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Autore: Niley story    26/07/2015    12 recensioni
-Sono complicata- dice lei lei guardandolo negli occhi-Avremo un amore complicato- risponde lui sorridendo mentre scrolla le spalle. Lei nega col capo -Non è così facile- lui come al solito ha la risposta pronta e il sorriso indelebile -Non mi sono mai piaciute le cose facili. Le cose facili sono noiose-
Ta daaa eccomi qui con una nuova storia di...JORTINI (ma no dai chi se lo aspettava? lol)
Allora il pezzo è tratto da un capitolo ma non chiedetemi quale perché ancora non lo so lol
In questa storia Tini ha 20 anni e ha avuto una vita tutt'altro che facile. Dopo un lungo periodo di assenza deve tornare a Buenos Aires e lì si ritroverà ad affrontare i fantasmi del passato che tanto l'hanno torturata. Poi c'è lui Jorge, il ragazzo solare, simpatico e al 100% playboy...ma quale storia nasconde dietro al suo sorriso? Potrà lui aiutarla a fare i conti con il suo passato e riuscire ad aprire il suo cuore?
...A Jortini story...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jorge sembra essersi paralizzato. Continua a guardarmi negli occhi senza fiatare. Francisco è confuso continua a guardare lui e me e so che sta impazzendo. Sospiro. Non posso farlo, non per Fran. È il suo migliore amico. Mi copro il volto con le mani. << Okay. Basta. Jorge vattene. Lasciami da sola con Fran >> << Cosa?! >> questa volta è mio fratello che mi guarda con gli occhi spalancati. Mi strofino gli occhi con la mano destra, questa situazione è così esasperante. Faccio confusione a prendere delle decisioni. << Parlo io con te, ti spiego io. Jorge lasciaci soli >> << No, non puoi io… >> << ESCI FUORI! >> ancora una volta mi ritrovo ad urlargli contro e non ce la faccio più neanche ad urlare. In realtà non vorrei neanche essere costretta a parlargli. << Jorge esci di qui perché altrimenti ti faccio uscire io a calci te lo giuro. Mi sto innervosendo. >> Francisco indica la porta la porta con la mano, il fatto che si stia alterando è abbastanza evidente. Lo sguardo di Jorge passa da me a Fran mentre lentamente si rassegna ed esce dalla stanza, finalmente direi. Vedo Sarah allontanarsi prima che Jorge si giri, lui chiude la porta e io tiro un sospiro di sollievo. << Mi spieghi che sta succedendo? >> mi implora mio fratello mentre mi guarda. Mi siedo sul mio letto e faccio segno a Fran di raggiungermi battendo il palmo sul materasso. << Vieni >> dico guardandolo, lui si siede accanto a me. << Fran promettimi che non ti arrabbierai con Jorge >> lo guardo negli occhi, mio fratello stringe i pugni e li strofina sui suoi jeans << Non faccio promesso che non sono sicuro di poter mantenere >> risponde sostenendo il mio sguardo, io annuisco col capo, lo so benissimo. << Il fatto è che…io mi sono innamorata di lui >> << COSA?! >> Fran scatta in piedi ma io gli afferro il polso << Lasciami finire! Siediti >> lo imploro tirandogli il braccio. Anche se con fatica sembra darmi retta. << Non è un capriccio Fran, io mi sono davvero innamorata di lui ma…non puoi fargliene una colpa. Non è colpa sua, lui non ha fatto…niente per farmi innamorare >> posai lo sguardo sul pavimento. Beh in fondo non sto mentendo…non del tutto. Se mi sono innamorata di Jorge è solo per come lui è fatto. Non posso fargliene una colpa, sarebbe stupido da parte. << Tuttavia lui mi ha respinta, ha detto che mi vuole bene ma mi vede solo come una sorella minore >> << Da quanto tempo Martina? >> << Da due mesi più o meno…quando gliel’ho confessato un mese fa abbiamo deciso di non dirti niente per…per il bene comune. Non volevo che tu litigassi con lui a causa mia, tanto meno per una scemenza del genere >> << Ma…Tini magari è solo una cottarella che presto passerà >> stringo i denti, so che non è così. Lo so perché non è l’orgoglio quello che mi fa più male in questo momento, ma il cuore. Mi sforzo di sorridere << Sì, magari hai ragione >> << Sì ma non capisco perché stavate urlando?! >> << Perché… >> stringo