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Autore: Zappa    22/07/2015    4 recensioni
"Lasciate ogni speranza, voi ch'e entrate, perché, probabilmente, non ci uscirete tanto facilmente..."
Alcuni episodi di vita quotidiana con Vegeta.
ATTENZIONE: imbarazzo e demenza OVER NINETHOUSAND!
Buona lettura, più o meno.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Missing Moments, Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama, che ne detiene tutti i diritti. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

 


Il dolce profumo si espanse dalla cucina per andare ad effondersi per tutti i corridoi.

La fragranza arrivò ben presto fino alle porte dell'inferno o, più semplicemente, Gravity Room, da dove vi uscì un diavoletto tutto spettinato.

Compreso il pericolo, spalancò sorpreso gli occhi e si accucciò di fretta al suolo, per non essere avvistato.

- E' giunta l'ora fatidica – spiccicò indispettito, per poi mettersi ad elaborare un piano d'attacco.

Un buon soldato come lui era abituato ad improvvisare ed ad agire anche in situazioni inattese come quelle, ma sapeva anche valutare con attenzione le sue mosse per evitare di ricevere danni.

E in quel caso, il nemico da affrontare per ottenere il bottino, era più che temibile.

Si avviò, quindi, lungo il corridoio che collegava la sua camera infuocata alla cucina, impugnando in una mano l'altro braccio, stile Scarface, pronto per sparare i suoi micidiali ki blast.

Accovacciandosi sotto le finestre, procedeva guardingo, guardandosi attorno e canticchiando un motivetto esaltante, come per darsi quel brivido abatibido d'eccitazione.

Si sentiva esaltato e pronto a far fuoco: un vero mercenario, brutto e cattivo.

Ma io ci credo poco...

Arrivò, poi, sempre sull'attenti, con un ultimo balzo e una piroetta da ballerina classica dietro al divano, e con l'occhietto vispo, stile Tenente Colombo, si affacciò dal suo rifugio.

- Diario di prigionia, giorno 568. La strega azzurra ha preparato, con una delle sue magie, una cosiddetta torta composta da una sostanza stupefacente, chiamata cioccolato. Temo per la mia incolumità, perché temo mi voglia avvelenare. - biascicò preoccupato il Principe, tenendosi al riparo con i cuscini e tirando fuori un taccuino per prendere appunti per il testamento.

- Queste potrebbero essere le mie ultime parole – scrisse con riluttanza.

- Io, Principe indiscusso della razza Saiyan, Re immortale nei secoli dei secoli amen, forma superiore d'intelligenza, Alfa e Omega, Super Sandwich, Guerriero Dragone, Barbapapà, Ottavo Nano di Biancaneve, Darth Lord e chi più ne ha, più ne metta, lascio in eredità a … aspetta, merda, ma io non ho niente! - meditò un secondo, per poi trascrivere furiosamente:

- Fottetevi tutti, non lascio niente per nessuno! Soprattutto a te, odiato Kakaroth! Tu! Feccia dell'universo, essere inferiore, incompetente e filibustiere, razza di ... - E via con una serie d'insulti.

Il principe preso dalle sue importantissime meditazioni non si accorse, però, di star pronunciando con fin troppa enfasi le sue critiche all'odiato rivale e, solo quando la mina della matita finì e gli rimbalzò in faccia, facendolo incavolare ancora di più, alzò lo sguardo e sbiancò.

Dalla porta della cucina poté chiaramente vedere Bulma che, tenendo in mano un coltello, lo squadrava minacciosamente.

- Ciao Vegeta... vuoi mangiare un po' di torta? - sibilò la strega azzurra, aprendosi in un sorriso abbastanza inquietante: un misto tra Saw, IT e Shining.

Capelli a carciofo rispose minaccioso: - Mai. Le tue torte fanno schifo! -

Un piatto sfiorò i capelli di Vegeta, come una mola disco, per finire schiantato contro la mobilia in salotto.

Vegeta, sorpreso dall'attacco, digrignò i denti e con un salto olimpionico sfondò il tavolo della cucina, atterrando a momenti con la faccia nel lavandino, ma Bulma, più veloce, lo precedette: brandendo da un lato il coltello per tagliare la torta – che nel frattempo stava gocciolando dal soffitto - e dall'altra una spada laser, si avventò contro il Saiyan.

Come possiamo immaginare, in meno di cinque minuti in casa Brief non esistette più una cucina ma un campo santo, dove giacevano stoviglie e alimenti, vittime della guerra tra fidanzatini.

Una Bulma borbottante si tolse una ciocca di capelli infarinata dal volto e osservò il nemico che si affannava, sul campo di battaglia: i suoi capelli neri erano ricoperti di zucchero e farina, mentre la battle suite era una fantasia di pomodoro, salsa piccante, cioccolato, succo d'arancia e, pensò che quella macchia verde fosse ciò che restava di una foglia di lattuga... ; un capo d'alta moda che teneva testa alla sua camicetta, ormai non più bianca ma blu – a causa del gelato color puffo spalmato bellamente su tutto il decolté – e ai suoi pantaloni che... non erano più pantaloni talmente strappati e tappezzati di macchie come erano.

Altroché Omino Bianco: lì sarebbe stato più conveniente buttarsi direttamente in lavatrice con vestiti e tutto.

Vegeta, alzatosi in piedi alla bell'e meglio – poiché sul pavimento c'era un'enorme macchia d'olio che metteva alla prova anche i migliori equilibristi - squadrò un'altra volta Bulma, per poi scoppiare a ridere malvagiamente:

- Ahahaha! Ti ho sconfitto! -

Sghignazzò eloquente, piegando dal ridere la testa all'indietro, come per prendere più aria.

- Nessuno sconfigge il Principe dei Saiyan! Io, Principe indiscusso della razza Saiyan, Re immortale nei secoli dei secoli amen, forma superiore d'intelligenza, Alfa e Omega, blah blah blah... -

e si avviò fuori dalla cucina, con le mani alzate al cielo, come per autoproclamarsi e auto-osannarsi.

Furiosa e risentita per la sviolinata del compagno, l'azzurra afferrò la prima cosa che le capitò sotto le mani: optò tra una sedia e tra un'ultima fetta di torta, per poi richiamarlo, facendolo voltare:

- Hey Tarzan, prendi questo! - e, con un lancio da giocatore di baseball professionista, mirò alla faccia del Saiyan.

Il grande Principe dei Saiyan - Signore incontrastato dell'universo e personaggio leggermente megalomane, sotto tutti i punti di vista – si ritrovò, così, in faccia la deliziosa torta della compagna e, anche se avrebbe pagato oro per non mangiarla, fu costretto da Bulma ad assaggiarla, e a ripulire interamente la cucina.

Angolo dell'autrice felice

Salve a tutti! Sono tornata con questo nuovo capitolo. 

La demenzialità sta aumentando vertiginosamente, ma spero vi piaccia!

Fatemi sapere che ve ne pare nei commenti! 

Grazie a tutti quelli che sono passati, a tutti quelli che recensiscono, a tutti quelli che danno una sbirciatina e dicono "che cagata", a tutti quelli che leggono silenziosamente! 

:D


   
 
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