla
difensiva.
-E questo dovrebbe fermarmi perché…-lasciò la frase incompiuta per
farmi rispondere.
-perché sono molto pericolosa se voglio-lo minacciai
-ah
certo dimenticavo di avere a che fare con una cintura nera di Karate-fece finta
di tremare dalla paura.
-già non dimenticarlo più!-era vero,avevo passato
dieci anni della mia vita a fare karate a livello agonistico,ero anche piuttosto
brava,ma quando mi ruppi il ginocchio i giochi si chiusero completamente per
me.
-ragazzi tutti al proprio posto-disse entrando il professore di Storia e
Filosofia.
-A dopo-sussurrò Maxim al mio orecchio e si sedette due posti
dietro di me.
Presi posto anche io e tirai un sospiro di sollievo,proprio non
mi andava di tornarmene a casa tutta bagnata e Max doveva solo permettersi di
farmi il bagno.
-vedo che siete pochi oggi. Per favore vengano intorno a me i
ragazzi che dovevano essere interrogati oggi-annunciò il professore.
-In
bocca al lupo Simy-dissi alla mia compagna di banco che intanto già si era
alzata per l’interrogazione.
Non mi andava minimamente di assistere
all’ennesima interrogazione uguale alle altre,mi annoiavo troppo,così decisi che
forse potevo concedermi un’oretta per continuare a scrivere un capitoletto della
mia storia.
-Che stai facendo?-sussultai.
Mi voltai alla mia destra e vidi
Maxim sedersi accanto a me.
-che ci fai qua?-chiesi mettendo a posto il
foglietto dove stavo scrivendo.
-mi annoiavo seduto da solo in fondo,quindi
ho pensato di venire qua a darti fastidio-sorrise.
-Ah che pensiero gentile e
premuroso hai avuto-finsi dolcezza.
-Allora non me lo dici cosa stavi
facendo?-continuò
-NO-risposi secca bevendo un goccio dalla mia bottiglina
d’acqua.
Lui per tutta risposta urtò la mia bottiglietta e mi fece bagnare
leggermente.
-Ma sei proprio uno…-ma non finì la frase perché il professore
in quel momento mi guardò.
-Cosa sono?-mi stuzzicò a bassa voce guardando
avanti a sé.
-Uno stronzo-sussurrai tra me sperando vivamente che mi avesse
sentito.
Il professore si rigirò a guardare i ragazzi interrogati. Pensai che
forse potevo vendicarmi un po’. L’acqua della bottiglina era quasi finita,però
potevo lo stesso sfruttarla. Svuotai quelle poche gocce addosso a Maxim e lo
vidi sobbalzare per il freddo.
Risi divertita e il professore si voltò verso
di me.
-Che cosa state facendo tutti e due?-io ridevo ancora incapace di
rispondere,meno male che ero la sua alunna preferita,altrimenti mi avrebbe
cacciata di sicuro.
-Niente prof-dissi e in quell’istante Max si girò verso
di me con uno sguardo omicida e mi convinsi che era ora di scappare.
-prof
mancano solo 5 minuti alla fine della lezione,posso andare veloce in
bagno?-chiesi speranzosa.
-si certo-rispose vago ma continuava a guardare Max
che era tutto bagnato e si sforzava di non ridere.
-si brava scappa-sibilò
Maxim
Io portai anche la borsa con me così mi sarei avviata direttamente
verso la fermata sperando che il pullman passasse in fretta.
Che speranza
vana. Del pullman non si vedeva neanche l’ombra e da lontano iniziai a vedere la
folla uscire da scuola.
“oh no adesso Max mi farà il bagno e per di più il
tempo non è buono,sta quasi per piovere”mi lamentai tra me.
Mi nascosi dietro
ad un gruppo di ragazze sperando che non mi vedesse,ma dopo pochi minuti lo vidi
venirmi in contro con una bottiglia enorme piena d’acqua.
-No!No! TI
PREGO-urlavo supplichevole.
