Erano circa le 18.45 e Liam mi aveva mandato un messaggio dicendomi che mi sarebbe venuto a prendere alle 19.30. Decisi di cominciare a prepararmi siccome sono molto lenta nel fare queste cose. Dall’armadio presi una canotta corta di pizzo bianca, dei pantaloncini di jeans a vita alta e una camicia a quadretti grigi che misi intorno alla vita. Come scarpe misi le converse bianche basse e come accessori avevo solo delle collanine. ( QUI ). Mi truccai molto naturale con dell’ombretto color crema, un po’ di matita nera, tanto mascara e del lucidalabbra sulle labbra. Per quanto mi piacessero i colori scuri sulle labbra le lasciavo spesso naturali perché non volevo dare troppo nell’occhio. Anche se con i ragazzi potevo essere me stessa e indossare ciò che volevo perché loro erano fatti così, accettavano tutti per quelli che erano senza cercare di cambiarli. Mi sedetti sul divano ad aspettare l’arrivo di Liam che sarebbe dovuto arrivare a breve. Nell’attesa usai un po’ il telefono. Si erano già fatte le otto e di Liam nessuna traccia. Allora provai a chiamarlo ma non rispose. Gli mandai parecchi messaggi chiedendogli dove fosse ma nessuna risposta anche se era online. Questo da una parte mi tranquillizzò perché almeno sapevo che stava bene ma d’altra parte m’innervosiva perché non mi rispondeva. Lanciai il telefono accanto a me sul divano e imprecai.

Io:”Quello stronzo...”
Bussarono alla porta e credendo che fosse lui andai ad aprire tutta scazzata.

Io:”Ti sei degna...” non finii la frase perché sorprendentemente fuori la porta non c’era Liam ma Luke.

Io:”Oh, ciao." Che ci fai qui?”

Luke:”Aspettavi qualcuno?”

Io:”Si ma non si è presentato.”

Luke:”Il signorino Dunbar che scarica una ragazza carina come te?”
Arrossii a quell’affermazione ma allo stesso tempo mi chiesi come facesse a sapere del mio incontro con Liam.

Io:”Come fai a sapere che dovevo vedermi con Liam?”

Luke:”Io so tante cose, bambolina... allora siccome quello sciocco di Dunbar non si è presentato, non è che vorresti uscire con il signorino Hemmings?” Luke notò il mio sguardo un po’ impaurito a quella sua domanda.

Luke:”Non devi avere paura...”

Io:”Non girano buone voci sul tuo conto.”

Luke:”L’hai detto stesso tu, sono voci...” disse abbassando lo sguardo come se la mia affermazione l’avesse ferito. Mi dispiacque abbastanza.

Luke:”Allora ci stai o no?” disse rialzando lo sguardo.

Io:”Ok, però si va dove dico io.”

Luke:”Ok bambolina.”
Tanto ormai avevo perso le speranze che Liam arrivasse e sinceramente dopo essermi preparata, accuratamente, non avevo voglia di restare a casa a non far nulla.
Comunicai a Luke che volevo andare in una gelateria e lui mi accontento. Ci sedemmo ai tavolini interni e ordinammo i gelati. Io presi il mio gusto preferito ovvero nocciola mentre Luke prese il gelato al gusto di oreo. Che cavolo di gusto era il gusto oreo?
 
Io:”Come fai a sapere dove abito?”

Luke: ”Come già ti ho detto, so tante cose.”

Io:”Ok, e come le vieni a sapere queste cose?”

Luke:”Fai troppe domande bambolina.”

Io:”Potresti non chiamarmi bambolina? Non mi piace.”

Luke:”Ma a me si, bambolina.” A quel punto capii che avrei dovuto cominciare ad accettare quel soprannome che mi sarebbe rimasto per tutto il periodo della nostra conoscenza/amicizia. Parlammo per circa un’ora di tutto ciò di cui due ragazzi che si conoscevano appena potessero parlare. La scuola, le passioni, il futuro e tutte queste cose di cui si parla per conoscere un po’ di più il proprio interlocutore. Devo dire che mi ero fatta un idea del tutto diversa di Luke forse condizionata dagli avvertimenti di Liam. In quell’ora capii che Luke era una persona davvero molto piacevole e che non era arrogante e stronzo come credevo. Mentre parlavamo vidi che Mason si avvicinava al bancone. Facevamo il corso avanzato di chimica insieme ma non avevamo mai parlato tanto a parte qualche scambio di battute mentre facevamo degli esperimenti e dovevamo cambiare partner ogni 10 minuti.
 
