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Autore: amilcara95    22/07/2015    1 recensioni
La vita dei fratelli Alastair e Alexandra era sempre stata dominata da un unico desiderio: conoscere il loro padre.
Sarebbe anche stato facile se non fosse stato Flynn Carsen e se non fosse stato il Bibliotecario e il capo di un' organizzazione segreta che proteggeva il mondo dalla magia e soprattutto dalla misteriosa Confraternita del Serpente, da secoli in conflitto con la Biblioteca.
AVVISO IMPORTANTE!
Storia sospesa a tempo indeterminato, non la voglio però lasciare incompiuta.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2
Siamo molto attenti sulla scelta dei Bibliotecari...

Una volta da soli nelle loro camere Alastair ed Alexandra fecero più o meno le stesse identiche cose: per prima cosa avevano impostato tutti gli orologi in loro possesso sul nuovo fuso orario, successivamente si erano guardati attorno per vedere la stanza che gli era capitata dopo aver ringraziato i loro accompagnatori: avevano sistemato le loro cose e poi avevano studiato la mappa della Biblioteca per impararla il più velocemente possibile ed evitare di fare figure portandosela dietro come turisti per non perdersi.
Alastair notò compiaciuto di aver intuito la pianta dell' edificio: si trattava infatti di un albero, il ragazzo suppose che si trattasse dell' Albero della Conoscenza visto che aveva notato quello stemma sulle porte; ad un' attenta analisi della mappa si osservava un corridoio che aveva l' aspetto di un tronco e che dalla porta di ingresso della struttura arrivava fino alla stanza circolare che conteneva sia l' ingresso in Biblioteca sia tutti gli altri corridoi  che si diramavano come rami e che portavano agli uffici dei "capi", alla mensa, alle camere maschili e femminili e ad alcune stanze usate per addestrare le reclute. 
Alastair si fece l' appunto di complimentarsi con chiunque avesse usato la magia per trasformare una semplice sede d' appoggio in quella struttura, probabilmente era stato Judson. 
Quando i due Noone si ritennero sufficientemente preparati sulla mappa decisero di passare allo studio dei loro orari da apprendisti: Alexandra aveva ovviamente solo corsi tenuti da Guardiani specializzati in varie discipline, come ad esempio arti marziali e tecniche di sopravvivenza; la vera sorpresa la ebbe Alastair poiché anche lui doveva seguire corsi da Guardiano oltre che da Bibliotecario.
Il ragazzo però si ritrovò a pensare che nonostante tutto era abbastanza logico: suo padre era durato tutto quel tempo anche e soprattutto perché sua madre lo aveva aiutato nelle questioni più pratiche ed essenziali alla sopravvivenza; la cosa che lo stupì fu però la lezione di scherma: non era tenuta da un Guardiano ma dal Bibliotecario stesso e dal misterioso Jenkins, l' uomo che inizialmente Flynn voleva presentare loro quel pomeriggio.
Le riflessioni di Alastair vennero interrotte dal brontolio del suo stomaco, il rgazzo  a quel punto guardò l' orologio: erano quasi le sette e mezza di sera!
Sistemare tutto secondo i suoi canoni gli aveva sottratto molto più tempo di quanto avesse immaginato o, più probabilmente, si era assorto a tal punto nelle sue riflessioni da aver perso la cognizione del tempo.

Il ragazzo a quel punto decise di andare a mangiare qualcosa per poi andare a dormire il prima possibile: tre ore di jet lag potevano sembrare ridicole ma a suo avviso influenzavano fin troppo il suo sonno; arrivato in mensa vide una scena che lo fece avvilire: Alexandra stava chiaramente avendo un diverbio con un ragazzo poco più vecchio di loro, ignorando  bellamente le raccomandazioni sul tenere un profilo basso.
Alastair era fortemente indeciso sul da farsi: da un lato non aveva voglia di intervenire mentre dall' altro intuiva chiaramente la necessità di agire per aiutare il ragazzo; le sue riflessioni vennero interrotte da una voce femminile che gli chiese:"  Fammi indovinare, stai decidendo se aiutare o meno Marcus. Ti do il mio parere: lascia stare; é la prima volta che lo vedo così e posso dire che tua sorella ha fatto colpo."
