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Autore: Inquisitor95    22/07/2015    0 recensioni
"Caro diario,
so che probabilmente ti sembrerà strano che io ti scriva, è molto strano anche per me in effetti però ho pensato che fosse un bel modo per narrare la mia storia. La storia dell'Inquisitore Suyveil Trevelyant dei Liberi Confini. "
Questo è un racconto molto diverso da quelli che ho già scritto e pubblicato, questo racconto prende spezzoni della vita dell'Inquisitore, uomo di valore e forte, umano e pieno di virtù ma debole anche ai vizi. Questi sono ricordi, pezzi del suo personale diario che lo accompagna nella lotta contro il male. L'ultimo capitalo del gioco che tutti noi amiamo.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Cassandra Pentaghast, Custode, Hawke, Inquisitore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Thedas'
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CAPITOLO NONO

L'ACCORDO DI MYTHAL






Caro diario,
la battaglia più importante di tutte era ormai all'orizzonte, pensavo che sarebbe stata l'ultima visto che avevamo intenzione di fermare Corypheus e i suoi piani, ma mi sono sbagliato, e per togliergli il potere di ciò che cercavo ho dovuto fare un grande sacrificio.
Davanti a noi si trovava un ponte realizzato con quello che sembrava cristallo o ghiaccio, dietro di me c'era Samson, il generale dei templari rossi, poco distante c'era il mio gruppo composto da Cassandra, Madame Vivienne e Blackwall, o meglio colui che avevo scoperto essere Thom Rainier, un impostore. Tuttavia avevo fatto in modo di liberarlo dalla prigione di Val-Royeaux per poterlo giudicare personalmente. Avrebbe continuato a servire l'Inquisizione col nome che avrebbe ritenuto più opportuno. Tutti i miei compagni avevano le armi sguainate, dopo un lungo percorso attraverso le Selve Arboree ero infine riuscito ad arrivare al Tempio di Mythal dove la verità era saltata a galla: Morrigan aveva parlato di un Eluvian, ricordo bene il discorso al Crocevia.
« Quindi Corypheus vuole usare l'Eluvian così da poter arrivare fisicamente nell'Oblio? » mi aveva dato ragione, aveva detto che era esattamente così ma aveva sbagliato.
« Non possiamo sapere cosa accadrà quando metterà le mani sull'Eluvian delle Selve Arboree. Potrebbe arrivare alla Città Dorata o far scatenare un altro Flagello col suo drago corrotto... » era molto evasiva ma pensai che fosse normale visto che non avevamo accesso totale ai pensieri della nostra nemesi. Brancolavamo nel buio.
Una volta che eravamo entrati nel tempio però la verità era venuta a galla: Corypheus non si era mai interessato all'Eluvian bensì a un manufatto ben diverso chiamato Pozzo del Dolore che gli avrebbe donato moltissima conoscenza e molto potere un tempo appartenente agli elfi.
Per poterlo raggiungere avevamo seguito il percorso della dea elfica Mythal come suggerito da Morrigan che si era momentaneamente unita al nostro gruppo, avevamo attraversato i corridoi e le sale del tempio dove avevamo superato delle prove sottoposte per la nostra fedeltà. Il Cammino di Mythal appunto.
Durante il percorso avevo visto i miei amici combattere contro i templari rossi del nemico: Dorian combatteva insieme a Toro di Ferro, uniti in un modo che non avevo mai visto, Poi c'era anche Cole lo spirito che fiancheggiava Sera, entrambi erano rapidi e letali, infine Solas combatteva con la sua magia per proteggere Varric; avevo visto l'esercito di Ferelden e le forze dell'Inquisizione difendere le truppe orlesiane, il tutto era sostenuto dalla potenza dei Custodi Grigi che avevo reclutato ad Adamant col sacrificio di Hawke. Avevo anche intravisto Cullen combattere con Leliana, poco distante in una radura vidi la Regina Myalee spalleggiare il proprio marito in battaglia, entrambi erano delle furie ma non potei soffermarmi sul campo di battaglia.
