Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: pikychan    21/07/2015    2 recensioni
Questa fanfiction comincia da Lucinda.
Ora ha tredici anni e anche quest'anno parteciperà al Gran Festival.
Poco prima della finale però conoscerà una ragazza che sembra conoscere Ash. Questa decide di ripartire per trovarlo.
Preoccupata per le sorti della ragazza ne parla con la sua amica Zoey.
...
"...Non ti piacerebbe rivedere Ash?"
...
Le consiglia di ripartire con questa ragazza, ma Lucinda è confusa.
Che cosa farà alla fine?
{Pearlshipping and Elettricshpping}
[AshxLucinda and CamillaxLem]
Genere: Demenziale, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, Lucinda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon: Le mie fanficition sulla pearlshipping'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Sentimenti nascosti...
 

I ragazzi erano ancora in marcia verso lo studio dei videochip.

Lucinda non si sentiva in colpa. No, perchè avrebbe dovuto? Era Ash che non si sapeva comportare. Non può sempre fare di testa sua. È ora di crescere. Quando era andata a Unima e si erano visti per un breve periodo era peggiorato, a Sinnoh per lei era come un maestro! Era regredito, in tutto, anche le sue lotte Pokèmon non risultavano più tanto particolari. Solo ora notava che stava tornando come l'Ash di sempre. Tuttavia c'erano quelle volte che gli avrebbe tirato volentieri una sberla. Era infantile. Non si trattava neanche tanto di comportarsi come meglio credeva. Seguire l'istinto non centrava niente. L'amico non era così, era più entusiasta delle cose. Ci doveva essere qualcosa che lo turbava...

Una volta arrivati entrarono. Camilla parlò con la commessa dietro al bancone. Lei le indicò una stanza dove si poteva preparare prima di girare in video. La ragazza ringrazio e si diresse verso la stanza. Mentre correva disse a Clem di andare con lei e la bimba corse.

Lucinda, Calem, Lem e Serena invece si sedettero nella sala d'aspetto. Il ragazzo biondo ne approfittò per lavorare ancora un po' alla sua invenzione. Calem si tolse il cappello e la ragazza prese una rivista appoggiata sul tavolino. Video&Photo, lesse il titolo. Non conosceva quella rivista. La riappoggiò e sospirò.

Camilla uscì dal camerino. Indossava un abito rosa e scarpe dello stesso colore. Alla vita aveva una cintura di stoffa azzurra mentre i codini erano legati da due fiocchetti rosa rigati.

La biondina arrivò poco dopo di lei.

“Allora? Andiamo?”

Quando Lem sentì la voce della ragazza alzò il viso e... divenne talmente rosso che dovette riabbassare subito lo sguardo. Nonostante fosse palese nessuno se ne accorse e Camilla trascinò via il ragazzo dicendo che aveva bisogno anche del suo aiuto. Quando fu un po' più distante chiese anche a Serena di venire. Disse invece agli altri due di aspettare. Non voleva che vedessero il video in fase di elaborazione, era una sorpresa.

L'amica castana alzò le spalle sorridendo ai due amici, poi si voltò e cominciò a correre.

Anche Calem alzò le spalle sorridendo. Forse quella situazione lo divertiva, o semplicemente lo mortificava.

Lucinda lo guardò un po'. Dovevano davvero aspettare lì? Fuori, proprio di fianco aveva visto una gelateria. Magari avrebbero potuto prendere un gelato, con quel caldo...

“Lucinda, ti va se andiamo a prendere un gelato?” le chiese.

La ragazza era meravigliata. Era incredibile esistessero persone con una tale empatia da dar parola esattamente ai pensieri della gente. Ash non l'avrebbe mai fatto, quell'unica volta che avevano preso un gelato insieme l'aveva proposto lei. Lo sapeva già da tempo: Ash, empatia 0.