A quel punto Alastair si voltò verso la sua interlocutrice per osservarla attentamente: si trattava di una ragazza giovane, forse più di lui, a suo avviso molto carina: era alta circa un metro e settanta, aveva capelli castano scuro molto lunghi, un viso molto grazioso e cosa che colpì maggiormente  il ragazzo occhi di una particolare tonalità di castano chiaro, tendente al dorato; dedusse poi che si trattava o di una Bibliotecaria visto che aveva capito subito che era il fratello di Alexandra oppure poteva anche essere una Guardiana che aveva parlato con sua sorella.
" Bibliotecaria o Guardiana chiacchierona?"
" Come scusa?"
" È piuttosto semplice: o sei una Bibliotecaria e hai dedotto la mia parentela con Alex dal fatto che siamo le due nuove reclute e ci assomigliamo o sei una Guardiana che ha iniziato a fare conversazione con mia sorella e lei ti ha raccontato di noi. Sono Alaster Noone comunque,  tu però se vuoi chiamami Al, lo preferisco."
" Tu devi essere sicuramente un aspirante Bibliotecario. Io sono Chrystal, Bibliotecaria da un anno e specializzata in Storia; ti devo fare i miei complimenti Al, sei davvero abile a dedurre, forse solo Nicholas e Flynn sono meglio di te. Ti devo però fare l' appunti di aver tralasciato alcune possibilità più improbabili. Se non sono indiscreta in cosa sei specializzato?"
" Sono un Polymathes, è per questo che sono così abile a dedurre. Comunque ho due domande per te: chi é questo Nicholas e secondo te mi dovrei preoccupare per quel Marcus?"
Chrystal rimase stupita da quello che le aveva detto il nuovo arrivato, i polymathes erano più unici che rari e trovarsi faccia a faccia con uno era un evento non comune, la ragazza ebbe poi il sospetto che Al sarebbe diventato un grande Bibliotecario visti i risultati dei precedenti polymathes; rispose poi alla domanda del suo interlocutore:" Allora, Nicholas é stato uno dei primi ad essere reclutati con il nuovo sistema ed é un genio della deduzione e della logica, in molti qui l' hanno ribattezzato lo Sherlock Holmes del ventunesimo secolo perché é in grado di capire tutto di te semplicemente guardandoti, un po' come riesce a fare Flynn. É così che entrambi hanno ottenuto il posto. Per la cronaca è quello che ti sta fissando, sicuramente ti starà leggendo.
Marcus invece é un Guardiano, potrei azzardarmi a dire che sia il mio Guardiano viste tutte le missioni che abbiamo fatto assieme; è molto bravo, il suo difetto é però essere troppo impulsivo. Devo dire che però è la prima volta che lo vedo così tranquillo: quella che ha sbraitato per colpa delle solite frasi fatte é tua sorella; direi che ha fatto colpo, anche se non so in che senso, quindi ne vedremo delle belle.
Io adesso devo andare, é stato un piacere conoscerti Al, ci si vede in giro."
" Vale lo stesso per me. Ciao Chrystal."
A quel punto Alastair si focalizzò sul famoso Nicholas, lo individuò subito: era rimasto nella stessa identica posizione e in quel mento stava osservando Alexandra come prima aveva fatto con lui; il ragazzo decise di andargli a parlare per scoprire quanto aveva dedotto su di lui e su sua sorella.
Quando Alastair fu seduto davanti a Nicholas lo osservò velocemente: era un uomo sui trentacinque con tratti somatici leggermente orientali ma molto eleganti e raffinati, quasi da nobile, abbastanza alto per quanto lasciasse intendere la sedia su cui era seduto, con capelli scurissimi e occhi di un azzurro molto chiaro che davano al suo sguardo un che di glaciale e penetrante.
" Così tu saresti Nicholas, Chrystal mi ha detto che sei un esperto nella deduzione."
Nicholas rispose con un tono distaccato, quasi come se stesse deducendo altre informazioni su Alastair:" Si, é così. Chrystal ti ha detto la verità anche se dal mio punto di vista parla troppo: non c'è gusto a dedurre quando si hanno già informazioni. Tu sei il nuovo arrivato invece, so che hai una sorella che ha un temperamento piuttosto focoso visto come ha interagito con Marcus. Dimmi, di che cosa ti occupi?"
" Sono un polymathes, ti prego di non farmi domande che non ti interessano veramente solo per dedurre altre cose sul mio conto, se sei davvero bravo come Flynn avrai già scoperto tutto su di me. Non sono al tuo livello ma anche io me la cavo piuttosto bene con le deduzioni; a differenza tua però non ho molta pazienza e preferisco andare dritto al sodo: cosa sai di me?"
