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Autore: RosalieHale    24/01/2009    1 recensioni
"Guardò fuori dalla finestra [..] e, per l'ennesima volta, sentì quel fastidio, quella tristezza, quella sensazione indefinibile che provava ogni volta che osservava la desolazione nella quale era immerso."
Storia di un antieroe. Storia di un ragazzo, IL ragazzo..
Storia di Jesus of Suburbia.
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco qui il secondo capitolo. Ho promesso di essere breve, e così sarà, però volevo fare solo due precisazioni: la prima è che questi sono ancora capitoli introduttivi, perciò se sembra che mi dilunghi troppo su qualche particolare inutile e magari non descriva molti fatti, è solo per introdurre un po’ i vari personaggi. Seconda cosa: i nomi sono totalmente inventati, e sono scritti apposta in modo sbagliato. Bene, detto ciò, GRAZIE MILLE a chi ha recensito il primo capitolo, e spero che vi piaccia il seguito. Baci a tutti/e!


***


CAPITOLO 2 : ”ALCOHOL AND CIGARETTES AND MARY JANE TO KEEP ME INSANE”


Gli ultimi raggi di sole cominciavano già a sparire dietro l'enorme ponte, mentre Josh si avvicinava. La struttura di cemento si ergeva in altezza per diversi metri, di fronte a lui. Era stata una delle strade più trafficate del posto, quando era stata costruita, ma ormai erano passati diversi anni, e c'erano molti altri modi per unire le due autostrade che un tempo avevano come unico collegamento proprio quel ponte. Si trovava a poco più di un chilometro da casa sua. Per arrivarci bisognava percorrere uno stretto sentiero nell'unica zona lievemente boscosa che era rimasta in quella città. Prima di addentrarsi nel boschetto in genere la gente ci pensava anche più di due volte, in quanto non solo ospitava spesso coppie di giovani tossici che trascorrevano lì gran parte delle loro serate quando erano troppo fatti per riuscire a ricordare dove fosse casa loro, ma poteva vantare inoltre una vasta gamma di soggetti che pochi avrebbero voluto incontrare sul proprio cammino.
Ma Josh non aveva di questi pensieri mentre scostava i rami degli alberi per farsi strada.
Dopo un paio di minuti cominciarono a diradarsi, e davanti a lui si stagliò l'alto profilo del ponte, con i suoi pilastri ricoperti da graffiti con cui lui e i suoi amici avevano ben pensato di rallegrare l'ambiente.
‘’Finalmente..’’, pensò Jo, continuando a camminare verso quel luogo che ormai considerava un po’ casa sua. Dopo un’altra lite con sua madre, scattata quando era venuto a sapere che Bob, il nuovo compagno di Susan, si era trasferito in pianta stabile da loro, aveva sentito la necessità di uscire e vedere i suoi amici per un po’. Così, dopo qualche simpatico augurio all’allegra coppietta con cui aveva discusso per gran parte del pomeriggio, era uscito di casa in tutta fretta.
Già da quella distanza riusciva a distinguere qualcuno: c'era Dave, con la sua cresta verde e tatuaggi ben visibili su entrambe le braccia, Socksy, col suo cappellino arancione e gli immancabili calzini di colori e taglie diversi, Caithleen, vestita come sempre il meno possibile, Thom, ricoperto di piercing in qualunque parte del corpo.. e poi c'era lei. Mentre si avvicinava, Josh non poté fare a meno di osservarla. MJ non aveva un viso particolarmente bello, un fisico perfetto, né tantomeno un carattere d'oro. Ma nonostante ciò, Jo non riusciva a resisterle. Niente di serio, chiaro; era solo sesso, nulla di più, eppure c'era qualcosa, in quel volto da bambina, che lo portava a fare di tutto, a costo persino di mettersi nei casini, solo per vedervi apparire un sorriso.
