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Autore: ANormalGirl    26/07/2015    1 recensioni
Brighton, East Sussex.
Madison Fray ha vent'anni. Frequenta l'università, ha una migliore amica e un fidanzato.
Crede che nella sua vita tutto giri nel verso giusto, che nulla può sconvolgere quell'equilibrio tanto perfetto, forse troppo e si sa che il troppo stroppia.
Ben presto si trova a fare i conti con Shannon, la sua migliore amica che ormai ha preso una strada buia e tortuosa.
Ed infine con Jamie, il quale le farà aprire gli occhi su Sean, il suo ragazzo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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And so I have to say before I go 
That I just want you to know 
I've found a reason for me 
To change who I used to be 
A reason to start over new 
and the reason is you 


 



 
Muovevo nervosamente la mano contro la gamba, torturando il labbro inferiore. Sapevo che se avessi continuato in quella maniera ben presto sarebbe uscito del sangue. Jamie scosse il capo, infastidito dal mio comportamento.
<< Jamie tu mi piaci... >> dissi con un filo di voce, quasi cantilenante.  Bower si voltò di scatto e si avvicinò a me.
<< E allora dove sta il problema? Perchè continuiamo a farci del male? Lo so che ti ho ferito ma devi credermi quando ti dico che non lo avrei mai voluto fare. Madison cazzo, lo so che vuoi stare con me quanto io voglio stare con te >>
<< Jamie >> mi schiarii la voce mordendomi nuovamente il labbro. Bower rise beffardo. Si portò le mani sul viso e, dopo aver fatto un giro su se stesso, allargò le braccia ed esplose.
<< Madison, io e  te ci intendiamo con un solo sguardo. Io capisco te e tu capisci me e forse è proprio questo il nostro problema: ci capiamo fin troppo bene. Non possiamo nasconderci le cose. Non possiamo mentirci come fanno tutti gli altri. Non possiamo ignorare ciò che proviamo ed è per questo che io non ho intenzione di mollare la presa con te. Quindi odiami quanto vuoi. Dimmi pure che sono uno stronzo, che mi sono comportato come un bastardo ma io sorriderò perchè so che il tuo odio è amore >> mi disse afferrandomi le mani e stringendole nelle sue.
Improvvisamente sentii il cuore accelerare e le gambe tremare.
<< Okay. Okay. Ascoltami >> esclamai indietreggiando un po' .
<< Hai ragione: mi piaci e parecchio Jamie ed è vero, il mio odio è un smisurato, incosciente e irrazionale amore per te >> ammisi.
<< Allora Mad, qual'è il problema che ti impedisce di venire da me? >> mi chiese osservandomi con quei suoi fantastici occhi azzurri. Mi guardai attorno, gli afferrai la mano e lo trascinai fuori dal locale passando dalla porta sul retro. 
Ci ritrovammo in un vicolo illuminato solo dalla pallida luce arancione dei lampioni che mettevano in mostra i numerosi graffiti.
<< Io non posso darti la sicurezza che ci sarò per sempre Jamie. Anche se ti amo...si hai capito bene, ti amo... >> dissi quando vidi i suoi occhi brillare.
<< Non posso essere sicura che questo durerà per sempre. Nessuno può saperlo con certezza. Tutto può accadere. Con questo non voglio dire che ti mollerò per il primo che passa ma che i sentimenti sono imprevedibili Jamie >> ripresi.
Bower annuii sorridendomi leggermente. Anche se era ben poco illuminato riuscivo a vedere la sua immensa bellezza.
<< Lo so Mad ma non sono una persona perfetta. Ci sono diverse cose che desidero non aver fatto, ma continuo ad imparare. Non avevo intenzione di farti queste cose, quindi voglio dirti prima che vada che ho trovato un ragione, per cambiare ciò che ero. Una ragione per ripartire da capo e la ragione sei tu, Madison >> mi disse ed io, involontariamente scoppiai a ridere scuotendo il capo.
<< O mio dio Jamie! Non puoi usare The Reason dei Hoobastank per farmi restare >> 
Jamie rise a sua volta portandosi una mano sul volto.
<< Andiamo, ho sempre voluto usare una canzone per spiegare i miei sentimenti. Un po' come accede nei musical >> replicò socchiudendo gli occhi mentre sorrideva.
<< Allora dovevi cantarmela >> commentai allegra. Improvvisamente sembrava che l'universo avesse ritrovato il suo equilibrio. Eravamo tornati ad essere i due amici di prima. Eravamo tornati ad essere noi.
Jamie smise di ridere e mi osservò compiaciuto.
<< Sei uno stupido >> dissi. 
<< E tu sei la persona più fantastica che abbia mai conosciuto Madison Fray >> replicò. 
