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Autore: Medea Astra    20/07/2015    3 recensioni
“È colpa mia Alix, è solo colpa mia se ci troviamo in questa situazione. Loro vogliono me, mi vogliono morto per vendicarsi di me e della mia famiglia. Domattina farai i bagagli e dirai alle guardie che hai intenzione di lasciarmi.
Lasciami e vattene. Fuggi da qui, torna in Inghilterra …”
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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“A cosa pensi Alix?”
L’avevo vista assorta nei suoi pensieri, china su un ricamo decisamente troppo semplice rispetto alle sue grandi abilità.
 Lei sposta lo sguardo dai fili ingarbugliati sul suo ventre a me.
Tace.
Mi avvicino piano senza mai staccarle gli occhi di dosso.
Com’è bella la mia Alix…
“Dimmi cosa ti turba, ti prego” le soffio a pochi centimetri dal viso mentre l’accarezzo dolcemente.
“Sono stanca Nicky, stanca di tutta questa situazione, dell’esser prigionieri, degli sguardi dei bolscevichi sulle ragazze … io … - non riesce quasi a respirare tanto sono forti i singhiozzi che scuotono quel corpo tanto amato – ho paura!”
Una confessione, il  terrore nel tuo sguardo mi gela il sangue nelle vene.
È solo colpa mia se tu sei qui, è colpa mia e di nessun altro.
“È colpa mia Alix, è solo colpa mia se ci troviamo in questa situazione. Loro vogliono me, mi vogliono morto per vendicarsi di me e della mia famiglia. Domattina farai i bagagli e dirai alle guardie che hai intenzione di lasciarmi.
Lasciami e vattene. Fuggi da qui, torna in Inghilterra …”
Uno schiaffo mi interrompe.
Ti guardi la mano basita, nemmeno tu credi a quello che hai appena fatto.
Mai in questi anni trascorsi insieme hai fatto una cosa simile.
Non è da te, non contro di me.
“Alix…”
“ Come puoi pensare che io voglia lasciarti? Come puoi pensare che io possa andarmene via da qui senza di te?”
Piangi e le lacrime percorrono prepotenti il tuo bel viso candido.
“Alessandra io…”
“ Stai zitto …”
Un ordine perentorio cui io non oso disobbedire.
“Io non vado da nessuna parte senza di te. Sono una donna che vive per il proprio paese , la Russia, e per il proprio uomo.
Io ti amo Nicky, ti amo e preferisco morire con te che vivere un solo giorno lontana da te!”
La bacio.
La bacio senza pensare a nulla.
La bacio perché non esistono parole adatte a rispondere alla sua dichiarazione.
Lei mi ama.
Mi ama come quando da ragazzi tracciammo le nostre iniziali sui vetri appannati della casa al lago.
Mi ama come quando chiesi la sua mano.
Mi ama come quando le rubai il primo bacio in una notte d’inverno sul patio di casa.
Lei mi ama.
Le accarezzo il collo esile e le sciolgo i capelli profumati di lavanda.
“Nicky ci sono le ragazze e poi …”
“Shh.. non importa” dico io spingendoti sul letto e posizionandomi su di te.
“moya lyubov' …” 

 

 
Poggi delicatamente il capo sul mio petto mentre mi accarezzi i bicipiti.
Non so dire quanto tu sia bella, oggi come allora, sei l’unica che mi faccia battere il cuore.
“Ti amo Alix, grazie di essere rimasta sempre al mio fianco.”
“Dovere mio Zar!”
 
   
 
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