-Hey..
-Ma guarda un po' chi è arrivato!
-Ciao, Jo!
-'ao..
I saluti non si fecero attendere dagli amici, che erano tutti seduti a terra e si stavano fumando uno spinello. Solo Mary Jane non aveva nemmeno alzato lo sguardo, quando Josh aveva finalmente raggiunto il gruppo. Si sedette accanto a lei, e allungò un braccio per prendere la canna che aveva in mano, ma MJ lo ignorò e la passò a Caithleen, seduta all’altro lato.
-Ma.., disse lui, squadrandola.
-Che vuoi?!, lo aggredì la ragazza.
-Volevo quella canna, MJ, ma ora Caith non la mollerà più!
-Come se ne avessi bisogno.. Non preoccuparti, fai già abbastanza cazzate per conto tuo, non ti serve a niente quella..
-Che cazzo vuol dire?!
Per tutta risposta la ragazza si alzò e si allontanò a grandi passi. Ma Josh non lasciò perdere: si alzò a sua volta e la seguì. In breve, era nuovamente accanto a lei. La prese per un braccio e la fece girare.
-Si può sapere che cazzo hai?!
Mary Jane non rispose, lo sguardo fisso in quello di Josh. Lo faceva sempre. Guardava tutti con aria di sfida, non abbassava mai gli occhi, MJ. Mai. E non c’era nulla che irritasse ed, al tempo stesso, intrigasse Jo allo stesso modo.
-Ti ho fatto una domanda!
-E io non voglio risponderti, va bene?!
-No, non va bene per niente! Non ti lascio andare finché non mi ha detto che ti passa per la testa, hai capito?
Si fissarono per diversi secondi, prima che la ragazza parlasse.
-Non te ne frega proprio un cazzo, vero?, gli disse a bassa voce, come se stesse cercando di trattenere la rabbia.
-Ma di cosa?! Cos’è che ho fatto stavolta?
-Cosa hai fatto?! Hai anche il coraggio di chiedermelo?! Hai quasi ammazzato mio fratello, ieri notte! Gli hai spaccato una bottiglia in testa, Jo! E io dovrei stare qui a dirti: “Bravo, Josh, grazie mille per avergli quasi fracassato il cranio, sono davvero felice di vederti!”?!
Il ragazzo, sorpreso, mollò la presa sul braccio della ragazza, che si scansò subito da lui, e la guardò stupito.
-Ma che stai dicendo?
-Oh, no, ti prego, non cominciare.. Tanto non attacca chiaro? Tu e le tue solite scuse del cazzo! “Non so niente”, “non mi ricordo più niente”, tanto non ci crede nessuno!
-Jay, non ti avrei chiesto che avevi se me lo fossi ricordato davvero!
-Sì, vabbè, va’ a raccontarlo a qualcun altro, ok? Io non ci casco più.. Non ti credo. Hai capito?! NON TI CREDO.. sei solo un.. un fumato, ecco.. un drogato di merda!
-Sei patetica.. sei più fumata di me, MJ, che cazzo stai dicendo?! E comunque non me lo ricordo davvero.. Mi dispiace, non capivo niente ieri.. e in ogni caso ti ricordo che sei stata tu a insistere per fare quella stramaledetta festa, Jay.. Io te l’avevo detto che tuo fratello si sarebbe incazzato.. e di brutto, anche.. Ma non mi ascolti mai!
-‘Fanculo, Jo, smettila! Solo perché mi porti a letto, non hai il diritto di dirmi cosa devo fare! Basta, vattene! Mi hai sentito?! Va’ via! Non voglio vederti mai più!
Josh la guardò fisso per un po’, mentre dentro sentiva montare una rabbia incontrollata. Poi si voltò e, coi pugni serrati, si avvio verso il boschetto. Lo raggiunse in un attimo e presto sparì alla vista degli amici, che, poco sorpresi dall’avvenimento, continuavano a ridere fra loro, fumandosi un’altra canna.
  
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