24. Nuvole scure all'orizzonte
Riaprire gli occhi fu come riemergere dalle profondità scure del mare. Piano piano cominciai a prendere consapevolezza del mio corpo e a sentirlo più leggero. Anche la pressione alla testa si attenuò. Mossi un braccio ma mi resi conto che c’era qualcosa che non andava: vi era attaccato un tubicino. Mi guardai intorno spaesata, confusa. Non mi sembrava di essere in un ospedale, eppure avevo una flebo attaccata al braccio.
‹‹Dafne, sei sveglia.››
La mano calda di Jader si poggiò sulla mia mentre prendeva posto sul letto accanto a me. Sorrisi come un’idiota e cercai di pronunciare il suo nome ma quello che uscì dalla mia bocca fu poco più che un sussurro roco. Mi schiarii la gola. Com’era bello… ma che ci faceva lì con me in quella strana stanza da letto?
‹‹Come ti senti?››
‹‹Io…›› guardai l’armadio a due ante in legno scuro di fronte a me e il quadro astratto che si trovava sulla parete alla mia destra. ‹‹Dove siamo?››
Continua a leggere a questo indirizzo
Ciao ragazze!
Siamo giunti quasi alla fine della storia e adesso sappiamo tutta la verità su Jader. So che molte di voi avevano già capito quindi non deve essere stata una grande sorpresa. Adesso cosa dovremmo aspettarci secondo voi? Aspetto i vostri commenti.
Vi auguro una felice estate e buone vacanze!
Un bacio grande e a presto!!!
<3
Danila