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Autore: sorellinadolce    22/01/2009    7 recensioni
Salve!!!! Sono tornata con questa ff un po' diversa! Un'intervista al grande Draco Lucius Malfoy,diversa dal solito. Cosa avrà mai cambiato la vita del Purosangue per eccellenza? Come è stata la sua infanzia? E' davvero solo uno spocchioso arrogante? Recensite,please!!^^kiss,Hily.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era buia. Le tende erano state tirate malamente e chissà da quanto tempo non erano state più riaperte. C'era puzza di chiuso e almeno un centimetro di polvere. Era quello il grande e maestoso Maniero dei Malfoy? 

Il tempo era passato anche per esso. Se non fosse stato per la persona che lo guardava seduto su un sedia nel grande salone l'avrebbe dato per disabitato. Draco Malfoy teneva lo sguardo fisso nel suo. Inespressivo e freddo. I suoi occhi di ghiaccio avevano perso quel colore argenteo che l'aveva sempre distinto. I suoi biondissimi capelli dorati erano striati di un grigio sporco e lasciati a casaccio. Le sue labbra non avevano nessuna forma e pensò che da molti anni ormai non sorridevano più. Si schiarì la voce davanti a quell'uomo che riusciva comunque ad inqutergli un certo timore e gli si sedette di fronte.

- Buongiorno Sig. Malfoy. La ringrazio per avermi concesso un po' del suo tempo.-

esordì formale non ricevendo nessuna risposta.

- Come ben sà io avrei da porle alcune domande.-

niente. Ancora silenzio. Sperava solo che avrebbe collaborato almeno un po'. Dalla sua borsa riuscì a trovare il registratore e premette il tasto PLAY.

- Mi parli della nobile famiglia dei Malfoy. Molti vi eloggiano mentre altri non voglio sentire nominare nemmeno il vostro cognome. Cosa può dirci di più? Tra chi metterebbe la sua famiglia : Buoni o Cattivi?.-

 Un voce rotta e rauca prese a narrare. Prima in modo sgarbato. Poi man mano si perse nei ricordi.

- Questa sì che è una domanda stupida. La più stupida che mi sia mai stata rivolta. Io sono figlio di una Black e di un Malfoy,le più famose e onorate case purosangue del mondo magico. Di conseguenza l'obbedienza e il rispetto sono state tra le prime cose che ho imparato. Siamo temuti e ammirati. Molti farebbero carte false per essere uno di noi,ma chi mai l'ammetterebbe? Mentre chi ha osato dire o fare qualcosa che non avrebbe dovuto e punito a dovere non ci ama proprio...


Un ragazzino alto,con capelli biondissimi e occhi grigi come un mare in tempesta,camminava a fianco a sua madre e suo padre in silenzio. Si trovavano al Ministero della magia dove suo padre lavorava. Molti spostavano lo sguardo da quella famigliola mentre altri invece chinavano la testa in segno di saluto.  Non sapeva dire se era stato suo padre o meno a cominciare quella discussione ma ad un tratto si era trovato di fronte un uomo grassoccio con folti capelli rossi. Il suo viso era segnato da grandi borse sotti gli occhi e piccole rughe. Stava discutendo con suo padre. Ma perchè poi?

- Gentaglia come te dovrebbe stare ad Azkaban Malfoy! Arrivera il giorno!-

sbotto quell'uomo con le orecchie rosse per la rabbia. Ma cosa stava succedendo?

- Se prima non arriverà il tuo Weasley! Non alzardarti mai più a dire cose del genere davanti la mia famiglia,sono stato chiaro?-

sibilò sicuro come sempre suo padre.

- E perchè mai? Non vuoi che tuo figlio sappia che genere di mago sia il padre?-

- Ma quanto il tuo Weasley.-

Ricevette una malevola occhiata da parte di quel Weasley prima di riprendere a camminare accanto ai genitori. Per la prima volta in vita sua Draco Malfoy comprese che i Malfoy non avevano solo gente al loro servizio,ma anche chi gli stava contro. Stupidi! Ecco cos'erano! Come si era permesso quell'uomo?

Suo padre che era entrato in una stanza lasciando per un'attimo lui e sua madre soli era ritornato affiancato da un'uomo. Draco scorse monete d'oro fuoriuscire dalla sua giacca.

-  E così questo è il piccolo Draco,eh? -

Draco non vi fece attenzione troppo occupato dall'apprendere il significato di quello che era successo quel giorno. Molto più avanti però comprese che si sbagliava. I Malfoy non ottenevano mai tutto. I soldi non facevano la felicità e non tutto poteva comprarsi. E non esistevano persone superiori o inferiori. Ma solo persone.