i pugni mentre cerco di elaborare quanto prima una frase di senso compiuto che sia credibile << Perché Jorge ha visto che sto male, così ha capito che il motivo poteva essere lui…cioè il motivo è lui. Perché pensavo…pensavo che prima o poi sarei riuscita a conquistarlo ma con…Sarah… >> dire il suo nome è come avere un coltello alla gola che ti taglia la testa lentamente. << Ed è così Martina? Davvero tu ce l’hai con lui per questo? >> << Sì… >> mio fratello posa la mano sotto al mio mento costringendomi a voltarmi verso di lui. << Tini...non è colpa sua se non prova niente per te. Ma credimi è meglio così. Perché se poi vi foste innamorati davvero io sono sicuro che tu avresti sofferto molto. Sì perché…voglio bene a Jorge ma lui non è il tipo da “fidanzate”…a meno che quelle non si chiamino Sarah >> un’altra pugnalata al cuore. Lui pensava che Sarah fosse l’unica persona che Jorge potesse amare. Beh in fondo mi sta bene. Lo avevo capito fin dall’inizio che lui era un disastro. Che una storia con lui sarebbe stata anche peggio. Ma sono stupida, dovevo andarci a sbattere la testa da sola per capirlo. Ma come poteva essere falso qualcosa di così vero? Come?! << Sorellina, devi cercare di reagire, non ne vale la pena stare chiusa qui tutto il giorno. Vedrai che prima o poi anche tu troverai la tua anima gemella. >> Fran mi attira a sé e mi lascia un bacio sulla nuca. Ho bisogno di stare sola. Ancora. << Fran per favore, vattene >> << Ma Tini… >> << Sul serio, ho bisogno di stare sola adesso. Almeno…almeno per cinque minuti >>. Mio fratello mi guarda titubante, quando finalmente acconsente a lasciarmi sola nella stanza. Mi getto sul letto a pancia in giù. Percorro mentalmente la mia storia Jorge, sono passati sette mesi quasi da quando sono arrivata qui. La quantità di cose che sono successe mi hanno letteralmente sconvolto la vita e lui fa parte di ogni minimo particolare.

*Flashback*
<< Forza Martina! Liberati! >> mi sprona mentre io con gli occhi chiusi, stringo i denti e cerco di liberare le braccia ma non ce la faccio è tutto inutile, dannazione! Poso le mie labbra sulle sue, lui reagisce subito rispondendo e con la stessa lentezza con cui mi sono avvicinata, mi allontano. Oh. Mio. Dio. È stato un bacio breve, ma intenso. Come risvegliata da un sortilegio sbatto due volte le palpebre << S-scusa. I-io non… >> balbetto guardandolo negli occhi imbarazzata, cos’ho fatto? In uno sbattere di ciglia le sue labbra si fiondano sulle mie senza lasciarmi via di scampo, chiudo istintivamente gli occhi rispondendo a quel bacio passionale, carico di desiderio, di attrazione di…
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Sospiro. << Sono complicata >> dico guardandolo negli occhi, con fermezza e con coraggio cosa che fino a pochi secondi fa non avevo. << Avremo un amore complicato >> lui sorride scrollando le spalle, come al solito ha risposta pronta e il sorriso indelebile sul viso << Non mi sono mai piaciute le cose facili, le cose facili sono noiose >> continua negando col capo.  Dio quant’è difficile. << Jorge io… >>
*Fine flasback*

 Tutti quei gesti, quelle parole, quelle promesse, quegli occhi…potevano mentire i suoi occhi? Mi rifiutavo di crederlo eppure non trovavo altra spiegazione. Perché altrimenti le cose sarebbero andate così? Ho conosciuto l’amore, sì ma anche il dolore. È sorprendente come spesso questi due sentimenti si trovino sulla stessa lunghezza d’onda. L’amore legato al dolore e viceversa. Non voglio credere che tutto quello che c’è stato tra noi sia stata una menzogna, non posso crederlo. I suoi baci, le sue carezze, i suoi gesti, la sua attenzione nei miei confronti. Non erano falsi, no. E allora cos’è successo? Mi ha visto semplicemente come un rimpiazzo di Sarah? Possibile? Mi sento così confusa, così debole, così impotente. Chiudo gli occhi, voglio addormentarmi ancora, di nuovo, sì, lo voglio fare per impedirmi di pensare…magari con la speranza che mi risveglierò quando tutto ciò sarà finito.
