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Autore: cin75    24/07/2015    5 recensioni
Che cosa l'amore può spingere a fare? Che cosa l'amore può far accettare?
Jared e Jensen avranno modo di poter rispondere a queste domande!!!!
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Al tempo presente…..

Jared si avvicinò piano alle spalle del compagno fermò vicino alle transenne di acciaio.
“Non farlo! Non farlo, Jared!” disse la voce rotta di Jensen.
Ma Jared, intuendo che cosa Jensen voleva non dovesse fare, lo ignorò e lo abbracciò. Se lo tenne stretto, sentendosi in colpa per i tremori che sentiva scuotere il corpo del compagno e che sapeva non essere causati dal freddo.
“Mi dispiace!” sussurrò sul suo collo. “Mi dispiace!”
“Come hai potuto tenermi nascosta una cosa del genere? Io sono il tuo compagno…il tuo migliore amico…io ti amo e tu…tu mi hai tenuto fuori da una situazione così al limite?!” disse deluso da quel comportamento.
“Lo so, lo so e non smetterò mai di dirti che mi dispiace. Ma l’ho fatto solo perché ero spaventato e non volevo spaventare anche te, così…” volle giustificarsi.
“Cosa?...ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Io avevo il diritto di saperlo. Io avevo il diritto di starti vicino fin dal primo esame, Jared!!” lo rimproverò, mentre si liberava dal suo abbraccio e si rigirava per guardarlo negli occhi.

E questo fu il suo sbaglio. 
Dannato sguardo Padalecki. Dannata quella sua dolcezza. Dannati quei suoi occhi innamorati.

Jared lo guardò e capì, nonostante sapesse di essere in torto, che era in vantaggio.
“Ascolta amore mio! Ti prego…detestami quando sarà tutto finito. Ora, per favore , ho solo bisogno che tu mi stia vicino quando le cose si faranno più assurde. Ho solo bisogno che tu mi faccia ridere quando avrò solo voglia di piangere. Ti prego, Jensen. Ti prego!!” sembrò davvero supplicare.
“Non te lo meriti, Padalecki!” sussurrò Jensen e poi non resistendo più, lo afferrò per il bavero della giacca e lo abbracciò quasi disperatamente. “Io ti amo e non lascerò che ti accada niente. Troveremo una soluzione, interpelleremo i migliori medici del settore e tu starai meglio di prima.” disse convinto mentre lo abbracciava ancora e poi spostandosi in modo che potessero guardarsi: “Lo giuro, Jared!” e lo baciò.

Fu un bacio dolce, intimo. Che non aveva bisogno di passione o gemiti languidi. Visse solo per confermare una solenne promessa d’amore.
 
Quando tornarono verso il camper di Jared, all’interno vi trovarono ancora , in attesa, i tre amici che avevano mandato a chiamare.
“Bene! Siete tornati!” fece Bob. “Sedetevi!”
“Ma cosa…” esclamarono insieme.
“State zitti e ascoltate!” li ammonì anche Eric. “Allora !! abbiamo preso una decisione.”
“Wow! Di già? Non vedevate l’ora di farmi fuori!!” scherzò Jared.
“Dillo di nuovo e ti prendo a schiaffi, ragazzo!” disse serio Singer.
“Scusa!” sussurrò Jared, capendo di aver fatto una battuta poco divertente.
“Porteremo a termine la decima stagione, così come è stata pensata. Finale compreso!” esordì il regista.
“Bob…” provò ad intervenire Jared, cercando di farli ragionare.
“Ma…” lo fermò Carver, “…ma gireremo anche un finale alternativo che utilizzeremo solo in casi estremi. Ma non è questa la decisione che abbiamo preso stasera!” disse poi e i due attori lo guardarono perplesso.

Stavano già cambiando le sorti di una stagione, che altro avevano potuto decidere in così poco tempo?