Uscirono fuori. La gelateria era proprio a due passi. Il ragazzo le aveva chiesto il gusto del gelato e poi le aveva detto di aspettare. Si era messo il fila, c'era un po' di gente davanti a lui. Lucinda arrossì, Calem era proprio gentile. Però non si doveva scomodare così. La sua era tutta strategia o gli veniva naturale? Ma no, che stava dicendo?! Come poteva dubitare della sincerità di un così bravo ragazzo?!!

Quando ebbe ottenuto i coni tornò da lei. A passo regolare. Senza affrettarsi o andare troppo piano. Il suo portamento era semplicemente elegante come quello di un principe...

“Scusa se ci ho messo tanto” disse porgendole il cono.

“No, scusa tu, avrei dovuto aiutarti” le disse lei sorridendo un po' imbarazzata.

“Tranquilla, te l'ho detto io di aspettare” sorrise lui.

La ragazza arrossì... no! Voleva credere fosse solo il caldo! Notò il cono di Calem. Era al cioccolato. Le veniva in mente che quella volta Ash aveva preso il cono alla vaniglia. Come lei. I loro gusti erano sempre molto simili. Forse troppo... senza preavviso le venne una fitta. Poco sopra il cuore, più sotto la gola. Si portò la mano sulla parte interessata. Fortunatamente la brutta sensazione se ne andò quasi subito.

Il ragazzo lo notò e preoccupato le domandò se stava bene. La ragazza gli disse di non preoccuparsi, era tutto apposto anche se avvertiva una sensazione di strana inquietudine.

Ash si era perso. Continuava a camminare, ma non sapeva esattamente dove stava andando. Non riusciva a distinguere i vicoli. Gli sembravano tutti uguali, non sapeva neanche dire se li aveva già passati o meno.

“Che ci fai qui tutto solo?” domandò qualcuno a qualche metro da lui.

Il ragazzo rizzò lo sguardo sorpreso. Dove aveva già visto quella ragazza? Occhi rossi, capelli blu... le ricordava qualcuno, ma non sapeva dire chi.

“Ciao, ci conosciamo?” chiese a sua volta confuso.

“Come, non ti ricordi di me?” domandò facendo la finta offesa.

“No, scusa... io sono Ash, tu chi sei?”

“Va beh, non importa, mi chiamo Meringa, strano, pensavo che andassi in giro con la tua amichetta”

“Intendi Lucinda? No, è una seccatrice, deve sempre lamentarsi” rispose il ragazzo con finta aria annoiata.

E così era Lucinda? Lei non aveva specificato di quale amichetta parlava eppure Ash a quella parola aveva capito subito cosa intendeva. Era chiaro che per Ash era lei quella speciale e Meringa gli aveva fatto vuotare il sacco. Le pensava davvero tutte, quella ragazza che appena conosceva...

“Beh, ora devo andare, ma ci rivedremmo presto” concluse facendo ruotare l'ombrello azzurrino che utilizzava per ripararsi dal sole.

“Lucinda, ora è tutto apposto?” le chiese Calem.

“Te l'ho già detto Calem, non è niente, non preoccuparti” gli sorrise.

“Scusami, il fatto è che sono sempre un po' preoccupato”

Stavano camminando. Anche se fuori faceva un sacco caldo non potevano tornare dentro con i gelati. Chiunque li avesse visti avrebbe pensato a un primo appuntamento e questo terrorizzava la ragazza. Quando ci pensava avrebbe voluto scomparire...

“Scusa se te lo chiedo così all'improvviso, ma...” si fermò e abbassò il capo.

La ragazza fece lo stesso, ma non abbassò il capo. Lo guardò. Non capiva. Doveva chiedergli qualcosa di così importante?

“tu mi piaci molto, vorresti continuare il tuo viaggio insieme a me?”