" Non c'è dubbio alcuno che tu e tua sorella abbiate ereditato l' irruenza di vostra madre, sbaglio signor Carsen?"
Ci furono alcuni istanti di silenzio tra i due interlocutori, Alastair dopo disse pacato:" Come immaginavo hai capito subito; sei davvero all' altezza della tua fama. Ti devo però chiedere il favore di non dire a nessuno quello che sai, potrà sembrare banale, ma siamo io e mia sorella gli unici ad avere il diritto di dire a Flynn la verità, quando l' avremo scoperta totalmente."
" Non ho problemi, mantengo già abbastanza segreti. Ti avviso però, non sono l' unico che vedendo te e tuo padre potrebbe fare il collegamento, soprattutto se si scoprisse che ti chiami Alastair Flynn. Non fare quella faccia, ti ho semplicemente letto il labiale quando ti sei presentato a Chrystal e dedotto il resto.
Essere stato la prima recluta del nuovo sistema mi ha permesso di legare con Flynn e di sapere molte cose sul suo conto, sappi che sono dalla vostra parte."
Al rimase sorpreso dalle abilità di Nicholas, l' uomo aveva capito davvero molto di lui, decise però di dire anche lui qualcosa:" Ti prego di chiamarmi Al  viste le circostanze. Comunque sono curioso di sapere una cosa su di te Nicholas: come mai un italiano ha un bisnonno giapponese?"
Nicholas a quella frase abbandonò completamente la maschera di rigidità che aveva all' inizio per aprirsi in un leggero sorriso:" Complimenti Al, anche tu non te la cavi male. Ti propongo un accordo: ti racconterò tutta la mia storia quando tu mi racconterai interamente la tua. È stato bello parlare con te, ora però io devo andare, tu mangia qualcosa o il tuo stomaco si sentirà fino in Biblioteca. Sentiti libero di dire quello che preferisci a tua sorella."
A quel punto Alastair rimase da solo a riflettere, sperava davvero che quel Nicholas mantenesse il segreto: era per quello che l' aveva avvicinato; le sue riflessioni vennero interrotte dall' arrivo di sua sorella che chiese curiosa:" Con chi stavi parlando?"
" Un Bibliotecario che ha capito chi siamo, gli ho chiesto di mantenere il segreto. Tu con chi stavi litigando?"
" Un Guardiano che mi voleva dare lezioni private. Sai che non apprezzo quel genere di approcci."
Alastair si lasciò andare in una risata mentre sua sorella aggiunse:" Sei sicuro che quel tipo manterrà il segreto? Sai che se necessario andrò a scambiare due chiacchiere con lui."
L' interpellato rispose incerto:" Onestamente non lo so; le cose che mi fanno supporre il si sono molte di più di quelle che fanno supporre il no. Va anche detto che credo di stargli simpatico visto che ho capito alcune cose di lui quindi tendenzialmente direi di fidarci, al massimo se le cose dovessero cambiare agiremo di conseguenza."
A quel punto i due fratelli cambiarono discorso passando ad argomenti più leggeri; in un altra zona della Biblioteca Flynn era seduto alla sua scrivania a fissare il vuoto mentre rifletteva sugli avvenimenti di quella giornata: erano arrivate nuove reclute, un Bibliotecario polymathes e una Guardiana, figli niente meno che di Nicole Noone il suo primo grande amore; era rimasto stupito, confuso, frastornato e spaesato.
Doveva assolutamente parlarne con qualcuno o sarebbe impazzito, escludeva a priori quasi tutti per svariate ragioni: Ezekiel e Jacob non conoscevano la situazione, Eve probabilmente non avrebbe capito nonostante tutto, Cassandra era in missione, Jenkins era da escludere a priori... Erano rimaste solo tre possibilità: parlare con Judson, quello che lo conosceva meglio di tutti, e ricevere una delle sue risposte enigmatiche; con Nicholas, il primo Bibliotecario che aveva addestrato, e sentire tutte le sue deduzioni  oppure parlare con Charlene, tentando la sorte con il suo umore.
Ricordandosi di aver già chiesto alla donna di poter parlare quella sera il Bibliotecario si incamminò verso il suo ufficio, memore che i consigli della contabile erano comunque tra i migliori che avesse mai ricevuto; arrivato a destinazione Flynn bussò prima di entrare, per essere accolto con un caustico avanti che nonostante gli anni gli dava ancora i brividi.
Quando Charlene vide chi era entrato cambiò subito tono ed espressione per poi chiedere preoccupata:" Flynn mi sembri sconvolto, va tutto bene?"