“Che cosa avete deciso?!” chiese Jensen, avvicinandosi a Jared. Sapeva che qualsiasi fosse stata la decisione, avrebbe , giustamente, coinvolto anche lui.
“Se le cose..” e poi cercò di rinforzare il tono. “…e ripeto “se” le cose dovessero andare per il peggio, Dio non voglia, il progetto Supernatural si chiuderà con la decima stagione!”
“Cosa!?” esclamò sorpreso Jensen.
“Nooo!” fece eco Jared.
“Su questo siamo tutti d’accordo e penso che anche quelli là fuori lo sarebbero. Se verrà a mancare Sam, verrà a mancare una parte importante della storia , un fondamento di cui Supernatural non può fare a meno e lo stesso accadrebbe se fosse Dean a morire. Voi siete le colonne portanti di questo show, di questo straordinario....edificio, ma un edificio con una sola colonna non può reggersi. Cadrà inesorabilmente!” fece Carver.
“Jeremy, ti prego…no! Trova una soluzione!!” fece Jared preoccupato e in colpa.
“No!” ma non fu Jeremy a dirlo ma Jensen.
“Cosa?!” fece Jared guardandolo.
“Credi davvero che riuscirei a continuare tutto questo senza di te, Jared. Perché se lo pensi, non mi conosci, amico!” fece Jensen.
“Tu sei forte…tu puoi…potresti…” provò a incoraggiarlo.
“Fare cosa, Jared? Andare avanti? Continuare a vivere come se niente fosse? Continuare a recitare in Supernatural senza continuare a vederti in ogni dove?” ammise amareggiato da quell’infausta previsione. “Se ci sarai tu, ci sarò io. Altrimenti …è finita!” disse deciso.
“Bene!” esclamò Eric. “Vedo che siamo tutti d’accordo!” e si alzò dalla sua sedia. “Andatevene a casa.” fece ai due. “E tu riposa!” rivolgendosi solo a Jared. “Stasera stessa mi attiverò perché da lunedì ci sia nei pressi dei set in cui giriamo, un ambulanza sempre pronta. Ti terremo a stretto controllo Padalecki e quando la stagione sarà finita, ti metterò alle calcagna tanti di quei medici che nemmeno House saprebbe cosa farci!” e invitò i suoi colleghi più anziani a seguirlo.

Ma prima che i tre uscissero dal camper Jared li richiamò.
“Ragazzi?....io non so come ringraziarvi!” disse emozionato.
“Tieni duro e non farci scherzi, Jared. E non dovrai ringraziare nessuno!” fece il creatore della serie.
“Ci vediamo lunedì, ragazzi!” fece Bob.

Il giorno dopo, tutti quelli che erano parte integrante dello show, dall’ultimo tecnico alla co-star più popolare, ricevettero una mail di Kripke in cui veniva spiegata la situazione e la decisione presa. Alla fine del messaggio, si chiedeva di esprimere un parere in merito.

La risposta fu unanime: O c’erano Sam e Dean, o non ci sarebbe stato Supernatural.
 
Le riprese degli ultimi episodi andarono avanti e tutti si impegnarono perchè filassero il più velocemente possibile, per evitare a Jared troppo sforzo, senza però mai privare quell'ambiente comunque familiare del solito carattere allegro e confortevole. E quando il giovane, a volte, sfuggendo ai controlli del compagno, riusciva a raggiungere il camper del trucco, chiedeva alle ragazze di fare in modo di coprire il più possibile i segni di quell'affaticamento che ormai diventava sempre più evidente.
"Andiamo ragazze, usate le vostre manine magiche o Jensen inizierà a fare la chioccia fin quando non avremo finito con le scene di oggi!" e così pensava di averla fatta franca.

Durante uno stop tra una scena e l'altra, Jensen vide Jared fissarlo. E lo faceva a modo suo o meglio nel suo modo e quando il giovane gli si fece vicino, Jensen non lo fece nemmeno proferir parola.
"Scordatelo, Jared! Uno sguardo innamorato e devoto è tutto quello che avrai da me!" anticipò.
"Andiamo, amore!" disse sussurrandolo perchè potesse sentirlo solo il compagno. "Vuoi davvero che supplichi il tuo amore?!"
"No!, ma questo non cambia il fatto che appena torniamo a casa, ti metterò immediatamente a letto!" fece deciso Jensen.
"Beh! io avevo la stessa intenzione!" lo  provocò malizioso Jared.
"Co..." esclamò Jensen, facendo mente locale sulla risposta che aveva dato a Jared. "Smettila, Padalecki. Non otterrai niente tranne che una doccia fredda, mi hai capito?"
"Riuscirò a sedurti, Ackles!" lo provocò ancora mentre lo lasciava nelle mani della costumista.
"Rimarrai deluso!!" gli gridò dietro, mentre Jared raggiungeva il suo posto sul set.
 
