Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Drops of Neverland    24/07/2015    3 recensioni
Raccolta OneShot | Lilius!– LilyLunaxScorpius | Spoiler, probably.
1. « Però, che bel caratterino che abbiamo qui. È probabile che vi ritroviate una nuova Serpeverde in famiglia»
2. «Da quando in qua mi chiami Lils? Lo fa solo James»
3. «Gli eroi non esistono, e se esistessero io non sarei uno di loro»
4. «Dominique? Mia cugina Dominique? Ma è più grande di te, Scorpius!»
5. «Chi l’avrebbe mai detto che avrei dovuto guardare un film babbano, per far colpo su una ragazza, Lily?»
6. «Vorresti venire al Ballo del Ceppo?» «Con te?» «Sì, con me.»
7. «Hai il potere di mandarmi via, perché non lo fai?
8. «Qual è il punto allora? Ho perso tutto il mio controllo anni fa, Lily me l’aveva solo fatto dimenticare»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sesto anno di Lily.
«Hai il potere di mandarmi via, perché non lo fai?» 

 
 
 
Avevano litigato.
Lily non sapeva come, o perché, fosse successo, ricordava solo urla, pianti, un tagliente “Lily sta’ zitta, sei troppo piccola per capire” da parte di Scorpius e una porta chiusa in faccia al ragazzo, dopo la fatidica frase. Ed era finita, in qualche assurdo modo, quell’estate, a casa Potter.
Scorpius aveva finito la scuola, aveva preso i M.A.G.O e si sentiva terribilmente figo per questo. E da un po’ aveva preso a uscire con i suoi compagni di casa. A Lily stava bene così. Insomma, spesso usciva solo con le sue amiche Grifondoro, chi era lei per impedire che Scorpius si divertisse? Poi la cosa era sfuggita un po’ di mano. Scorpius portava fuori Albus senza Lily, rimandava il loro tempo, e la trattava come se fosse troppo stupida per capire certe cose.
«Merlino, Scorpius, non sono una stupida!» aveva urlata un giorno, quando Scorpius aveva liquidato la sua domanda sul perché non potesse uscire con loro con un gesto infastidito.
«So che non sei stupida! Solo, sei troppo piccola» Mai dire a Lily Luna Potter che era troppo piccola. Era probabilmente la cosa che odiava di più al mondo.
«Ah sì?» ribatté, dirigendosi a passo spedita verso camera sua «se sono troppo piccola per uscire con voi forse sono troppo piccola anche per stare con te!» urlò, sbattendo la porta.
Dopo quell’episodio Albus e Scorpius avevano preso a vedersi solo a Malfoy Manor, chiusi principalmente in camera di Albus o quando Lily non c’era. E Albus dovette sopportare tutte  le lamentele del suo migliore amico. Certo, voleva bene a lui e a Lily, ma se si mancavano così tanto perché non si rimettevano insieme? Albus aveva sentito più di una volta Lily lamentarsi con Rose di quanto Scorpius fosse così adorabilmente idiota, e di quanto le mancasse nonostante la lite. Poi il pomeriggio arrivava Scorpius e iniziava a domandare “allora, dov’è Lily?”, “sta bene?”, “ha iniziato a uscire con qualcuno?” e quando Albus alzava gli occhi al cielo Scorpius si affrettava ad aggiungere con vocetta acuta, tipica di quando mentiva, “non che mi interessi, pff”.
 
