Vorrei poter odiarti.

Vorrei poter odiarti. Vorrei odiarti così tanto, ma non ci riesco. Ti guardo e mi sento così pieno di ardore e passione nei tuoi confronti che mi sento di soffocare. Vorrei poterti odiare, sarebbe tutto così semplice, tutto più regolare e automatico e facile. Ma ti odierei con la stessa passione con cui ti amo, e alla fine la dose di sentimenti sarebbe sempre quella: l'amore e l'odio sono separati da una linea sottile.
Ed io vorrei odiarti, ma.. ti amo.
Ti amo, sì. Ti amo così tanto che sembra quasi che tu sia dentro di me, in ogni gesto che faccio, in ogni parola che dico, in ogni persona che incontro.
È quasi impossibile il modo in cui io abbia allucinazioni su di te, il modo in cui affiori nei miei pensieri anche quando non centri nulla, il modo in cui ogni cosa sembra combaciare con un pezzo di te. Mi sento ridicolo, anzi credo di esserlo, perché tu non sai completamente niente di ciò di cui parlo. Tu non ami nessuno, forse solo te stessa, a stento. Ma da quando ti ho incontrato, mi sento incredibilmente sentimentale e un ragazzino di 16 anni innamorato della propria compagna di classe.
Ma noi siamo adulti in carriera, eppure mi sento patetico a scriverti una lettera che non ho intenzione di farti leggere.
Ogni volta che cerco di dirti qualcosa, tu trovi il modo per anticiparmi, ogni volta che voglio fare qualcosa, tu trovi una proposta più interessante e divertente da fare, ogni volta che cerco di consigliarti buona musica o bei libri, tu ne trovi di meglio, aprendomi a nuovi mondi: ecco, come potrei non amarti?
Tu rispetti le mie idee e le trovi magnifiche, ma fai in modo che io cambi prospettiva, mi fai vedere il mondo da un altro punto di vista.
Ecco perché amarti non è stato difficile: nonostante ti odiassi in precedenza, non ho avuto bisogno di imparare ad amarti, perché prima mi sono innamorato.
Molte persone prima amano qualcuno e poi si innamorano col tempo, ed io continuo a chiedermi come ciò sia possibile: innamorarsi è il primo passo per amare.
Tu mi hai insegnato ad essere paziente e a rispettare le idee altrui, anche se in precedenza amavo distruggere la gente con le loro idee stesse.
Mi hai reso cauto, pacato, mi hai reso migliore. Non debole, debole non sarò mai. Ma mi hai reso in grado di poterti amare, essere degno di amarti come meriti.
Ma tu non lo sai, tu non sai che cosa hai creato in me, ecco perché ogni giorno  è un agonia, perché mi hai detto che dall'amore scappi con la coda fra le gambe, perché ti spaventa.
E questo sentimento che è definitivamente nato ed approdato in tutto il mio corpo, non fa altro che spingermi verso di te, ma devo trattenermi. Ed è per questo che vorrei odiarti, sarebbe tutto più semplice, elementare.
Ma il problema è sempre quello: io ti amo.



Angolo dell'autore:
Questa la dedico a te, che nel mio silenzio incostante e nel modo in cui mi guardi mi fai sentire così diversa, così piena di attenzioni. Che quando sono agitata sai che per calmarmi mi basta poco. Che quando mi sento triste e inconsolabile, sai che mi basti tu.
Questa te la dedico perché non so che cos'altro regalarti, non so cos'altro darti. 
Questa te la dedico perché so che mi pento di tutto, e che forse mi pentirò per qualche secondo di avertela dedicata, ma so che resterà qui, intatta, dato che è un piccolo archivio per le memorie di una povera sventurata che non ricorda nemmeno i nomi dei suoi amici.
Ma il tuo me lo ricordo. Mi ricordo tutto di te, come potrei dimenticare le piccole parti della vita che ti compongono?
Questa te la dedico perché ti ho fatto così male che questo mi sembra un piccolo pezzettino per rimediare.
Questa te la dedico perché nonostante tutti gli sbagli che ho fatto, le ferite che ho aperto sul tuo cuore, i brividi che ho trattenuto e i discorsi che avrei voluto farti con le corde vocali vibranti, ho provato ad odiarti, e l'unica cosa che ho capito è che ti amo, con ardore.
Alessia.