Quando tutte le riprese furono portate a termine, Cliff accompagnò i due al loro appartamento e diede loro appuntamento per il giorno dopo. Fortunatamente le prime riprese erano previste per le undici della mattina , quindi Jared avrebbe potuto riposare di più.
Entrarono in casa e mentre Jensen posava le loro borse sul divano, Jared rimase fermo accanto alla porta chiusa.
Jensen si voltò verso il compagno e capì che cosa stesse aspettando il giovane.
"Jared..no!" fece categorico.
"Per favore...non farmi supplicare!" disse dolcemente ma anche con tono triste Jared.
Jensen lo desiderava con tutto se stesso ma aveva paura che fare quel passo, potesse danneggiare le già precarie condizioni del giovane compagno. "Non credere che non lo voglia, Jared. Non pensare che non ti desideri anche io, ma..."
"E allora fallo, Jensen. Amami. Fa' l'amore con me!" sembrò davvero supplicare mentre si avvicinava al compagno.
"Jared..."
"Voglio farlo, adesso che ho ancora la forza di amarti come voglio amarti. Adesso che posso ancora....concedermi a te..." disse vedendo il dolore prendere spazio sul volto di Jensen. Vide i suoi occhi brillare di amarezza e lo raggiunse velocemente, abbracciandolo. "Voglio essere ancora tuo, voglio sentirti mio. Voglio stringerti a me con tutte le mie forze fin quando ce le ho queste mie forze!" disse ancora.
"Per favore...smettila...smettila di dire così!" sussurrò dolorosamente esasperato Jensen. "Non parlare in questo modo. Non parlare come se fossi un malato terminale senza scampo!" fece con la voce rotta dall'emozione mentre non riusciva a staccarsi dall'abbraccio del compagno.
"Mi dispiace...mi dispiace. Ma ti dico questo solo perchè io non ho paura. ", mentì. "Quindi per favore non averne tu!"
Jensen lo guardò. Guardò la decisione sul suo volto. Nei suoi occhi.
Vide la dolcezza del suo sorriso stranamente timido in quel momento.
"Dio!! quanto ti amo!!" fece in un respiro profondo.
"Dimostramelo!" fece ammiccante.

