„Il suo corpo era decorato da piccole gocce di sudore.
Era cosí bella. Le sue guance erano rosse.
Aveva gli occhi chiusi e si torturava le labbra con i denti.
Le mordeva con forza, trattenendo i gemiti.
Lui sorrise, divertito.
„Apri gli occhi.“ Le ordinó.
Faceva cosí caldo, ma non aveva alcuna importanza.
Lei era lí.
Fred si muoveva velocemente. I suoi gesti, le sue parole, erano cosí duri.
Hermione adorava quella grinta, quell´aggressivitá.
Lei sospirava, i suoi capelli erano spettinati.
Era sua.
Le sfioró il collo, scendendo con la mano fino a raggiungere il seno.
La sua pelle era candida.
Era cosí bello poterla toccare.
Le carezze del ragazzo diventarono piú rudi, ma a lei non importava.
Voleva essere amata.“

Il giovane Grifondoro si sveglió. Era sudato.
„Dannazione!“ Era un sogno. L´ennesimo sogno dove la protagonista era lei.
Ogni notte, da mesi, la vedeva nei suoi sogni.
Cosí timida eppure cosí sicura di sé.
Lo stava facendo impazzire. Perché non riusciva a togliersi quella ragazza dalla testa?
Sospiró e si alzó lentamente dal letto. George dormiva tranquillo, come lo invidiava.
Si infiló i primi vestiti che trovó nell´armadio e uscí silenziosamente dal loro appartamento. Non avrebbe piú dormito quella sera. Si diresse verso il pub piú vicino. Nonostante fosse passata la mezzanotte il locale era pieno di maghi e streghe, per lo piú di giovane etá. Sembravano cosí spensierati. Perché lui non poteva divertirsi come loro?
Ordinó del Whiskey Incendiario.
Perché non poteva essere felice?
I bicchierini aumentavano.
Ronnie era felice. Come poteva non esserlo avendo accanto Hermione?
E lui era solo.
„Fred?“
Quella voce, quella voce che non lo lasciava dormire tranquillamente.
Alzó lo sguardo ed incontró il suo sguardo confuso e sorpreso.
„Cosa c´é?“ Sbottó, era cosí arrabbiato e frustrato.
„Sei ubriaco.“ Lo scherní lei, mentre il giovane finiva l´ennesimo bicchierino.
Hermione si prendeva gioco di lui. Si ricordava ancora le giornate trascorse a prenderla in giro, a scherzare. Com´era dolce quando rideva.
„Devi lasciarmi stare.“ Le ringhió contro.
 „Che succede?“ Chiese lei, preoccupata.
„Oh, che succede Hermione? Non riesco a dormire a causa tua. Non riesco a frequentare nessuno. É tutta colpa tua, solo colpa tua.“ Esclamó lui, a voce alta.
Si alzó, doveva andarsene. Lontano da lei.
Hermione lo guardó stranita. Perché era cosí arrabbiato?
„Ma. .“ La giovane non riusciva a capire.
„Potevi essere mia. Ma hai scelto Ron. Che peccato, non trovi?“
Uscí in fretta dal pub, lasciandola lí.
Voleva lasciarsi alle spalle anche l´amore che provava verso di lei, ma era cosí difficile.
Inizió a correre.
Voleva scappare, andarsene per sempre.
Perché doveva soffrire cosí tanto?
Voleva essere amato.
Voleva Hermione.