La luce del sole mi irrita gli occhi. Qualcuno bussa alla mia porta << Sorellina muoviti! Dobbiamo andare al college >> sbuffo e mi strofino la faccia << Non mi va >> << Dai Tini! Muoviti >> << No! >> poggio il cuscino sulla faccia per riuscire ad avere un po’ di pace e smettere di sentire mio fratello. Dopo qualche minuto la porta della mia stanza viene letteralmente sbaragliata. Alzo gli occhi al cielo esasperata mentre tolgo il cuscino dal volto << Buongiorno dormigliona! >> esclama Cande entrando in camera mia e cominciando ad aprire le finestre << Aaah no! Cande chiudi! Mi dà fastidio >> << Su su, ti abbiamo portato la colazione a letto. Il sole è alto e l’università ci aspetta >> afferma Lodo posando un vassoio sul mio comodino. << Non voglio venire >> << Devi venire. Non puoi perderti altre lezioni, gli esami sono vicini, lo sai >>. Sbuffai, Cande aveva ragione, dovevo sforzarmi di andare avanti, continuare la mia vita. Le ragazze fecero colazione con me nella mia stanza e appena finito mi trascinarono in bagno. Feci una doccia e sperai di non incontrare né Jorge né la sua amichetta. Misi un paio di jeans bianchi stretti, le Nike nere, un t-shirt azzurra e bianca. Guardai un ultima volta il mio riflesso allo specchio. Volere o meno dovevo incontrarli, non avevo alternative. << Sorellina! Sei pronta? >> << Sì! Arrivo Fran >> mi dirigo verso l’entrata e con mia sorpresa le uniche persone che trovo sono Fran, Diego, Cande e Lodo. Mi guardo intorno per assicurarmi che ci siano davvero solo loro. Francisco solleva le chiavi dell’auto << Guido io. Jorge e Sarah hanno preso la Ferrari. Sette persone in una macchina è un pochino troppo >> mio fratello e Diego ridono, io chino il capo. Non so se essere felice o sentirmi ferita. Probabilmente entrambe le cose. Sono grata del fatto che non li ho davanti agli occhi ma allo stesso tempo pensare che sono da soli, insieme…dannazione! Non riesco a fare a meno di pensarci. << Su andiamo >> Fran sale in macchina e Cande accanto a lui, Io, Lodo e Diego sediamo dietro. Quando arrivammo all’università Jorge e Sarah ci stavano aspettando all’entrata, chinai lo sguardo ma notai che entrambi erano silenziosi.  << Hey Sarah! Allora sei pronta a fare un giro per l’istituto? >> chiede Fran avvicinandosi a lei. << Oggi ti faremo divertire >> Diego poggia un braccio intorno al collo della ragazza e lei sorride timidamente << Non vedo l’ora >> sussurra guardando Diego. Tutti quanti iniziano ad entrare, Jorge resta fermo poggiato allo stipite della porta. Quando gli passo davanti mi afferra il polso << Sweety... >> lo ritraggo in fretta. È inutile negare che il contatto con la sua pelle continua a farmi venire la pelle d’oca. << Martina. Mi chiamo Martina, devi chiamarmi Martina. Okay? >> cerco di parlare a bassa voce in modo che solo lui possa sentirmi ma la verità è che non posso nascondere la mia rabbia << Okay. Martina. So quello che hai detto a Fran e… >> << Non mi interessa. L’ho detto per Fran. Non per te. Ora se vuoi scusarmi devo andare in classe prima che cominci la lezione >> non gli lascio il tempo di rispondere, mi affretto a camminare lungo il corridoio e raggiungere le ragazze mettendomi sotto i loro bracci. << Lodo, noi andiamo a lezione vero? >> chiedo guardandola << Sì certo, se è quello che vuoi andremo a lezione >> << È quello che voglio >> << Okay >>.
