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Autore: AlexisVictorie    26/07/2015    9 recensioni
Immaginate…un paesino, New Olympus e tutti i nostri amati personaggi.
Fatto?
Ok.
Mettete tre Pezzi Grossi stranamente vivi, (ma Ade e Zeus non troppo fedeli) un Luke puttaniere, (potrebbe cambiare però…vedremo) tante tante Cacciatrici che a fine storia non saranno più Cacciatrici, (senza offesa Artemide) Apollo e Will migliori amici e un Nico che va parecchio d'accordo con quest ultimo,(OTP) Percy figo come sempre, Annabeth pericolosa come sempre e Jason ammaliato dagli occhi di Piper.
Aggiungete Calypso che lancia vasi addosso a Leo e Hazel accolta da Maria anche se è frutto di un tradimento di Ade.
E tanto tanto amore e non pochi guai.
Non sono semidei ma sono adolescenti.
E sono difficili da gestire.
AU! Mortali
Coppie: Percabeth, Solangelo, Caleo, Jiper, Frazel, Thaluke, Rachollo, Tratie, Silendorf, Chrisse, Tella (Tyson/Ella) e qualcun altro che sto dimenticando molto probabilmente.
Bacioni
Alexis
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bianca sorrise piano a Calypso che, china su un vaso di primule, innaffiava i fiori.

-Perché non mi aiuti invece di stare lì a guardarmi?- le propose con allegria la seconda ma la mora sbuffò infastidita.

-Non mi piace il giardinaggio. I fiori muoiono se mi avvicino io-

-È tutta una tua convinzione assurda!- ridacchiò divertita Calypso ma non insisté troppo.

Non le piaceva obbligare qualcuno a far qualcosa che non le andava.

Sbuffò in direzione delle primule e sorrise a Bianca.

Il suo sguardo venne attratto da una cupa figura in lontananza.

Nico sorrise impercettibilmente alla sorella, mantenendo una certa distanza.

In quanto Cacciatrice, Bianca doveva mostrare una certa freddezza verso i ragazzi.

In realtà, visto che Nico era suo fratello si poteva fare un eccezione ma in pubblico, il minore, manteneva le distanze.

-Bianca? Papà ti cercava. -

-Cosa vuole?-

-credo che ancora non gli vada giù la tua decisione di unirti alle Cacciatrici- Nico fece un vago cenno verso Calypso che lo degnò di uno sguardo veloce prima di tornare alle sue primule.

-Grazie, Nico. Puoi andare.- fece cercando di mantenere un minimo di distacco.

Il ragazzo la fissò intensamente e si incamminò per la strada da cui era arrivato.

-Non dovresti essere così dura con Nico. Rimane tuo fratello sebbene sia un ragazzo. Anche Artemide ha i tuoi stessi parenti maschi e con loro è sempre affettuosa. Anche con Nico mi risulta.- osservò con tatto.

-Nico crede che io lo abbia abbandonato, entrando in un gruppo che odia i maschi e vorrebbe farli fuori a meno che non siano gay. È come se avessi voltato le spalle anche a lui, essendo un ragazzo.-

-Mi pareva di aver capito che ti eri unita a noi perché avevi troppe responsabilità…-

-Infatti. E una di queste responsabilità si chiamava proprio Nico Di Angelo. Ero così stanca di doverlo crescere. Gli voglio bene ma avevo bisogno di libertà-

-Sì ma lui ora ci sta male- provò ad obbiettare Calipso.

Bianca fissò l'amica con aria addolorata.

-Non sono il tipo che sacrifica sé stessa per gli altri. Forse sono egoista ma Neeks deve imparare che molto spesso ci ritroviamo da soli. E allora dobbiamo farcela con le nostre sole forze-

-Dubito Nico sarà mai solo. Ha i suoi cugini, gli amici di famiglia, Hazel…-

-E Will Solace-

-Il figlio di Megan Vidal in Solace?-

-Quello. Gli dei sanno quanto quel biondino mi irriti il sistema nervoso- fece Bianca, gli occhi fiammeggianti.

-Non può essere così male.- provò ad obbiettare Calipso.

-No. Un ragazzino irritante, logorroico e palesemente cotto di mio fratello. Come se Nico fosse gay!- sbottò abbastanza irritata.

-Ah allora c'è un motivo dietro tutto questo rancore, figlia di Ade!- ridacchiò Calipso.

-Mio fratello ti sembra gay? Insomma ti pare possibile?-

Calipso esitò.

