Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _sonder    25/07/2015    1 recensioni
Un mastino ama e non mente; un mastino uccide per la tua libertà.
| Ha partecipato al contest Breve ma intenso indetto da DonnieTZ sul forum di EFP:
1) Veleno, prima classificata;
2) Notti perenni, seconda classificata;
3) Tracce sbiadite, prima classificata;
4) A poco prezzo, seconda classificata;
5) Un vecchio cane, prima classificata. |
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Nome EFP/forum: _sonder/_Sonder
- Titolo: Vite interrotte (raccolta)
- Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of Life
- Rating: Giallo
- Coppia: Sandor/Sansa
- Categorie&Contenuti: Categoria Realizzazione (prima flash)
Tutto questo tempo passato a berti come la cura, quando potresti essere il veleno.

Categoria Notte e mattina (seconda flash)
C'è un momento, fra il sonno e la veglia, in cui l'idea di allungare il braccio e trovarti mi rassicura. E non ci sono più incubi, non ci sono più sogni.

Categoria Noi e gli altri (terza flash)
Ritrovare una vecchia fotografia e chiedersi se quella persona sia ancora fissata con i dolci al cioccolato, se abbia ancora il vizio di toccarsi i capelli in continuazione e se, da qualche parte dentro di lui/lei, si ricordi di quel “noi”.

Categoria Consigli (quarta flash)
Vorresti insegnarmi qualcosa quando la tua vita è solo distruzione?! - Posso insegnarti ad apprezzare il momento in cui le cose vanno in pezzi e non possono più essere riparate.

Categoria Amore (quinta flash)
I cuori sono creature selvagge, per questo sono rinchiusi in una gabbia.
- Altre info: Proibizionismo americano, hitman!Sandor al servizio della mala locale, singer!Sansa. Sansa è da considerarsi maggiorenne.
Il Mastino ha il fiato di alcol e sigaretta; Sansa sente anche un odore più forte, che le ricorda le punture delle spine della rosa di Loras e il giorno in cui suo padre è stato sgozzato da un paio di mafiosi. Il poliziotto che ha rifiutato di accettare una mazzetta: la sua testa è diventata uno spaventapasseri per tre notti, nelle campagne. Il labbro inferiore le trema al pensiero della famiglia, divisa dalla lotta al Proibizionismo; niente è come le Sacre Scritture dei sermoni di Padre Luwin, dove l'ingiusto ha la pena che gli spetta e l'uomo buono tende l'altra guancia, serbando il capo sul collo.

Alla notte, i corvi si fermano sulle spalle di paglia del pupazzo in mezzo ai campi e beccano gli occhi di Ned; Sansa, ormai, lo sogna così, immerso nel sangue, come spauracchio della città e monito all'obbedienza.

Sono giorni insonni i suoi; le lacrime non ghiacciano quanto vorrebbero le fiabe della sua infanzia... continuano a inumidire il guanciale e a scorrere sulle gote fino a bruciare. Quando giunge l'alba, è tesa; teme per il ritorno del boss, dall'addome molle e dal sorriso pavido. Prega perché l'uscio non si apra e non entri il lupo che sbrana le vergini e gode della loro sofferenza. A varcare la soglia e strusciare sulla moquette, però, è un cane che la osserva da un occhio indurito dalla vita.

Il Mastino teme il fuoco, ma non ha paura di lanciarsi contro uomini armati né rispetta la mano che gli offre cibo. L'ha sentito ringhiare e l'ha visto sporcato da sangue non suo; è orrore quello che ha macchiato le guance di Sansa e spinto le labbra in una smorfia di disgusto. Nel suo cuore non esistono uomini violenti né motivi per uccidere; la morte è solo quella che coglie nel sonno, in punta di piedi o il castigo di un Dio sempre attento ai figli.

Ammutolisce, sentendolo arrivare accanto al letto e distendersi al suo fianco, sopra le coperte. Sandor gioca con alcune pastiglie di sonniferi e canzona il padrone caduto nel suo tranello; così, ruba altre ore in una veglia senza mostri, in compagnia dell'uccellino. Sansa tace ed è il fiato del Mastino a donarle la pace; il respiro si fa regolare, mentre giace sulla sua porzione di letto. Al buio, Sansa rilassa le gambe e poggia il volto sul cuscino. Tenta di guardarlo; quella che appare è solo un'ombra e disegna il profilo di un cane: un cane che dorme e non abbaia. A vederlo adesso, non prova paura; si sente al sicuro, con una guardia che non permetterà a nessuno di torcerle un capello.

Prende coraggio e allunga un braccio verso di lui; si rannicchia contro il corpo caldo, che pure sa di alcol, fumo e sangue. Si sforza di pensare che sia stato versato apposta per la sua protezione: sangue del nemico, del boss. Allora, incubi e sogni sbiancano con le prime nuvole.

  
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