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Autore: Medea Black    21/07/2015    3 recensioni
[Star Trek XI (2009) - reboot ]
Prequel ideale del film, incentrato sugli anni dell'Accademia.
Cosa forgia un eroe: l'universo o i banchi di scuola? Probabilmente entrambi, ma sono gli anni della formazione a gettare i semi di ciò che si diventerà. E l'università può essere peggio dei klingon...
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Gaila! Non ci crederai, l’ho spuntata!”
Nyota Uhura quasi irruppe nel suo alloggio a passo di carica, per bloccarsi improvvisamente alla vista della sua coinquilina seminuda abbarbicata ad un altrettanto seminudo individuo che aveva un’aria sinistramente familiare…
“Istruttore Giotto?!”
L’uomo - sulla trentina, abbronzato e in visibile imbarazzo - farfugliò qualcosa di incomprensibile mentre cercava i suoi pantaloni sul pavimento; Gaila, intanto, tirava in disparte una scioccata Nyota.
“Ma non dovevi andare a studiare in biblioteca, o in riva al mare a smaltire l’imbarazzo, o che so io??”
“Io… no, le cose sono andate meglio del previsto ed ero venuta a dirtelo, ma tu… Gaila, quello è il mio istruttore di difesa!”
“Davvero? Com’è piccola l’accademia… l’ho conosciuto al bar, è simpatico, stavamo – ehm – chiacchierando…”
“Vedo… Mi chiudo in bagno, così può uscire… questo è imbarazzante!”
“Ok, segnato. Con te non si sa mai, ti imbarazzi per nulla!”
Nyota si limitò a un cenno imperioso in direzione del povero malcapitato che si era appena rivestito e si chiuse la porta del bagno alle spalle.
“Ehm, io allora… sarà meglio che vada…”
Gaila rispose cinguettando alla sua conquista un distratto: “Sì, il mio numero ce l’hai, chiamami!” mentre era già con la mente altrove, alle notizie che la sua amica le aveva portato. Era il momento del gossip!
Quando sentì la porta dell’alloggio chiudersi, Uhura uscì dal bagno, controllando con uno sguardo circolare che non ci fosse nessuno a parte lei e la sua assurda coinquilina.
“Gaila, questa è l’ultima volta che mi metti in una situazione simile! Adesso basta, fa’ quello che vuoi ma non portare più uomini nel nostro alloggio.”
L’orioniana annuì colpevole, sperando che la parte della ramanzina passasse presto e arrivasse quella dei pettegolezzi succosi. Sapeva che Nyota aveva finalmente deciso di chiedere al prof di Fonologia di uscire, ed era – tipo - l’unico ragazzo che le fosse mai interessato. Da quando la conosceva, almeno, il che era un sacco di tempo: per lei sarebbe stato impensabile non uscire con nessuno per due anni!
Solo che la sua amica aveva gusti molto complicati: il vulcaniano non era una preda facile, era persino immune ai suoi feromoni – e praticamente nessuno ne era immune. Tranne forse il biondino, ma non voleva pensarci altrimenti si sarebbe intristita.
“Allora, com’è andata?”
“Prima prometti” – asserì Nyota, che non aveva intenzione di lasciar correre.
“D’accordo, promesso. Adesso racconta.”
“Bene… Ho aspettato che l’aula fosse vuota, ovviamente…”
“Siii….”
“E niente, glie l’ho chiesto.”
“Nyota!! Tu non sai raccontare le cose!”
“Ma è così che è andata: gli ho chiesto se gli andava di bere qualcosa con me questa sera. E lui ha detto di sì.”
“Davvero? Sicura che abbia capito? Mi sembra strano che lo stoccafisso faccia cose come uscire con le ragazze…”
“Gaila!”
“D’accordo, d’accordo: è un bel pezzo di stoccafisso, te lo concedo. Ma tale resta. A meno che alla fine non si scopra che ha qualche dote nascosta…”
“La vuoi smettere?! Insomma, è un vulcaniano, hanno una cultura diversa, e tu non puoi sempre metterla sul sessuale!”
“Non capisco cosa intendi con quel “sempre”. Sai bene che sono profondamente innamorata.”
Nyota le lanciò un'occhiata scettica.
“E Giotto, allora?”
“Che c’entra? Dovevo consolarmi, è una cosa diversa…”
“Ci rinuncio. La vediamo in maniera differente, comunque sforzati di comprendere il mio punto di vista: quello che cerco in un compagno è un’intesa multilivello, che sia di testa, di cuore, di anima…”
“Bella mia, tutto questo è molto poetico, ma lasciati dire una cosa: il sesso è la prima cosa. Se non c’è quello, il resto non regge.”
“Non ho detto che non sia importante, solo che non è tutto.”
“Ok, va bene. Ma assicurati che ci sia. E poi raccontami tutto.”
“Oh, immagino che non mi lascerai in pace sull’argomento…”
“Mai. Sono troppo curiosa.”
“Bene, ma niente dettagli. Inoltre corri troppo, non so se e quando ci arriveremo, è il primo appuntamento!”
“E che vuoi fare tutto il tempo, giocarci a scacchi??”
“Esiste una cosa chiamata “conversazione”… comunque, questo è quanto. Adesso il problema è: cosa mi metto stasera??”
“Oh, questo è esattamente il tipo di problema che posso risolvere!” - annunciò Gaila con un largo sorriso, mentre si avvicinava con fare minaccioso all’armadio della coinquilina.

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Note: non c'è molto da dire, questo è un capitolo leggero in cui principalmente volevo mostrare la differenza di percezione della relazione tra Spock e Uhura. Ovviamente lei ha preso una bella sbandata - povera gioia - mentre lui no. E Gaila, come già Bones per Jim, sa e saggiamente elargisce consigli pratici. ;)
  
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