Aveva chiacchierato con Talia, qualche volta, e lei le aveva detto che trovava Nico e Will una coppia fantastica e ben riuscita.

E tutti i Grace (anche quelli con un cognome diverso e quindi Percy ed Hazel) erano fermamente convinti della futura, imminente unione della, così denominata, Solangelo (nome assurdo ma Calipso era brava a farsi i fatti propri).

-Non saprei. Non conosco tuo fratello- optò per la scelta più sicura dando una risposta vaga.

Bianca si rilassò.

-Ma…se lo fosse…per te sarebbe un problema?- fece interrogativa.

-NO! Certo che no! È mio fratello! Come potrei anche solo pensare male di lui? Non voglio che venga giudicato male da una società di così strette vedute! se lo fosse rimarrebbe il mio fratellino.-

Calipso sorrise e decise che la conversazione poteva finire lì.

Si piegò e tornò ad innaffiare quelle tanto amate primule.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-TRAVIS E CONNOR STOLL!-

Un grido si propagò per quella che poteva sembrare per un giardino magico ma che in realtà era solo la amatissima proprietà privata di Demetra Gardiner, un'abilissima donna d'affari che nel tempo libero amava in maniera assoluta curare il suo giardino.

Passione che aveva trasmesso alle figlie, alla pari del rispetto per le leggi.

Ed era Katie Gardiner, la figlia minore della donna, ad aver gridato con un sottofondo di dolore e rimpianto.

Cadde in ginocchio a terra, le lacrime mal trattenute.

Il giardino della madre quello che, insieme a Miranda e Demetra, curava con tanta cura era completamente sfasciato.

Le viole erano state rovesciate, le aiuole con i garofani rossi calpestate, l'erba saetta del laghetto, strappata e rovinata, e le rose sradicate.

L'unica cosa che non era stata toccata era la sua zona personale quella delle lavande.

Sapeva che passare le risposte sbagliate ai gemelli Stoll nei compiti era rischioso, ma non credeva arrivassero a tanto.

Un ragazzo sbucò dalla zona dei gigli, la zona di Miranda, anche quella intatta.

Era alto, i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri.

-Travis! Cos'avete fatto?- gridò, allargando le braccia come a voler abbracciare tutti i suoi fiori.

-Santo Ermes! Che cavolo è successo qui dentro?-

-Non fare il finto tonto! So che sei stato tu! Tu e quello sciocco di tuo fratello!- ringhiò, tempestando il petto del ragazzo di piccoli pugni.

Travis la bloccò, costringendola ad alzare lo sguardo.

-Katie…guardami. Mi conosci abbastanza bene da sapere quando sto mentendo. Vuoi forse negarlo?-

La ragazza alzò lo sguardo, incrociando gli occhi chiari dell'altro.

-Ti giuro sullo Stige, che io non c'entro niente. Non so chi sia stato-

Katie perlustrò ogni dettaglio del viso di Travis, in cerca di un minimo sentore di bugia.

Le sopracciglia arcuate, il naso affilato, l'accenno di sorriso scaltro che non lo abbandonava proprio mai.

Gli occhi azzurri, decisi e brillanti, non lasciarono mai i suoi, verdi.

-Ti credo. Ma allora chi è stato? E perché quelle zone sono intatte?-

-Katie!- gridò una voce in lontananza, allungando le vocali.

-Questa sembra Hazel- mormorò la ragazza.

Travis si affacciò furtivamente alla porta della serra.

Il passo felpato e l'aria furtiva spiegavano come riuscisse sempre a fregarti, qualunque cosa tu facessi per evitarlo.

Portò le mani alla bocca e richiamò Hazel a mezza voce.

La ragazza entrò velocemente nella serra e abbracciò piano Katie.

-Mio padre…Ade…la serra…distrutta…completamente…Demetra…nemici…-

-Hazel, calmati. Non capiamo nulla-

-Mio padre, Ade. Demetra di recente gli ha impedito di aprire un nuovo ramo della sua impresa. Colpa di non so quali faccende burocratiche. Che francamente non mi interessano. Ha lasciato da parte le vostre zone personali perché gli interessava ferire esclusivamente Demetra-

-Non avrei mai detto che è caritatevole- commentò Travis.

-E tu che fai qui? Non ditemi che vi ho interrotto- fece divertita Hazel, facendo arrossire i due ragazzi.

