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Autore: Blue_Aamani    24/07/2015    3 recensioni
Prima regola: si viaggia leggeri. Seconda regola: tu porti il tuo zaino, io il mio. Terza regola: se dico una cosa, tu falla.
- Tipo se tu mi dici buttati dal ponte io dovrei farlo?
Chiude gli occhi e sospira.
- Quarta regola: niente battute, niente sarcasmo, niente divertimento.
- Quinta?
- Quinta regola: solo io faccio le regole.
Esce dalla stanza lasciando la porta aperta.
- Che razza di modi.. Da barbaro..
- Ti ho sentita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Delilah

Fine. Era questo da cui partiva. La fine di tutto. Aaron l'aveva lasciata, Virginie l'aveva lasciata. Lui con un'altra, lei aveva tradito la sua fiducia giocando con lei, usandola quando le serviva. E lei ci era cascata. Come una stupida. Ora però era decisa, non avrebbe più fatto la figura della stupida. Si sarebbe trasferita al nord. Avrebbe cercato il villaggio più sperduto che potesse trovare, isolata dal resto del mondo: soprattutto da loro. E anche da tutti quelli che conosceva. Avrebbe cambiato vita, identità, tutto pur di fuggire. Clover Donovan non esisteva più. Non sarebbe più esistita, mai più.

Benvenuta Delilah Jordan.

*Mabelle

Laureata con il massimo in storia dell'arte, mi sembrava una buona idea all'inizio -in realtà anche ora- poi però il posto di lavoro che speravo di ottenere l'hanno dato a -quella brutta vipera del mio corso,- Victoria Cartwright. Niente di meno che la nipote del capo. E ora mi ritrovo senza lavoro.
Fino a oggi, almeno. Dopo la mattutina corsa nel parco, ritorno a casa e nella buca delle lettere trovo una busta indirizzata a me.
Chi scrive lettere a mano, comunque? Qui arrivano solo le bollette..

Alla Signorina Mabelle Mackay,

La attendiamo il giorno 13 Settembre,
al Dipartimento di Storia dell'Arte
dell'Università di Berlino,

Speriamo si unisca a noi,
Cordiali Saluti.

Calligrafia perfetta, con qualche piccola sbavatura su alcune lettere, dava ad intendere che fosse stata scritta da un mancino. Allegate alla lettera c'erano le indicazioni per come raggiungere Berlino e un biglietto di prima classe.
Berlino. Una settimana per fare le valigie. Una specie di suicidio.

*Delilah

Alla Signorina Delilah Jordan,

La attendiamo il giorno 13 Settembre,
al Dipartimento di Arti Occulte,
dell'Università di Londra,

Speriamo si unisca a noi,
Cordiali Saluti.

Questa era la lettera che avevo trovato imbucata sotto la porta. Il biglietto di prima classe -di prima classe!- per Londra era allegato alla lettera insieme all'indirizzo esatto per raggiungere l'Università.
Ora cominciava la parte divertente "come preparare la valigia, anzi le valigie, in meno di una settimana, senza perdere il controllo".

*13 Settembre Londra
Ad aspettarmi fuori dall'aeroporto un taxi nero e un cartello sul vetro con il mio nome. Carico la valigia, salgo e l'auto parte.
Arrivati all'Università l'autista mi aiuta a scendere, prendendo la valigia e incamminandosi verso l'ingresso. Si ferma davanti all'ingresso lasciando la valigia e facendo poi retro-front verso l'auto.

- La stavamo aspettando signorina Jordan, prego da questa parte.

*13 Settembre Berlino
Salgo sull'aereo e mi dirigo verso la prima classe.

- Prego, mi segua, il suo posto è da questa parte.

Seguo la hostess fino al mio posto. Uno dei due sedili è già -sfortunatamente per me- occupato. Mi siedo e attendo la partenza.

- Ci sono stati dei cambiamenti, vedo..

Alzo lentamente -forse troppo lentamente- lo sguardo sulla figura che si è appena seduta accanto a me.

- Sono Chip, comunque.
- e Ciop?

Sgrano gli occhi e porto le mani alla bocca, cercando di nascondere l'inevitabile rossore di imbarazzo sulle guance. Lui ride compiaciuto.

- Mi spiace, scusa.. io.. Che imbarazzo.
- Non devi scusarti. In realtà è stato piuttosto divertente.

Continua a ridere.

- Sul serio, mi spiace.
- Nessuna aveva mai fatto questo abbinamento.. Almeno è nuovo e non le solite frasi idiote dei miei compari.
- Credo sia il caso di cambiare del tutto argomento.
- Come mai vai a Berlino?
- Lavoro. Tu?
- Anche io. Tu?
- Sempre per lavoro.
- Giusto, scusa. Emm..
- Chi ha scelto il nome Chip?
- Mio fratello, quando era piccolo non riusciva a dirlo e così..
- Sei diventato Chip.
- Già e ci ho fatto un po' l'abitudine.

L'aereo stava partendo. In un paio d'ore sarei arrivata all'Università.

- E tu?
- Io.. Il mio nome, sì, giusto. Mabelle.
- Come Ma belle in francese? Mia bella..
- No, solo Mabelle.

Come suona bene il mio nome detto così.. Alla francese.. Ma belle. E il suo sorriso mentre lo dice.. Contegno, Mabelle, contegno.

- Dunque.. Se posso, che genere di lavoro?
- Non saprei proprio, insomma, chi contatterebbe uno che è laureato in antropologia? Questo pazzo deve darmi qualche spiegazione, ma fin tanto che mi da uno stipendio..
- Perchè rifiutare, giusto?

Annuisce. E il suo telefono squilla. Risponde, girandosi leggermente verso il finestrino, e io perdo di vista i suoi occhi. Metto gli occhiali da sole, le cuffie e lo osservo di nascosto.

"Gentili passeggeri vi informiamo che stiamo per atterrare, cortesemente allacciate le cinture. Speriamo che il viaggio sia stato di vostro gradimento. Buon soggiorno dalla compagnia."
 



Spazio autrice
Prima storia originale che pubblico, spero possa piacervi, fatemelo sapere. (Continuerò in base alle vostre recensioni)
Grazie mille a chiunque passi da qui e legga :)
Buone vacanze a tutti!
Sunset

  
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