In volo verso Domani. E poi chissą...

Era l'ennesimo aereo, quello.
Jess odiava quei momenti, quegli attimi in cui saliva le scalette per accomodarsi al suo posto.
Era lģ che realizzava che se ne stava andando di nuovo, fuggendo, da chissą quale realtą.
Col bagaglio in mano, contenente quei pochi oggetti personali, gli unici ricordi che le erano rimasti, e il progetto per una nuova vita.
Era amaro andarsene, senza riuscire ad ammettere che quella fosse una fuga.
Perché lo era, e Jess lo sapeva.
Ormai la sua vita le stava stretta: poteva cambiare qualsiasi cosa, ma ormai era cresciuta e il treno della felicitą lo aveva perso... Ora non le rimanevano che le ali di quell'aereo per portarla lontano, verso una nuova avventura, una nuova vita, che non avrebbe fatto altro che ampliare la voragine nel suo cuore.
Era fuori posto ovunque andasse, e per quanto ci provasse, non riusciva a trovare la sua casa in quei luoghi.
Jess sospirņ, accomodandosi sul sedile vicino al finestrino, osservava al di fuori di esso, cercando di farsi forza per non piangere.
Un giorno avrebbe trovato la sua casa, ne era sicura, ma prima doveva trovare chi la facesse sentire a casa.
E quel vuoto si allargava ad ogni aereo in pił che prendeva, silenziosamente, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza.

NOTE DELL'AUTRICE:

Un grazie gigantesco a Jordan Hemingway per il prompt!