<< Guarda guarda, un’altra gatta morta che si è unita al gruppo >> OH NO. ANCHE LEI NO. Sospiro riconoscendo la voce di Tiffany e poi sollevo il capo per guardarla. Sta parlando con Sarah << Tiffany lasciala in pace >> sospira Jorge, la bionda lo guarda con gli occhi sgranati << Jorge! Ma perché ti ostini a difendere tutte…queste nullità quando potresti vivere me e insomma tu lo sai, noi potremmo essere la coppia perfetta. >> lo sguardo disgustato di Tiffany passa da Sarah a me quando parla di “nullità” la guardo inarcando un sopracciglio, anche Sarah mi ha lanciato uno sguardo. Tiffany mette un braccio sotto a quello di Jorge e poi guardando ancora me e Sarah dice << Tra lei e…lei chi è peggio sceglier non saprei >> OKAY. Ora sfogherò la mia rabbia repressa. << Davvero Tiffany? Davvero? Ti chiami così giusto? >> Sarah interviene prima di me incrociando le braccia. << Onestamente io credo che tu faccia pietà. Ti attacchi come una cozza a Jorge quando è più che evidente che lui non ti sopporta. Insomma io e Martina a differenza tua non ci piegheremo mai in ginocchio davanti un ragazzo. Invece guarda te. Tra poco bacerai il pavimento dove cammina. Dico bene Martina? >> Sarah mi guarda cercando il mio supporto. WOW. DAVVERO?! Devo scegliere tra Tiffany e Sarah? Mi limito d un cenno del capo per dare ragione ad “angel” e poi dico << Vedi Tiffany, è questa la differenza tra te e noi. Io e Martina sappiamo abbiamo rispetto per noi stesse. Non ci umiliamo mentre tu a quanto pare…non sai neanche che cosa significa la parola “rispetto” >> i ragazzi ridono guardando la faccia di Tiffany scioccata, anche Lodo e Cande cercano di trattenere un sorriso.  Sarah inizia ad avanzare e i ragazzi la seguono, e noi con loro. Lancio un ultimo sguardo ha Tiffany. E sì, ha ragione. Fa davvero pietà. Sollevo lo sguardo e vedo Sarah parlare con Fran e Diego mentre ride, Jorge la guarda sorridendo e poi si volta verso di me. Io chino lo sguardo. << Martina, non trovi anche tu assurdo che ci siano ragazze come quella? >> ormai ho imparato a riconoscere la voce di “angel” nonostante l’abbia sentita poche volte. Ma perché mi parla come se fossimo amiche?! Mi snerva. << Sì. >> grazie al cielo la campanella suona << Scusate, noi andiamo in classe, ciao Cande >> mi avvicino a mia cognata per darle un bacio sulla guancia mentre Lodo saluta il suo ragazzo << Pensavo…che restasse con noi >> dice Sarah guardandoci << No, abbiamo un esame molto vicino e abbiamo bisogno di studiare >> dico guardandola negli occhi. << Capisco >> << Ciao a tutti! >> Lodo saluta con la mano dopo aver dato un bacio sulla guancia a Cande e insieme ci dirigiamo verso la nostra aula. Quelle lezioni mi sono sembrate più brevi che mai. Volevo davvero che non finissero. Col passare dei giorni le cose non cambiarono, di certo non diventarono più facili. Mi sembrava sempre di impazzire in quella casa, restavo chiusa nella mia stanza tranne quelle rare volte in cui Lodo e Cande mi portavano al centro commerciale per svagarmi un po’. Anahi si preoccupava per me, ha fatto preparare i miei dolci preferiti per cinque giorni di fila e ha cercato di parlarmi ma io non volevo parlare. Sarah cercava di avvicinarsi a me, lo avevo capito, ma non mi interessava. Io non volevo neanche vederla. Anche Jorge aveva provato ad avvicinarsi a me, a parlarmi ma la verità è che non avevo voglia di sentire neanche lui. Il solo vederlo adesso mi faceva male. Troppo male. È passata ormai una settimana e mezza dall’arrivo di “angel” in questa casa, io e le ragazze siamo nella mia stanza, Lodo e Cande stanno provando alcuni dei vestiti nuovi appena comprati. << Adoro. Questo vestito è stupendo >> mia cognata gira su se stessa mostrandomi il vestito corto, color pesca con i voilà, io la guardo seduta sul letto << Ti sta benissimo Cande >> << E questo? >> Lodovica mi mostra il vestito indaco a tubino con una specie di gonnellina in vita << Mi piace! >> dico annuendo col capo. << Oh Tini sei così assente! >> esclama Cande sedendosi sul bordo del letto. << Già…non ti va di provare i vestiti? >> << No Lodo, non mi va >> nego scuotendo il capo. << Senti, secondo me dovresti parlare con Jorge. Non puoi continuare ad ignorarlo per la tua salute mentale e anche per la sua! >> << Candelaria. Lui sta benissimo. >> dico leggermente snervata << No invece! Non lo hai visto?! Cammina per casa come uno zombie bastonato! Si rifiuta anche di giocare con i ragazzi! >> << Perché deve passare tutto il tempo con la sua ragazza! >> dico incrociando le braccia << Io…non so se stanno insieme. Insomma non li ho mai visti baciarsi di fronte a noi tranne quella volta… >> interviene Lodovica. Ispiro. Vorrei che questa notizia mi lasciasse indifferente eppure so che non è così. Non mi fa stare meglio, ma mi tranquillizza, leggermente.  << Ho un’idea! Questo fine settimana i miei sono fuori. Che ne dite di un pigiama party? >> suggerisce Cande sorridendo e battendo le mani << Mi sembra un’idea fantastica! Ma il tuo fidanzatino non la prenderà un po’ male? Insomma casa vuota… >> la stuzzica Lodo, Candelaria ride << Sì ma io so come…tranquillizzarlo >> << Uuu >> Lodo le dà una leggera spinta sedendosi accanto a me sul letto e io sorrido guardandole. << E tu Tini? Che ne pensi? >> << Penso che sia una grande idea! Un pigiama party è quello che mi ci vuole >> << Sììì!!! >> << Yeaa vamos chicass!!> le mie amiche si buttano su di me abbracciandomi e facendo cadere tutte e tre sul letto. D’un tratto qualcuno bussa alla mia porta << Chi è? >> chiedo tornando a sedermi << Tuto fratello. Posso entrare? >> << Sì, entra >>. << Hey! Siete andate al centro commerciale? >> chiede entrando nella stanza. << Sì! E ti ho anche comprato una cosa >> dice Cande alzandosi in piedi e avvicinandosi alle buste, Cande tira fuori due quaderni << Ta daaa!! Uno a righe e uno a quadretti così non hai più scuse per scrivere tutti gli appunti sul tuo libro e sul MIO >> dice dandogli i quaderni. Io e Lodo ci guardiamo e ridiamo. << Ma che carina che sei amore mio! >> la faccia ironica di mio fratello mi fa morire dalle risate << Hai visto?! Solo per il mio cucciolotto >> Cande gli stringe le guance mentre sorride per poi schioccargli un rapido bacio sulle labbra. << Sì, anche io ti amo. Ora…ragazze sono venuto qui per parlarvi di una cosa >> Francisco si siede alla scrivania e Cande torna a sedersi alla mia sinistra. << Che succede? >> chiede curiosa la mora. << Succede che…ecco ho notato che con Sarah siete molto chiuse, tutte e tre. E sinceramente non ne capisco il motivo. Insomma Cande, tu sei sempre così espansiva e disposta ad aiutare gli altri. Sarah si sente un po’ spaesata, ha solo Jorge come punto di riferimento e ogni volta che cerca di avvicinarsi a voi, voi la freddate. Non ci prova neanche più. Ora…posso capire te sorellina ma voi due…andiamo. Lei non è cattiva, in questi giorni ho avuto modo di conoscerla abbastanza e posso dire che è una piacevole compagnia. Aiutatela ad inserirsi >> guardai mio fratello, sembra