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Autore: YoungAvengersLover    23/07/2015    0 recensioni
Fanfiction ideata da mia sorella, non è mia!!
Il titolo dice tutto se volete leggerla leggetela altrimenti no.
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gintoki Sakata, Kamui, Kotaro Katsura, Sakamoto Tatsuma, Takasugi Shinsuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zura era una ragazzina, che amava giocare con il suo gatto, o meglio che adorava pensare ad un mondo in cui oggetti e animali parlavano, ma... cosa ci faceva un grosso coniglio bianco di fronte a lei? Era bianco, con degli occhi rossi, e con la pelliccia arruffata.

- Ciao! Io sono Gintoki Bianconiglio, ma penso di averti già incontrata, a casa o... durante una lezione di storia?- Incalzò il buffo coniglio, guardando il suo orologio. Zura lo guardò con stupore.

- Io sono---

- Zura!-

-Ti conosco sai?-

-Non servono le presentazioni.-

-Io ti conosco, tu mi conosci... e anche da molto tempo sai? -

Zura si informò, chiedendo che posto fosse quello, e con sua grande sorpresa, Gintoki le disse che erano nella sua mente. Gli spiegò anche che della Regina di Cuori, e del perché il suo mondo stava cadendo a pezzi. Poi scappò. Zura, lo seguì, fino a un bosco buio. Lì Zura lo perse di vista. Si sentivano dei rumori. Aveva per la prima volta paura.

- Mmmmhh... una preda!- Si sentiva dire. Anche Gintoki era preoccupato.

- Non lui, non lui!- Ripeteva Zura, riferendosi a Freddy Feazbear, l'incubo della sua vita. Gintoki si fermò per un attimo, ma riprese a correre, anche se Zura lo stava pregando di aspettare.

- Fili avevo ed or non più... eppur non cado giù!-

All'udire quelle parole, Zura si pietrificò. Esaminò il paesaggio intorno a lei, e notò che un uomo con un travestimento stravagante la fissava. Zura volle urlare ma i suoi muscoli non si mossero.

- Zura... una ragazza su cui sfogarmi. Sei arrivata qui da poco.-

- Come sai il mio nome?- Si informò.

- Io sono da nessuna parte e dappertutto, sono nessuno e qualsiasi cosa. Sono Takasugi Shinsuke, lo stregatto! - Disse lui, fumando. Gintoki ritornò indietro a tutta velocità, squadrando lo stregatto.

- Stregatto!-

- BIANCONIGLIO!- Disse il gatto stregato guardando con uno sguardo sadico il coniglio e abbassandosi. Gintoki iniziò a urlare e a scappare, finché lo stregatto non l'ebbe in bocca. Di lì passò un ragazzo con una lunga treccia rossa, vestito di rosso e nero con gli occhi chiusi, che ordinò allo Stregatto di parlare. Quest'ultimo sputò l'enorme coniglio. Gli occhi del Rosso si spalancarono: erano blu.

- Kamui, ti ho detto mille volte di andare in giro, non di venire.

- L'avrei fatto, ma a quanto pare, anche IO sono frutto dell' immaginazione di questa ragazzina. É da quando Bianconiglio l'ha vista che la seguo, ed era MIO dovere che non vi conosceste, Stregatto.- All' improvviso il gatto stregatto digrignò i denti, ma il ragazzo non si mosse.

- Che scena commovente, padre e figlio che litigano.- Kamui sapeva quello che stava facendo, anche se non sembrava.

Lo Stregatto e il Bianconiglio si offrirono di guidare Zura dalla Regina di Cuori, passando dalla Terra di Orchi, dai Giganti di Ghiaccio, dalla Terra di Piedi, dai Loki, se necessario. Così quelli si incamminarono verso la Regina di Cuori, attraversando molte terre, prima di arrivare di fronte a un uomo vestito con una divisa nera, coperta da un mantello rosso dalle striature blu, con un lungo cappello dello stesso colore del mantello con due piume.