Alla ragazza cadé la pallina di gelato alla vaniglia. Oddio, davvero stava succedendo? La sua prima dichiarazione... non pensava che Calem l'avesse così in simpatia. Ora non si muoveva più. Era completamente immobile, non sapeva che fare. Cosa si dice in questi casi? Forse doveva mostrare un po' più di entusiasmo. E lei? Cosa provava? Forse contraccambiava, dopo tutto l'aveva detto lei che era carino. Se era carino ne era innamorata, no? L'amore era questo, no? Oddio, era confusa. Ora non ne era più tanto sicura. Tutte le sue convinzioni... come mai ora che Calem le aveva detto che gli piaceva era solo spaventata? Era normale?

Ash... come mai le veniva in mente Ash? In un momento così... non aveva senso. Quando Kenny le aveva chiesto di ripartire con lui aveva sfidato Ash. Anche se Ash aveva perso Lucinda non era partita con Kenny... lei... voleva bene ad Ash... insomma, erano amici! Perchè doveva ripartire con un altro? Anche se forse aveva una piccola cotta per Calem gli amici prima di tutto! Era così, no? Comunque forse per la ragazza pensare così era la scelta migliore...

“Mi dispiace Calem, ma io... sono lusingata però non posso lasciare i miei amici” sorrise Lucinda un po' imbarazzata. Gli dispiaceva doverlo respingere. Calem era un ragazzo dolcissimo.

Il ragazzo le disse di non preoccuparsi e sorrise un po' impacciatamente. Continuarono a camminare. L'aria si era tesa di un bel po'. La blu si sentiva pressata. Un bel po' pressata. Non avrebbe voluto dare una delusione così al nuovo amico. Non sapeva più che fare. Che dire... poi doveva dire qualcosa? Forse non aveva neanche il diritto di dire niente.

In quel momento più di ogni altra cosa avrebbe voluto vedere Ash e gli altri sbucare da chissà dove...

“Ash?” emise fermandosi.

L'amico era davanti a lei di qualche metro. Non si era accorto di loro perchè era voltato di spalle, ma poi si volto sentendo il richiamo. Quando però vide Lucinda si rivoltò e cominciò a correre come un ladro.

Lucinda irrigidì lo sguardo e gli disse di fermarsi. Lasciò cadere il cono a terra e si buttò all'inseguimento. Anche se era fuori allenamento non le importava. Era arrabbiata, non ci pensò su due volte. Piuttosto sembrava Ash quello fuori allenamento, non correva molto veloce. In effetti lui aveva camminato per tutta la città. Sotto il sole cocente. Doveva essere allo stremo delle forze.

La ragazza lo stava per raggiungere. Ormai mancava poco, ma proprio in quel momento l'amico si piegò in due dalla fatica. Allora la blu rinunciò all'inseguimento. Rallentò e camminò fino ad arrivare davanti a lui. Mise le mani sui fianchi e aspettò con aria critica che recuperasse fiato.

“Allora?” gli disse quando si rizzò.

“Ma sei matta!? Mi hai fatto venire un colpo! Perchè mi hai inseguito così?!” esclamò lui. Non aveva ancora recuperato del tutto.

“Tu sei matto, scommetto che hai camminato tutto il giorno per la città con questo sole!”

“Perchè tu scusa!? Ti ho vista sai, stavi mangiando il gelato e neanche mi hai chiesto se lo volevo anch'io!”

“Ma cosa stai dicendo?! Tu eri andato via, come avrei potuto fare!”

I due stavano di nuovo litigando. Ormai era così. Nessuno dei due avrebbe fatto il primo passo. Troppo orgogliosi. Troppo testardi.

I due si voltarono l'uno dalla parte opposta con le braccia incrociate. L'espressione dei due era semplicemente identica, tutti e due imbronciati con gli occhi chiusi.

Però al contrario dell'amico Lucinda si rilassò prima. In fondo era contenta di averlo visto. Le aveva tolto inconsapevolmente un peso enorme. E poi si era accorta che il sole era sceso. Non era ancora notte però. Era il tramonto. Rilassò le braccia e aprì gli occhi. Quello che vide fu la conferma di quello che pensava. Le piaceva il tramonto. Peccato che l'amico se lo perdesse solo perchè era arrabbiato con lui. Si voltò verso di lui.

