-Sono
Felice
–
Il loro rapporto era
strano e contorto ma
non in senso negativo, poiché loro due si sostenevano
l’ un l’altra fin da
quando erano due bambini delle elementari. Sana
lo aveva aiutato comprendendolo come nessun altro e lui nonostante
l’età aveva
già capito di essere follemente innamorato di lei, da
quell’episodio
caratterizzato da un affetto quasi materno che non aveva mai avuto.
Ogni
litigio fra loro era in realtà un modo per dirsi ti voglio bene
, un
abitudine adottata per far sentire l’altro più
vicino.
Non cambiò molto da allora
, compresero
entrambi la propria forza e le proprie debolezze e così
crescendo si ritrovarono
a superare insieme situazioni difficili con il sorriso sulle labbra . E ora a
vent’anni sono ancora uniti
da quel legame così raro e indistruttibile. Da
quell’amore vero, che solo una
volta ti tocca e dura per tutta la vita.
Cavoli era splendida ! Lo sapeva certo,
ma non l’aveva mai osservata attentamente così da
vicino da poter sentire
profondamente il profumo dei suoi capelli e della sua pelle
così aderente a
lui.
“Sana”
La chiamò con dolcezza , lei arrossì vistosamente
sorridendo poi timidamente
“Sì?”
“Io…”
“Akito”
Lo guardò intensamente
per incitarlo a continuare, sapeva cosa
stava per dire ma voleva sentirselo dire da lui quel
desiderio, gli
accarezzò i capelli poi una guancia sempre con estrema
gentilezza
“Io voglio stare con te! Sana
voglio fare l’amore con te!”
disse finalmente lui affondando il suo sguardo in
lei
“Anch’io”
sussurrò Sana in risposta
socchiudendo gli occhi avvicinando nuovamente le loro labbra, si
baciarono con
desiderio, senza tralasciare nulla.
Akito
portò le sue mani attorno alla vita di lei ed
abbassò la testa per poter
lasciare piccoli morsi sul suo collo, Sana gemette rumorosamente
arrossendo .
Con coraggio scese con le mani sottili sui pantaloni del ragazzo , un
gemito
fuoriuscì incontrollato dalle labbra di Akito
nell’istante in cui lei sfiorò la sua
erezione , la guardò negli occhi
carichi di desiderio, arrossirono entrambi e si sorrisero complici
prima che
lei si sentisse sollevare dalla vita. Akito le tolse piano la gonna e
la privò
dell’intimo accarezzandola dolcemente, Sana gemette ancora. Fu
un battito, un lampo di luce, i due ragazzi
divennero una cosa sola . Akito penetrò in lei con un
sospiro carico di piacere
, Sana chiuse gli occhi ed avvertì un forte dolore che
fortunatamente sfumò
dopo alcuni attimi, attimi in cui il ragazzo comprendendola la baciò sulle
labbra e sulla fronte . La
guardò negli occhi scrutandola con attenzione come per
assicurarsi che il
dolore fosse passato del tutto, lei sorrise a quella muta domanda ed
annuì piano
intrecciando coraggiosa le gambe attorno al busto di lui e Akito spinse
con forza,
con decisione , facendo leva sui gomiti per poterla guardare, non
voleva per
nessuna ragione interrompere il contatto con gli occhi nocciola di lei e Sana gli sorrise gemendo
felice portando
una mano di lui sul suo petto , le
accarezzò il seno, lei gli cinse forte le spalle spingendolo
ancora più verso
di sé . La
stanza fu riempita da continui gemiti e cigolii di molle. Akito sentì di
essere arrivato al limite,
affondò ancora una volta in lei stringendole i fianchi e
Sana seguì il ritmo
frenetico di quegli ultimi attimi portando le mani sulla schiena di lui
sentendolo esplodere dentro di sé.
Dopo
pochi secondi lo raggiunse, gridando di piacere abbandonando esausta la
testa
sul cuscino . Respirarono affannosamente entrambi senza sciogliere quel
contatto per alcuni attimi . Sana Kurata guardò il
ragazzo ancora steso su
di lei, era meraviglioso, anche con i capelli sudati appiccicati alla
fronte e
il viso arrossato per lei era la persona più importante
della sua vita, era la
sua felicità.
“Tutto Bene?”
Si sentì chiedere e ancora
persa in quel momento mormorò
“Cosa?”
“Sana..Ti
ho chiesto se stai bene”
Aveva
un sguardo diverso ora, sembrava preoccupato. Lei gli scostò
i capelli dalla
fronte
“Akito. Non mi sono mai
sentita meglio! Sono felice!”
Sorrise
serena, lui sospirò spostandosi di lato e portandola con
sé facendole poggiare
la testa sul suo petto
“Anch’io …sono
felice”
sussurrò imbarazzato e Sana
sollevò la testa per donargli un casto bacio, sentendo i
battiti frenetici del
cuore farla tremare lievemente. Quando fece per allontanarsi
però il ragazzo la
fermò trascinandola ancora contro di sé per
baciarla con passione, intrecciò
nuovamente la lingua alla sua e quasi le tolse il fiato per la foga di
quel
bacio
“Aki..perché? ora tu..”
Lui inarcò un sopracciglio
“Perché? Fai sul serio Kurata?! Non
è ovvio?”
“C-Cosa?”
“Che io ti amo”
Lei rimase immobile a quelle parole,
gli occhi spalancati . Akito non glielo ripeteva spesso anzi era raro e
meraviglioso quanto i suoi sorrisi ed aveva la capacità di
farle perdere il
fiato, mentre il cuore batteva all’impazzata. Lo osservò ancora
per un attimo prima di dirgli
“Non ho capito bene, potresti
ripetere?”
Lui la guardò,
dispettosa avrebbe
voluto dirle ma si ritrovò a
sorriderle stando al gioco
“Non mi hai sentito?...Ho detto che ti amo
Sana”
Questa
volta gli saltò praticamente addosso facendogli rilasciare
un gemito di dolore ,
si mise a cavalcioni su di lui senza dare importanza al fatto che
entrambi
fossero senza vestiti, Akito la guardò e si sorprese non
poco quando lei
spostando i lunghi capelli di lato arrossì gridando
“Ti amo anch’io! Hayama!
Così tanto che… una vita intera non basterebbe
per fartelo capire!”
Con uno
scatto Akito la prese per la vita facendola capitolare sotto di lui , i
capelli
lunghi di lei sparsi su tutto il cuscino
la rendevano veramente bellissima e sensuale, rimase per
un attimo
incantato a guardarla prima di scendere lento facendo combaciare ogni
centimetro della loro pelle,
le accarezzò il viso posando la propria fronte contro quella
di lei, si
scambiarono l’ennesimo sguardo di intesa prima che lui
annullò la breva
distanza tra le loro labbra per baciarla nuovamente, intensamente con
tutto
l’amore di cui disponeva.
Che
Sana sapeva…era immenso!