24/01/2009
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L’amore come una pozione
Là, sulla rupe in cima alla montagna, c’è un bel ragazzo, biondo, alto, con una divisa verde e argento. Se ci avviciniamo un po’ riusciamo anche a dargli un nome: Draco Lucius Malfoy. Ha uno sguardo vacuo, innamorato, mentre si sporge per raccogliere un fiore, una stella alpina. All’improvviso si volta di scatto e i suoi occhi abbandonano la forma a cuoricino e tornano del loro solito colore azzurro-ghiaccio. Draco Malfoy caccia un urlo e nella sua mente i pezzetti del puzzle dei tre giorni precedenti si riuniscono formando il tempo perduto.
Era la doppia ora settimanale di Pozioni del sesto anno, Grifondoro e Serpeverde. Il professor Piton, forse, era in vena di scherzi perché aveva deciso di far preparare ai ragazzi un filtro d’amore. Come al solito Hermione Granger preparò una pozione dal perfetto colore (rosso) e odore (rose). Dopo averne presa una provetta da presentare a Piton, Hermione fece evanescere la pozione pulendo il calderone, sicura di aver creato una pozione da E.
Quella stessa sera Draco andò nell’ufficio di Piton a prendere un the e, approfittando di un momento in cui Piton era assente, Malfoy rubò dalla borsa del professore la provetta con l’etichetta ‘Hermione Granger’ per farle prendere un brutto voto. Ma proprio in quel momento la porta si aprì e Draco, per lo spavento, fece un salto sulla sedia. La provetta si ruppe e il suo contenuto cadde nel the di Draco. Piton chiuse la porta e invitò Malfoy a bere in un modo talmente convincente da non poter dire di no. Di colpo gli occhi del ragazzo scintillarono, prendendo la sagoma cuoricino.
Il giorno dopo Draco sentì al tavolo dei Grifondoro un frammento di conversazione tra Hermione e Ginny. Le due Grifondoro parlavano di fiori ed Hermione ad un certo punto esclamò: -La rosa sarà anche il fiore più romantico, ma per me niente batte una bella stella alpina appena raccolta!-.
Solo a sentire quelle parole a Draco schizzò in testa un’idea, pronta da mettere in atto il giorno dopo, sulle montagne vicino ad Hogsmeade.
Ed eccoci tornati al punto di partenza: Draco è in cima alla montagna, con la stella alpina in mano, e l’effetto della pozione è appena svanito. Nell’aria si sente un eco: -Maledetta Mezzosangue! Te la farò pagare cara!-.
Purtroppo in montagna, si sa, è meglio non urlare. In un attimo, infatti, si staccarono dalla parete di roccia di roccia alcuni sassi, provocando una frana. Dimostrando un’eccellente prontezza fisica, Malfoy saltò su un masso lungo e stretto e, utilizzandolo come una tavola da surf, sfrecciò per tutto il pendio della montagna, fino ad arrivare a valle.
Là si era intanto radunato un piccolo gruppo di ragazzi, con Hermione in prima fila, accorsi per vedere la causa di quell’inattesa frana. Malfoy arrivò come un divo sul suo surf e cadde addosso ad Hermione, labbra contro labbra.
Di colpo si staccarono, entrambi imbarazzatissimi e, per un millesimo di secondo, si trovarono a riflettere sul bacio appena avvenuto.
“Però, non ha le labbra poi così fredde come il suo carattere…” pensò Hermione, e Malfoy di rimando: “Certo che ero convinto di farmi male con quei suoi dentoni, e invece…”.
E scambiatosi uno sguardo curioso si baciarono di nuovo, sotto gli sguardi attoniti della folla, per controllare se i propri pensieri erano davvero reali.
Spazio autrice:
Ciao a tutti! Spero davvero vi sia piaciuta questa fic. È la prima che scrivo e devo dire che mi sono divertita parecchio! Vi prego, recensite in tanti, così scoprirò se sono davvero negata nella scrittura (come dice la mia prof di italiano a giudicare dai 5…) oppure no. Va beh, vi mando un bacione grosso così. A presto Mars