-Certo che no! Ma cosa vai a pensare!?-

-Siete entrambi due peperoni comunque- ridacchiò la ragazza.

-Ok va via!- intimò Katie.

Sembrava destino che le progenie di Ade e Demetra non andassero d'accordo.

-Hai ragione. Vi devo lasciare un po' d'intimità.-

Hazel arricciò le labbra e fece finta di sbaciucchiare l'aria con Travis che rideva e Katie che la cacciava in malo modo.

Quando da una delle finestre vide la figlia di Ade allontanarsi, Katie si voltò verso il ragazzo.

-Ok come risolviamo questo macello?-

 

 

 

 

 

 

 

 

-CALIPSOOOOOOO!-

Leo Valdez aveva il brutto vizio di ritrovarsi sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Perciò quando Katie Gardiner lo travolse e tramortì, gridando il nome di quella Cacciatrice di Artemide lancia-vasi, si chiese vagamente cosa avesse fatto di male e soprattutto, perché cavolo aveva la stessa immensa fortuna di suo padre (che a tre anni era caduto dal primo piano e rischiato di morire….dettagli).

Travis (o Connor) Stoll lo superò agilmente con un salto gridando qualche scusa a proposito di un giardino distrutto

Leo non se la cavava bene con le piante, quindi non avrebbe dovuto intromettersi, ma si ritrovò a correre dietro a Travis (o Connor) per farsi spiegare la situazione.

Quando raggiunsero la famosa Calipso, la ragazza stringeva un vaso (stavolta vuoto) a mo' di arma e sembrava decisa a colpirli tutti.

Leo si nascose dietro Travis (o Connor).

Non aveva alcuna intenzione di farsi colpire di nuovo.

Katie sollevò le mani in segno di resa.

Travis (o Connor) agitò un fazzoletto a mo' di bandiera bianca.

Calipso abbassò piano il vaso.

-Cosa volete?-

-Io e Travis abbiamo bisogno del tuo aiuto- esordì Katie.

-E lui?- fece Calipso indicando vagamente Leo ancora nascosto dietro Travis.

Tutti e tre si girarono verso il messicano, che alzò gli occhi al cielo.

-Volevo sapere che stava succedendo! Ma non contate su di me per il giardino. Di solito mi conoscono per la mia capacità di dare fuoco alle cose. In mezzo ai fiori poi.-

Calipso agitò la mano come per scacciare una mosca.

-Non so di che giardino state parlando ma non credo che il piromane possa tornare utile. So che se la cava bene con le macchine ma i fiori…non ti ci vedo Leo-

-Perfettamente d'accordo, Raggio di Sole- concordò il messicano.

Calipso gli lanciò un'occhiataccia.

Travis gli diede una gomitata nel fianco.

-Amico mai corteggiare una Cacciatrice. Sanno essere violente. Hai sentito che Rachel stava quasi per picchiare un tizio con la sua spazzola blu?-

-Come no! La notizia fece il giro del paese- rispose con noncuranza.

Calipso fece per lanciare il vaso ma Leo era già sparito dalla loro visuale.

La Cacciatrice si voltò di scatto: Leo correva all'indietro e sorrideva birichino.

-Non finisce qui Raggio di Sole!-

Calipso sbuffò ma Travis giurò che sorridesse.

-Ok. Di cosa avete bisogno per il giardino?- fece sbrigativa.

 

 

 

 

 

Katie sorrise orgogliosa.

Il laghetto era ricco di ninfee che galleggiavano placide.

Tutti i garofani erano stati ripiantati e stavolta ce n'erano di tutti i tipi e colori dal giallo al rosso.

Le rose si avviluppavano a formare archi spinosi dove spiccavano colorate.

Rosse, rosa, gialle o bianche, risaltavano tra il verde degli steli e delle foglie.

L'erba saetta era stata rimpiattata nel laghetto e le viole erano tornate a colorare il prato.

I giacinti attorniavano il laghetto.

E tutto sembrava mille v oltre meglio di prima.

-Oh, grazie Calipso! Non sai quanto io ti sia grata-

Katie abbracciò la ragazza che sorrise piano.

-È stato un piacere. Non mi divertivo così tanto da non so neanche io quando.-

-Ci fa piacere.- sorrise cauto Travis -E non giudicare subito Leo. È un bravissimo ragazzo in realtà-

-Solo leggermente fuggitivo- rise Katie.

-Fuggitivo?-

-È scappato più volte da casa sua.- spiegò Travis.

