Dal decimo capitolo:
"Corri, Will!" La voce del ragazzino gli arrivò chiara alle orecchie, mentre i piedi cominciavano a muoversi verso una direzione sconosciuta, guidati dal puro istinto di semidio, di un semidio che ancora non riesce a capacitarsi di essere tale.
Non riusciva più a distinguere nemmeno un dettaglio di quella foresta dove avevano deciso di accamparsi nella notte, tanto correva veloce.
Poteva sentire chiaramente l'arco sbattergli sulla schiena, non aveva idea di quale fosse il pericolo quella volta, però sentiva che era più grande del solito, che stavolta non sarebbe stato semplice sfuggire.
[...]
"La tua corsa finisce qui, Will Solace. Ne tu ne il tuo amico potete sconfiggere una Dea, perciò inchinatevi entrambi al cospetto di Artemide, mentre deciderò cosa fare di voi."