Salve a tutti quelli che seguono questa fan fiction!! Oggi ricominiciamo con la nostra Kelly ma il prossimo capitolo avrà come narratore qualcun'altro....buona lettura!!
Kelly
Come mi vide esitante mi diede una sberla sulla spalla “dai!! Qualcosa è successo sicuro! Voglio sapere cosa significa qual sorrisino da ebete rincitrullito che ti ritrovi!”
“oggi all’uscita da palestra…”
“si…” mi incitava a continuare
“ ecco non so ancora bene come, quando, è successo tutto in fretta…”
“si…”
“bhe saranno state più o meno le 23…”
“allora la smetti con questi rigiri di parole? Arriva al punto!!” sempre la solita impaziente. Per una volta che avevo deciso di farle il resoconto della giornata lei mi tagliava le gambe.
“in poche parole sono stata molestata…”
“cosa?” esclamò senza farmi finire la frase. “non ci posso credere! Come puoi esserne così contenta! Bisogna andare alla polizia…bisogna fare qualcosa!” e così dicendo si alzò dal divano smaniosa di giustizia. La afferrai per una manica e la riportai coi piedi per terra…in realtà sul divano…
“stai calma! La vuoi sentire la storia completa si o no?” non le lasciai il tempo per rispondere e cominciai il mio racconto senza tralasciare niente proprio come piaceva a lei. Quando ebbi finito mi guardava con quel sorrisino entusiasta paragonabile a quello di un bambino piccolo davanti a un regalo enorme la notte di natale.
“whuao!! Non so che dire… sono senza parole!! Ti piace?”
“no…”dissi facendo roteare gli occhi come se fosse una cosa scontata
Chris mi guardò storto
“okay va bene…forse un pochino si.”
“ah!! È da festeggiare! Urliamolo a tutto il mondo! Alla solitaria Kelly piace qualcuno!!” feci una smorfia. Bastava veramente poco per farle perdere la testa. Però la sua reazione era sensata. Erano tre anni che non mi piaceva più nessuno. Tutti pensavano che non mi sarei mai più ripresa dallo shock della morte di Michael eppure…ecco la prova contraria. Ripensandoci tre anni erano proprio un’eternità!
Improvvisamente il mio piccolo cuoricino aveva spezzato le catene che lo tenevano incatenato a un ricordo morto, freddo e lontano per poter essere di nuovo libero di battere, di essere vivo. Andai a farmi una doccia e per tutto il tempo rimasi ad ascoltare quel battito frenetico che mi riscaldava il corpo. Quanto mi era mancato! Uscii dalla doccia con una smorfia.
“come mai quella faccia?” Chris era seduta sul gabinetto con una tazza di cereali in mano e la bocca piena.
“ma è possibile che mi segui ovunque!”
“e certo!! Preparati che ti romperò le palle sempre! Anche quando ti porterai a letto quel bonazzo di qui parli!”
“Chris!!” la rimproverai tirandole l’asciugamano con il quale mi stavo asciugando i capelli e che la fece sussultare facendole rovesciare la tazza di latte completamente addosso.
“bastarda!! Questa me la paghi! Era nuovo questo completo!” solo allora feci caso al suo vestito e mi resi conto che stava uscendo per andare a lavoro. Era un completo sul grigio scuro quasi nero. Era veramente bello, se si esclude la gigantesca macchia di latte che adesso ricopriva tutta la parte inferiore della giacca e qualche goccia sui pantaloni.
Non riuscii a trattenere una risata. “a dire la verità lo preferisco così!!”. Lei alzò un pugno come se volesse colpirmi mentre mi contorcevo dalle risate. “per oggi ti risparmio solo perché hai trovato il principe azzurro…” si guardò di nuovo l’abito sporco e gocciolante “…e poi perché così sarò costretta a usare il più bello di tutti in anticipo. Volevo metterlo per la riunione di domani, ma non mi lasci altra scelta. Prevedo shopping per questo pomeriggio…ci stai?”
“come no…”
“bene…non sono ammesse scuse! Neanche se il belloccio si fa vivo!”
“va bene, va bene…” la rassicurai. Era passato veramente poco da quando gli avevo parlato di James e già gli aveva trovato tre soprannomi: “bonazzo”, “belloccio”, “principe azzurro”. Sul primo e sul secondo potevo essere anche d’accordo, ma il terzo non mi convinceva. Forse perché non credevo nelle favole, il principe azzurro è solo qualcosa per il quale le donne sbavano dietro senza neanche sapere come sia realmente. Forse, invece, più semplicemente, era perché avevo l’impressione che James mi nascondesse qualcosa. Mi ispirava sicurezza, ma il modo in cui mi guardava sembrasse voler dire “alla larga!”. Chissà cosa mi avrebbe riservato il futuro. L’unica cosa di cui ero del tutto certa era che avevo bisogno di una distrazione. Pensare troppo fa male perciò mi misi davanti alla tele aspettando in qualche modo il ritorno di Chris per poter andare a fare shopping. La tentazione di uscire era veramente grande. Magari mi imbatto per caso in lui sotto casa sua. Potrei usare la scusa di dovergli ridare il vestito che mi aveva dato… Mi strinsi nell’abito come in cerca di calore. No, molto probabilmente quel vestito l’avrei custodito per sempre dentro una busta in nylon nell’angolo più remoto dell’armadio. Lo annusai. Sapeva di pulito, come appena uscito dalla lavatrice. Decisi che casa sua doveva avere quell’odore e come casa sua anche lui doveva profumare in quel modo. Allora mi venne un dubbio. E se la casa non fosse sua? Se abitasse con una brutta megera che lo ama incondizionatamente e lo tiene sempre appiccicato a se? Magari non è nemmeno libero…decisi che rimanere a logorarmi nel mio brodo immaginario non fosse il caso, così uscii. Andai al centro commerciale. Chris mi avrebbe perdonata. In fondo avrei mantenuto la promessa, l’avrei accompagnata lo stesso a fare compre quel pomeriggio. Perciò nessun ripensamento oh almeno fino a quando non vidi comparire la scritta sul display tanto odiata da tutte le donne al mondo : “servizio non disponibile” che equivaleva a un…NIENTE SOLDI!!”
Okay forse Chris si sarebbe arrabbiata.
Che cosa nasconderà James?