Lo vidi avvicinarsi a me. Posò le sue mani sui miei fianchi e poi le sue labbra sulle mie. Iniziò a baciarmi con passione e improvvisamente tutta la tensione che avevo accumulato svanì. Portai le braccia attorno al suo collo continuando a baciarlo. Mi erano mancate le sue labbra, sentire i suoi capelli tra le mia dita e le sue mani su di me.
<< Posso ritenerti mia? >> chiese sussurrandomi all'orecchio.
<< Vedremo >> sorrisi per poi baciarlo di nuovo.
<< Mi piaciono le ragazze che si fanno desiderare >> esclamò restando a pochi centimetri da me.
Socchiusi appena gli occhi-.
<< Dimmi una cosa: perchè mi hai parlato quel giorno? >> chiesi.
Jamie fece spallucce, tenendomi vicino a sè.
<< Non lo so. Non avevo intenzione di fare amicizia. Non mi interessavi nemmeno a dire il vero >> 
<< Ehi! >> risi dandogli un colpo sul braccio. Lui sogghignò divertito.
<< Ti sei appiccicata a me come una cozza. Nemmeno mi conoscevi e mi hai obbligato a craccare il sistema della polizia! >> continuò.
Lo guardai truce.
<< Non ti ho dovuto supplicare molto se non mi ricordo male >> commentai acidamente.
<< E comunque dovresti ringraziarmi. Se io non mi fossi "appiccicata come una cozza" a quest'ora eri qui senza di me >> finì avvicinandomi al suo viso.
<< Vedi: ho scelto una ragazza intelligente >> sorrise prima di baciarmi.
<< Uno dei dei due deve pur esserlo >> amicai amichevolmente. Jamie scosse il capo.
<< Okay. Torniamo dentro, comincia a fare freddo >> continuò lui dandomi un altro bacio.
Rientrammo nel locale e il frastuono della musica e delle voci mi perforò i timpani.
Tra la folla notai uno strano subbuglio. Jamie aggrottò la fronte.
Vidi Thomas parlare animatamente con un ragazzo dai capelli neri come la notte. Sam stava tra i due, cercando di evitare qualsiasi contatto fisico mentre Abbigail cercava di calmare il suo ragazzo.
Guardai Jamie e lo vidi contrarre la mascella.
<< Chi è ? >> domandai. 
Bower non mi rispose, mi guardò e basta ed io capii. 
<< Devi andartene. Non sei il benvenuto! >> tuonò Thomas. Il ragazzo, quando vide Jamie, si fece ancor più cupo e minaccioso.
<< Che ci fai a Londra? >> chiese scettico Jamie. Il ragazzo sorrise beffardo scuotendo il capo.
<< Non lo sai? >> 
<< Non so cosa? >> replicò Bower iniziando a perdere le staffe. 
<< Il tuo amico McGrady mi deve dei soldi >> spiegò acidamente portando le braccia al petto. Jamie sollevò un sopracciglio e mi lanciò una rapida occhiata. 
<< McGrady?! >> esclamai infuriata e stupita.
<< Madison no. Stanne fuori >> mi disse il biondo.
<< Ma Jamie... >> cercai di parlare ma lui si voltò completamente verso di me.
<< Non ora Madison >> disse a denti stretti. Ritornò sul ragazzo.
<< Andiamo fuori a parlare >> disse freddamente. Il ragazzo annuii e prese le scale seguito da Jamie e Thomas.
Li guardai fino a quando scomparvero del tutto. Sospirai lasciandomi cadere su una sedia. Mi passai una mano tra i capelli e chiusi gli occhi per pochi secondi.
<< È Scott, non vero? >> domandai poco prima di riaprirli. Abbigal e Sam si guardarono velocemente e poi lei mi sorrise apprensiva.
<< Immaginavo >> commentai con un filo di voce. Sam si allungò verso di me e mi sorrise dolcemente.
<< Mio fratello ti ama e credimi, se me lo ha detto significa che è una cosa seria per lui >> 
Annuii sorridendo. 
Diversi minuti dopo la porta del locale si aprì. Jamie entrò nel locale infuriato e Thomas, che gli stava attaccato come un cagnolino, gli parlava cercando di tranquillizzarlo.
<< Mad, dobbiamo andare >> mi disse Jamie serio.
<< Ma che succede? >> chiese Abbigail. 
<< Vi spiega tutto Thomas. Andiamo Mad >> 
Perplessa mi alzai dalla sedia e salutai i ragazzi. Jamie mi prese la mano e mi portò fuori dal locale.
Salimmo velocemente le scale e quando ci ritrovammo in strada mi fermai.
<< Un attimo: mi vuoi dire che sta succedendo? Che voleva quello? >> 
Jamie mi riprese la mano e mi trascinò verso l'auto.
<< Le chiavi >> mi disse mostrandomi il palmo della mano. Le estrassi dal giubbotto di pelle e gliele passai.
Salimmo a bordo e poco prima che mettesse in moto mi guardò.