*
Quando Lily tornò a scuola, quell’anno, era più triste che mai. Non c’era più nessuno dei suoi cugini, a parte Louis, del settimo anno, e Hugo, che come lei frequentava il sesto. Lily era orgogliosa di poter affermare che era stata lei a far mettere insieme Hugo e Caroline, che era una Cupido perfetta. Poi si ricordò che Scorpius era da qualche parte a Londra, e che probabilmente non stava neanche pensando a lei.
Il due settembre fu la prima, vera giornata ad Hogwarts. Lily aveva un orario più rilassante, rispetto a quello dell’anno precedente, in quanto aveva abbandonato la Divinazione (materia del tutto inutile, soprattutto dopo che la Cooman le aveva predetto la morte un centinaio di volte) e aveva delle ore di buco.
La sua prima, agognata ora di buco.
Decise di passare la soleggiata giornata settembrina sulle rive del Lago Nero, come era solita fare con Rose, l’anno prima.
E con Scorpius”.
Scacciò il pensiero mentre scuoteva la testa, infastidita. “Non mi farò rovinare il primo giorno di scuola da lui”.
Mentre si dirigeva verso il Lago, scorse Lucy, un anno più grande di lei, che leggeva sotto un albero. Non erano mai state molto amiche, ma avendo passato il viaggio del giorno prima con lei e con dei suoi amici Tassorosso, decise di andare da lei. Non aveva niente da fare, del resto. Tutti i suoi amici erano in classe.
«Cugina!» profferì Lily, stendendosi accanto a Lucy. Mise le mani dietro la testa e chiuse gli occhi, con un sorrisetto sulle labbra. Il sole le faceva sempre quell’effetto.
«Lily» la salutò.
Lily immaginò che sulle sue labbra si fosse disegnato un sorriso, come accadeva spesso. Era proprio la classica, amabile Tassorosso.
La rossa sentì un tonfo, e credette che Lucy avesse lasciato cadere il libro, per stendersi vicino a Lily, e quando sentì la sua presenza accanto a lei, i suoi sospetti furono confermati.
«Allora» esordì Lucy.
«Allora».
«Che ci fai qui?» chiese, con un tono alquanto sospettoso.
Lily per un attimo pensò di rifilarle la solfa del “non posso semplicemente voler passare del tempo con la mia amata cugina?”, che funzionava bene con Dominique, Fred, e a volte anche con James, ma poi decise di lasciar perdere: sarebbe stato uno spreco di tempo ed energie inutile.
«Mi annoiavo, non so che fare» sbuffò.
«La vita senza Scorpius è più difficile del previsto?» chiese Lucy, con il tono di chi la sa lunga.
“È per questo che non siamo mai state grandi amiche”.
«Non è per lui. È che senza Rose, Albus, James, Fred, Dominique… si, insomma, senza di loro la maggior parte del divertimento se ne è andato» disse, scocciata. “Pensavo di avere una vita più interessante”.
«Perché non dici semplicemente che ti manca Scorpius, e che vorresti stare ancora con lui e che vorresti che fosse qui?» chiese Lucy.
Lily si sedette di scatto, e lanciò un’occhiataccia alla cugina «Perché non sarebbe vero!» sbottò «Ma tu da che parte stai, si può sapere?».
«Dalla parte della verità».
«Sei così cliché».
«Perché sei venuta qui, allora, se non volevi sentirti dire ciò che ho detto?».
«Perché non pensavo che fossi una simile rompiscatole!» Lily si alzò e se ne andò.
“Nota per me: non rivolgere mai più la parola a Lucy”.
Si avvicinò ancora di più al Lago Nero, finché non le bastò un passo per cadere nel Lago. Passeggiò per un po’, immersa nei suoi pensieri. Ciò che aveva detto Lucy non era del tutto falso, anche se non l’avrebbe mai ammesso. C’erano giorni in cui ancora pensava a Malfoy. Erano giorni stressanti, quelli. C’erano notti in cui non riusciva a dormire, a causa di un certo biondo che appariva tra i suoi pensieri, con lo stesso fascino e lo stesso viso di sempre, che la chiama “Nanetta”, che le bacia la fronte mentre se ne stanno accoccolati sotto il piumone a guardare un film.
Lily ancora non credeva che fosse tutto finito. Era passato un mese, dal fatidico 29 luglio, eppure Lily non se ne era mai fatta una ragione, e l’unica che lo sapeva era Rose, naturalmente. A lei aveva detto del suo primo bacio, e a lei confidava tutte le insicurezze. Lei era l’unica a sapere che a Lily mancava Scorpius. E Dio, quanto le mancava.
