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Autore: Hilarie Winfort    21/07/2015    0 recensioni
John Kean si alzò improvvisamente dalla poltrona, incapace di sostenere lo sguardo di Lucius Malfoy.
Desiderava ucciderlo esattamente come sedici anni prima.
Quest'ultimo si limitò a fissarlo intensamente, prima di posare una mano sul suo braccio
e sollevare la manica della maglietta a scoprirne il polso.
"Ora hai capito?"
"E' tornato, John. E' tornato"
John Kean prese un respiro profondo, prima di prendere coraggio e
osservare lo stesso Marchio di Lucius Malfoy formarsi sul suo braccio.
"E' tornato. E credo sia impaziente di... fare la conoscenza di tua figlia. Sì, credo proprio di sì"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sophie Kean si alzò di scatto dal letto, l'ennesimo incubo a tormentarla.
Faceva sempre  lo stesso sogno: l'enorme stanza buia, solo la luce di una flebile torcia a illuminarla,
un tavolo di legno grezzo che la riempiva quasi totalmente.
Sapeva che c'era qualcuno, anzi era certa che ogni sedia del tavolo
fosse occupata da una persona, sentiva le loro voci concitate.

Sophie scosse la testa, cercando di distogliere l'immagine dai suoi pensieri,
non voleva pensare al resto del sogno, quando si trasformava in incubo.
Si liberò delle lenzuola e scese dal letto, massaggiandosi la fronte.
Infilò in fretta una felpa e raccolse i capelli in una morbida coda, prima di uscire dalla sua stanza
ed essere travolta dal sole del mattino che filtrava dalla finestra del corridoio.
Oltrepassò la stanza dei suoi genitori, il bagno e scese di corsa le scale, improvvisamente affamata.
Sua madre era intenta a preparare la colazione come di consueto, e se ne stava davanti ai fornelli
cercando di seguire le notizie del telegiornale.
Sophie non sopportava di sentire il telegiornale a tavola ma sua madre aveva insistito tanto
con suo marito per mettere un piccolo televisorino anche in cucina.
"Buongiorno", disse Sophie facendo il suo ingresso nella stanza.
La madre le sorrise amorevolmente, prima versare il latte nel pentolino che teneva in mano. "Buongiorno tesoro".
Sophie aprì la credenza, tirandone fuori la scatola dei cereali e i biscotti e li posò sul tavolo situato al centro della stanza.
Sua madre servì la colazione, chiedendole di andare a chiamare suo padre nel suo ufficio.
Sophie fece come le aveva detto e uscì dalla cucina.
Lo studio di suo padre era non era un vero e proprio studio, era ciò che prima era stato il garage.
La madre di Sophie aveva combattuto a lungo con il marito, ma alla fine aveva dovuto parcheggiare
la sua monovolume nel vialetto davanti casa.
Sophie si fermò davanti alla porta del garage, con un sospiro.
Suo padre passava la maggior parte della giornata rintanato lì dentro, quando non era in viaggio per lavoro ovviamente.
A volte stava lontano da casa anche per dei mesi.
Sophie bussò piano alla porta, senza aprirla, suo padre non voleva essere disturbato quando lavorava.
"Ehm... papà, è pronta la colazione"
Sophie sentì dei rumori soffocati, come se suo padre stesse ritirando delle carte in fretta e furia.
"Arrivo"
Sophie tornò in cucina, sedendosi a tavola e avventandosi sulle frittele dolci preparate da sua madre.
Sentì il rumore della sedia strisciare sul pavimento, ad annunciare che suo padre si era seduto accanto a loro.
"Ricordi Lucius Malfoy? Il mio vecchio amico", iniziò a dire suo padre rivolto alla moglie.
La madre di Sophie sollevò lo sguardo sul marito, annuendo con la testa.
"Devo.. ci sono delle questioni di cui dobbiamo discutere"
La mamma di Sophie lasciò cadere il cucchiaio nella tazza, lo sguardo fisso sul marito.
"Avevi promesso John"
Il padre di Sophie sospirò. "E non intendo mancare alla mia promessa. E' questione solo di qualche ora"
La madre chiuse gli occhi, con un sospiro. "E' proprio necessario?"
Il marito annuì, deglutendo, mentre Sophie continuava a chiedersi chi fosse Lucius Malfoy
e perché sua madre stesse reagendo in quel modo.
"Sai che non lo farei altrimenti"
Calò un silenzio tombale nella stanza, finché sua madre si alzò da tavola, posando gli occhi sulla figlia.
"Rimanderemo la vacanza di qualche giorno", mormorò a una Sophie decisamente perplessa.
"Il mare ci aspetterà"
Sophie non disse niente, troppo confusa dal comportamento misterioso dei genitori.
Suo padre si avvicinò alla moglie e le cinse la vita con le braccia.
"Andrà tutto bene", sussurrò accarezzandole una guancia.
La madre di Sophie sorrise, incatenando lo sguardo a quello del marito.
"Certo che andrà tutto bene"


» Se la storia vi interessa continuo ;)
  
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