che Sarah sia simpatica anche a lui, beh del resto a lui non ha fatto niente…e lui non sa tutto…lui pensa che io abbia solo una cotta per Jorge. Mi mordo il labbro inferiore chinando lo sguardo. << Non vi voglio costringere…è solo una richiesta okay? Pensateci >> Fran esce fuori dalla mia stanza e va via. Mio fratello è sempre stata una persona altruista, a lui non piace vedere gli altri stare male o sentirsi a disagio…lo so. Ci furono pochi secondi di silenzio, poi Lodo prese la parola << Secondo me dovresti dire tutto a tuo fratello. Mi riferisco alla storia tra te e Jorge. Se lui sapesse… >> << No Lodo! No. Almeno per ora no. >> << E allora quando?! >> << Quando deciderò io. Okay? >> mi rendo conto di aver alzato un po’ il tono mentre la guardo negli occhi << Okay. >> lei alza le mani in segno di resa.
Il giorno seguente mi alzai come mio solito, facendo attenzione ad evitare quei due…mi feci una doccia, mi vestii e poi andai in cucina. << Buongiorno sorellina >> Fran stava preparando una spremuta e io lo guardai inarcando un sopracciglio << Posso farti una foto? >> chiedo prendendo il cellulare dalla tasca << Dipende se vuoi continuare a vivere o morire >> risponde lui scrollando le spalle, sorrisi e poi riposi il cellulare nella tasca. << Il personale ha il giorno libero? >> chiedo notando che in cucina non c’è nessun’altro. << Sì >> prendo il latte dal frigorifero e mi siedo al bancone. << Buongiorno Sarah >> << Buongiorno Fran >> solo a sentire quel nome mi irrigidisco. << Buongiorno Martina >> si avvicina poggiando una tazza accanto alla mia. Involontariamente i miei occhi cadono sulle sue mani. Indossa qualcosa di grande, quando mi accorgo che indossa una delle camice bianche di Jorge, il cuore mi sale alla gola. Sgrano gli occhi, lei porta i suoi capelli dietro l’orecchio destro mentre china lo sguardo imbarazza << Ehm…posso spiegare. Non è assolutamente come sembra! >>
NO. Non può averlo fatto. NO. La camicia…QUELLA MALEDETTISIMA CAMICIA. << Il Fatto è che… >> mi alzo immediatamente dalla sedia. Il mio corpo è in preda ad un’eruzione vulcanica.  Ancora una volta non ho il controllo delle mie mani o delle mie gambe che tremano contro la mia volontà. Quella mi afferra il polso e a quel punto sbotto << LASCIAMI! NON MI TOCCARE! >> la guardo negli occhi con odio, con rabbia, con furia << Ma Martina io volevo solo… >> << ZITTA! STAI ZITTA! NON MI INTERESSA NIENTE DI TE! Sai, vorrei tanto che tu.fossi.MORTA! DOVEVI MORIRE! >> << MARTINA! >> mio fratello mi guarda con gli occhi spalancati come se si trovasse davanti ad un mostro << È tutto okay Fran…non la sgridare. Ha detto solo quello pensa >>. Vorrei andare via da qui. Vorrei essere dall’altra parte del mondo ed essere libera di urlare fino a perdere la voce. Mi volto per dirigermi nella mia stanza e sulla soglia della porta vedo Jorge e Diego che mi guardano scioccati. Sostengo lo sguardo di Jorge ancora per qualche secondo e poi riprendo il tragitto nella mia stanza. Appena dentro sbatto la porta e mi getto sul letto. Mi sento di nuovo male esattamente come la prima volta. Urlo nel mio cuscino mentre vengo distrutta ancora, psicologicamente e fisicamente. Vorrei aggrapparmi a qualcosa, vorrei con tutto il mio cuore…ma in questo istante sembra che io sia destinata a cadere nel vuoto. << Hey, vieni qui >> ero così concentrata sul mio dolore che non mi ero resa conto che qualcuno fosse entrato nella mia stanza e si fosse seduto sul mio letto. Mi attira a sé con la forza