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Autore: sweetchildofyours    27/07/2015    3 recensioni
Charlotte non conosce Thomas, ma lui l'ha sempre guardata in modo amorevole, rimanendo però intimorito dai suoi occhi.
Thomas la vuole salvare e tutti sanno che così facendo avrebbe salvato se stesso.
Eppure David ha sempre odiato Thomas, avendo anche validi motivi per farlo.
Charlotte ha paura di amare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Bus and secrets.

"Peter, i segreti hanno un prezzo"
[May Parker in The Amazing Spider-Man]
 
Erano le due di notte circa eppure lei non riusciva a prendere sonno, continuava a pensare a quella canzone, a quel ragazzo di cui non aveva visto quasi nulla se non i capelli mori ed una maglietta rossa, totalmente di colore rosso.

Il rosso, Charlotte amava quel colore, fino a qualche anno fa. Fino a che non ha dovuto odiarlo. Spesso le tornavano in mente quelle scene, vorrebbe cancellare tutto dalla sua memoria, ma come?

Tra le note di See My Tears di Machine Gun Kelly, Charlotte è riuscita ad addormentarsi e fortunatamente non ricorda nulla di quello che ha sognato.
Thomas ha dormito fin troppo quella notte, così estasiato dal pomeriggio passato in auditorium ad ascoltare musica, così rilassato, come se fosse sotto tranquillizzanti. Aveva sognato i suoi capelli, aveva sognato di toccarli.

Erano indescrivibili i capelli di Charlotte, scuri alla radice ma che poi andavano a sfumare in dorati, quasi arancioni. Così mossi e lunghi, così belli.
A Charlotte non piacevano i suoi capelli. Erano una delle tante cose che mai aveva apprezzato di sè stessa. Odiava il fatto che l'unica persona che davvero amava i suoi capelli se ne era andata, scomparsa senza lasciare nemmeno un messaggio.
Ma Charlotte cercava di non pensarci, di non pensare a lui.

Thomas quella mattina si era alzato e come ogni volta era sceso in cucina dopo essersi preparato per la giornata a scuola. La sua mamma gli aveva sorriso ed aveva messo a tavola la sua colazione, erano tutti felici in quella casa.

Anche Charotte quella mattina aveva fatto una bella colazione, ma era stata lei a prepararla, per lei e per la sua famiglia, voleva levare un po' di lavoro a tutti in quella casa. Per sentirsi meno inutile.
Così dopo aver mangiato nemmeno metà del suo pasto, Charlotte si era alzata e presi lo zaino e le cuffie, si era incamminata alla fermata del bus.

Odiava entrare nel bus, odiava starsene sempre in piedi per arrivare a scuola, odiava avere gli occhi di tutti fissi su di lei, perchè era sola lì dentro. Solitamente se ne andava in fondo dai suoi amici, ma nell'ultimo periodo Charlotte li aveva allontanati, per non ascoltare sempre quanto anche loro sentivano la mancanza di lui, non voleva più ricordarlo, non più. Così adesso se ne stava da sola con la musica alle orecchie.

Aveva visto un posto vicino ad un ragazzo. Aveva deciso di rimanere in piedi.

Passati quei venti minuti nel bus, Charlotte era scesa e si era avvicinata al suo gruppo di amici, la playlist che aveva sentito l'aveva devastata e non voleva rimanere sola anche in quel momento, voleva seguire per una volta il suo cuore e starsene in compagnia, anche se non voleva davvero stare lì con loro.
I ragazzi, che erano tutti in cerchio, si erano voltati verso di lei e le avevano sorriso, Jamie le aveva fatto posto vicino a lui e le aveva stretto leggermente la mano, come a ricordarle che tutti loro erano nella stessa merda di lei.

Ma Charlotte sapeva che non era così, lei aveva altri demoni e scheletri nell'armadio. Nessuno li conosceva, tranne loro due.

Thomas l'aveva vista nel bus, sperava davvero tanto che lei si sedesse di fianco a lui, ma era fin troppo bello per essere vero, così aveva chiuso gli occhi ed era tornato ad ascoltare la playlist con il suo nome.
Sceso dal bus, Thomas era entrato nell'edificio, cercando Matthew, il suo amico. Quella mattina Thomas si era svegliato con il desiderio di parlare a Matthew di Charlotte, perchè dopo quasi cinque mesi che l'aveva vista, non poteva più nascondergli tutto ciò.

"Amico devo raccontarti una cosa", aveva iniziato così Thomas, appena aveva incontrato Matthew all'armadietto.





Hey-YO!
Salve a tutti, ecco, dato che non mi sono concessa un piccolo angolino per me nel primo capitolo...eccomi qui!
Beh, che dire, questa è la mia prima storia e dato che sono rimasta sorpresa nel vedere che ci sono state abbastanza visite, ho deciso di postare il secondo capitolo, anche per spronarvi a recensire, dato che non fa male a nessuno.
Perciò, spero che quello che scrivo possa piacervi, nel caso che così non fosse sarei felice di sapere cos'ha che non va per potermi migliorare.
Vi mando una bacio grande, a presto!
   
 
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