-Ma i suoi genitori?-

-La madre non dice niente. Dopo la prima volta ha capito che quando la situazione si fa pesante per Leo, lui deve staccare la spina. Nessuno dice più nulla.- scrollò le spalle Katie.

-E dove va?-

-Nel bosco, vicino i confini del paese. I suoi amici a volte lo vanno a trovare durante questi periodi. Piper soprattutto. Anche se Afrodite impallidisce anche solo a mandarla in campeggio. Vivere senza comfort? Sarebbe sacrilegio- scosse il capo Travis.

-Piper? La sua ragazza?- fece confusa Calipso.

-Oh no. È la migliore amica di Leo. Si conoscono da una vita. Fu Efesto a presentare Tristan McLean ad Afrodite. - rise Travis.

-Comunque, davvero, è un bravissimo ragazzo.- assicurò Katie.

Calipso pensò al piromane.

Sembrava sempre così allegro.

Cosa avrebbe potuto portarlo a rifugiarsi nel bosco?

-Io vado adesso. Katie, è stato un piacere-

-Grazie ancora.-

Katie salutò Calipso con un abbraccio e la osservò allontanarsi serenamente.

-Vado anche io. Connor mi avrà dato per disperso. Me lo merito un abbraccio o..?- tentò Travis con il suo solito ghigno.

Katie rise.

Si avvicinò al figlio di Ermes e strinse le braccia attorno al suo petto muscoloso.

Travis sorrise e schioccò un sonoro bacio sulla guancia della ragazza che si ritrasse di scatto.

Quando riuscì a riprendersi, Travis era già scomparso.

 

 

 

 

 

Tyson non era il bambino più intelligente del vicinato.

Ma era senza ombra di dubbio, il più dolce.

A volte veniva preso in giro dai compagni ma alla fine non potevi non adorarlo, vuoi per gli occhi scuri e cioccolatosi, vuoi per l'espressione da cucciolo, degna copia di quella del fratello, Percy.

Stava di fatto che tutti amavano Tyson e le bambine volevano sempre essere notate da lui.

Tutte tranne Ella.

Lei era più matura delle altre e non le piaceva Tyson semplicemente perché non avevano mai parlato.

Non conosceva il suo colore preferito, il suo cibo preferito, e tutte quelle cose che dovresti sapere di una persona per dire di conoscerla.

E a lei quelle cose interessavano.

Dicevano che la sua maturità e spiccata intelligenza, fossero dovute alla lettura.

Ella amava leggere e aveva anche una memoria straordinaria.

Tyson a malapena apriva i libri di scuola.

Così quando si ritrovarono a chiacchierare, nacque un legame che nessuno avrebbe mai creduto possibile.

 

*flashback* (se ve lo state chiedendo…mi sto divertendo un mondo a scrivere sta parte)

Ella non andava proprio d'accordo con le sue compagne.

A tutte piaceva Tyson e a nessuna piaceva leggere.

Insomma, zero empatia.

Lei, Tyson, non lo conosceva, ma aveva sentito che fosse molto dolce e gentile con tutti.

Ed era l'idolo delle folle.

Quel giorno non si aspettava di avere compagnia.

Dondolava tranquilla sull'altalena, spingendosi sempre più in alto.

E poi saltava.

Si lanciava nel vuoto e credeva di volare.

Volare con le sue ali, rosse proprio come i suoi capelli.

Purtroppo, si ritrovava ad atterrare e tornava letteralmente e metaforicamente coi piedi per terra.

Quel giorno aveva spiccato di nuovo il balzo dall'altalena, ma quando era atterrata, qualcuno la stava applaudendo con entusiasmo.

Di fronte a lei, c'era un bambino con una massa informe di capelli castani, due occhioni color cioccolato e il sorriso allegro, cui mancava un dente.

-Sei stata bravissima! Io non salterei mai in quel modo. Ma tu…non hai esitato neanche un istante! Fantastica!-

Ella non aveva riconosciuto Tyson.

Non l'aveva mai visto prima.

Perciò quando lui aveva teso la mano, sorriso ed esclamato un allegro "Io mi chiamo Tyson", Ella era rimasta piacevolmente e notevolmente sorpresa.

Aveva sorriso di rimando e stretto la mano al bambino.

Avevano dondolato assieme sull'altalena e diviso la merenda di Tyson, che le aveva dato la fetta più grossa della torta al cioccolato della madre.

La torta era blu, però.

Colorante, aveva spiegato Tyson.

