Facce
Durante quell'ultimo anno di scuola, Lily aveva avuto modo di conoscere diverse facce di James Potter.
James Capitano della squadra di Quidditch, leader nato e ottimo oratore.
James studente, pigro e disordinato come non mai ma sempre fra i primi della classe.
James Potter che poteva avere tutte le ragazze della scuola, ma che, per qualche motivo perverso, si ostinava a corteggiare Lily Evans, prima come se fosse un premio da vincere e possedere, poi trattandola come una creatura unica e speciale.
Infine, c'era Prongs, e Lily voleva pensarci il meno possibile, perché quando era in compagnia di Black diventava una persona arrogante e detestabile.
Mai, mai in sette anni trascorsi a Hogwarts aveva visto il James che occupava, mogio e irriconoscibile, la poltroncina della Sala Comune. Lily aveva letto l'edizione del Daily Prophet di quella mattina, sapeva cosa fosse successo: Voldemort durante la notte aveva attaccato di nuovo, colpendo questa volta le famiglie apertamente contrarie alla sua ideologia.
Vittime senza volto fra tante furono i Potter.
In punta di piedi, si avvicinò alla poltrona scarlatta. James era seduto lì a gambe incrociate, le spalle rivolte alle scale dei dormitori, il pigiama a righe stropicciato sul suo corpo. Con la schiena piegata e il viso scavato dal sonno, appariva infinitamente più magro, niente più che l'ombra del ragazzino viziato e arrogante che prendeva in giro gli studenti del primo anno.
Lily si sedette sul bracciolo della poltrona, e appoggiò la mano sulla sua spalla. Questi doveva essersi accorto solo in quel momento della sua presenza, perché sobbalzò un poco dalla sopresa, ma non accennò a muoversi, o a ricambiare il contatto.
Lily non sapeva bene cosa dire, come comportarsi in situazioni di quel tipo; ogni frase le suonava nella mente come banale e fuori luogo. In ogni caso, non aveva intenzione di lasciare James solo nel proprio dolore: aveva bisogno di compagnia, di una presenza forte ma non invadente.
Spinta da un'idea improvvisa, Lily si chinò all'altezza del suo viso, e appoggiò le labbra a quelle screpolate di James. Fu un contatto breve, per nulla passionale, carico tuttavia di supporto e comprensione.
"Sono qui," gli mormorò a fior di labbra, "non ti lascio."
Note :
Questa è una delle (tante XD) ficlet con cui ho partecipato al Drabble MidWeek 22-24 luglio 2015, indetto dalla community "We are out of prompt".
Ringrazio la gentilissima ragazza che mi ha promptato questa ficlet. James/Lily è una delle mie OTP indiscusse di Harry Potter, ma non ho mai avuto modo di scriverne adeguatamente. Spero, con questo lavoretto, di aver trasmesso qualcosa.