“Guarda Ash, il tramonto!” esclamò guardando il cielo a metà frase per indicarlo.

Il ragazzo la guardò stupito. Non era più arrabbiata? Come faceva? Lui proprio non riusciva ad ignorare il suo broncio. Forse era troppo permaloso. Però non ci poteva far niente, questo era davvero lui. L'amica lo sapeva, era per questo che riusciva a passarci sopra. Il lato permaloso di Ash era una parte di lui e ogni parte di lui le piaceva.

Ash la guardò guardare il tramonto. Ancora una volta voleva sapere come facesse a essere così sinceramente felice. Guardò avanti e sorrise appena.

Sentirono qualcuno chiamarli da dietro. Si voltarono. Erano Camilla, Lem, Clem e Serena che avanzavano verso di loro.

“Dove eravate finiti? Ah, ci sei anche tu Ash” commentò la ragazza mora guardando prima l'uno poi l'altro.

Lucinda inventò qualcosa su il momento. Stava guardando il tramonto e per caso aveva incontrato l'amico. La mora la guardò sospettosa, allora lei distolse un po' lo sguardo. Era davvero difficile ingannare Camilla.

“Vedo che avete fatto pace” sorrise Serena, ma in realtà le era costato fatica dire quella frase. Si sentiva cattiva, eppure non poteva negare di essere triste di questo fatto.

Ash e Lucinda si guardarono confusi. Davvero? Loro non si erano né detti scusa né niente, anzi avevano litigato prima di fermarsi a guardare il tramonto.

Forse fu la blu prima per una frazione di secondi, sta di fatto che i due incrociarono le braccia quasi contemporaneamente.

“Chi? Io con lui/lei?!” gridarono contemporaneamente voltandosi verso gli amici per poi rivoltarsi.

Tutti rimasero perplessi e di sasso, mentre l'amica mora si mise la mano davanti alla bocca per soffocare una risata. Se l'avessero sentita avrebbero detto in coro: cosa c'è da ridere?! La sola idea la divertiva. Conosceva bene i suoi polli.

Il giorno seguente alla Torre Prisma si tennero ben due lotte. La prima fu quella di Calem contro Lem e la seconda quella di Lem contro Ash. Tutti e due riuscirono a vincere ed a ottenere la Medaglia Voltaggio. Alla fine erano andati alla stessa gelateria del giorno prima. Ash qualche volta aveva guardato Lucinda, ma non appena lei se ne accorgeva rivoltava lo sguardo. Alla fine i due non avevano parlato per l'intera giornata. Camilla non lo reputava un grosso problema. Facevano solo gli offesi. Niente di cui preoccuparsi.

A fine giornata si salutarono. Era il momento per Calem di andare. Si doveva dirigere a Frescovilla per qualche commissione prima di continuare il suo viaggio.

“Allora ci salutiamo” introdusse Lem.

“In bocca al lupo per le tue prossime lotte in palestra!” esclamò Ash.

“Grazie Ash, anche a te” sorrise lui, poi si voltò di parte cominciando ad andare e alzando il braccio in cenno di saluto salutò le tre ragazze. Per una frazione di secondi lo sguardo del ragazzo rimase fermo su Lucinda. Sorrideva. Sembrava doverle dire qualcosa. Il suo sguardo traspariva consapevolezza, non c'era nessuna traccia di delusione o rancore. La ragazza arrossì ancora una volta, ma questa volta non era come le altre. Calem era un ragazzo di grandissimo carisma e dotato di molta intelligenza. Non poteva contraccambiare i suoi sentimenti, tuttavia apprezzava tantissimo la sua gentilezza e la sua dolcezza. Sapeva che forse era egoista, però era così che andava.

Ash la guardò, ma lei non se ne accorse. Al contrario il suo sguardo era rigido. Si capiva provasse una certa irritazione. Non lo capiva... che cos'era? Perchè si sentiva così?

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: pikychan