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Autore: Blacksouls_ink    27/07/2015    1 recensioni
E se Harry avesse trovato il medaglione prima della morte di Sirius? E se Sirius fosse venuto a sapere della morte del fratello?
Dal testo:
"Hey, Reg
Sono io. Sirius. Dio solo sa perché sto scrivendo queste parole, probabilmente finirò per stracciare questa lettera o buttarla nel fuoco.
Volevo solo dirti che so tutto. Già. Harry ha trovato il tuo messaggio dentro il medaglione, appena ho visto la firma sono andato fuori di testa."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hey, Reg
Sono io. Sirius. Dio solo sa perché sto scrivendo queste parole, probabilmente finirò per stracciare questa lettera o buttarla nel fuoco.
Volevo solo dirti che so tutto. Già. Harry ha trovato il tuo messaggio dentro il medaglione, appena ho visto la firma sono andato fuori di testa.
Mi dispiace, Reg. Non so come altro dirtelo, davvero, ma sono fiero di te. Hai capito qual era la cosa giusta da fare e l'hai fatta, sacrificando te stesso.
Per quanto io possa averti odiato in passato, mai l'ho fatto come adesso.
Potevi venire da me! Potevamo parlare, avremmo organizzato un piano, qualcosa, NON DOVEVI FARE TUTTO DA SOLO. Ma tu hai sempre amato stare al centro dell'attenzione.
Mi sento così stupido a scrivere queste parole, così debole, così patetico. È semplice parlare con i morti, per chi ha troppa paura di farlo con i vivi. Si dice che si arriva ad apprezzare qualcosa solo quando la si perde... Io ho smesso di apprezzarti quella sera di Luglio nella quale sono andato via di casa. Per me eri solo un bambolotto nelle mani dei nostri genitori, eri il rimpiazzo di ciò che io non ero mai stato. Ti chiedo scusa per averti condannato a quello che sarebbe dovuto essere il mio destino. Ero egoista all'epoca, non pensavo alle ripercussioni che le mie azioni avrebbero potuto avere sulle persone che amavo. Su di te. Mio fratello. Ti ho spesso rinnegato durante la mia vita, rifiutando il mio cognome, rifiutando la mia casa, ripudiando i miei genitori, il mio stesso sangue. Nonostante ciò non ho mai detto di non essere tuo fratello. Te lo giuro. Per quanto amassi James, perché sì, l'ho amato molto più di quanto abbia amato te, tu rimanevi mio fratello. Non mi rendevo conto del fatto che nonostante volessi cambiare, nonostante volessi essere una persona diversa, nonostante tutto non potevo liberarmi del legame che mi legava a te. Ti ricordi di quando eravamo bambini? Quando rubavamo le caramelle ai bambini Babbani e ci nascondevamo in soffitta per mangiarle? Quando la mamma ci scopriva spiare Bellatrix mentre parlava con Lestrange? Quando papà ci portava un pezzo di pane in camera nostra perché la mamma ci aveva lasciati senza cena?
Ecco, quello eravamo noi. Quello saremo sempre. Nella mia testa, ti ricordo così, il bambino dal sorriso divertito mentre gli spiegavo i trucchetti per non farsi beccare dai genitori a leggere i libri Babbani. I tuoi capelli spettinati quando nel mezzo della notte mi venivi a dire che avevo fatto un incubo. Per me non sei mai cambiato, tutto quello che abbiamo passato dopo è stato cancellato. Io non me ne sono mai andato, tu non sei mai diventato un Mangiamorte, stiamo ancora ridendo e giocando come facevamo allora.
Mi dispiace, Reg. Mi dispiace di non aver potuto aiutarti. L'inchiostro sbaverà se non la smetto di piangere, ma non c'è bisogno che tu lo sappia. Non potresti comunque, sei morto. I morti non leggono, i morti non giudicano. Non è così Reg?
Non devi fraintendermi, sono fiero di ciò che sono diventato: non sto rimpiangendo di aver scelto Grifondoro, non mi vergogno di essere entrato nell'Ordine, non mi vergogno di essermi ribellato alla mia famiglia...
Ciò che mi tortura, è il senso di colpa, quell'artiglio insopportabile che affonda nel mio cuore, un ricordo costante di come io ti abbia abbandonato.
Mi dispiace, Reg. Non puoi nemmeno immaginare quanto. DEVO SMETTERLA DI PIANGERE. Scusami, è stato un attimo. Sono così arrabbiato, così frustrato, così infuriato di averti lasciato solo proprio quando avevi più bisogno di un fratello.
Sto arrivando ad odiare me e le mie scelte, tutto perché ho scoperto che non eri la persona che pensavo tu fossi.
Quello che sto cercando di dirti è che... Sono fiero di te, Reg. Non puoi nemmeno immaginare quanto. E ora tutto ciò che posso fare è scrivere stupide parole su uno stupidissimo pezzo di carta, pregando che tu senta la mia supplica. Perdonami. Ti prego.
Io non ci riesco, a perdonarmi. Sarò per sempre perseguitato dall'eco della tua risata di bambino, dai tuoi occhi lucidi quando vedevi nostra madre picchiarmi, dalla tua espressione affranta quando mi sono chiuso per l'ultima volta alle spalle la porta di casa. Non sono del tutto scontento di questa cosa: sarà sempre l'elemento che mi ricorderà di te, anche quando gli anni saranno passati.
È brutto da dire, che sarai nei miei pensieri solo perché mi sento terribilmente in colpa, ma è così. Non sono mai stato il tipo da non dire le cose come stanno, e se c'è una cosa che non sopporto è mentire alle persone che ami. Perché io ti amo Reg. Davvero. Eri e rimarrai mio fratello. E sarà per