<< A Lucas servivano soldi e Martin gli ha proposto uno scambio: dell'erba per alcune sterline >> 
<< Quante? ... quante sterline Jamie? >> chiesi spostando lo sguardo da lui alle luci difronte a noi.
<< Ehm..centoventi, nulla di che >> mi rispose.
<< E dove sta il problema? >> continuai freddamente. Jamie si morse il labbro.
<< Non ne sono sicuro perchè quando poco fa ho chiamato Lucas era abbastanza agitato. Ha farfugliato qualcosa, ha accennato a Shannon e poi ha riattaccato >> spiegò mettendo in moto. Non dissi nulla. Appoggiai il capo allo schienale e infastidita mi voltai verso il finestrino. Iniziai a pensare a quello che poteva essere accaduto, a fantasticare e a farmi paranoie sulla mia amica.
Jamie guidò per due ore di fila nel buio della notte. I fari dalla mia auto illuminarono i parcheggi quasi completamente occupati del dormitorio femminile.
Il tonfo delle portiere che si chiusero risuonò nell'oscurità. 
<< Domani mattina chiariremo tutto, tranquilla >> mi disse Jamie stringendomi a sè e dandomi un dolce bacio sulla fronte.
Lo abbracciai e, mentre sprofondavo nel suo collo, inspirai il suo profumo.
<< Dormi da me? >> chiesi cercando i suoi occhi nella penombra. Jamie annuii e afferrò la mia mano.
Accesi la lampada accanto al mio letto e la stanza assunse una luce arancione, calda.  Erano le 2.30 e non si sentiva volare una mosca.
Mi voltai verso Bower e lo vidi lì, in piedi con lo sguardo perso fuori dalla finestra.
<< Mi dispiace ma non un pigiama da prestarti >> risi togliendomi le scarpe da ginnastica. 
<< Nessun problema >> ammiccò. Quando rialzai lo sguardo dai miei piedi rimasi estasiata. 
Jamie si sfilò la maglia e i tatuaggi che fino a quel momento erano rimasti coperti vennero alla luce. Mi alzai e slacciai i jeans. Il biondo mi lanciò una rapida occhiata e scosse il capo.
<< Che ti prende? >> domandai afferrando i pantaloni delle tutta grigi. Jamie sorrise.
<< Nulla >> 
Lasciai correre e dopo aver infilato i pantaloni mi levai la maglia rimanendo in reggiseno. Jamie mi guardò di nuovo ma questa volta non distolse lo sguardo.
<< Sai che quel tatuaggio mi fa impazzire? >> sentii digli.  Annuii.
<< Si, se non sbaglio l'hai anche inserito in una tua canzone >> risi indicando la mia pelle sotto al seno.
Scostai le coperte e sistemai il cuscino. 
<< Hai intenzione di dormire in jeans? >> chiesi sarcasticamente. Jamie mi strinse da dietro e iniziò a baciarmi delicatamente la scapola. 
<< No, per niente. Sai che l'ultima volta mia hai lasciato i segni delle tue unghie sulla mia schiena? >> mi disse tra un bacio e l'altro. Mi voltai verso di lui e portai le braccia attorno al suo collo.
<< Mi sarebbe piaciuto vederli ma mi è stato impossibile >> sapevo che con quella frase lo avrei istigato ma il mio intento era proprio quello.
<< Beh si può sempre rimediare, potremmo rifarlo no? >> 
<< Si...perchè no? >> dissi sfiorando le sue labbra con le mie. Jamie sorrise malizioso e poi le sue labbra si posarono sul mio collo per poi passare rapidamente alla mia bocca. Velocemente mi gettò sul letto mettendosi sopra di me. 
Sentii le sue labbra passare in rassegna ogni centimetro del mio viso. Mi irrigidii stringendo tra le mie mani i suoi capelli, quando ritornò sul collo. La sua bocca passò delicatamente sulla mia scapola e poi i suoi occhi azzurri incontrarono i miei.
Sorrise maliziosamente per poi baciarmi ancora e ancora. Feci scorrere le mie mani lungo il suo corpo e mi fermai quando trovai il bottone dei jeans.
<< Allora sei proprio sicura >> mi sussurrò all'orecchio. 
<< Se non lo fossi non saresti qui >> replicai. 
Quel poco che indossavamo finì a terra.
Jamie iniziò a muoversi su di me, delicatamente, pieno di passione mentre mi riempiva di baci. Ma più andavamo avanti più l'intensità aumentava e ad ogni movimento imprimevo le mie unghie nella sua schiena. 
Forse non stavo realizzando quello che stava accadendo. Forse la volta scorsa eravamo un po' brilli per goderci il momento ma in quell'istante avrei voluto che non finisse mai. Eravamo solo io e lui e non c'era cosa migliore.





*Spazio Autrice*
Salve gente!
Sono tornata con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia!
Sto già lavorando ad una nuova ff sempre con Jamie come protagonista. 
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacione.
El.
  
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