" Onestamente non lo so, so solo di essere piuttosto confuso e turbato dai nostri nuovi acquisti: sono i figli di Nicole e perciò mi vengono in mente tantissime domande e rimpianti."
" Adesso siediti e mettiti comodo. Io ti porto un the e poi ne parliamo. Immagino quanto tu sia sconvolto,  hai tutto il mio appoggio."
Quando Flynn ebbe in mano una tazza di the fumante Charlene iniziò a parlare:" Allora partiamo dall' inizio: oggi sono arrivati i figli di Nicole, Alexandra tra l' altro è identica a sua madre e questo mi mette a disagio; Alaster invece è un polymathes ed è piuttosto difficile da interpretare e leggere e questo mi irrita. Vedendoli non posso non pensare alla vita che avrei potuto avere con Nicole se lei non mi avesse lasciato, probabilmente il padre dei due ragazzi è riuscito a far innamorare davvero Nicole nonostante il fatto che abbiano il cognome materno; probabilmente è successo qualcosa di grave al padre prima che lui e Nicole si potessero sposare.
La seconda cosa che mi sconvolge davvero tanto è il fatto che sento davvero per la prima volta il peso di non aver formato una famiglia mia con Eve, assecondando i suoi desideri pensando che fosse quello che volevo anche io;  con il mio lavoro non avevo mai considerato l' idea di avere dei figli ma vedere che Nicole l' ha fatto mi lascia confuso.
Charlene spiegami poi perché ha chiamato Alaster il maschio! Sapeva perfettamente cosa significhi quel nome per me, anche se la pronuncia è differente l' ha pur sempre chiamato come mio padre!"
" Flynn, quella di Nicole è stata semplicemente una scelta come un' altra: molto probabilmente le piaceva il nome e appunto perché tuo padre si chiamava Alastair lei ha deciso di chiamarlo Alaster, sia per non mancarti di rispetto nonostante tutto sia per ricordarsi di te: ricorda che lei ti ha amato molto, anche se poi la vostra storia è finita."
Con quelle parole Charlene stava cercando sia di consolare Flynn sia di mantenere la copertura dei ragazzi, si ritrovò a pensare che non aveva più l' età per fare certe cose; Flynn invece era perso nelle riflessioni derivate dalle parole di Charlene, chiese poi alla donna:" Credi che dovrei dire qualcosa ad Eve? Insomma... Non so quanto potrebbe prenderla bene: sono arrivati in Biblioteca i figli della mia ex... Forse dovrei anche andare a cercare Nicole, mi aveva detto di non farlo ma la situazione credo lo richieda; tu che dici?"
Charlene sospirò, si stava pentendo di aver offerto al Bibliotecario una spalla su cui piangere: sembrava che Flynn fosse regredito fino al nerd impacciato che era quando l' aveva conosciuto; nonostante tutto gli diede il consiglio che reputava migliore:" Flynn, hai cinquantacinque anni ormai, dovresti sapere che in questi casi la cosa migliore da fare è dire la verità: Eve non ha ragioni per arrabbiarsi quindi perché non dirle tutto quando tornerà? Per quanto riguarda una visita a Nicole ti direi di andare solo se lo ritieni necessario; rivederla potrebbe fare più male che bene. Poi perché vorresti andare da lei? Le chiederesti perché ha scelto un altro uomo o chi è il padre di Alexandra e Alaster? Sai meglio di me che sono risposte che non vorresti mai sentire."
Il Bibliotecario non poté che annuire, Charlene aveva perfettamente ragione: anche se avesse avuto delle risposte non gli sarebbero piaciute ; c' era però la parte più irrazionale di lui che lo spingeva a tentare a causa della minuscola possibilità che i due ragazzi fossero i suoi figli, dopotutto le date combaciavano.
Flynn si diede da solo dell' idiota: se davvero quei due ragazzi fossero stati i suoi figli se ne sarebbe sicuramente accorto viste le sue abilità deduttive; si era fatto prendere dal momento e non ragionava a mente lucida!
Disse infatti alla donna:" Hai perfettamente ragione; non otterrei assolutamente nulla di buono per me. Sapendo quello che c'è stato tra me e la loro madre se vorranno saranno Alaster e Alexandra a dirmi qualcosa; è giusto che abbiano la loro privacy, dopotutto non sono il loro padre, non mi devono rendere conto di nulla."