- Buongiorno AHAHAHAHA!!! Sono il Cappellaio Matto AHAHAHAHAHAHA!!!!! Tu sei Zura, tu Bianconiglio e tu --- Si interruppe il Cappellaio Matto, osservando Takasugi. Takasugi lo squadrò confuso, e il Matto rimase basito, per tipo 10 minuti. Poi strillò. Anche lo Stregatto strillò. Anche Bianconiglio strillò. Anche Zura strillò. Poi anche il Cappellaio strillò. Poi anche Zura strillò. Poi Bianconiglio. Poi lo Stregatto. Poi Bianconiglio. Poi anche il Cappellaio strillò. Poi lo Stregatto. Poi anche Zura strillò. Per 10 minuti.

- IO NON TI CONOSCO!!!- Strillò il Cappellaio, indicando Takasugi e arrampicandosi su un albero.

- Calma, c'è il bisogno di agitarsi tanto? Sono Takasugi Shinsuke, lo Stregatto.-

- Cavolo, c'era bisogno di agitarsi tanto?- Gridò Gintoki Bianconiglio per farsi sentire. “Cavolo, è veramente matto” Pensò Bianconiglio.

Il gatto stregato chiese aiuto al Matto, che si limitò a guardarlo, quasi a volere qualcosa. Bianconiglio e lo Stregatto completarono la parola “per favore”. A quel punto Gintoki Bianconiglio dovette aiutare il Cappellaio Matto a scendere dall'albero.

- Io sono Sakamoto, il Cappellaio Matto. So dove dove si trova un bar, se volete.-

- Dai, sì.- Disse il coniglio, e così TUTTI AL BAR!!

Qualche minuto dopo...

Bianconiglio non si sentiva bene, ed era sdraiato sul prato.

- Io ti avevo detto di non mangiare troppi parfait al cioccolato, ma tu: “ NO, NO, mangiamo 50 parfait.” - Lo rimproverò il gatto.

I 4 si rimisero in marcia verso la Regina di Cuori. Quando arrivarono un cane faceva di guardia. Un cane che non durò molto, dato che fu finito da Takasugi, e tutti tranne Zura ci salì sopra.

Le sfide che propose la Regina erano: Gara di velocità per Gintoki, Scala 40 per Sakamoto e scacchi per il gatto. Takasugi una volta fatto Scacco Matto mangiò veramente la pedina del Re. Sakamoto vinse a Scala con 23 matte di 4 che ce ne erano nel mazzo... Invece, Gintoki svenì non appena giunse al traguardo. Gintoki Bianconiglio, Sakamoto e Zura si inchinarono. Tutti guardarono Takasugi, che non avendo via di scampo, si inchinò.

Non avendo più idee, faccio apparire Kamui così può dire a suo padre:

- SEI UN IDIOTA!! TI HO DETTO CHE SAKAMOTO HA PAURA DEI GATTI!!-

- Sì, ma... la gente di solito non ha paura di me.- Kamui lo guardò come dire: Dai, sul serio?

- Ormai anche Goblin ha paura di TE!-

- Beh invece di prendertela con ME, prenditela con te stesso, cocco! Nonostante TU faccia parte di una dinastia di gatti sei nato senza baffi, senza coda e senza orecchie. Non riesco a credere che siamo strettamente imparentati.- Sakamoto chiese chi fosse Kamui, e Bianconiglio gli spiegò che era figlio di Takasugi. Kamui rispose che era “PADRE ADOTTIVO”, e che doveva andarsi a fare la ceretta.

- Ha preso tutto da sua madre.- Disse Bianconiglio, aggiungendo che Kamui sembrava dell'altra sponda...

Kamui ripassò di lì scoraggiato. - PADRE BIOLOGICO...-

Zura rimase tipo: WHAT?!

(Non ci crederete neanche voi)

E tutti vissero per sempre più o meno felici e contenti!

   
 
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