Il suo sguardo era perso nel vuoto. I ricordi amari lo stavano assalendo per l'ennesima volta.

- Come ha trascorso i suoi anni ad Hogwarts?-

Si era aspettato quella domanda. Non poteva non mancare.

- Furono gli anni più detestabili di tutta la mia vita.-

- Se posso signore...perchè?-

- Perchè non ne ho mai combinata una giusta. Sempre a combinare casini,a sfidare la volontà di mio padre e a mettermi continuamente alla prova. Odiavo Potter con tutto me stesso. Era l'essere più fastidioso che io avessi mai conosciuto. Aveva preferito la compagnia di quel pezzente di Weasley alla mia e aveva deciso di farsi assegnare a Grifondoro. La sua concezione del male e del bene era davvero infantile. Serpeverde cattivi,Grifondoro buoni. Credo che adesso non la pensi più in questo modo comunque. Gli devo la vita anche se avrei preferito perderla in quella stupida battaglia senza alcuna importanza. Avrei evitato molte cose. Non avrei più rivisto quel viscido di mio padre,il grande Lucius Malfoy...


- Draco.-

un'uomo alto dalla carnagio alpina lo fissava privo di emozioni.

- Sono felice che tu sia  soppravvisuto. Non mi allettava l'idea che tu potessi morire e non portare avanti il nome della famiglia Malfoy.-


A lui non è mai importato nulla di me. Gli interessava solo il nome che portavo. Non mi conosceva e quando morì...mi sentì libero...non piansi e ne' ne gioì.... Poi c'era mia madre. La dolce e indifesa Narcyssa Malfoy incapace di tenere testa a chiunque. Persino gli elfi domestici avvolte si prendevano gioco di lei...era sempre stata una debole...per questo non ho mai amato le persone come lei...piuttosto che starmi accanto preferiva una tazza di thè insieme alle vecchie amiche Serpeverde a cianciare piuttosto che accarezzarmi e abbracciarmi quando mi facevo male...e solo per non farmi crescere come uno smidollato...


Un Draco di appena cinque anni era corso dalla madre che stava seduta in giardino insieme a delle altre donne che aveva già visto in varie occasioni. Era tutto sporco. Erba,terra e sangue. Correndo sulla sua scopa giocattolo era scivolato e si era sbucciato un ginocchio...

- Madre!.-

- Draco ma cosa ti è sucesso?.-

- Sono caduto...mi sono fatto male...-

piuttosto che accudirlo Narcyssa lo fissò severamente. Il piccolo Malfoy stava quasi per scoppiare a piangere.

- Non frignare. Corri immediatamente a farti curare quella ferita da un elfo e vai a cambiarti. Un Malfoy deve avere un certo comportamento.-

 


A quei tempi ancora non capivo ma mi resi conto ben  presto del comportamento che un Malfoy doveva avere. Mia zia Bellatrix...una povera pazza ossessionata dal suo padrone...e suo marito Rodulfhs incapace di calmarla e metterle un freno...-

Il giornalista si schiarii la voce. Adesso capiva tutto quello che quell'uomo provava. Aveva nascosto il suo passato. Non aveva avuto una vita come tutti gli altri. Lui era sempre vissuto nella sofferenza. Per questo era freddo,impassibile e stronzo. La sua maschera per proteggersi da tutto quello che lo circondava. Provò un misto tra pena e orgoglio.

- Ecco...lei è mai stato un...-

- Mangiamorte? Non è forse questa la domanda principale? Non abbia paura,non mordo.-

Il gionalista arrossì vistosamente e accennò un sorriso che pero' non venne ricambiato. Draco Malfoy guardava di nuovo il vuoto nel suo sguardo malinconico e disperato...

- Sì. Non ho mai avuto il Marchio nero,pero'. Ero stato scelto per uccidere Albus Silente. Voldemort sapeva benissimo che sarebbe stato impossibile per un ragazzo di sedici anni,anche perchè lui stesso non era mai riuscito nel suo intento. Se non fosse stato per Severus Piton...Non ho mai ucciso nessuno. Ho capito cosa volevo davvero e una volta fuori dalla storia di mio padre o deciso di...guardare in facci la realtà...ma solo non ci sarei mai riuscito...-

lo guardò meglio. Sembrava che stesse quasi per piangere. Gli occhi velati di lacrime che non scendevano giù. Ammirrò quell'uomo più di chiunque avesse mai intervistato. Sapeva che quel lavoro l'avrebbe segnato.

