La notte era ancora lontana, eppure fitte tenebre avevano avvolto la città.
Sebbene il fenomeno non fosse tanto inconsueto, la gente vagava irrequieta per le strade agitando torce e invocando gli dei. Per Febo, privo della vista dalla nascita, l'oscurità non era motivo di spavento. La parte di lui che certo non era destinata ai Campi Elisi trovava quasi divertente quella agitazione. Ma il cuore di Febo non era di pietra, e il suono del lamento dei bambini, lo spinse infine a pizzicare le corde della cetra e intonare alto un canto rassicurante:
Splendeva Selene nel cielo stellato
E quando Elio la vide, si bloccò meravigliato
«Chi sei tu, che così bella
vestita d'argento e di candore
splendi come me che son stella
e riesci a stregare il mio cuore?»
«Procedi nel tuo giro, mio signore!»
intervenne Apollo con voce seccata
«Che Luna e Sole condividano le stesse ore
Non è cosa che possa essere accettata!»
Sussurrò Artemide: «Zitto, fratello!
Se Afrodite sapesse che ostacoli l'amore
da quel tuo viso da sempre così bello
cancellerebbe tosto ogni splendore!»
«Notte e giorno, io lo so
insieme mai potranno stare
Ma invero sempre mi struggerò
dal desiderio di poterti incontrare!»
Disse questo Selene,
e Zeus che dal suo trono la udì
affinché le notti fossero serene
Un evento chiamato eclissi stabilì
«Quando il Sole dietro la Luna andrà
allora insieme vi sarà concesso stare
L' eclissi per voi l'occasione sarà
di potervi liberamente amare!»
Questo fu quanto Zeus decise
E la ragione delle eclissi invise
Così cantò Febo, e quasi a voler rispondere, i raggi del sole penetrarono nel buio. L'incontro tra Elio e Selene si era concluso, e la romantica eclisse era infine cessata.
Il popolo gioì, e i bambini si recarono al tempio del Sole, a omaggiare la divinità divisa tra dovere e amore.
Note:
Nell'episodio 16 di Pollon, Apollo si innamora di Selene e decide di non far sorgere più il sole pur di vederla. Zeus allora stabilisce che Selene si sistemi sul retro della luna (mentre Artemide è sul fronte), così che i due possano incontrarsi durante l' eclissi. Ripensando a questa storia (non esattamente mitologica ma carina), ho disegnato la fan art di cui sopra (ma ho pensato che fosse più interessante sostituire Apollo con Elio e mettere il primo solo come "autista" del cocchio)... e da là si sono originate la poesia e questa storia.
(In realtà, sincretismo a parte, Selene è la luna piena mentre Artemide la luna crescente)
ps. Il pupo in braccio ad Artemide è un omaggio alla canzone "Figlio della luna" (Mecano).
Versione in inglese:
Selene gleamed in the night sky
And Helios who saw her so fair and shy
Asked to her, "Who are you
shining so bright into the blue?"
"Selene is her name, my lord"
said Apollo looking bored
"She is the moon goddess
for you far too modest"
"Hush, fool brother
don't say that word nor another"
Called Artemide from the high
her shining light likewise bright
"And tell me, sister my dear
isn't just enough clear
for everyone to see
that this love just can't possibly be?"
Apollo was bothered
but he was totally ignored
"True love finds the way
Not lets them go astray"
Their love found a way indeed
"The eclipse is what we need!"
When the sun goes behind the moon
together they can stand and swoon