Io:”Ehy Mason...” dissi salutandolo con un cenno della mano.

Mason:”Oh, ciao Kayla...” disse ricambiando il saluto con la mano. Mi alzai dal mio posto e mi diressi nella sua direzione.

Io:”Come va?”

Mason:”Bene... credo.”

Io:”Come credi? È successo qualcosa con Liam?”

Mason:”In realtà si, è circa una settimana che ci organizziamo per vederci in palestra o in giro e lui non si presenta
mai.”

Io:”Che strano, oggi ha fatto la stessa cosa con me.”

Mason:”Forse sta passando un brutto periodo e non vuole vedermi o forse si è solo stancato di me...”

Io:”Non pensare questo cose tristi, lui ti vuole bene. Te lo posso assicurare.”

Mason:”Non ci credo più di tanto ormai. Comunque grazie del conforto... ora devo andare..” disse mettendo i soldi sul bancone per poi prendere la confezione di gelato che gli aveva servito il ragazzo dietro al bancone”... è stato bello parlare on te. Ci vediamo a scuola.”

Io:”Certo, ciao.”

Mason:”Ciao.” Disse per poi uscire dalla gelateria.
Torni al mio posto dove c’era Luke concentrato a fare qualcosa sul suo telefono mentre giocava con il suo sopracciglio.

Io:”Scusa ma dovevo chiedergli una cosa riguardo al corso avanzato di chimica.” Mentii. Non mi fidavo ancora di lui al punto di dirgli la questione di Liam e tutto.

Luke:”Non preoccuparti. Comunque si sta facendo tardi, ti riaccompagno a casa.” Disse alzandosi e lasciando i soldi sul tavolo.

Io:”Per me pago io, grazie.”

Luke:”Non preoccuparti, faccio io per entrambi.”

Io:”Ok...” uscimmo dalla gelateria e ci dirigemmo verso casa mia. In 10 minuti ci trovammo fuori alla porta di casa.

Io:”Mi sono divertita ma davvero dovevo pagare io per me.”

Luke:”Ci stai ancora pensando? La prossima volta pagherai tu.”

Io:”Sei così convinto che ci sarà una prossima volta?” dissi sorridendolo e guardandolo negli occhi.

Luke si avvicinò facendo scontrare la mia schiena con la porta di legno. Poi si avvicinò al mio orecchio e disse  “C’è sempre una seconda volta con Hemmings” arrossii a quell’affermazione ma allo stesso tempo sorrisi, lo spinsi via scherzosamente.

Luke:”Adesso io devo andare bambolina. Ci vediamo domani a scuola.” Disse avvicinandosi di nuovo per lasciarmi u bacio sulla guancia quasi vicino alla bocca. Mi trovai a pensare a lui e Liam che erano così diversi. Liam non avrebbe mai fatto un gesto del genere mentre per Luke era stata una cosa così naturale. Pensai anche al fatto che a differenza di come pensavo Luke era molto piacevole ed era stato bello passare la serata con lui anche se non vedevo l’ora di incontrare Liam.
Ero molto dispiaciuta per il suo comportamento ma ero sicura che avesse una spiegazione plausibile. O almeno speravo.
 

*Spazio autrice*
Allora ecco a voi un altro capitolo, questa volta ho aggiornato molto prima dell’ultima volta e sono molto fiera di me stessa. Allora per quanto riguarda il capitolo c’è stata una svolta, Kayla doveva vedere Liam ma lui l’ha mollata senza nessuna spiegazione, secondo voi avrà un motivo?
Kayla siccome Liam non si è presentato esce con Luke e cambia opinione su di lui. Nei prossimi capitoli succederanno tante cose ma non vi anticipo nulla. Adesso vi saluto e mi metto a scrivere il capitolo 8.
-Odio la Tesina.
Ps. Mi è dispiaciuto molto non vedere recensioni allo scorso capitolo spero che questo ne riceverà almeno una.