Jensen allora, prese la sua mano e lo portò con lui verso la loro camera.
Il tempo sembrò congelarsi nel momento esatto in cui quella porta si chiuse. Al di fuori di essa: il mondo, il dolore, la malattia, la paura, la frustrazione.
Jensen spogliò Jared con infinita dolcezza accarezzando lentamente con le mani quelle parti del corpo del giovane che rimanevano via via senza vestiti. Gli baciò il collo, volutamente esposto. Il petto moderatamente affannato. Baciò la mano con cui Jared gli accarezzava il viso.
 Invitò il compagno verso il letto e delicatamente si sdraiò al suo fianco, senza mai smettere di baciarlo, di farlo sentire amato, di farlo sentire protetto e al sicuro.
Con la voce quasi simile ad un sussurro continuava a ripetergli che lo amava, che era suo, e che lui gli apparteneva nello stesso modo. Jared  chiuse gli occhi, gustandosi infinitamente ogni parola che Jensen gli donava e ad ogni amorosa affermazione, il giovane ripeteva un dolcissimo e sempre più affannato “sì”
Jensen, poi, si allontanò da lui, giusto lo spazio per poter finire di spogliare anche se stesso e quando fu nudo come il suo amato, si strinse a lui, godendo del suo calore. Jared lo abbracciò, ormai incapace di stragli troppo lontano, e poi afferrandolo per le spalle, se lo tirò addosso e sospirò rumorosamente quando le loro virilità si incontrarono in una carezza intima e umida.
Ma il giovane per quanto vedesse e percepisse l’amore con cui Jensen si muoveva su di  lui, intuì che c’era qualcosa che ancora lo frenava.
“Jensen…” fece prendendogli il viso tra lem mani.
Gli occhi di Jensen sembrarono spiegare tutto.  E Jared capì. “Amami, non mi farai del male. Il tuo amore non potrà mai farmi del male.”
Jensen gli sorrise e piano gli baciò le belle e sottili labbra che non avevano mai smesso di sorridergli e rassicurarlo. Si spostò solo un po’ dalla sua posizione per raggiungere uno dei cuscini che ancora erano sul letto. Lo avvicinò ai fianchi del giovane.
“Tirati su!” fece invitando Jared ad alzare leggermente i fianchi.
“Ma cosa…” non capendo all’inizio cosa il compagno volesse fare.
“Starai più comodo con questo. Dovrai …muoverti…di meno…quando....noi...” ed era teneramente in imbarazzo mentre sistemava il cuscino all’altezza dei reni di Jared.
“Jensen..” sussurrò completamente conquistato da un simile ma al tempo stesso semplicissimo atto di dolcezza e premura.
“Ti prego…ti prego…fallo per me!” fece Jensen, pensando che il giovane non volesse  assecondarlo.
Ma Jared lo guardò infinitamente innamorato , gli sorrise e nei suoi occhi il luccichio che sentiva bruciare di quell’amore lo obbligò con forza ad attirare quel meraviglioso uomo verso di lui.
“Io farò tutto quello che vuoi, amore mio.” E lo baciò e ritrovò la sua passione in quel bacio. Le sue labbra richiedevano prepotenti la stessa passione dalle labbra di Jensen e nel tempo di quel bacio languido e profondo, Jensen si fece spazio nel corpo di Jared.

Quell’unione li fece gemere , ma i loro furono solo ansimi di piacere.
In quel momento non c’era spazio per il dolore.

Con movimenti lenti e ritmatici, quella danza d’amore cominciò a conquistarli fin dentro l’anima.
I movimenti cadenzati di Jensen, l’assecondarli di Jared, le loro mani che non smettevano mai di accarezzarsi, i loro occhi che non riuscivano a smettere di fissarsi, e poi ancora baci, a volte dolci, a volte più disperati.
I loro nomi. I loro nomi sussurrati, ansimati. Pregati.
E poi il piacere. Quello potente, profondo. Quasi doloroso. Che spezzò loro il fiato in gola e che poi lentamente gli concesse di respirare di nuovo per potersi chiamare un ennesima esasperata volta.
Ancora stretti uno tra le braccia dell'altro, i due amanti cercavano di regolare i loro respiri ancora affannati, ma mentre gli ansimi di Jensen divennero mille "ti amo" sussurrati , i respiri di Jared , invece di calmarsi si fecero più sincopati e singhiozzi scattosi sembrarono prendere sopravvento sul suo corpo e tra un singulto e l'altro, il giovane iniziò ad aggrapparsi quasi disperatamente al corpo del compagno e iniziò a bisbigliare "Non voglio perderti, non voglio lasciarti...non voglio lasciarti..."

Jensen sentì il suo cuore spezzarsi nel vedere e nel sentire Jared piangere in quella maniera. Lo strinse forte e pianse con lui e quando quella tempesta sembrò lentamente scemare, Jensen costrinse Jared a guardarlo.
"Ascoltami, tu non mi perderai e io non perderò te. Noi staremo insieme. Sempre. Per sempre." disse sperando di rassicurarlo e rassicurare così anche se stesso. "Te lo giuro, amore mio. Andrà tutto bene e voglio che tu lo dica!"
"Jensen...io..." balbettò il giovane.
"Dillo, Jared. Andrà tutto bene!" lo incoraggiò.
"Andrà tutto bene!" sembrò accontentarlo Jared.
"Dillo ancora, amore." lo spronò ancora.
"Andrà tutto bene !" e questa volta sembrò esserne più convinto e quando Jensen si unì a lui in quella che ormai sembrava una preghiera,

Jared sentì una strana forza attraversalo interamente e capì che l'amore di Jensen lo avrebbe aiutato. Che Jensen gli sarebbe stato sempre vicino e non lo avrebbe mai abbandonato.
   
 
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