il mio amore e per il mio senso di colpa che ti ricorderò. Per sempre. Finché un giorno, potrò venire a dirti queste parole di persona, faccia a faccia.
E spero, ti supplico, di perdonarmi. Io non lo farei.
Mi dispiace. Ti giuro che non sarò in grado di darmi pace per quel che ti è successo fino alla mia morte.

Mi manchi. Terribilmente
Sono così fiero di te, della tua azione, di aver voltato le spalle alla parte oscura della tua anima che condividi con me. Abbiamo tutti luce e oscurità dentro di noi. E quando ho saputo del tuo gesto, devo dirti che qualcosa ha illuminato l'oscurità nella quale ero sprofondato di una luce chiarissima. Con affetto,
Tuo fratello Sirius. 


 

Sirius posò la penna con un sospiro, le spalle tremanti. Si alzò piano dalla sedia di legno che scricchiolò nel silenzio della notte.
Prese in mano la lettera e la piegò con cura, riponendola dentro una busta.
Sentì le lacrime scendergli sulle guance, ma non ci badò, anzi, le lasciò cadere.

Percorse in silenzio il corridoio del numero 12 Grimmauld Place che portava alla porta: la spalancò e uscì nel freddo della notte. Non si era preoccupato di prendere una giacca e ora l'aria gelida dell'inverno lo pungeva lì dove la pelle rimaneva scoperta dai vestiti. Scrollò le spalle e si smaterializzò, ignorando i consigli di Silente di restare in casa. Quando aprì gli occhi, si trovò davanti a un lago, a circa un chilometro da Grimmauld Place, nel mezzo di una foresta.
Il suo sguardo vagò su ogni particolare e si sorprese a vedere che riconosceva ogni particolare. Lui e Regulus venivano spesso in quel lago a giocare, quando erano bambini. A pensarci, sembrava passata un'eternità.
Sirius mosse qualche passo verso lo specchio d'acqua, le foglie che scricchiolavano sotto i suoi piedi. Arrivato alla riva, si lasciò cadere sulle ginocchia e allungò la mano contenente la lettera sull'acqua.
Prese un bel respiro e la lasciò andare.
La busta cadde con leggerezza sulla superficie dell'acqua, galleggiando per qualche secondo, per poi iniziare ad affondare nell'acqua scura, mentre parte dell'inchiostro si scioglieva.
Sirius piegò la testa, distogliendo lo sguardo.
Stava dicendo addio al fratello, cosa che non gli era stata permessa di fare prima della sua morte. Le spalle gli tremavano, scosse dai singhiozzi: non si era mai sentito tanto debole ed indifeso come in quel momento.
Le sue lacrime caddero lentamente nel lago, increspandone leggermente la superficie.
Sirius si alzò lentamente, tenendo lo sguardo fissò sul lago: impresse ogni particolare nella sua mente perché sapeva che non ci sarebbe più tornato.
Si voltò, un'ultima volta, l'unico suo pensiero rivolto all'inchiostro che si stava sciogliendo nell'acqua scura.
In cuor suo, Sirius sperava che rimanessero impresse almeno due parole sulla carta, le stesse parole che, mentre camminava lentamente verso casa, sentiva sussurrare dal vento.

Mi dispiace. 



NOTA DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti ragazzi! L'idea per questa one-shot mi è venuta guardando una puntata di una serie tv su due fratelli e DOVEVO scrivere qualcosa sui Black. Se mi seguite, saprete che io e una mia amica stiamo scrivendo una long sui Black (che tra l'altro aggiorneremo a breve).
Vi chiedo ancora una volta di lasciare una recensione, anche solo un piccolo commento. Ci vuole un attimo e significa davvero tanto per me. davvero. 
Detto questo, vi lascio.
Alla prossima, 
Black

 

   
 
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