e facendomi appoggiare il volto nell’incavo del suo collo mi stringe a sé. << Va tutto bene Tini, è okay >> riconosco il profumo e la voce di mio cugino diego e mi stringo a lui cingendogli il collo. Continuo a piangere per non so quanto tempo ma lui mi tiene, non dice niente, resta lì a stringermi forte tra le sue braccia. Mi dà un bacio sul capo e attende con pazienza che mi calmi. Quando sembra mi stia venendo una crisi isterica per il troppo pianto lui mi allontana poggiando le sue mani sulle mie spalle. << Prendi questo, credo che ormai si sia freddato ma dovrebbe avere qualche effetto >> Diego prende una tazza da sopra al mio comodino e me la tende. L’afferro e la bevo. Latte e miele, è abbastanza tiepido, non mi piace il miele ma…aiuta la mia gola. << Va meglio? >> annuisco col capo alla sua domanda mentre lentamente i singhiozzi vanno diminuendo. Quando finisco la tazza Diego la poggia sul comodino. << Sia Fran che Jorge volevano venire da te ma ho pensato che uno non ti avrebbe capito e l’altro…non avresti voluto vederlo, quindi li ho convinti a lasciar venire me >>. Deglutisco, neanche tu mi capiresti Diego. Faccio un cenno col capo per dargli ragione. Mi aspetto un rimprovero o un “perché hai detto quelle cose” ma non dice nulla. Il silenzio aleggia tra noi per qualche secondo. << Va tutto bene Tini, so perché lo hai fatto >> lui scrolla le spalle e io lo guardo preoccupata << Cosa sai? >> << So che tu e Jorge state o…stavate insieme. So che vi amate >> << Co-cosa?! No! N-no… >> << Sì. L’ho capito. Non sono Fran. Non sono cieco e poi lui me lo ha confermato >> all’ultima frase mi irrigidisco. Chiudo gli occhi e respiro ed inspiro per qualche secondo. Poi riapro gli occhi << Cosa ti ha detto? >> << Tutto. L’ho messo con le spalle al muro. Martina basta guardarvi per capire. Quel momento…così intenso, quando Fernando ha cacciato fuori la pistola. Il tuo crollo, quello di Jorge. Il panico che avevate stampato sul volto al solo pensiero che potesse succedere qualcosa all’altro. Quello andava oltre ogni tipo di sentimento umano possibile >>. Deglutisco ancora una volta e poi sorrido ironicamente << Perché amare non è umano? >> << L’amore è un sentimento che va oltre gli esseri umani. È qualcosa di incomprensibile >> << Perché non va capito, va vissuto >> << Esatto >>. Sorrido e poi chino di nuovo lo sguardo << Cosa ti ha detto Jorge? >> << Mi ha raccontato tutto nei minimi dettagli e sai, penso proprio che dovresti ascoltarlo. Fallo parlare Martina >> << Perché?! Lui mi ha distrutto Diego! Lo ha fatto in un modo che neanche credevo possibile. Tutti parlano dell’amore come una favola…ma nessuno parla di quanto possa essere lacerante, distruttivo l’amore. E sai perché? Perché anche quel dolore è disumano. È qualcosa che non puoi spiegare con le parole, è qualcosa che sei costretto a vivere, a sopportare. Qualcosa che ti strappa il cuore dal petto letteralmente. E io non ero pronta a provarlo >> << Nessuno è mai pronto a provarlo. L’amore non avvisa, agisce e basta, senza controllo >> << Non voglio più stare senza controllo. Mai più >> << Davvero? >> << Davvero >> << Quindi ti penti di tutto quello che hai passato con Jorge? Pensaci bene prima di rispondere. Ti penti di esserti fidata di lui? Di avergli dato il tuo amore, di averlo baciato, di esserti aggrappata a lui ogni volta che ne avevi bisogno, di aver provato tutte quelle emozioni, di averlo vissuto così intensamente. Ti penti di aver amato? >>. Prendo un profondo rispiro