Un pensiero mi fece tornare alla realtà. Cassandra si avvicinò a me. « Ferma Morrigan! Se il Pozzo verrà distrutto almeno Corypheus non avrà mai ciò che cerca, noi occupiamo dei templari rossi rimasti... »
Un clan di antichi elfi era a guardia del Pozzo, non ci avevano subito attaccato visto che avevamo rispettato il cammino della dea elfica, tuttavia quando avevamo spiegato loro le nostre intenzioni Morrigan si era trasformata in un corvo così da fermare Abelas dal distruggere il Pozzo arrivando prima di lui all'altare. Questo perché lei era interessata alla sua conoscenza e al potere tanto quanto il Magister prole oscura. Me ne sfuggiva il perché.
« Raggiungetemi appena potete! » dissi, poi scattai in avanti stringendo il mio arco, mentre salivo la grande scalinata di cristallo contai velocemente quante frecce mi erano rimaste nella faretra. Ne contai ben quattro.
Quando arrivai in cima vidi Morrigan puntare le proprie mani contro Abelas, l'elfo guardiano del tempio, la creatura si guardò le spalle vedendomi avanzare. Presi una freccia tra le dita e la incoccai nell'arco pronto per scagliarla contro la persona che avrebbe compiuto il minimo errore. Morrigan mi guardò piena di rabbia, ero stato io ad accettare la collaborazione degli elfi e lei era in disaccordo perché voleva ardentemente il Pozzo e quindi si era gettata all'inseguimento dell'elfo attraverso le antiche e ormai cadenti rovine.
« Infine è così che deve andare, la conoscenza del Pozzo verrà impropriamente usata... » le parole di Abelas erano piene di delusione verso il fallimento del proprio compito, abbassai l'arco restando comunque in guardia.
« Cercate di capirci Abelas... » cominciai a parlare con lui cercando di farlo ragionare. Per me era indifferente: sia che il Pozzo venisse distrutto o che l'avesse preso uno di noi l'importante restava toglierlo dalle mani di Corypheus. « Il nostro interesse è superiore alla sete di conoscenza, vogliamo fermare Corypheus e il Pozzo potrebbe aiutarci... »
L'elfo mi guardò di traverso, inclinò il viso sempre più deluso e sconfitto. Chinò il capo verso il basso infine così da guardare per terra. « Prendete pure il Pozzo, il mio compito rimane comunque fallito. Non sono riuscito a proteggerlo dal male e verrà corrotto, così come il tempio ormai è finito! »
Si voltò indietro come per andarsene via, cercai di fermarlo. « Non berremo dal Pozzo se non ce ne date il permesso! » non potei vedere l'espressione dell'elfo anche se la immaginai e potei sentire che era piena di amarezza.
« Non ha senso chiedergli il permesso perché lo negherebbe. Lasciatelo andare così potrò bere dal Pozzo e apprendere la conoscenza che racchiude... » le mie attenzioni si concentrarono quindi su Morrigan e su ciò che voleva fare, in un baleno le parole della Regina Myalee mi sovvennero nella mente. Aveva detto di diffidare dalla strega.
Prima di allora Morrigan non mi aveva mai dato motivo di dubitare della sua lealtà, ma dopo aver parlato con la regina, dopo ciò che mi aveva detto sulla strega e su ciò che aveva fatto per appropriarsi del potere dell'Arcidemone Urthemiel non sapevo dire se l'intento di Morrigan stavolta fosse tanto diverso: un potere grande come quello che stava per avere tra le mani, poteva essere un pericolo, così la fermai.
« Aspettate Morrigan! » Abelas fino a quel punto aveva lo sguardo puntato contro il nulla, ma nell'attimo in cui avevo fermato la donna i suoi occhi si erano illuminati, quelli dorati della strega invece erano colmi di furia e rabbia.
« Cosa dovrei aspettare Inquisitore? Corypheus ormai è quasi arrivato al tempio. Presto lo vedremo arrivare qui... dobbiamo agire in fretta! Devo bere dal Pozzo... » disse lei cominciando ad agitarsi, sentivo che dovevo fare la cosa giusta, centinaia di pensieri si agitavano nella mente.
« Sappiate che chi berrà dal Pozzo sarà per sempre legato a Mythal sarà suo schiavo e suo guardiano! » disse Abelas senza distogliere dai noi lo sguardo, Morrigan sbuffò visibilmente irritata dalle parole dette dall'elfo.
