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Autore: H a n a e    23/07/2015    6 recensioni
|Sasuke Uchiha| |Sakura Haruno| |Sorpresa| |SasuSaku|  |OOC| |659 Words|
23 luglio.
Un giorno speciale.
Tutti sappiamo che per un giorno speciale ci serve un regalo speciale, ed è quello che riceverà proprio il nostro caro Sasuke il giorno del suo compleanno.
Ennesimo sclero per il compleanno di Sasuke.
•••••
🌸H a n a e🌸
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Un regalo speciale







“Adesso può entrare.” La voce dell’infermiera risuonò per tutto il corridoio ormai vuoto dell’ospedale.
Il corpo di Sasuke si mosse da solo, troppo velocemente rispetto a quanto avrebbe realmente voluto.
“Può rimanere solo per poco tempo, deve riposare.” Annuì, ma non la stava ascoltando
 sul serio.
Sasuke camminava spedito e l’infermiera cercava di tenergli il passo. Era emozionato e agitato per ciò
che avrebbe trovato alla fine di quel corridoio.
“E’ stata davvero brava. Entrambe lo sono state.” La ragazza cercava di iniziare una conversazione con Sasuke ma lui la stava totalmente ignorando.
Dieci metri.
“E’ stato faticoso ma ce l’ha fatta.”
Cinque metri.
“Gli orari di visita per i parenti e gli amici le verranno comunicati all’uscita.”
Adesso c’era solo una porta a separarli.
“In poche sarebbero riuscite a resistere a tutte quelle ore di travaglio.”
Sasuke poggiò una mano sulla porta per spingerla, e solo a quel punto, per la prima volta rivolse tutta la sua attenzione all’infermiera.
“Lo so. Mia moglie non è una donna debole.”
Sasuke era certo di aver visto tutto, ed era sicuro che nulla e nessuno al mondo lo avrebbe mai fatto emozionare in quel modo.
La scena che si ritrovò davanti fu indimenticabile.
Sua moglie Sakura era allungata sul letto dell’ospedale, stremata dalla fatica. Il volto pallido e la fronte ancora imperlata di sudore, i corti capelli rosa erano sparsi sul cuscino e alcuni ciuffi erano finiti sulla fronte e si erano appiccicati, gli occhi smeraldini felici come non mai.
Non l’aveva mai trovata più bella.

In braccio aveva un fagottino bianco, così piccolo che non si riusciva bene a vedere cosa ci fosse all’interno. L’unica cosa che si potevadistinguere era qualche ciuffo di sottili capelli neri.
Richiuse la porta dietro di se.
Sakura aveva un sorriso orgoglioso sulla labbra secche.
Sasuke le si avvicinò, non riusciva a staccare gli occhi da quel piccolo fagottino, divorato dalla curiosità di vedere chi ci fosse al suo interno.
“Ti somiglia sai?” La voce di Sakura era roca.
Sasuke ormai accanto a lei le baciò il naso e la fronte, regalandole anche un buffetto su quest’ultima e uno dei suoi rari sorrisi.
Sasuke alternava lo sguardo da lei al fagottino.
Sakura se ne accorse.
“La puoi prendere. Anche lei vuole conoscerti.”
Sasuke allungò il suo unico braccio, un po’ incerto se prenderla davvero o no, Sakura adagiò la testa del fagottino nell’incavo del suo braccio e il resto del corpo lungo tutto l’arto dell’Uchiha.
La strinse subito a se, per paura che potesse muoversi e cadere, sentì dei gemiti uscire dalle coperte e credette di farle male.
A Sakura scappò una risatina.
“Sta cercando di chiamarti, vuole vederti in faccia.”
Si avvicinò a Sasuke, scostò le coperte e lui si innamorò per la seconda volta.
Il visino rotondo, le guance paffute, la pelle nivea e il ciuffo di capelli neri come gli occhi. Era tale e quale a lui da neonato.
Gli occhi erano della stessa forma di Sakura come le ciglia lunghe e le labbra sottili.
La piccola lo guardava, inconsapevole di tutti i crimini che aveva commesso il suo papà.
Allungò un manina paffuta, come se volesse toccarlo anche lei.
Sasuke l’avvicinò al suo viso e lei lo sfiorò.
L’Uchiha vide che Sakura stava sorridendo.
Si avvicinò di nuovo al letto e si sedette accanto a lei con ancora la piccola in braccio.
Sakura posò la testa sulla sua spalla e accarezzò il viso della figlia.
“Credo che sia il caso di decidere un nome.”
Sasuke la guardò negli occhi e rivide tutto l’amore che quella donna provava per lui.
“Sarada.”
“Sarada mi piace.”
Qualcuno bussò alla porta.
“Ehm signor Uchiha, mi dispiace disturbarla ma devono riposare.”
Sasuke si alzò ma Sakura lo trattenne per il polso, lui si riavvicinò e la donna gli scostò una ciocca di capelli dal viso, per poi avvicinarsi al suo orecchio.
“Buon compleanno Sasuke-kun.”
Sasuke sorrise, non avrebbe di certo dimenticato quel compleanno, tanto meno quel regalo speciale.
   
 
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