e poi rispondo << No. Non mi pento di aver amato. Mi pento di continuare ad amare >>. << Tini, so che probabilmente ora vedi tutto nero ma…non è mai tutto nero o tutto bianco. Hai bisogno di tirar fuori ciò che senti altrimenti scoppierai e non devi farlo con me o con Lodo o con Cande. Devi farlo con Jorge. Spesso le cose non sono quello che sembrano, non lasciarti ingannare da ciò che vedono gli occhi, prova ad ascoltare >>. Resto in silenzio guardando le mie dita intrecciarsi tra loro << Amare è un sinonimo di rischiare. Puoi uscirne vincente o puoi uscirne sconfitta. Ma avrai rischiato, non resterai con quel fastidioso “cosa sarebbe successo se” perché credimi non c’è nulla di più irritante di quella dannatissima frase. Sta pur certa che vincente o sconfitta non ti pentirai di aver rischiato perché in entrambi i casi potrai essere orgogliosa di dire “Io ho vissuto. Ho vissuto come pochi hanno il coraggio di vivere” >>. Mi lascio andare tornando ad abbracciare mio cugino. Forse ha ragione, forse dovrei provare ad ascoltare Jorge…forse. Ma non ora. L’immagine di poco fa continua, non devo pensarci. Non devo. Qualcuno bussa alla mia porta, suppongo sia Francisco che vuole vedere come sto << Avanti >>. Con mi sorpresa la persona che entra nella mia stanza ha gli occhi azzurri e lunghi capelli rossi. Angel. << Diego scusa, potresti lasciarmi un attimo da sola con tua cugina? >>. Prima di rispondere Diego mi guarda, volevo parlare con lei? Noto che ora indossa i suoi vestiti, okay affrontiamo questa cosa. Faccio un cenno col capo a mio cugino e lui esce fuori << Okay… >> << Grazie >> dice Sarah mentre lui esce. Sarah mi guarda con le braccia consorte << Non ti chiederò scusa >> dico guardandola << Non voglio che tu lo faccia. Come ho già detto hai solo espresso la tua opinione. Il punto è che non capisco perché. Sei ostile nei miei confronti eppure io non ti ho fatto niente o almeno credo di non averti fatto niente! Voglio solo cercare di capire perché io mi sforzo di avvicinarmi a te e tu mi respingi in un modo così brusco…e quello che è successo prima è stato…wow. Il tuo odio nei miei confronti sembra non avere limiti ma non capisco perché. Dimmi solo questo, credo…di meritarmi una spiegazione, fammi capire, ti prego >> sembra sincera, molto sincera, confusa e dispiaciuta. Che le mie parole l’abbiano davvero ferita?  Possibile? << Vuoi che chiami Jorge? C’entra anche lui in questa storia? Posso capire cosa succede? >> Probabilmente lei non vede in me la nemica che vedo io. La Cosa peggiore dei nemici è…che quando sono cattivi hai speranza di vincerli perché si dice che il bene alla fine trionfa sempre sul male. Ma se sono degli angeli nel senso letterale della parola…allora come puoi batterli? Allora sì, vincerli diventa impossibile, loro sono il bene, loro sono perfetti e come si può competere con la perfezione?



*Angolo autrice*
Arriverà Jorge?...Volete che arrivi? Che ne pensate di Sarah? Ebbene...eccoci qui al capitolo 36...le cose non stanno certo andando per il meglio...e ora mancano solo 4 capitoli alla fine. Sarà una fine letterale in tutti sensi del termine?...
Non mi sento di dirvi altro, lascio tutto a voi, alle vostre parole, al vostro sfogo, e...vi risponderò alle recensioni. Un bacio a tutte voi. 
(Ps: Vado di fretta anche perché so che ci sono persone che stanno soffrendo d'ansia per colpa mia 
😅  ) Arriverà Jorge?...Volete che arrivi? Che ne pensate di Sarah?
   
 
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