A quel punto decise di salutare Charlene e di andare a farsi una bella dormita, si era fatto tardi e il giorno successivo avrebbe avuto la sua prima lezione con Alaster quindi voleva essere in piena forma; la contabile appena Flynn si fu allontanata disse ad alta voce con il suo tipico tono burbero:" È maleducazione origliare le conversazioni private che non vi riguardano. Non me lo sarei mai aspettato da voi due."
A quel punto apparvero dal nulla Jenkins e Judson, il cavaliere della Tavola Rotonda provò a giustificarsi mantenendo la sua solita compostezza:" Hai ragione, non lo nego. Ero però curioso di vedere cosa avrebbe detto e come avrebbe reagito Flynn a questa situazione."
Ad un' occhiata gelida di Charlene aggiunse:" Cosa ti aspettavi? Sono anche io un essere umano!"
Judson era rimasto in silenzio fino a quando non era stato interpellato da Charlene, il Primo Bibliotecario a quel punto disse:" Sono preoccupato per le implicazioni che derivano dalla presenza di questi due ragazzi. Hanno diritto di dire chi sono al loro padre, ma mi preoccupa la sua reazione; mi fa impensierire anche una frase che mi ha detto Nostradamus secoli fa: il conflitto tra voi e la Confraternita terminerà, non so però a favore di chi, quando avrai lasciato il tuo posto a un Bibliotecario figlio sia della forza che dell' intelligenza; toccherà a lui e alla sua famiglia porre termine a questo conflitto millenario."
Charlene esclamò sorpresa:" Non l' avevi mai detto neanche a me! Capisco perché sei preoccupato, i tempi sembrerebbero maturi."
" Si, è da quando abbiamo assunto Flynn che mi tornano in mente queste parole."
Jenkins si intromise chiedendo:" Perché sarebbe Flynn il Bibliotecario in questione? Riconosco le sue doti ma non è l' unico a corrispondere a questa caratteristica, soprattutto adesso che abbiamo molti Bibliotecari."
" Galahad, ti sto per rivelare uno dei nostri segreti meglio custoditi, poi capirai da solo il perché. Flynn è un diretto discendente sia di Salomone, l' intelligenza, che di Artù, la forza. È per questo che sono convinto sia lui il Bibliotecario in questione; o meglio, ne ero certo: Alastair è un altro possibile candidato visto che è figlio di un Bibliotecario è una Guardiana, risulta essere doppiamente possibile."
A quel punto Jenkins perse totalmente i suoi caratteristici modi da perfetto lord inglese ed urlò un poco raffinato ma esplicativo:" Cosa?!??!!! Spero tu stia scherzando! Flynn discende da due dei più grandi re del passato?"
Judson spiegò pazientemente mentre Charlene annuiva:" Si, discende per parte di padre da un figlio illegittimo di Salomone diventato uno dei ventiquattro Massoni Criptici posti a guardia delle sue Miniere e in un punto imprecisato del suo albero genealogico, non so se da parte di padre o di madre, va inserito un discendente di Artù: ne ho avuto la prova vedendo che ha estratto Excalibur  sia dalla roccia in Biblioteca sia da quella a Londra e osservando come riuscisse a usarla prima che venisse distrutta."
Jenkins sentita quella spiegazione si limitò a dire:" Capisco perché hai sempre avuto progetti su di lui. So che domani ti vuole presentare ad Alastair, cosa dirai al ragazzo di tutto questo?"
" Anche tutta la storia se lo reputerò degno e sufficientemente maturo per sopportare un simile fardello."

 

Angolo autrice

Salve a tutti! Spero che la parte sugli antenati di Flynn non sia sembrata troppo da Gary Stu ma è abbastanza probabile se ci si riflette: come ho già detto non sto a specificare le mie motivazioni sulla parentela con Artù; per quanto riguarda la parentela con Salomone mi sono chiesta: perché il Massone che muore all' inizio del secondo film manda la mappa proprio a Flynn che non sa assolutamente nulla del suo retaggio e non a uno degli altri ventidue( la risposta per avere una motivazione era troppo banale, si poteva far iniziare il film in altri modi)? E perché sparsi in giro ci sono proprio i disegni di Flynn?
Poi va anche detto che nel terzo film dopo che Flynn sfasa e se ne va quando scopre di avere delle ferie Judson dice una frase del tipo:"Tornerà, abbiamo dei progetti per lui." Questa frase onestamente apre un mucchio di possibilità che io ho interpretato in questo modo costruendo una mia spiegazione, sperando che sia abbastanza sensata.
Credo di aver detto tutto perciò alla prossima ;)
Amilcara95

 
  
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