Ad Ella era piaciuta moltissimo.

Ricordava che il giorno dopo, quando Tyson l'aveva salutata e abbracciata, a scuola, tutte le sue compagne erano carine con lei perché volevano conoscerlo.

Ella aveva rifiutato quelle attenzioni indesiderate e aveva aperto "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban"-

Da quel fatidico giorno, Ella e Tyson erano diventati inseparabili.

Chi l'avrebbe detto che bastava saltare dall'altalena.

 

 

 

 

 

Clarisse fissò accigliata il sacco da boxe che le stava di fronte.

Dall'altro lato della palestra un divertito Will Solace, rideva di un rosso e furioso Nico Di Angelo, che cercava di mantenere la presa su un arco di legno con tanto di freccia già incoccata.

Il fatto che tutte le altre frecce fossero a terra, dava molto da pensare.

Chris Rodriguez alla parete d'arrampicata, stava seduto sulla cima e rideva della faccia rossa del povero Nico.

Austin Solace, anche lui arciere, batteva una mano sulla spalla del figlio di Ade, con fare rassicurante.

-Ehi Di Angelo!-gridò Clarisse, compassionevole -andiamo ad esercitarci con la scherma. Credo sia meglio non colpire nessuno con quelle- e accennò alle frecce sparse a terra.

Nico sorrise riconoscente e si sollevò per sussurrare qualcosa all'orecchio di Will Solace.

Il biondo sorrise sghembo e Austin alzò gli occhi al cielo.

-Quando fate così, non mi sorprendo se i cugini di Nico vi perseguitano.-

-Il pivello e i due biondi Grace?- fece Clarisse incurante.

-Anche il piromane- li aggiornò Will.

-Insomma hanno dei nomi! Percy, Apollo, Jason e Leo, gente- gridò Chris dall'alto della parete.

Clarisse sbuffò nella sua direzione, e ricevette un occhiolino dal terzo figlio di Ermes, dopo i gemelli.

-Se vengo lì, ti meno Rodriguez-

-Quando vuoi La Rue. Non dovevi combattere con Nico? Non avrai paura d sfidarlo?-

Nico lanciò un'occhiata divertita a Chris che rispose con una implorante.

Clarisse mise su un'espressione scocciata.

-Facile per lui parlare, da lassù. Andiamo Di Angelo-

Nico sorrise un'ultima volta a Will e si diresse verso la postazione di scherma.

Alla fine pareggiarono.

E Chris Rodriguez diede inizio ad un inseguimento mozzafiato che vide partecipe un'agguerrita Clarisse, un Nico che voleva indietro la sua spada e un Will che voleva Nico.

Ah e Austin e Lee che volevano Will.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Secondo capitolo abbastanza inutile se volete il mio parere.

Però mi piace abbastanza.

Abbiamo una Bianca Di Angelo, molto particolare.

A me non è mai piaciuta.

Forse, perchè il suo unirsi alle Cacciatrici, l'ho visto come un gesto egoista e io sono tutto ma non egoista.

Adoro Nico e mi è sembrato che lo abbandonasse.

Quindi Bianca non la adoro particolarmente.

Ah, e la ragazza non sa che il fratello è gay.

Ops.

Io la penso così.

Abbiamo Katie e Travis (o Connor? XD).

A me piacciono molto quei due.

Nella prima parte, Calypso è un po' come il prezzemolo: ovunque.

Prima aiuta Bianca, poi i Tratie e cerca di lanciare un altro vaso al piromane curioso aka Leo.

Abbiamo anche Tyson ed Ella.

Mi sono divertita a scrivere di loro.

Anche perchè hanno solo dieci anni e non sono abituata a trattare di bambini.

Decisamente no.

Accenni di Chris/Clarisse e di Solangelo nell'ultima parte.

Adoro Clarisse perchè...non si fa mettere i piedi in testa ma anche lei ha un lato dolce e sensibile talvota.

Ho detto tutto.

Ringrazio le sette recensioni.

Risponderò alle vostre recensioni quanto prima.

Scusate l'attesa ma ieri era un anno di amicizia con la mia sorellina/parabatai.

Quindi ho pubblicato una one-shot su di noi.

Ho avuto il piede in due scarpe questa settimana.

Un bacione

Alexis

 

P.S. Ringrazio chi ha aggiunto la storia alle preferite/seguite/ricordate e tutti i lettori silenziosi.

Vi adoro anche se non vi conosco.

   
 
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