- Chi...?-

Finalmente il biondo si voltò verso di lui e lo penetro con i suoi occhi grigi. Sospiro e scosse la testa fortemente.

- Lei...-

lo vide prendersi la testa fra le mani

- Lei...lei mi ha cambiato la vita. Mi ha fatto sorridere,piangere. Mi ha imparato il valore dell'amicizia e dell'amore...-

- Può dirmi il nome?.-

- Hermione Granger.-

Rimase a bocca aperta. Hermione Granger. La moglie del migliore amico del Salvatore del mondo magico. Ron Weasley.

- L'unica donna che io abbia mai amato in vita mia.-

esclamò amareggiato.

- Mi ha fatto capire il significato di quelle piccole gioie quotidiane. L'ho amata. E come se l'ho amata. Ho visto la bambina pacata,la ragazzine inesperta e la donna forte e decisa dentro di lei. Mi sono donato a lei in tutto e per tutto e sarei un'idiota a dire di non aver ricevuto nulla in cambio. Ho il suo amore. Una promessa strappatale per la vita. Lei mi amerà sempre...ma come avrebbe potuto mandare tutta la sua vita a puttane? E' stata una codarda l'ametto. Ma questo non è bastato per levarmela dalla testa. Ha sposato un'altro uomo. Ha dei figli. Ma è sempre con me. Lo sento. Io sono stato il primo uomo alla quale si è donata e il suo amor epiù grande. Ma Weasley...era il suo migliore amico...i Weasley erano la sua seconda famiglia...la prima ero io...ma le ho fatto credere che per me fosse un gioco. Che non m'importava sul serio di lei. Che mi ero stancato. Mi sono distrutto da solo con le mie mani.Potevo avere quello che più volevo io ma la donna che amavo ...le avrei distrutto tutto il suo mondo e non me lo sarei mai perdonato. Lei non meritava di essere giudicata per essere la moglie di Draco Malfoy. Lei meritava una vita normale,felice.-

Vide le lacrime solcare finalmente i suoi lineamenti aristocratici. Ognuno di noi a delle ferite che non devono mai essere riaperte. decise che quello era il momento di andare. Aveva concluso la sua intervista,aveva abbastanza materiale e non se la sentiva più di intrommettersi nella difficile vita di Draco Lucius Malfoy.

- Graie mille per la sua disponibilità Signor Malfoy. La ringrazio di tutto cuore e...lei è davvero un'uomo straordinario...io l'ammiro tanto.-

per la prima volta in quella gionata lo vide accennare un sorriso fra le lacrime.

 Se ne andò via con un groppo in gola.

 L'indomani mattina sulla Gazzetta del Profeta stavano in bella mostra tre foto del purosangue per eccezzione. 

Draco Malfoy. 

L'articolo raccontava la sua infanzia e la sua adolescenza. Parlava di tutto o quasi. 

Ron Weasley sbuffò infastidito. Odiava Draco Malfoy. Nonostante quest'ultimo si fosse pentito non lo sopportava proprio. Andò a lavoro salutando sua moglie con un lieve bacio a fior di labbra. 

Hermione Granger lesse l'articolo in silenio. Il suo sguardo era triste e vuoto. Sapeva tutto quello. Ricordava ancora nitidamente quando Draco le aveva confessato i suoi segreti. Aveva pianto. E tanto. Si era innamorata di lui...e sempre così era stato stato...poi la sua indecisione. Seguire l'uomo dei suoi sogni o i la sua vita? Lui l'aveva scaricata.

 Lei era morta. 

Morta dentro. 

Non provava e non sentiva più nulla. Si era sposata con Ronald perchè lui l'amava e non voleva causargli la sua stessa sofferenza. Anche se forse non sarebbe stata proprio la stessa. Forse un giorno gli sarebbe passata. Ma dopo tutti questi anni...Anche quando facevano l'amore,per lei era solo sesso,lo faceva solo per soddisfarlo. Non sentiva quell'eccitazione. Quella voglia di essere sua,due anime unite per sempre. Prese un registratore dalla tasca della lunga vestaglia rosa confetto che indossava. 

Premette PLAY. 

Il suono della sua voce risuonò nella stanza. Era bellissima. Più rauca rispetto a come la ricordava ma splendida alle sue orecchie. 

- Ti amo...- 

mormorò con le guancie velate di lacrime e un nuovo brillio nei suoi occhi.

  
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