« Mythal... una divinità che ormai non esiste più o che non è mai esistita per quanto ne sappiamo! »
Io la pensavo diversamente. Mythal poteva esistere visto che io credevo in una divinità, come noi umani avevamo il Creatore, gli elfi potevano anche avere le loro divinità e il loro credo. L'idea di legarmi però ad una divinità perduta e di esserne schiavo mi incuteva timore, ma era giusto che agissi per il bene del Thedas e dell'Inquisizione stessa.
« Berrò io dal Pozzo, Morrigan. » lei si voltò meravigliata.
« Ne siete sicuro Inquisitore? Voi potreste non riuscire a comprendere ciò che il Pozzo vi offre, la vostra mente non è allenata come la mia nelle conoscenze arcane, potrebbe esserne distrutta o soggiogata o... » infine decisi di interromperla poiché non era mio interesse sentire le sue scuse sul perché era giusto che bevesse lei dal Pozzo.
« Ne sono certo. Fatevi da parte... » dissi avanzando contro di lei e superandola, a malincuore dovette cedere e la sentii sussurrare appena alcune parole a denti stretti.
« Pare che sia il mio destino quello di essere frenata dalle persone che mi stanno vicine... » non capivo di cosa parlasse, immaginai qualche vecchio ricordo legato alla madre perduta o ai tempi del Flagello in generale.
Ignorai ciò che la strega aveva detto ed entrai nel Pozzo del Dolore, una bella ed elegante vasca la cui acqua era limpida e il pavimento era sull'arancione che quindi sembrava dare un colorito ambrato al liquido, avanzai nel liquido lentamente bagnando il mio corpo e l'armatura fino alla vita, sentii una strana sensazione intorno a me, nel frattempo i miei compagni mi avevano raggiunto ma ero in una sorta di trance e non potevo sentire le loro parole, non potevo pensare ad altro che non fossero le voci che mi guidavano verso il centro della vasca, arrivato a quel punto vidi l'acqua muoversi sul mio corpo e purificarmi, avvertii una sensazione di pace e poi bevvi alcune sorsate, l'acqua infiammò il mio corpo e quando sbattei le palpebre ebbi una visione nella mia mente; la vasca parve esplodere e mi trovai al centro del Pozzo e immerso nella luce per pochi istanti, un'aura scura comparve lentamente intorno a me e non mi permetteva di vedere oltre, una voce che mi chiedeva cosa facessi lì, faticavo a capirla visto che si trattavano di sussurri, la presenza non era chiara visto che parlava in elfico ma ne capivo alcune parole.
« Voglio solo un modo per fermare Corypheus! » urlai guardandomi intorno, non ricevetti una risposta concreta, sentii però approvazione e infine venni rispedito indietro.
Non mi rendevo conto di quello che avevo fatto, avevo sottoscritto un patto con Mythal e ne ero suo servo, almeno però avevo messo al sicuro la conoscenza del Pozzo sperando che un giorno non me ne fossi pentito. Solo successivamente avrei scoperto che lo spirito della dea elfica era incarnato nella madre di Morrigan, Flemeth.
A seguito dell'aver bevuto dal Pozzo abbiamo dovuto usare l'Eluvian per fuggire da Corypheus, siamo tornati a Skyhold interi anche se la battaglia finale era sempre più vicina e non mi sentivo tranquillo. Corypheus avrebbe tentato un'ultima mossa disperata. Ora perdonami diario ma non posso continuare a scrivere,ho alcuni problemi da risolvere.
A presto,
Syuveil.






Angolo Autore:
Salve a tutti ^^ eccomi qui per voi con un altro capitolo, un capitolo abbastanza breve che precede quello finale, qui vediamo semplicemente la scelta di Syuveil di bere dal Pozzo. Cosa accadrà nel prossimo ricordo dell'Inquisitore? Ringrazio tutti i lettori ma soprattutto Risa Lily Seredhiel per la recensione nello scorso capitolo, a presto con l'ultimo ricordo del nostro Inquisitore in questo diario!
 
  
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