Lui non mi rispondeva e mi veniva incontro
trionfante.
Iniziai a correre,mi voltai indietro e vidi che mi
seguiva.
-Ti prego non posso arrivare fino a casa tutta bagnata,è
lontano-continuavo ad urlare mentre correvo disperata.
Tutti i ragazzi
intorno a noi ci guardavano divertiti,ma per niente sorpresi. Ogni anno in
primavera si iniziavano le battaglia con l’acqua fuori scuola. Io la trovavo una
cosa stupida,ma tutti si divertivano davvero tanto.
-Max ti prego-mi fermai
per farlo ragionare
-abito troppo lontano,fa freddo,me lo farai domani il
bagno…dai-lo implorai
Sembrò convincersi-ok,però domani vuoi o non vuoi te lo
faccio-concluse mettendo giù la bottiglia.
Gli feci un mezzo sorrisino e lui
ricambiò per un attimo,ma poi di scatto un getto d’acqua mi travolse il viso e
tutto il corpo.
Iniziai a tremare violentemente,avevo i pugni chiusi e la
testa bassa-tu brutto traditore-urlai
-ahahahahhahaahahahah-rideva come un
pazzo
-ma guardami,ora come vado a casa???stupido!!-continuai ad urlare
guardandomi i vestiti completamente bagnati. Avrei preso una bronchite
sicuramente. Per non parlare di come erano ridotti i miei capelli…che
rabbia!!!
-dai togliti la giacca- improvvisamente mi disse smettendo di
ridere.
-cosa?sei pazzo?sto già mezza nuda-forse la mia teoria sulla sua
stupidità era davvero fondata.
-è tutta bagnata,toglila!-mi ordinò più
deciso.
Decisi di dargli retta,in fondo era meglio toglierla visto che mi
faceva venire ancora più freddo.
In contemporanea notai che anche lui stava
togliendo la sua.
-Prendi questa-disse porgendomela.
-ma tu come fai?fa
freddissimo e hai solo una maglietta a mezza maniche così-risposi veramente
stupita.
-prendila e basta-feci come mi aveva detto e me la
infilai.
Subito un forte calore mi invase e per un po’ smisi del tutto di
tremare.
-Grazie-dissi un po’ imbarazzata.
-si. A domani-mi salutò e fece
per andarsene.
-Aspetta-lo fermai
-fatti abbracciare-mi avvicinai a lui e
lo abbracciai piano. Lui non ricambiò e il suo corpo era tesissimo,in evidente
imbarazzo,ma poi si sciolse e mi poggiò una mano dietro la schiena.
Il suo
gesto mi aveva veramente colpita, preferiva morire di freddo piuttosto che far
stare male me. Tutta la rabbia per quello che aveva fatto prima era
sparita.
Era la prima volta che ci scambiavamo un gesto di
affetto.
-adesso devo andare,sta passando il mio pullman-disse distaccandosi
un po’ da me.
Io gli baciai lievemente la guancia e lo guardai allontanarsi.
Ormai gli volevo un bene dell’anima.
Ringr
azio le persone che continuano a commentare questa storia e anche chi l’ha
inserita nei preferiti. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate adesso di
Maxim….lo odiate ancora?????poverino L
SPAZIO
ANTICIPAZIONI:
-Ma
perché non vieni a casa mia a Sorrento?sto organizzando di stare fuori qualche
giorno per rilassarci un po’. Ci sono anche Teresa,Camilla Peppe e una loro
amica-propose guardandomi,ancora non ci eravamo staccati
-Wow mi piacerebbe
un sacco!però sai com’è fatta mia madre non mi lascerebbe mai venire.
Divertitevi però voi-non mi andava nemmeno di discutere con lei,tanto già lo
sapevo come sarebbe finita..non le avrei parlato per mesi.
-Vabbè sarà per la
prossima-disse e mi staccai da lui.
Ohoh
come mai questo invito????!!!Al prox capitolo….