Prese un sassolino e lo lanciò nel Lago, con forza. L’intento era quello di far rimbalzare il sassolino, come le aveva inseganto zio Ron anni prima, ma quello affondò senza ritegno. Appoggiò la testa alla corteccia, frustrata.
“Corteccia?”.
Improvvisamente si rese conto di essere seduta sotto un albero, proprio difronte al lago nero. O meglio, era seduta sotto il loro albero, quello sotto il quale passavano le mattinate Scorpius e lei nelle giornate di sole. “Proprio come questa”.
Per un momento pensò quasi di averlo visto dall’altra parte del lago, mentre passeggiava al di là degli alberi. Lo vide ancora, stavolta più vicino. Sembrava quasi che stesse facendo il giro del lago, per venirle incontro. E le sembrò quasi vero.
Pensò di essere impazzita; Scorpius non poteva essere lì, semplicemente. Era contro qualsiasi logica.
Si alzò in piedi, con il cuore che batteva a mille. Vide una testa bionda che si incamminava verso di lei, nitida. La sua figura alta si stagliava sul Lago, producendo lunghe ombre. Quando fu più vicina, Lily strizzò gli occhi, per mettere bene a fuoco il suo viso: e ogni logica andò a farsi benedire.
Rimase lì, impalata, con il cuore che ormai aveva raggiunto la velocità della luce.
Se lo ritrovò davanti, bellissimo, con un sorriso timido in volto, timoroso, per la paura di essere scacciato.
«Non ci si può Smaterializzare dentro Hogwarts».
Già, fu la cosa più intelligente che riuscì a dire. Incrociò le braccia al petto, con uno sguardo di sfida negli occhi.
«Lo so. Mi sono Smaterializzato fuori dai confini di Hogwarts. Ho fatto il resto a piedi» disse, mentre le sorrideva dolcemente. Lily riconobbe la sua espressione negli occhi: “sono figo ma tenero, tu mi ami, e ti assillerò finche non mi perdonerai”.
Distolse lo sguardo, impuntandosi. Non sarebbe ceduta così facilmente. «Che sei venuto a fare?» gli chiese, irritata.
«Sono venuto qui, solo per te. Perché sono stato uno stronzo, e perché tu non meriti tutto questo. Per chiederti scusa».
«E non avresti potuto farlo due giorni fa, che so? A casa mia».
«Non sarebbe stato abbastanza ad effetto» le disse, prendendole le mani e portandosele al collo. Lily cercò di ritirarle, ma lui non volle lasciarla.
«Sei un idiota, Scorpius».
«Sì, ti amo anch’io» E il mondo le crollò addosso. Era la prima volta che glielo diceva, e a Lily sembrarono le parole più belle del mondo.
«Lasciami» gli disse, invece. Non poteva riapparire dopo un mese e dirle che la amava, Non così, anche se era terribilmente romantico.
Scorpius lasciò la presa, e Lily se ne andò. Sentì Malfoy alle calcagna, ma continuò a camminare, imperterrita. Si fermò solo quando Scorpius le si parò davanti, impedendole di camminare. Lily lo guardò male «Scorpius, ti rendi conto che potrei dire in un qualsiasi momento alla McGranitt che sei qui e farti cacciare?».
«E stai andando dalla McGrannit, per caso?».
«No» sibilò Lily a denti stretti. Non era un’infame, lei. Scorpius parve sorpreso. Aveva la bocca semiaperta, e fissava Lily con un sguardo indefinibile.
«Hai il potere di mandarmi via, perché non lo fai?» chiese, piano. Lily approfittò di quell’attimo di distrazione per andarsene.
«Lils, aspetta!».
«Che c’è?» Sbottò la Potter, girandosi di scatto «Non sono una stupida, eh? Non sono troppo infantile? Non ho quei due anni di idiozia in meno? Non sono troppo piccola per capire?» urlò, con gli occhi che le si riempivano di lacrime. Scorpius la guardò, sbigottito e preoccupato.
«Tu non sei piccola, tu sei… sei bellissima» le prese il viso tra le mani e la baciò. E Lily non resistette, ma ci si abbandonò con tutta se stessa.


Neverland's corner:
Allora, oggi non ho molto da dire, solo che spero di non avervi fatto patire troppo con questo capitolo e nulla. Recensite!
Anyway, vi lascio i prestavolto di tutti i personaggi  incontrati fin ora. Mancano JAmes e Timothy Zabini, non li ho ancora trovati, perdono!


Lily Luna Potter - Lily Collins



Scorpius Hyperion Malfoy - Sterling Knight




Albus Severus Potter - Logan Lerman




Rose Weasley - Emma Stone




Lucy Weasley - Georgie Henley




Dominique Weasley - Amanda Seyfried



Fred Weasley - Sam Claflin




Hugo Weasley - Josh Hutcherson



Caroline McQueen - Chloe Grace Moretz

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Drops of Neverland