Sono per conto mio; rannicchiato sul letto in un'angolo. Sono immerso in questa atmosfera in cui l'oscurità mi avvolge. Ripenso. La mia vita è una bugia; è finta. Io sono finto. Le parole che escono giornalmente dalla mia bocca, sono menzogne. La persona che sono è una menzogna. Sento che l'oscurità mi stinge a sé come in un abbraccio dato all'amante. Mi prometto di cambiare; di trovare me stesso, ma l'oscurità non mi lascia. Mi stringe finché mi lascia senza fiato e mi sento stanco. Ora sono sereno. L'oscurità scivola via, lasciandomi, ancora, per conto mio.
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Sì, mi piace scrivere drabble tristi, che volete farci?
Non so neanche se la terrò a lungo pubblicata. Deprime anche me e io sono la scrittrice! Insomma, so bene che non è una storia che fa pensare 'Viva la vita!!1!!11!?'